30 agosto 2011

MANOVRA FINANZIARIA DI FERRAGOSTO - Ma anche Commenti, Mercati e Operatività


Vuoi vedere che alla fine della fiera, il buon esempio arriva dai "viziatoni" del sistema?!
Buonasera amici, Buffon ha l'abitudine di spararle grosse, tra gaffes memorabili e prove di coraggio, tra scoordinatezze e grandi parate, questa volta sembra diretto verso il centro del bersaglio.
Come più volte ho scritto, non sono un intenditore di "manovre finanziarie", nè di conti o alchimie di bilancio, in questo e in molte altre cose lascio a voi tutto lo spazio e mi metto ad ascoltare e leggere per imparare... Però mi sembra palese e obiettivo che questa sia l'ennesima bufala, l'ennesima occasione persa. Anche con gli ultimi aggiustamenti, tre sono le lacune che mi colpiscono particolarmente, mancano voci che possano essere da stimolo alla crescita, la seconda è il continuo pungolo e sfinimento verso chi già paga, mentre chi non paga, continuerà a essere un parassita del sistema. La terza? Le riforme sulla CASTA e quindi la razionalizzazione politica, con gli ultimi aggiustamenti, tutto viene rimandato "sine die". La crescita è assente, e senza crescita non si crea nè espansione, nè gettito. C'è chi pensa che per fare una buona dieta e dimagrire, sia necessario mangiare poco, quasi nulla, c'è invece chi pensa che sia meglio nutrirsi, variare e quindi mangiare meglio. A forza di stringere la cinghia, si finisce in una spirale recessivi, depressiva da cui è difficile uscire.
I politici hanno già il jolly in tasca, se le cose andranno per il verso sbagliato ci sentiremo dire: "la colpa è della speculazione, noi abbiamo fatto il possibile..."
A questo punto sono tentato a convertirmi verso l'autolesionismo, spero che le cose volgano al peggio, perchè solo così si potrà scuotere l'immobilismo della nostra società. L'Italia, per sua natura, ha sempre reagito quando si è trovata spalle al muro, il calcio, la nostra rappresentazione sociale, lo dimostra palesemente, abbiamo reagito e vinto un mondiale, quando eravamo avvolti e soffocati dalla bufera dello "scandalo Moggi". E proprio la Nazionale dimostra e rispecchia le nostre attitudini, siamo contropiedisti e non attaccanti, quindi, avanti le difficoltà, altrimenti non si cambia e non si avranno miglioramenti strutturali.
All'estero continuano gli appelli in stile Buffet: "sono ricco e voglio pagare di più". In Italia, a parte la propaganda dei politici e dei nuovi attratti dalla politica, la solidarietà alla crisi è una chimera. Questa volta sono convinto che le cose andranno in modo diverso, la crisi, sebbene grave e dispendiosa a livello fisico e mentale, porterà grandi benefici, chi fino a ora ha vissuto alle spalle degli onesti, verrà "stanato", assisteremo finalmente a uno scrollone sociale. I furbi non saranno più i modelli rappresentativi ed emulativi, ma lo saranno gli onesti, evviva!
Le dichiarazioni dei politici sono sempre più penose, l'Italia sembra però essere contaggiosa nel malcostume verbale, pensate che l'opposizione americana ha criticato Obama per aver creato troppo allarmismo per l'uragano Irene. Peccato che Bush sia stato rimproverato per il contrario.
Voi chi preferite?
Tranquilli, non ci batteranno mai, noi abbiamo Calderoli!;-)
Possiamo dormire sonni tranquilli, perchè se le cose andranno male potremmo dire: "la colpa è della Speculazione, e da oggi anche dei calciatori"...

Girando pagina, mi scrive BLACKMAGIC, fedele lettore e assiduo commentatore...
"Comunque Buddy nonostante si salga i problemi grecia e debito, secondo il mio punto di vista,non sono stati risolti e prima o poi i nodi vengono ancora al pettine.Posso sembrare catastrofista Buddy ma mi limito ad osservare i fatti e guardare in faccia la realtà.black magic"
Rispondo io: "Black Magic, quello che scrivi è saggio e ha senso... ma il tempo sui mercati è fondamentale. Per anni hanno detto che il debito USA era insostenibile e che i consumatori USA non avrebbero potuto continuare a spendere e indebitarsi... ma l'hanno detto negli anni '90 e in mezzo ci sono stati record delle borse e una mega bolla sul Nasdaq e sulla tecnologia.
Capisci cosa intendo dire, non è facile scrivere, fare previsioni e al tempo stesso stendere scenari e produrre operatività.
Un conto è operare un conto è fare previsioni".

Quello che voglio dire è che "gestire" un blog e al tempo stesso mantenere e mantenersi con un'operatività, sta diventando sempre più un'attività acrobatica. Nessuno mi obbliga, ovvio, ma a me piacciono le "missioni impossibili"... Le ultime previsioni si stanno rivelando alquanto disastrose, è palese ed evidente, però è anche vero che a volte bisogna avere pazienza, prima di trarre conclusioni generali.
Tanto di cappello a Delio Rossi che ha saputo dire no all'ennesima chiamata di Zamparini, la dignità ha un prezzo e spesso è superiore al valore del denaro.
Agli inizi di questo blog ho fatto uno studio sulla "futura svalutazione del Dollaro", scenario pienamente azzeccato, ma chissà perchè io vengo sempre ricordato per Sopaf, CHL e chissà cos'altro... Ora vanno di moda quelli che hanno previsto la crisi, dimenticando però che ci sono stati 2 anni in cui abbiamo assistito ad un Super Rimbalzone, un'occasione imperdibile.
In questo caso, conta di più aver cavalcato il Super Rimbalzone o aver previsto con largo anticipo il Crollo dei Mercati?!
Scusa Black Magic se sono andato un po' fuori tema, ma tutto questo minestrone un po' trascinato, era solo per far capire che non è sempre facile distinguere le varie parti che fanno parte dell'immenso mondo dei mercati...
Ed ora, con la chiusura del mese di Agosto, mese che tra l'altro lascerà un solco profondo e degli indizi per l'andamento futuro dei mercati, ci tuffiamo nel mese di Settembre, subito alla prova del fuoco con dati economici importanti. E proprio nei primi 2 giorni avremo il test importante per capire se sarà tenuta e rilancio, o nuova caduta.
A voi la palla...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato e FinanzaPolitica

29 agosto 2011

C'ERA UNA VOLTA "LE GRIDA" A PIAZZA AFFARI - E se fosse la Germania il pericolo? (Selah Sue - Raggamuffin)


Buonasera amici, prima di Jackson Hole, gli esperti si erano sperticati negli avvertimenti: "se Bernanke non attuerà un QE3 le borse crolleranno immediatamente". Quanta sicurezza, mai viste tante certezze previsionali, di solito sono tutti pronti a scudarsi dietro i "SE" oppure a effettuare previsioni con lo specchietto retrovisore. Questa volta no, era la gara a chi aveva più coraggio.
Bernanke però ha deluso tutti, o meglio ha deluso sia chi si aspettava una nuova "iniezione di liquidità", sia chi si aspettava il panico da una mancanza di azione. Hanno invece gioito tutti quelli che erano long, rialzisti sulla borsa di Wall Street.
Un motivo per tacere e osservare, a cose fatte, risulta più comprensibile.
Altro segno più per oggi, soprattutto in America, ma non facciamoci illusioni, anche perchè siamo a fine mese e domani avremo il voto dei mercati all'ennesima toppa sulla MANOVRA FINANZIARIA DI FERRAGOSTO.
Le vancanze vanno esaurendosi, si prosciuga il periodo estivo e con l'avvicinarsi di Settembre, ritorna anche il nostro amico Everardo. E' tutto per voi, io l'ho già assaporato:
26 AGOSTO 2011 - "Il protagonista non è nè Bernanke, nè il QE3..niente di niente... Il protagonista è la sfiducia sui titoli tedeschi ed il downgrade che subirà la Germania... e che il suo Everardo le aveva predetto (tra lo stupore e l'incredulità anche dei miei parenti)..La Germania è in CRISI.
Lo sà cosa mi ha fatto riflettere. Faccio un giro in una concessionaria Audi vedo la A1? Bella dico io..ma quanto costerà? dentro di me penso al massimo una 15.000...
Prezzo di listino 27.500 (scontata 25000)...
I tedeschi hanno perso il contatto con la realtà ed i loro prodotti come qualità non è che siano il max...
Scherzi a parte Caro Fox la Germania subirà una contrazione severissima...Noi siamo messi molto, ma molto meglio perchè siamo abituati a soffrire ed abbiamo inventiva!
Buona serata, Everardo".

JUKE BOX - fantastico acoustic, Selah Sue me l'ha suggerita una persona speciale e a lei la dedico, un modo piacevole per accogliere e abbracciare una notte apparentemente quieta... Spero piaccia anche a Voi.

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23 agosto 2011

SENTIERI DI GUERRA - Effetto Libia? Non per Banca Pop Mi e Nokia


Come si dice, "mi è saltato il matto", come spesso mi accade;-) e ho voluto fare un altro passo verso l'evoluzione! Dopo essere rimasto per anni immobile, ora si accelera con i cambiamenti, se volete, miglioramenti, aggiunte, modifiche... Un mutamento della pelle, dell'estetica, ma rimanendo sempre lo stesso, nella testa, nel cuore e nell'animo. Naturalmente avrò bisogno di voi, io sperimento, provo, mi prendo qualche facciata, sbaglio e chiedo, da voi aspetto suggerimenti, consigli, condivisione e assistenza... Così vi piace?
A pelle, a istinto, tra le offerte di blogger, questa mi sembrava la più carina... Di solito ho buon gusto;-)
Mi sono accorto di avere 5 membri tra i "LETTORI FISSI" e non ho capito più niente!!!;-) Mi sono esaltato...

"EFFETTO LIBIA", così ha titolato la maggioranza della stampa martedì mattina, cercando di interpretare e giustificare un rialzo quanto inaspettato, o forse sarebbe meglio scrivere sperato, anche solo per tirare un sospiro di sollievo.
A ben vedere, l'etichetta "Effetti Libia" lascia un po' di sospetto, perchè se la caduta di Gheddafi regala conforto e solidarietà dal punto di vista umano, dovrebbe dare anche allegria dal punto di vista finanziario/borsistico, la controprova deriva dal fatto che Piazza Affari iniziò la sua correzione, non in concomitanza con lo Tsunami Giapponese, nemmeno con l'attacco all'Euro e al debito Europeo e meno ancora a causa della frenata economica, ma proprio in coincidenza con il rumore dei tamburi di guerra libici. A questo punto, spontaneamente, mi chiedo: "per quale motivo la borsa italiana ha aperto la seduta di lunedì in ampio ribasso, quando già si conosceva la resa di Tripoli"? La borsa non è per tutti, e questa ne è solo l'ennesima dimostrazione, probabilmente i mercati hanno semplicemente voluto forzare la mano, toccare il minimo di venerdì 19 Agosto, fingere un nuovo ribasso e da lì reagire con veemenza. Potrebbe essere un'interpretazione che accarezza la realtà dei fatti.
Con oggi, giovedì 25 Agosto, ritorna in edicola dopo la pausa estiva PANORAMA ECONOMY, e con lui "Vita da Blogger", ebbene si, mi hanno confermato, la mia penna è ancora attiva, per ora è ancora così;-)
Nell'ultimo numero in edicola, mi riferisco a quello del 4 Agosto, segnalavo due titoli, uno era POP. di MILANO, questa volta si, ho fatto centro!
La settimana successiva, il titolo bancario è stato il migliore del listino principale, il FTSE MIB, mentre la scorsa, nonostante la valanga di vendite, è riuscito a chiudere l'ottava in rialzo, secondo miglior titolo dopo Mediobanca. Aggiungo che POP di MILANO è stato il miglior titolo bancario italiano nel mese di Agosto, ogni tanto ci becco anch'io!;-) 1,50 è il livello principale di supporto, come sapete in queste situazioni di borsa, non incoraggio mai gli acquisti in forza, preferisco sempre raccogliere sui crolli, nonostante la maggioranza non sostenga mai questo approccio. Oggi avremo il Cda ed è ormai prosssimo l'aumento di capitale, quindi la situazione è alquanto delicata, per chi non ha comprato prima, se volete la mia opinione, preferirei attendere...
L'altro titolo segnalato era SOPAF, e qui sapete quanto io sia di parte, forse accecato, ma sinceramente, per comprarne ancora, io farei addirittura debiti... Ma fate conto che non abbia scritto niente!
L'altra bella notizia arriva dalla tecnologia, settore su cui punto molto, il titolo in questione è NOKIA, a mio avviso un'imperdibile occasione, sono dentro pesante, tanto da aver dedicato un pezzo speciale alla "martora filandese". Per chi non avesse acquistato il giornale, può trovare l'articolo qui sotto, nel post "FERRAGOSTO" in cui ho raccolto tutta la serie degli ultimi pezzi pubblicati su Panorama Economy. Non vi manca nulla.
NOKIA, nell'ennesima disgraziata settimana, la scorsa, ha avuto un grande exploit nella seduta di ferragosto, il motivo? Fermento nel settore tecnologico, e soprattutto nel mobile, incorporazioni, aggregazioni, fusioni, vi ricordo sempre che le aziende traboccano di liquidità pronta a essere impiegata, manca solo, non tanto il coraggio, ma la fiducia nel futuro prossimo e maggiori certezze, ma c'è chi ha grande coraggio e audacia per tentare, i vincitori del futuro.
"EFFETTO LIBIA", attese per JACKSON HOLE?! Non lo so, però sembra che il pavimento per il minimo sia in fase di realizzazione. Probabilmente le attese per Jackson Hole, sono eccessive, le aspettative sono troppe e sappiamo bene quanto sia alto il rischio di una scottatura, soprattutto nella calura estiva, ma se è vero che Piazza Affari ha iniziato la sua caduta intorno al 14 Febbraio, non il giorno dell'amore, ma dell'odio esacerbato e dichiarato verso il colonnello Gheddafi, è possibile che con la caduta del tiranno, si possa finalmente celebrare la rinascita della nostra borsetta...
JUKE BOX: devo ammettere che mentalmente, il mio podio per la canzone dell'Estate 2011 era già deciso, ma dopo aver ascoltato i MAROON 5 (un gruppo che mi piace molto) sono costretto a stravolgere tutto... visto che sono giorni che li ascolto, come un adolescente che consuma il nastro della sua cassettina. Sono troppo cool, "MOVES LIKE JAGGER" muove il bacino, scatena il corpo, è irrefrenabile e da oggi comincia la sua ascesa nella mia personale Hit-Parade... Moves, moves like Jagger e speriamo che presto si "MOVES" anche Piazza Affari!;-)

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20 agosto 2011

ACCENSIONE!

Ciao Amici, riaccendiamo il blog, anche se in verità non si è mai spento, visto che avete continuato a commentare... e di questo vi ringrazio. Dovevo anche lasciarvi digerire i "compiti per le vacanze";-), mi riferisco alla lunga serie di articoli lasciati in arretrato... sebbene vecchi, erano intrisi e profumavano d'intensa attualità. O almeno questa è la mia opinione. Nel pezzo sotto ho inserito dei commenti, rispondendo anche a quello che mi avete scritto.
Tornando alla "torrida Estate"... Il rischio di finire sui minimi del 2009 è sempre altissimo e magari accadrà, anzi, toglierei il magari... In ogni caso, ormai il pensante RIBASSO l'ho perso, e se dovete farmi una colpa per questo, fatemela! Nonostante tutto, rimango convinto che chiuderemo l'anno con il segno più. Chiamatemi visionario, pensate che mi sia fatto una canna, o qualsiasi altro stupefacente, ma se questa è la mia convinzione, a rischio di "cannarle" tutte e perdere tutto, questo è quello che devo scrivere.
Ps. sto ancora aspettando il commento di una nuova conoscenza, un amico conosciuto durante la bellissima vacanza a...;-))) Aspetto la sua simpatia, la sua passionalità, il suo sapere e la sua focosità. Come mi piacerebbe scrivessero anche gli altri ragazzi conosciuti, speciali, ormai amici, divertenti e tanto altro... Mi sono sentito a casa, e grazie a loro, sono riuscito ad aggrapparmi alla felicità.
Scriveranno?! Speriamo che non "si sia finita la penna";-)))
Vi aspetto.
Si ricomincia, questo è solo l'antipasto. Buddy
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13 agosto 2011

MANOVRA FINANZIARIA DI FERRAGOSTO - Buone vacanze? Solo con Panorama Economy (Martin Solveig)


"Il mio cuore gronda sangue", con un consueto slogan, Berlusconi ha voltuo addolcire la "manovra di ferragosto", una stangata che rovinerà le già brevi e sacrificate vacanze degli italiani. Ieri notte assistevo all'intervento di Berlusconi, un presente già visto, l'immagine che mesi fa sognavo e al contempo mi chiedevo: "chissà come giustificheranno il momento, chissà cosa inventeranno...". Le risposte ahimè sono sempre le stesse, le colpe sono della crisi internazionale, degli speculatori, della mancanza degli Eurobond e di tanto altro, mai e poi mai della Politica. Di tutto quello che si poteva immaginare, mai avremmo pensato che si potesse verificare sotto il sole cocente e ozioso di piena Estate. Non voglio entrare nel merito della manovra, non è mia competenza, non mi sento preparato e non vorrei aggiungere sciocchezze a quello che già si sente, di persone che pensano di sapere è già pieno il mondo. Solo 2 cose: l'aumento delle rendite è l'opzione più stupida, chi dovrà pagare, in questo è in forte perdita, chi potrebbe pagare ha già i guadagni protetti da qualche parte nel mondo (le cassette di sicurezza in Svizzera vanno già a ruba); finalmente si tocca la politica, forse solo sfiorata, però manca ancora molto e ci sarà ancora tanto altro da fare... L'unica certezza è che senza la CRESCITA non si va da nessuna parte. Con un attacco incentrato esclusivamente sulla riduzione del Deficit e del Debito, senza innovazione e incentivi, si corre il rischio di avvitarsi in una sindrome da '29. Rigore si, ma anche agevolazione e stimoli. La CRESCITA è l'unica medicina che può sconfiggere la malattia del DEBITO.
In tutto questo, un particolare salta all'occhio, politici alacremente al lavoro in pieno Agosto e la Casta che finalmente prova il dolore del morso (leggero) della crisi... insomma, questa SPECULAZIONE non è poi così cattiva, non trovate?
Anche se la Speculazione verrà continuamente attaccata per eludere dai veri problemi della nostra economia e della nostra società, è grazie alla SPECULAZIONE se finalmente il Paese immobile, decide di smuoversi.

FERRAGOSTO si avvicina, molti partiranno per le vacanze, oggi la borsa si può seguire anche dall'iPad o da altre tecnologie, saremo online... L'unica ad andare in vacanze è la carta, i più affezionati l'avranno notato, Panorama Economy tornerà in edicola il 25/26 Agosto. Per non lasciarvi soli, vi pubblicherò qui sotto gli articoli che a mio avviso possono essere i più interessanti, da dove eravamo rimasti, fino all'ultimo pubblicato prima della chiusura estiva.
Nell'ultimo numero avevo segnalato POP di MILANO, ho notato che tra i principali titoli è stato il migliore della settimana, sicuramente il migliore tra i bancari. Non male, ogni tanto ci azzecco!;-) I lettori del blog sono molto calati, sarà l'Estate, sarà la svogliatezza, lo scoramento, la disaffezione e delusione, vi capisco, anzi penso che i peones rimasti siano guerrieri irriducibili e per questo vi ringrazio della Fiducia.
Buon weekend guerrieri! Buddy Fox

08 MAGGIO 2011: "-Hai mai sentito parlare di Traiettoria Ottimale? La tua vita è come in fiume, se miri ad uno scopo a cui non sei predestinato, nuoterai sempre contro corrente. Scopri qual è il tuo destino, ed il fiume ti ci porterà. Talvolta gli eventi della vita danno degli indizi sul destino...-. Così parlava il Sergente Lyn Cassady in “L’uomo che fissava le capre”. Anche i mercati finanziaria hanno un loro Destino, ed ogni ciclo ha la sua “Traiettoria Ottimale”. Solo così possiamo spiegare il motivo per cui, all’uccisione di Bin Laden, i mercati hanno fatto spallucce, con grande indifferenza. Nel 2001, dopo la tragedia del WTC, la cattura di Bin Laden, era un obiettivo esistenziale, sia per la società umana, che per quella finanziaria, solo quell’evento, avrebbe potuto invertire la traiettoria ribassista imperante. Non accadde, le borse ed i mercati in generale, come un fiume, arrivarono alla loro foce, compiendo il loro destino che era quello di un profondo ribasso, volto ad eliminare il marcio che si era formato nell’era della “Bolla Internet”. Un altro caso eclatante fu quello del Dollaro, quando fu catturato nel Dicembre 2003, il biglietto verde si risvegliò da una profonda caduta, ma fu solo un rimbalzo di ore, perché la sua “Traiettoria Ottimale” era diretta verso un profondo ribasso, il suo Destino era nella svalutazione. Ed oggi, qual è il Destino e la “Traiettoria Ottimale” dei mercati e delle borse?
Come diceva il Sergente Cassady, “talvolta gli eventi della vita danno degli indizi sul destino”, abbiamo quindi capito che Bin Laden e la geopolitica hanno poca valenza sull’attuale ciclo, i punti fondamentali sono: gli andamenti degli utili societari, la liquidità che sostiene il sistema, il livello dei tassi d’interesse e la Speculazione sul Carry Trade.
Come abbiamo potuto constatare, le notizie negative ed il costante bombardamento contro banche e gli stati finanziariamente più deboli, fanno vacillare i mercati, ma non li fanno crollare, segno che le difese dei Tori sono molto alte e bastano minuscoli segni positivi per alimentare la carica al rialzo.
La “Traiettoria Ottimale” sarà anche questa volta la filosofia giusta? Se avremmo individuato il Destino giusto, senza nessuno fatica, sarà il fiume rialzista a portarci agli obiettivi di questo Super Rimbalzone.
BOILER ROOM: SOPAF, finalmente nuova vita? Potrebbe essere la settimana giusta. La paura fa 90, in questo caso 0,90 è il livello da superare per sconfiggerla ed iniziare a correre spensierati; GEOX, sale, consolida, ripiega appena e poi risale. Qui ci sta un’opera certosina di accumulo, l’obiettivo minimo è 5; BUONGIORNO, rimane un ottimo titolo, mi aspettavo un allungo immediato, ed invece torna a tergiversare. Superiamo il massimo 1,45, e sarà veramente un buongiorno!"

22 MAGGIO 2011: "Per il vino ci sono annate speciali, ed altre in cui lo stesso vino cambia sapore perdendo la sua eccezionalità. Così va anche in borsa, annate in cui alcuni titoli esplodono diventando irresistibili, ed altre, in cui gli stessi titoli, fanno flop!
Mi è successo con Geox, nei 2 anni in cui la borsa aveva recuperato quasi interamente il crollo della Lehman, il titolo era rimasto fermo, quasi che il suo prodotto innovativo, fosse equiparato alla carta straccia dei paesi “maialini”. Geox è sempre stato sinonimo di qualità e prima o poi doveva dimostrarlo. Il 2011 poteva essere l’anno della moda, e quindi ho deciso di puntare su chi era rimasto più indietro. Compro Geox a a 3,50, compro Geox sotto 4, compro Geox tutte le volte che corregge, in 4 mesi è sempre andata bene. In quest’anno avrei potuto operare solo su un titolo e pagarmi tutto l’anno. Può essere questo un metodo valido? E se non lo fosse, esiste il “metodo giusto”? Questo si chiede la marea di piccoli azionisti, trader, curiosi, risparmiatori che sta affluendo al Trading Forum di Rimini giunto alla dodicesima edizione. Un fiume, che mi ricorda tanto l’esercito di topolini nella favola del “Pifferaio Magico”, la melodia di quel piffero, mi fa pensare alla formula magica che tanto incanta i sognatori del metodo infallibile, che diventa poi l’incubo di chi è costretto a chiudere a causa delle continue perdite.
La rivoluzione tecnologica del 2000, ci ha regalato un inganno: lo slogan “un computer per ogni risparmiatore” è stato confuso con l’allucinazione che il computer potesse darti una posizione di comando sui mercati. La “democrazia finanziaria” è la più grande bufala, non esiste! Chi ha il potere ed i soldi, sarà sempre una spanna avanti al pubblico di traders e risparmiatori, se prima il vantaggio erano i computer, oggi sono i "“flash traders”, ovvero programmi e software che permettono di anticipare i movimenti di mercato e di effettuare guadagni immediati.
Se bastasse l’It Forum di Rimini e tutti i prodotti, programmi e metodi che li vengono venduti, per diventare un operatore finanziario, com’è possibile che le statistiche indicano nel 92% i risparmiatori che chiudono l’anno in perdita? O peggio chiudono nell’anno l’intera attività?!
La realtà è che essere sui mercati finanziari, è paragonabile all’essere in trincea, una guerra costante, ed alla minima distrazione puoi essere colpito, non esistono barriere o schermi magici protettivi, esistono solo le tue capacità, le cicatrici e gli errori che hanno aumentato il tuo bagaglio di esperienza. Essere un operatore di borsa, vuol dire essere un maratoneta, la vittoria non è nello scatto, ma nell’arrivare al traguardo, che corrisponde alla sopravvivenza di ogni giorno.
Warren Buffet, l’unico investitore che è partito facendo soldi con i soldi, e che tutt’ora resiste, non ha mai insegnato regole sofisticate o metodi invincibili, ma solo buon senso, regole base di disarmante banalità, ma grande efficacia e soprattutto avere grande pazienza. Invece ai traders capita il contrario, gonfiare le commissioni delle banche quando le borse sono unidirezionali, e la staticità quando invece la volatilità aumenta. Negli ultimi 2 anni, le borse sono salite del 100%, alzi la mano chi è riuscito ad eguagliare quella performance.
Il “pifferaio magico” portava i topi al lago, non per abbeverarli, ma per affogarli. Quest’anno al Trading Forum di Rimini, l’affluenza sarà record, contiamoci, fra un anno, forse due, alla prossima crisi, vedremo quanti saranno i superstiti e non affogati.
BOILER ROOM: BANCA PROFILO, inspiegabilmente il titolo non reagisce, rimane sui minimi, ma è anche vero che ci ha abituato a reazioni sorprendenti, ed io me le aspetto, 0,41 è il primo limite, sopra rientrerà nel desiderio di molti; GENERALI dopo lo sbuffo Geronzi, è tornata tra i trascurati, dopo la pausa potrebbe ridiventare interessante, 16,50 è il limite da superare; SOPAF, come si è capito, adoro le ristrutturazioni, e qui siamo in piena fase evolutiva, il bello è lì da venire"...

29 MAGGIO 2011: "Nel Febbraio del 2000 accade un fatto storico per Piazza Affari, la matricola Tiscali, figlia di una nuova era, dopo una salita del 1800% dal prezzo del collocamento, arriva a capitalizzare oltre i 14 miliardi di euro, superando il nostro colosso FIAT. Quello che fino a qualche mese prima, poteva sembrare una follia, ora viene accettata come una realtà possibile, per molti Tiscali è il mezzo per tentare una nuova vita, un nuovo lavoro, per altri, quel titolo è il biglietto vincente della lotteria che ti cambia la vita. Solo qualche mese dopo, quella pepita d’oro si trasforma in carbone, quell’elegante carrozza che doveva portarti al successo, si tramuta in una zucca. Tiscali crolla, Fiat risorge, il mondo è tornato normale? Anche questo non è del tutto vero, il mondo dell’economia è attraversato da numerosi mutamenti e rivoluzioni industriali, ma queste si distendono in un ampio spazio temporale, in borsa no, tutto deve essere anticipato, fagocitato, vissuto ed amplificato, fino all’inverosimile, per poi esplodere e ridefinirsi in una dimensione più razionale. Eravamo tutti consapevoli che il sogno Tiscali non potesse valere quanto la realtà FIAT, ma il rialzo e l’euforia di borsa, hanno lo stesso effetto del buon vino, e se ne bevi troppo, l’ebbrezza ti fa perdere il contatto con la realtà. Oggi, dopo 11 anni, l’internet mania sta ritornando, con un’altra pelle, con vecchi e nuovi protagonisti, ma con la stesso grande desiderio: guadagnare cifre folli, in poco tempo. Così è accaduto nel giorno del debutto di LINKEDIN, + 100% , il botto. Segue YANDEX, “la Google russa”, primo giorno di quotazione ed è subito +58%, l’euforia prende forma e sostanza. Le ferite del passato sono ancora vive tra i grandi gestori, tanto che sono in molti ad etichettare la nuova mania, come una pericolosissima bolla. Intanto LINKEDIN si mantiene in quota, ed una vecchia conoscenza come Henry Blodget, il “re mida” delle punto com (a volte ritornano), dichiara apertamente il suo amore verso il titolo in questione. Si sta gonfiando una nuova bolla? Il termine bolla, a mio avviso e fin troppo abusato e male interpretato, ma a parte queste sottigliezze, a mio avviso siamo entrati in una nuova corrente, una moda che dovrà tirare la volata alle quotazioni delle big: TWITTER e FACEBOOK, con tanto di fanfara e fuochi d’artificio.
Per chi non vuole attraversare l’Atlantico, in Italia può trovare qualcosa di simile alle top model del Nasdaq, si chiama BUONGIORNO, forse poco conosciuta, ma con un business in crescita, con una buona fetta di mercato americano e con azionariato diffuso, quindi scalabile, ma soprattutto, con una quotazione molto inferiore ai titoli citati in precedenza.
Entro un anno, avremo anche FACEBOOK arriverà in borsa, se tutto andrà bene, quel giorno, anche solo per un momento, rivivremo l’ebbrezza capace di cancellare i brutti ricordi del passato. Quel giorno, pensatemi anche solo per un attimo, ritrovate sobrietà, perché sarà meglio rinunciare a qualche guadagno, per salvarsi dall’ennesima cocente delusione.
BOILER ROOM: BUONGIORNO, grazie all’euforia del Nasdaq può rinascere come la Fenice, sopra 1,45 il semaforo verde; UNICREDIT, se le borse europee devono salire, dalle banche si deve partire, sopra 1,70 siamo salvi; CELL THERAPEUTIC, la danno sempre per spacciata, ma lei ogni volta si salva, come una gatta ha sette vite, ma ora siamo alla prova decisiva"...

05 GIUGNO 2011: "Era il 9 Maggio del 2010, più o meno un anno fa, quando all’ingresso del palazzo dell’Unione Europea, alla domanda di una giornalista “la Grecia farà fallire l’Euro”, Christine Lagarde, la Giovanna d’Arco dell’Unione Monetaria, corazzata con il solito elegantissimo tailleur, con il fascino che ipnotizza e spiazza e con la grinta che colpisce, rispondeva convinta: “Never say never”. Un anno dopo, Christine Lagarde è in corsa per diventare la prima donna alla guida del FMI; l’Euro non è disintegrato, anzi a vedere le quotazioni è più forte di prima; la Grecia seppur sempre vacillante sul ciglio del burrone di un fallimento, è ancora aggrappata ad una (ingannevole) ricostruzione e le borse, più volte graffiate dalle unghie ormai fragili, di un orso sfinito da uno stato di esaurimento nervoso, tentavano l’ennesimo tuffo verso i minimi del Marzo 2009, ma un nuovo Tsunami creditizio formatosi grazie all’apertura simultanea dei rubinetti di BCE, FED e Boj, travolgevano e definitivamente affogavano l’animale del ribasso. Nel Maggio del 2010, grazie anche alla grinta della Lagarde e dei colleghi europei, sulle borse internazionali (ed in particolare su Piazza Affari) si disegnava un segnale di resistenza al ribasso e successiva ripartenza. Sul nostro indice il ritratto rialzista era particolarmente evidente, il quadro prendeva il nome di “isola”, ovvero una figura tecnica che si delinea alla fine di una direzione e che sta ad indicare l’inversione. In questo caso, dopo un accentuato ribasso, abbiamo visto la formazione di un’Isola che in questo caso viene accompagnato dall’indicazione decisa rialzista. Sebbene nei mesi successivi, prima del trend definitivo, abbiamo assistito ad una lateralizzazione, è oggettivo ed indiscutibile che quello sia stato il minimo dell’anno e che tutt’ora resiste.
Le Unioni, di qualsiasi natura esse siano, sentimentali, di amicizia, d’affari, monetarie, non procedono mai in maniera lineare, più spesso a strattoni, alternandosi a momenti lieti e di crescita, ad altri di sofferenza e crisi, un sentiero irto di pericoli e trappole, che servono a forgiare, a migliorarsi ed a rendere l’unione sempre più solida e matura. E’ di qualche giorno fa l’idea di Trichet: un ministro unico europeo per l’economia. Le difficoltà e le recessioni, creano idee ed innovazione.
La Germania, spauracchio costante dell’allarme debitorio, non avrà mai intenzione di far fallire veramente l’Euro, un ritorno al Marco, una moneta nazionale che schizzerebbe in orbita il giorno dopo la sua reintroduzione, sarebbe un flagello per il sistema industriale tedesco. Le minacce tedesche sono colpi a salve che non feriscono l’economia, ma a quanto pare dalle percentuali elettorali, colpiscono la Merkel.
Ad un anno di distanza dalle parole della Lagarde, la Grecia rimane uno dei problemi dell’Europa e del credito internazionale, continuamente esposto al rischio. Ad un anno di distanza le borse si trovano su livelli ben più alti, vivendo sempre con il timore di una prossima correzione, ma quando arriverà?
Quel che mi sembra chiaro, nel velo scuro che ci avvolge di paura, che il rischio maggiore lo corrano sempre gli obbligazionisti, anche quelli da tripla A, assuefatti da un brodo di finta certezza e che senza accorgersene continua a bollire, con il rischio di finire lessi. Rimane l’azionario l’unica alcova dove poter trovare valore e protezione".

12 GIUGNO 2011: "La martora è un animale snello ed agile, adattabile ad una vita ricca di imprevisti ed a qualsiasi tipo di cibo, la stessa adattabilità è insita nei geni dell’azienda di telecomunicazione Nokia. Nome che deriva dal fiume filandese, in riva al quale nel 1865 l’ingegnere minerario Idestam creò la segheria, il seme che diede origine ad un frutto ai tempi impensabile, ovvero il colosso della telefonia mobile.
Se solo pensiamo che l’origine di Nokia è prima il legno, e successivamente la gomma (fornitrice di stivali di gomma per l’esercito nella Prima Guerra Mondiale), possiamo capire quanto flessibile ed adattabile ai tempi sia questo gigante con l’agilità e la snellezza di una martora. Questi particolari oggi vengono dimenticati, perché se ai tempi del glorioso comandante Jorma Ollila (presidente del gruppo dal 1992 al 2006) Nokia diventò quasi un monopolista nel nascente mondo della telefonia mobile, oggi, con l’avvento dell’Iphone, e del sistema Android di Google, la Nokia (appesantita dal sistema Symbian) sembra relegata alla rottamazione.
Come per Fiat in Italia, Nokia aveva nel mondo un monopolio di vendita, perché i suoi cellulari erano meccanicamente i più affidabili, oggi come Fiat, Nokia subisce passivamente la debolezza in un sistema volto alla ricerca di qualità ed estetica.
Il paragone con Fiat non stona, perché al timone dell’azienda filandese ora c’è Stephen Elop, che con il comandante Marchionne (ad di FIAT) ha più di una cosa in comune: entrambi hanno respirato l’aria fresca dell’Ontario, ambedue hanno frequentato la McMaster University di Hamilton, tutti e due sprigionano carisma e grinta, e Stephen Elop ora, come Marchionne qualche anno fa è chiamato ad un’apparente “mission impossible”. Nokia, in caduta industriale e finanziaria ormai conclamata, ha subito nelle ultime settimane un bombardamento di negatività. Come ben sappiamo, sui mercati le belle stagioni non esistono, se piove in borsa un ombrello non basta, perché spesso è un temporale. Il titolo è crollato, facendo un viaggio nel passato di 13 anni, quotazioni bruciate, valore distrutto ed una storia da ricostruire. Com’è di moda in questo periodo, le agenzie di rating, come iene si sono avventate sulla carcassa inerme, ferendola una sequela di giudizi negativi, dando l’impressione di un futuro senza speranza.
Mi viene in mente caso simile, anche Motorola solo 3 anni fa sembrava disperata, le quotazioni crollarono, sfiorando il pavimento dei 5$, oggi è resuscitata a 45$.
La borsa insegna che non sempre le cose si ripetono, al tempo stesso però esistono occasioni che si rivelano irripetibili, e Nokia a mio avviso è una di queste.
Secondo la tradizione, il fiume Nokia prende il nome dal ritrovamento di una piccola martora nera nelle vicinanze del corso d’acqua. La martora è si un animale capace di adattarsi, ma è anche un solitario, hanno però una particolarità, l’incontro con i propri simili avviene solo per l’accoppiamento. Questo mi fa pensare che l’alleanza con Microsoft possa essere più di un semplice accordo commerciale, il fidanzamento che anticipi una celebrazione sfavillante"...

19 GIUGNO 2011: "“Non giudicate e non sarete giudicati”, parola di Gesù. La clemenza non è però presente nel vocabolario delle agenzie di rating, che da un po’ di tempo hanno assunto le sembianze di giudici severi ed intransigenti. Alla sacralità dell’animo del popolo, la finanza preferisce il profano denaro. Con il nuovo avvertimento di Moody’s all’Italia, una nuova scure si abbatte sull’Unione Europea e sull’Euro, nel tentativo di disgregare un’unità all’apparenza instabile e fragile. “Fate fallire la Grecia” è l’urlo della finanza (anglosassone) per nulla disinteressata. Solo un anno fa l’economista Zingales, enfant prodige, si lanciava in una previsione: “la soluzione è un Euro di serie A ed uno di Serie B”. Altri invece vedono nell’atteggiamento riottoso della Merkel, una prossima uscita della Germania ed uno sgretolamento dell’Euro. Fortunatamente questa deriva populista si scontra con le idee del popolo germanico, infatti alle ultime votazioni, sono i Verdi ad essere cresciuti, l’unico partito che non ha partecipato al festival anti Meridionale. Lo sapete quale sarebbe la prima reazione, da un fallimento dell’Euro ed un ritorno alle monete nazionali? Un Marco immediatamente proiettato verso quotazioni stratosferiche. Questa soluzione non è nei desideri né della Germania, tantomeno in quella della potente industria esportatrice tedesca. La Grecia è un paese che non cresce, e che non ha il potenziale per industriale per ripianare il Debito. Ma questa crisi non è la fine dell’Euro, né dell’Europa, sarà anzi un’occasione per un miglioramento del sistema. Un ministro unico dell’Economia ed una riorganizzazione geografica dell’economia, possono essere le prime soluzione. L’urgenza è in un maggiore attivismo e decisionismo della politca, che non presti il fianco, né tentennamenti di cui la Speculazione è spesso vorace. Quello che però mi sembra più esecrabile, è il continuo accanimento verso i titoli bancari, un’assuefazione di negatività, che potrebbe distogliere da quello che invece si potrebbe rivelare come l’ultima occasione dai tempi della grande crisi. Soprattutto nelle banche italiane, che regalano nell’aumento di capitale, il miglior biglietto d’ingresso".

26 GIUGNO 2011: "-Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano-, così scriveva Garcia Marquez nella “Lettera agli amici” prima della morte. Le stesse parole che avrebbe scritto Cuccia, se fosse ancora vivo, nel vedere La Fondiaria (“il suo gioiellino”) affondare come un qualsiasi cimicioso della periferia europea. La Fondiaria capitola a 4, esattamente un decimo dal picco del 2007. Cuccia si sta rivoltando nella tomba. E non è solo l’assicurativo a soffrire, ma tutto il sistema finanziaria italiano. Venerdì 24 Giugno 2011, una giornata che sarà ricordata nella storia per il “Mezzogiorno di fuoco” a Piazza Affari, duello da Far West, all’ora di pranzo, nella rarefazione degli scambi, dall’estero arriva il bombardamento, viene sganciato un pacco pesantissimo composto da titoli bancari (in gergo tecnico “basket”) che scaraventa i big italiani in sospensione al ribasso. E pensare che proprio in quel momento, il “gran capo” delle Banche Italiane, Mario Draghi, raggiungeva la vetta delle istituzioni finanziarie europee come governatore della BCE. Tutto questo ha del paradossale, se pensiamo che per mesi ci hanno ripetuto che le banche italiane era uno escluse dalla tossicità del sistema, in più, rispetto alle cugine europee, gli istituti italiani sono stati i primi ad annunciare le ricapitalizzazioni, una sorta di virtuosismo, provocato dal rigore di Mario Draghi. E pensare che solo un anno fa, proprio Moody’s (l’agenzia che ci ha “affossato” con un giudizio negativo), usava parole deliziose nei nostri confronti: “in oltre 10 anni l’Italia è riuscita a stabilizzare il debito pubblico…”. Oggi Moody’s (domani Standard&Poor’s?) ci muove contro. Complotto? Attacco speculativo? La realtà è forse più semplice di qualsiasi congettura, come dopo lo scoppio della “Bolla 2000” i titoli delle TLC ed Internet sono stati i preferiti dei ribassisti HF, oggi lo sono le banche ed i finanziari, i protagonisti dell’ultima bolla. E’ questo l’inizio di un nuovo crollo? Sul nostro indice, la porta dell’inferno è a quota 18,000, sotto si rivede Marzo 2009, tra i bancari il più rappresentativo mi sembra IntesaSanPaolo, non si deve scendere sotto 1,50. Io ancora non credo che questo rialzo sia finito, anzi, esagero ed inizio ad accumulare l’ETF MSCI Greece, perché se le obbligazioni in Grecia (e nel mondo) sono un rischio, le azioni sono sempre più una ghiotta opportunità"...

10 LUGLIO 2011: "A volte la lingua può essere tagliente e ferire quanto e più di una scure. Succede nell’Europa unita sotto l’ombrello dell’Euro, ma divisa nella babele delle dichiarazioni. Possiamo lamentarci degli interventi (più o meno discutibili) delle agenzie di rating, che con la loro mannaia seminano il panico, ma nemmeno la lingua di Juncker, della Merkel, di Stark sono utili ad alleviare i problemi di una situazione delicata, anzi tendono a complicarla. Dopo Grecia, Irlanda e Portogallo, la speculazione sembra aver fatto il salto di qualità attaccando l’Italia, perché? Siamo veramente in pericolo? Immaginate un’immensa sala giochi, luogo in cui viene superficialmente semplificata l’attività borsistica (da qui il termine “giocare in borsa”), tra i tanti divertimenti scoviamo l’angolo delle freccette, supponiamo una parete rivestita di bersagli, ecco, tra quelli ce n’è uno larghissimo, sopra di lui, la targhetta Italia. Ecco, questo è il motivo più semplice, l’Italia ha il centro più grande e più semplice da colpire, perché il nostro è il debito più grande d’Europa e quindi il più liquido. Se poi aggiungiamo le nostre difficoltà economiche, le frizioni politiche, abbiamo completato il puzzle. Ma non erano i paesi sopra citati i più in difficoltà? E la Spagna non era prima di noi? Quei paesi sono già stati massacrati, ed il mercato italiano è più liquido di quello spagnolo, come le banche italiane a Piazza Affari, sono più liquide di quelle spagnole alla Bolsa de Madrid. Ricordate la crisi del 2008? In quei momenti di panico, indiscriminatamente, si andava vendere tutto ciò che era facilmente liquidabile, così accade per piazza affari, facile preda di guadagni.
E’ la fine? Ricordo che ad inizio anno ho fondato le mie previsioni sul 2011, in una riscossa dei finanziari, ed ora la ribadisco senza vergogna. C’è chi pensa che, piuttosto a un recupero delle banche italiane, ci sarà un affossamento delle spagnole. Non credo, MPS, Intesa San Paolo, Banco Popolare, magari porteranno altri breve sofferenze, ma ai miei occhi sono un’inestimabile occasione, di breve e non di lungo. Se la storia delle bolle si ripete, è nel Nasdaq e nella tecnologia in generale, l’investimento di lungo più esplosivo e che potrà regalare maggiori soddisfazioni".

17 LUGLIO 2011: "Per qualcuno che vende, c’è sempre qualcuno che compra. O meglio, spesso accade che per tanti piccoli venditori, c’è un unico grande compratore. Questo dice la regola del buonsenso, soprattutto quando il panico indiscriminato ci assale in giornate come quelle dell’11 e 12 Luglio. Sono giornate bollenti per l’Italia, non solo per banche e finanza, ma anche la nostra politica inizia a sentire l’assalto della speculazione internazionale, talmente è forte la pressione, che l’ultima manovra viene approvata in pochi giorni. Un Parlamento bollente, tanto che persino il ghiacciolo Tremonti si scioglie in un attimo di commozione, in quella che sarà ricordata la torrida Estate del Debito. Tanti venditori si diceva, ma se lunedì la pioggia sembrava avere una ragion d’essere, il giorno dopo si scopre che tra i compratori del debito italiano del giorno prima, vi era un gigante dell’obbligazionario, PIMCO, non un nome qualunque, ma il primo gestore al mondo del settore. La motivazione è l’eccessivo sell-off sui titoli di stato italiani. Detto in parole semplici: il 6% di rendimento dei BTP a dieci anni, per chi non crede (come il sottoscritto) al fallimento dello stato italiano, sono un piatto succulento a cui è difficile rinunciare. Ma non sono solo le obbligazioni ad essere attraenti, anche i titoli bancari stanno raggiungendo livelli assurdi. Keynes amava dire che l’irrazionalità in borsa, poteva essere lunga quanto e oltre le tue disponibilità di portafoglio. Ovvero puoi comprare un titolo perché ti pare sottovalutato, ma a questi livelli se non peggiori, potrebbe rimanerci per mesi. I titoli bancari italiani, lo sono ormai da mesi, ed anche se gli stress test non daranno le reazioni sperate, questo attacco unilaterale dagli USA, sembra fin troppo forzato ed esasperato. Comprare Intesa San Paolo a questi prezzi, mi sembra un’azione irragionevole solo per chi si lascia trasportare dall’emotività, basta avere un po’ di pazienza, per capire che questo è una buona semina. Secondo l’ultimo sondaggio tra gli economisti USA, l’economia italiana e spagnola sono in grave pericolo, nonostante gli aggiustamenti di bilancio, noncuranti di quanto sta accadendo in casa loro. Tremonti ha avvertito che stiamo ballando sul Titanic e se affonderemo, non esisterà distinzione di classe. Nel momento che l’Europa smetterà di litigare sui dettagli ed agirà con decisione, allora sì assisteremo ad un’azione, vigorosa e portentosa delle borse, Piazza Affari compresa".

24 LUGLIO 2011: "“E' dalla crisi che nasce l'inventiva così come le scoperte e le grandi strategie. E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno poiché senza crisi ogni vento è una carezza”. Con questo illuminato pensiero, Albert Einstein esorta a non lamentarsi della crisi, ma di vedere in essa un’opportunità, non lamentarsi, reagire per superarla. Nei “saloni azzeccagabulgici”sembrano aver studiato la filosofia dello scienziato, e finalmente hanno deciso di aggredire la crisi. Giovedì scorso, a Bruxelles, sono state prese decisioni importanti, la Grecia sarà salvata ad ogni costo, e così si alzeranno anche gli argini per non far dilagare le crisi degli altri paesi in difficoltà. Stop agli attacchi cattivi. All’apparenza, nulla sembra essere cambiato, sono passati solo due giorni, e la scelleratezza ricade tra di noi, le immagini della paura, stormi di ghigliottine che cadono come fulmini in un temporale estivo. Le agenzie di rating non si arrendono, e ricominciano a tagliare e a bocciare, come si tende a colpire e a calpestare un ferito grave steso a terra. Ma da oggi in poi, in sua difesa, interverrà la polizia con i manganelli, ed il ferito godrà di maggiori tutele e protezioni.
Se la scorsa settimana, Piazza Affari, sembrava essersi trasformata in una fenice incendiaria, pronta per una volata rialzista, oggi tutto sembra scemare in un nuovo decadentismo che ripropone il disco rotto e stonato: banche che scapicollano e FTSE Mib che sottoperforma le altre borse.
Non disperate, l’ultimo rimbalzo ha solo bisogno di essere digerito, una corsa sul posto, prologo per una crescita rigenerativa, ma solo sopra 21,000 il nostro indice potrà sentirsi libero di volare, mentre sotto 18,500 (ipotesi poco probabile) la situazione tornerebbe deprecabile.
Ma è il Nasdaq, l’indice che a mio avviso potrebbe trainare la volata per il resto del gruppo, Piazza Affari arranca a causa del peso dei finanziari, che seppur a prezzi irresistibile, restano ancora troppo inaffidabili e capricciosi, il resto del mondo corre con gli industriali, titoli come BMW che flirtano con nuovi massimi, o Intel che stimola l’euforia, APPLE ed IBM che strapazzano la crisi e persino CISCO sembra aver creato un pavimento per iniziare un nuovo ciclo di crescita. A casa nostra, si è costretti a selezionare, rischiando e facendo trading con le banche, ma se vogliamo un barlume di certezza, Fiat è il nostro faro e con lei a traino l’affidabile Brembo, meccanica, ma anche energia, anche Eni potrebbe nuovamente ricominciare a dare soddisfazioni, ma più di lei, la giovane Tenaris, uno strumento a leva rispetto al cane a sei zampe. Fortunatamente Piazza Affari possiede anche un “mercato delle stelle”, il negozio dei dolci dove possiamo trovare le golosità; Amplifon, Buongiorno e De Longhi, sono un tris che permette di vincere la partita a poker con i mercati.
A volte, è saggio riposare il risparmio nella bacinella della liquidità, altre, nonostante le minacce del Debito Americano e le preoccupazioni europee, vale la pena osare una semina nella tempesta.
I BTP al 6% non è l’estuario verso paura, ma il delta verso le infinite occasioni.
Se il coraggio non vi manca, questo è il vostro momento, questo è anche il mio momento".

31 LUGLIO 2011: "-Il nostro debito pubblico è abbastanza grande da badare a se stesso-. Il carisma di Ronald Reagan, in uno dei suoi affascinanti discorsi, audaci e ringhianti, non temeva il debito, anzi, il suo allargamento era una banale procedura. Oggi, nella profonda crisi d’Occidenti che affonda nell’inchiostro rosso dei conti, il Debito sembra essere il masso che al collo degli USA, porta a fondo le borse del mondo. Ma è veramente la “questione del debito”, il dilemma che affligge il mondo dell’azionario? Da una lunga ricerca nella rete, nella concretezza dell’analisi di borsa, raccolgo analisi agghiaccianti, anche senza la pietra al collo, il macigno del Debito, il rischio di affogare è una concreta possibilità. Guardi il cielo, e come nell’estate del 2010, un’ombra minacciosa sembra oscurare le luci del rialzo, macchiando l’orizzonte, quest’ombra è quella dell’Hindenburg Omen, il dirigibile della paura, la figura tecnica che preannuncia catastrofi. Un anno fa, gli stessi di oggi, profetizzavano nuovi minimi storici per gli indici mondiali, e quell’immagine che sembrava prendere le sembianze di un terribile e feroce animale, si è rivelato un’innocua ombra cinese, totalmente inoffensiva. Oggi si replica con argomenti nuovi e vecchi: Grecia, Italia, Debito USA, nuova recessione economica. Il toro è definitivamente matato? Come ogni turbolenza, anche questa scemerà, prima o poi l’Orso mollerà la presa, ritirerà gli artigli e finalmente ci accorgeremo che molti titolo sono sensibilmente sottovalutati. A guardare attentamente il nostro listino, ci si accorge che sono molti i titoli di peso (ad esempio Popolare di Milano) a quotare sotto il valore nominale, ovvero il valore “teorico” ( o prezzo “cartaceo”) del titolo, un aspetto che nelle fasi negative viene (volutamente?) trascurato. Nel caso della Banca Popolare di Milano il prezzo nominale è di 4, mentre la mia beniamina SOPAF ha un nominale di 0,5, fate un po’ voi i conti. Il mercato ora è concentrato sulla paura e sull’incertezza, dobbiamo solo sterzare il sentiment e cercare un catalizzatore di fiducia. Una volta che la belva avrà mollato la presa, quello della sottovalutazione potrà essere un ottimo argomento di rivalutazione. Agosto 2011, non sarà certo un mese da spiaggia, a meno che siate già attrezzati con I-Pad, occhio alle scottature".

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12 agosto 2011

SENTIERI DI GUERRA - Dax e Nasdaq e il cortocircuito dei Futures


Buongiorno Guerrieri! E' finalmente arrivato il rimbalzo che fa respirare? L'avevo anticipato qualche giorno fa e poi? E poi abbiamo perso il 6% in un giorno. Meglio evitare altre brutte figure, anche perchè il singolo rimbalzo, se non per la mera cronaca o per lo studio dell'evoluzione del mercato, mi interessa ben poco.
Rifiatare? Anche questo ha poco conto, un rimbalzo serve solo a placare ansia, uno stato d'animo che ho ormai dimenticato. Conta di più capire cosa ci aspetta nel futuro e non salvare la pelle un giorno e poi prendere mazzate i successivi.
In ogni caso, per gli amanti dei livelli e del trading, guardando Nasdaq e Dax i livelli si resistenza sono fin troppo accademici, 2600 il tetto del Nasdaq e 6500(anche se il vero livello è 7000) quello del Dax. Continuo a pensare che Agosto possa essere un mese fondamentale per i mercati. Su Panorama Economy ho scritto: "Agosto con l'iPad". Non era un titolo campato in aria, e ora vediamo se anche tutto il resto va per il verso giusto. Sul nostro indice, da un lato siamo attratti dai minimi Marzo 2009, dal lato opposto troviamo i 17,500. Vediamo come si va a chiudere la settimana, crediamoci e non molliamo! Forza guerrieri
Ps. Ieri il nostro Fib è andato nuovamente in tilt! Chissà perchè ogni qualvolta la situazione si fa concitata, salta il conto online, rallentano le connessioni o si blocca l'operatività. Un caso?
La tecnologia ultra sofisticata, la fusione con Londra... tutte cazzate che non hanno portato a nessun miglioramento, solo profitti per i soliti noti, complicazioni per chi opera e confusione per il popolo di risparmiatori.
Dati che cambiano ogni anno e che tolgono riferimento e aumentano l’incertezza e l’apprensione in chi investe.
Torneremo “alle grida”, la tecnologia senza il supporto dell’UOMO è pressocchè nulla...

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11 agosto 2011

PARLA TREMONTI E LA POLITICA E' SEMPRE DIETRO LA CURVA (Inside Job)


Il Parlamento italiano che si riempie in pieno Agosto, politici, ministri e governatori che sgomitano e "lavorano" a cavallo di Ferragosto. Svegliatevi, non è utopia, non è un sogno, è la realtà più soddisfacente di questa crisi. Ci accontentiamo con poco. Forse, la Speculazione, tacciata sempre come una cattivona, una devastatrice del portafoglio dei cittadini, forse, non è poi così cattiva, anzi, da un certo punto di vista, regala giustizia.
Se volessimo calvalcare (con molta superficialità) questo momento di crisi, potrei scrivere che nel preciso momento in cui Tremonti ha preso la parola, dal 3% di guadagno per Piazza Affari, è iniziata una slavina che ha riportato la nostra Borsetta dentro le sabbie mobili della negatività. Colpa della politica, colpa di Tremonti. E' solo questo?
Casini dice di non aver capito le misure di Tremonti, probabilmente, visto l'andamento generale, non è l'unico a non aver capito...
In tempi normali si sarebbe detto che le Banche Centrali prevedono l'economia guardando lo specchietto retrovisore, oppure che le previsioni degli economisti sono sempre sballate o anacronistiche, così come non sono mai anticipatorie le mosse dei governanti monetari. Oggi, in tempi eccezionalmente straordinari, dietro la curva vi troviamo una massa di politici, o forse la politica è sempre stata dietro, ma fino a ora questo ritardo non ci aveva riguardato.
Sarkozy annuncia misure straordinarie per fine Agosto e la borsa di Parigi crolla, Tremonti parla di nuove misure per ridurre il deficit e Piazza Affari si tuffa, è un continuo inseguire, senza rifiatare e soprattutto senza mai superare, nè tantomento raggiungere il problema e la crisi.
Sarà molto difficile uscire da questa crisi, non tanto per la sua gravità economica, quanto per il facile sfociamento in atteggiamenti estremisti, sempre un male, mai una soluzione, ma ne usciremo.
Mi fanno sorridere tutti quelli che scrivono, parlano o commentano in terza persona, quasi escludendosi dagli eventi e dalle conseguenze di questa crisi, quasi fossero alieni o abitanti di altri pianeti. Siamo tutti cittadini del Pianeta Terra, creare panico o catastrofismo non giova a nessuno, quando riusciremo a mettere da parte l'egoismo, convogliando le nostre energie nell'altruismo, inteso come bene comune e del nostro Pianeta, allora ci renderemo conto che le crisi non sono esclusivamente una tragedia, ma l'opportunità di un miglioramento...
Guerrieri, ancora sofferenza per noi, ma ne usciremo e ci salveremo anche questa volta. Non mollate! Buddy Fox
CIAK VOLPINO: E' da un po' che voglio condividere con voi questo filmato, ma ogni tanto, le turbolenze quotidiane mi distraggono e cancellano la memoria... Ieri me ne sono ricordato, merito di Barisoni, e visto che il film è prossimo all'uscita nelle sale italiane (7 Settembre) è il caso di iniziare ad approfondire. Buona visione.

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10 agosto 2011

LA LUNGA ESTATE DEL DEBITO - Vive la France!


Dopo Cameron, ora anche Sarkozy rientra d'urgenza dalle vacanze, Obama non vi è ancora andato e prima o poi anche Berlusconi sarà costretto a muoversi dal buen ritiro sardo. E la Merkel? Vista la carnagione latte, in vacanza credo non ci sia mai andata...
La Francia decide tempestivamente di preparare un nuovo piano di riduzione del deficit e probabilmente di rafforzamento economico, ma non basta, subito, come avvoltoi, rumors indiscriminati (creati ad arte) si avventano sul corpo francese, ma avranno un'amara sorpresa, non è morto nessuno e nemmeno ferito. L'avvoltoio sarà costretto a combattere contro un essere vivente.
Banche di nuovo in picchiata? Inutile stupirsi, sono le predestinate di questa forte correzione, e se c'è da picchiare o meglio, da sfogarsi, sempre lì si va a colpire. Banche come pungiball, investitori frustrati, forse era meglio scappare in vacanza, piuttosto che assistere ad un'inutile mattanza. Compra, vendi, guadagna e poi perdi. Credo che l'atto più sensato rimanga quello di comprare, a questi prezzi bisogna assolutamente accumulare, conquistare le banche e tenerle strette!!!
Alta e bassa marea, sballotterà la banca, muniamoci di travelgum e resistiamo.
Ieri sera Bernanke, in punta di piedi, ha dato la prima stoccata in punta di fioretto, forse qualcuno sta sottovalutando il potenziale. Ma non avevamo più volte ripetuto che Obama avrebbe dovuto aumentare le tasse e dall'altra parte la Fed mantenere i tassi bassi?!
E non è forse quello che sta accadendo?
Tassi bassi fino al 2013 (almeno), e questa è una certezza costruita nella roccia, ricordiamocelo! Oltre a questo, Bernanke ha accennato all'uso di nuove armi non convenzionali. Quali? Come? Effetto sorpresa! Stupefacente!
Ora sarà interessante vedere, come reagiranno Borse, Dollaro e Obbligazioni a prossimi dati economici, che presumibilmente saranno deboli, ma quanto deboli?
Dopo Bernanke/Mandrake, Trichet/Edomond Dantes, alla truppa ora si aggiunge anche la Marianne di Francia, sarà dura per i nemici, vincere contro questi colossi.
La palla passa alla politica, prima di rovinare il mondo, pensateci bene, unitevi prima di dividere...
Forza guerrieri, non mollate! Buddy Fox

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09 agosto 2011

BATMAN ED EVERARDO, ARRIVANO I NOSTRI! - Con o senza la Fed, arriva il primo rimbalzo


"Un cielo così sporco non si rischiarerà senza una tempesta". La frase è di William Shakespeare, ma a me è stata inviata dal nostro Supereroe dei mercati: BATMAN. Il difficile non è solo creare una frase storica, ma anche selezionare quelle già scritte e adattarle alle diverse situazioni. Grazie Batman.
Alla frase sopra citata, si aggiunge un vagone di malinconia, misto a rabbia e rimpianti: "Ci hanno fatto proprio un bel trappolone, altroché, guarda cosa fanno i pezzi grossi... (controlla questo link), Come stai? Io non sono esposto ma la rabbia mi rode dentro: avevo praticamente previsto tutto ma ho sbagliato i tempi e quando sbagli i tempi in Borsa sbagli tutto, caz..."!
Anche i Supereroi hanno un cuore e un'anima, ma soprattutto anche i Supereroi sono fatti di carne, nessuno è invincibile.
Il TEMPO è la variabile più importante e preziosa (anche nella vita) e per questo è la più sfuggente ed ingannevole...

Giornata di borsa che nuovamente si spezza in più fasi, ben condite dall'eccitante per eccelenza, la VOLATILITA'. Oggi Francoforte, per essere precisi, il DAX, il perno delle borse europee, è arrivato a perdere il 6% e come un coraggioso scalatore è riuscito ad aggrapparsi all'ultimo appiglio di roccia, reggendo nel momento di massimo pericolo e poi, con un balzo e agilità è riuscito a recuperare tutto, ritornando in posizione di equilibrio. Pericolo scampato? Troppo presto, troppo presto per fare queste affermazione, anche per la volpe spericolata...
In serata tutti attendevano l'appuntamento FED. Nei commenti del precedente articolo avevo scritto più o meno queste parole: "...con o senza il QE, assisteremo probabilmente all'inizio del rimbalzo..."
Niente QE, niente mosse spettacolari o immagini tridimensionali, alabarde spaziali o altre magie, l'unica certezza è che i tassi rimarranno bassi almeno fino al 2013. Sulla NON NOTIZIA i mercati hanno di nuovo capitolato, sembrava di assistere al copione della paura che ci accompagna da giorni, e invece i mercati cercavano solo di forzare i minimi di ieri, ingannando per poi virare in modo vigoroso, imbrigliando nella rete le unghie dell'Orso.
In verità delle novità dalla FED sono arrivate, le prime sono pessime: "l'economia USA rischia un brusco rallentamento"... Possibile?! Ho ancora dei dubbi.
La seconda invece crea attese positive, e soprattutto è fonte di immaginazione e creatività: "Il Fomc oggi ha "discusso un'ampia gamma di strumenti per favorire la ripresa economica, in un contesto di stabilita' dei prezzi". E' quanto si legge nel comunicato finale, nel quale la Fed fa sapere che "continuera' ad aggiornare il suo outlook economico, alla luce delle nuove informazioni ed e' pronta ad utilizzare questi strumenti nel modo piu' appropriato".
Agosto deve essere il mese della reazione, una trappola per chi ha creduto all'irreversibilità della catastrofe.
Questa è più di una semplice arrampicata, questa è una sfida con la natura e non possiamo arrenderci, perchè la vetta è molto lontana, ma se crediamo in noi stessi, nel nostro coraggio e nella nostra preparazione, possiamo persino incontrare la paura, affrontarla, conoscerla, stringerle la mano e superarla...
Non è il 2011 l'anno della crisi, rimango convinto che questo sia solo una grande e impressionante spavento, ma non la fine e l'abbandono del rialzo.
Non mi ha scritto solo Batman, manca l'opinione dell'altra grande stella di questo blog... Everardo, il nonno dei mercati.

"Buongiorno Sig. Fox..
Domenica. Festa di San XXX nel mio paese. Fuochi d'artificio ed arrosticini per tutti! E' un pò la stessa cosa che ci stanno facendo credere sui mercati internazionali. Poi la doccia fredda del taglio del rating Usa. Mi vengono in mente le parole di quel mattacchione di Bossi "La cambiale Usa è arrivata all'incasso, paga la globalizzazione"..Come non dargli ragione. Ora? Ma Ora? Perchè noi è ora che dobbiamo vedere cosa fare...Con l'Italia ed il suo debito, con la Merkel e la sua smania di uscire dall'Euro, con la Bce e la sua testardaggine, con Obama e la sua scarsa esperienza. Forse, e lo dico spensieratamente caro Fox, questa volta il mercato ha bisogno veramente di una giornata campale, nera, dove vendano anche i piu' riluttanti. Una di quelle giornate da titoloni sui Giornali...Volevo farle notare che sul mercato Americano negli ultimi 2 giorni ci sono stati dei volumi molto forti... Dopo lo sfogo di questa Buriana(ricorda nei precendenti
interventi auspicavo una discesa violenta al max di 1 mese...mbè ci siamo quasi) dovremmo prendere il cuore in mano e credere in noi italiani come identità. Volevo ricordare a lor signori che i nostri bancari sono già sotto i valori di marzo 2009 e che stiamo in piedi solo grazie ai ciclici. Ora Everardo le dice che passata la Buriana comprerà Banche Italiane che sovraperformeranno il mercato. Ecco l'ho detto! A proposito sig. Fox..cosa mi dice della Germania? Che questa settimana ha iniziato a sovraperformare le discese? Bene..ora questa sera vado a vedermi con la Signora gli ultimi spari a mezzanotte...sperando che siano veramente gli ultimi!
Buona giornata!
Everardo"


Everardo mi ha scritto alle 8,00 di Domenica 7 Agosto, e la giornata di paura si è vista, giusto il giorno dopo... Fortuna? Ci vuole anche questa, ora manca solo il recupero e se lo dice anche Everardo (e non solo Fox) forse possiamo anche iniziare a crederci...
Sogni d'oro guerrieri, a domani. Buddy Fox

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08 agosto 2011

L'ALTERNATIVA (O L'APPIGLIO) ALLA CRISI - La "manona" della BCE prepara lo schiaffo?


"Il mercato può rimanere irrazionale più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente". Con questa frase Keynes soleva ammonire l'investitore che, convinto dell'irrazionalità di un mercato, decideva di scommettergli contro.
Questa è una delle frasi di Keynes che preferisco, spesso l'ho utilizzata in questo blog ed ultimamente l'ho fatto anche su Panorama Economy, poche righe, perfetta rappresentazione dell'anima del mercato. Frase iconografica ed efficace, tanto che il Sole24Ore di qualche giorno, per rappresentare al meglio lo stato di inquietudine e di pericolo, l'ha pubblicata direttamente in prima pagina.
Ma chi compra azioni ed obbligazioni, e lo fa con soldi reali (non in leva o attraverso fidi e altri strumenti d'ingegneria finanziaria), non corre certo il pericolo di un'ammonizione da parte di Keynes. Un particolare non di poco conto, solo per ricordare che a volte la paura è figlia della nostra scarsa informazione.
Il gioco al massacro continua, la BCE (e la Merkel) hanno concordato una mossa storica e finalmente hanno agito con la mano pesante. Troppo tardi?
Forse, se avessero agito con tempestività nel 2010, forse non saremmo arrivati a questo, o forse, come spesso ho ripetuto, questa è la traiettoria della crisi ed a questo si doveva arrivare, oggi serve a poco chiederserlo, più importante è capire dove siamo e come uscirne. Trichet (non più Conte di Montecristo) ha deciso di agire, e anche se all'apparenza la mossa è sembrata inutile, un segno l'ha lasciato: lo spread BTP/Bund si è smosso, una prima picconata al nemico.
Durante la giornata, le borse si sono mosse in modo divergente, quelle che più avevano sofferto (Milano e Madrid in testa) sono rimbalzate, anche con vigore, quelle che più avevano tenuto nel principio della crisi, sono crollate miseramente. Tutto questo si spiega semplicemente, le borse che più avevano pagato erano quelle con il maggior peso sui titoli esposti alla crisi finanziaria, facile quindi capire il perchè della precedente alluvione. Oggi, invece, nella prosecuzione del dramma, dopo aver ridotto ai minimi termini le quotazioni dei titoli finanziari, si è costretti a vendere il resto, soprattutto i titoli che mantengono ancora una performance decorosa, e quindi giù a picco titoli industriali, materie di base, energetici etc etc... Non è difficile da capire, se hai bisogno di liquidità qual è la prima mossa istintiva? Si vende dove si guadagna. Una necessità, ma non una scelta saggia.
Nel pomeriggio riapre Wall Street, apprensione, questo è lo stato d'animo dominante, come reagirà la borsa americana alla bocciatura da parte di Standard & Poor's, siamo oltre le Colonne d'Ercole, si entra nella terra incognita...
La negatività è prevedibile, e se all'apparenza tutto sembra governabile, con il passare dei minuti la situazione precipita e causa, per effetto trascinamento, il peggioramento delle borse europee e la chiusura in negativo anche di Piazza Affari e di Madrid. La serata ha portato la capitolazione di Wall Street, in perfetta sincronia con le parole di Obama. Finanza razzista? Un amico mi ha inviato una considerazione molto cinica, ma impossibile da trascurare, nel 2008, dice lui, in mezzo alla crisi Lehman, la finanza USA, facendo eleggere Obama, ha voluto far credere che negli Stati Uniti è tutto possibile, ma la finanza rimane pur sempre una gran conservatrice di se stessa, e per questo pensa solo in "bianco". Dietrologia, malizia? Sapete che non sono nulla di tutto questo, ma è un particolare molto interessante e da non trascurare...
Domani sarà il grande giorno, ancor più di oggi, toccherà a Ben Bernanke e già l'atmosfera si fa carica di aspettative, spero non troppe.
Questa crisi, oltre a svuotare i nostri portafogli, ci sta insegnando molte cose, ma se badiamo solo al denaro, non potremmo mai imparare nulla e alla prossima subiremo lo stesso trattamento.
Per esempio la VOLATILITA', quante volte abbiamo abusato di questo termine? Oggi Piazza Affari ha aperto a zero, è volata a +5%, è tornata in negativo, anche pesante, è ritornata con il segno più, per poi chiudere in negativo. Ecco, questa è la VOLATILITA', questa e solo questa, ricordatelo sempre!
Vorrei tanto sapere quanti oggi sono riusciti a comprare e a vendere, a ricomprare e a vendere di nuovo, a guadagnare e a fine giornata, avere ancora le ossa intere. Sarebbe ancor più interessante conoscere quanti avevano oggi la liquidità e il coraggio di operare...
Per capire come uscire dalla crisi, devo pensare a come ne siamo entrati e a com'era il clima prima della catastrofe. Penso a Febbraio 2011, quando eravamo lanciati verso un rally rombante targato finanza, spinto da ottimisti e pessimisti, persino Roubini si era convertito alla crescita e al rialzo, forse quella era una buona ragione per diventare contrarian. L'astrofinanza, con la solita saccenza, dichiarava: "il 4 Giugno, il Sole entrerà in Toro, l'economia tornerà a espandersi e le borse ritroveranno splendore", a queste previsioni aggiungevano il ricordo dell'Estate 2000, l'ultima volta in cui ci fu la stessa congiunzione astrale. Difetto di memoria, peccato non aver ricordate che dall'Estate del 2000, le cose non andarono proprio per il verso giusto della positività. Grazia Mirti salvava l'Italia, bocciava l'Euro e gli USA (quest'ultimi per Novembre) e promuoveva l'economia. Tante idee e confuse, l'ultimo a difenderla è Barisoni, come al solito si diventa celebri per un libro, o forse solo per una leggenda e poi si affoga in una marea di errori. Persino Tamburi sta prendendo un bagno colossale, ma probabilmente il suo coraggio e la sua lungimiranza lo stanno spingendo a effettura pesanti acquisti, e se devo fidarmi del mio pensiero, credo sia la mossa migliore.
Gianluca Gabrielli (Soprarno Sgr) sembra essere l'unico vincitore, dal giugno 2009 ha continuato a predicare negatività e (con coraggio) catastrofismo, "banche a picco, Euro in fallimento, Europa da vendere..." queste erano le sue previsioni, viste oggi, assolutamente perfette. Peccato per quel "comprare america e dollaro", un neo che macchia la sua perfetta lungimiranza, un neo che rischia di coprire totalmente la sua luccicante previsione. In tutto questo mi chiedo: "ma valeva veramente la pena mettersi negativi e al ribasso nel Giugno 2009? Due anni passati in sofferenza e in posizione contraria?" Perchè se Piazza Affari dall'Ottobre del 2009 non ha dato particolari soddisfazioni, le borse europee e quella americana si sono comportate in modo decisamente opposto. E qui torna in causa la legge di Keynes, se comprare azioni con denaro reale può portare insoddisfazioni ma non uno stato di fallimento, andare al ribasso, in controtendenza e per un periodo così lungo, due anni, può far precipitare nella perdita e nella successiva beffa.
PIMCO da qualche mese ha dichiarato la totale vendita di titoli di Stato USA, Wall Street dopo aver retto per settimane ora va a picco, ma i Treasury USA reggono, si può essere bravi, ma infallibili è impossibile.
Due settimane fa CREDIT SUISSE ha lanciato la sua campagna "Buy Italia", non è un saluto, ma un incoraggiamento ad approfittare dei saldi sul listino di Piazza Affari, qualche giorno dopo l'altro colosso, UBS, ha rincarato la dose con giudizi positivi sui titoli italiani.
Da quel momento Piazza Affari ha perso un altro 15%, ora, rispetto a inizio anno siamo sotto del 20%, per il sottoscritto si può ancora chiudere l'anno in positivo, quindi, caduta in più o caduta in meno, la possibilità di rivalutazione è pesante.
Forse è proprio domani il momento giusto per raccogliere qualcosa, se l'apertura sarà in profondo rosso, scatteranno i cacciatori di occasioni.
Non sarà certo il movimento della riscossa, ma da una scossa e da una reazione dobbiamo passare per combattere e vincere questa nuova battaglia.
Bisogna avere coraggio di scegliere e di agire, la borsa è una palestra quotidiana, riusciremo a invertire la controdenza, prima che la nostra pazienza e il nostro coraggio diventino insolventi?
Sogni d'oro guerrieri, a domani. Buddy Fox
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05 agosto 2011

LA LUNGA ESTATE DEL DEBITO - Fino all'ultimo colpo, fino all'ultima goccia di sangue


"Si sta come
d'autunno
sugli alberi
le foglie"
soldati.

E' il tramonto di un'era o l'alba di un nuovo mondo? Sembra la stessa cosa, ma non è così... La domanda che mi pongo questi giorni è un'altra: "come fa questo blog ad avere ancora dei lettori? Come posso avere ancora delle persone che mi seguono, si fidano e credono in me?!" Sinceramente, fossi al vostro posto, forse non lo farei... Ho sbagliato tutto, o se qualcuno vuole ancora aggrapparsi e darmi delle possibilità, possiamo scrivere che per come stanno le cose, per ora è tutto sbagliato. Mi pongo queste domande perchè, guardandomi allo specchio, con la solita coda dei rimpianti e dei rimorsi, tipica di chi investe nei mercati finanziari, mi chiedo, "ma se potessi tornare indietro, come mi comporterei? Andrei al ribasso convinto? Riuscirei a restare fermo e ad aspettare? O rifarei lo stesso errore?"
Mi rispondo sempre allo stesso modo, ogni crisi è per sua natura imprevedibile, e se anche avessi previsto questa, sarei potuto perire nella prossima, ed è per questo che ogni volta vi ripeto che il comandamento primo è: sopravvivere, essere sul pezzo ogni giorno e correre, lottare nella prossima battaglia.
Se oggi mi fosse fatto dono di una macchina del tempo, con la possibilità di ritornare indietro di qualche mese, così da cambiare le mie strategie, otterrei un risultato immutato, un fallimento, perchè non cambierei nulla di quanto impostato fino ad ora. Mi guardo allo specchio, sono onesto con me stesso, avevo scritto e dichiarato che questo sarebbe stato un anno di guadagni, mai e poi mai avrei pensato ad un delirio finanziario nel 2011, per questi ed altri motivi, mai avrei pensato di mettermi ferocemente al ribasso.
Ho sbagliato tutto, questa è la realtà dei fatti, è inutile cercare giri di parole che possano cambiare la sostanza e convincere chi mi legge e cambiare le carte in tavola, mentirei prima di tutto a me stesso e soprattutto, concretamente, non avrei nessun giovamento. L'ho sempre scritto, prima di tutto è importante capire per poi sapersi muovere, individuare uno scenario, scendere in campo e combattere, i guadagni arrivano da soli, sono la risultante di un lavoro, non sono il motivo che mi spinge ad agire.
A volte sono costretto ad andare a rileggere quanto ho scritto, questo perchè mi confondo tra le cose che dico a voce e quelle che metto in penna e inchiostro grafico. L'attacco all'Italia era nelle mie previsioni, era uno dei punti principali di questa crisi, forse non l'ho solo detto, ma l'ho anche scritto, come credo di averlo fatto anche per il rating USA, credendo che la seconda parte della crisi avrebbe avuto il suo inizio nella sconfessione di un dogma: la sacralità della finanza e dell'economia Americana. Perfetto, si è realizzato tutto, peccato che il sottoscritto l'avesse previsto per il 2012, o meglio, dal 2012 in poi... Come sempre accade, i fatti si manifestano a loro piacimento e non al nostro e così sono stato travolto, o perlomeno sono tramortito.
Il sole è bollente in questa torrida Estate del Debito. E domani? Rischierà di esplodere, travolgendo l'intera galassia finanziaria?
Secondo STANDARD & POOR'S è tutto già scontato, gli USA non tracoleranno, neanche il Dollaro e nemmeno le borse mondiali; la pensa diversamente il Maestro ALAN GREENSPAN, prevedendo un brusco risveglio per i mercati, anche se con tono deciso dichiara di non aspettarsi una nuova recessione; mentre WARREN BUFFET (che di Moody's è azionista) non comprende il declassamento del Debito Americano, anzi sostiene, in una delle sue frasi ben addobbate e confezionate per rimanere nella storia, "se esistessero un rating a quadrupla A, agli Stati Uniti darei quella".
A sentire i protagonisti della finanza, nessuno sembra volersi fregiare del titolo di Gran Speculatore, colui che sta affossando l'economia occidentale, eppure i mercati continuano a cadere, senza trovare nessun appiglio che possa frenare questa rovinosa discesa. L'agenzia di rating cinese Dagong, non aveva perso tempo nel bocciare il vizio americano per il Debito, ma questo non stupisce, il virtuosismo cinese verso il risparmio ed il surplus è un vanto e la posizione di vantaggio deve essere sfoggiata in modo quasi irriverente. Se hai una posizione di vantaggio, non frenare, il tuo avversario potrebbe raggiungerti, sembrerebbe dire il saggio...
In Europa sul banco degli imputati finisce sempre il povero TRICHET, non hanno pena nemmeno per un uomo stanco e prossimo al pensionamento. Eppure, dopo le deludenti dichiarazioni della scorsa settimana, il nostro Trichet potrebbe tentare la mossa per la celebrità, un Trichet Conte di Montecristo, rinchiuso nella Torre Europea, che si trasforma in Edmond Dantes, facendo strage di tutte quelle istituzioni speculative che hanno tentato di affondare l'Euro. Fantasia???
Sono un povero illuso che si aggrappa al piombo che mi sta portando in fondo al mare? Probabilmente affogherò o verrò travolto da questo nuovo tsunami finanziario, ma ancora non mi arrendo, perchè realtà o illusioni, ci sono forti elementi che possono contrastare l'orda barbara che sta attaccando le borse, ma prima deve essere fermata l'emotività e sterilizzato l'attacco finanziario. Ed è proprio in questi momenti che la coordinazione e la concertazione dei movimenti, esprime una potenza di fuoco amico capace di sterminare l'intera flotta dei nemici, creando l'antibiotico in grado dibellare il virus, successivamente penseremo alla riabilitazione.
Confermo quanto scritto sopra ed è ovvio che se il nostro indice dovesse tornare sotto i 13,000 e quindi ai livelli di Marzo 2009, avrei totalmente fallito, sbagliando una previsione che sebbene potesse sembrare titanica, per il sottoscritto non dico fosse una certezza, ma certo una gran convinzione.
Credo ancora che i mercati chiuderanno il 2011 con il segno più, l'ho scritto a Dicembre 2010, Gennaio 2011 ed è andato anche in edicola su Panorama Economy, quando inizio una sfida vado sempre fino in fondo, si combatte fino alla morte, a costo di affondare con la nave o perire sul campo. Non è finita finchè non è finita.
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04 agosto 2011

"FREDDI E RAPIDI... NELLA LUNGA ESTATE DEL DEBITO" - Rumori di Katana in sottofondo

Nel buio profondo della notte, il buco nero che precede l'alba, si odono nel silenzio e nella quiete, katana che si scontrano e si incrociano, violente lame che feriscono... chi ha vinto? I samurai hanno agito, lame taglienti... forse, mentre vi scrivevo, avevo udito il rumore di ferraglia, immaginazione o forse è stata solo una fortunata coincidenza, la realtà è che qualche ora dopo il mio post, la Banca Centrale del Giappone ha respinto l'avanzata dello Yen. Noda e il suo esercito hanno sferrato un attacco micidiale, contro una speculazione probabilmente scoperta, un agguato nella notte, e quando la BoJ agisce, lo fa sempre massicciamente e a colpo sicuro! Non lascia tracce, travolge, o scappi o sei finito, il tuo portafoglio è condannato a essere prosciugato e svuotato. Hai guadagnato? Te ne pentirai, pagherai tutto e con gli interessi, non ci sono prigionieri, la BoJ è un elefante, se lo stuzzichi e lo svegli, si alza e poi ti schiaccia!
Dopo la Banca Centrale Svizzera, ora la BoJ, non è finita finchè non è finita.
Un altro bel segnale a nostro favore, la battaglia continua...
Ricordate che i timori per gli affollamenti nei movimenti monodirezionali, non esistono solo al rialzo, ma anche al ribasso, non dimenticatelo, scansate per un attimo l'emotività, e accendete una luce di razionalità.
Chiappe strette, sempre!
PS. il discorso di ieri fatto da Berlusconi, deve aver ispirato la fantasia di qualche amico... "Un vecchio, in autostrada, a tutta velocità, ascoltando la radio sente un comunicato... -a tutte le pattuglie, c'è un matto, lanciato a tutta velocità, contromano in autostrada...- il vecchio, tra lampeggianti e fanali che lo incrociano esclama: solo uno?!"
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HAPPY HOUR, CRISI? NO GRAZIE (Planet Funk)


Niente crisi, almeno per una sera, pensieri cattivi, catastrofi, debito, fallimento, il grande orso e tanto altro, per questa sera sarete sfrattati dalla mia mente.
Serata "Happy Hour" a Milano, ore felici, un po' di musica, qualche drink e soprattutto nuovi amici. Persone amabili e socievoli, piacere e agio. Appena conosciute e già così cortesi.
Questo non è solo una pagina di mercato, ma anche il racconto della mia vita, ed io questa notte volevo dare spazio al momento, una fotografia in parole, una riproduzione dei sentimenti...
Mi piacerebbe fare dei nomi, perchè tra i tanti e normale che siano spiccate delle simpatie, ma forse non è giusto farlo, in questi puntini sono racchiusi dei nomi che per me sono diventati speciali...
JUKE BOX: quest'Estate è veramente ricca di pezzi da ballare, eccitanti, magari figli di una sola stagione, ma sono da consumare! Uno dei miei preferiti, da podio, l'ho già inserito, LMFAO "every day i'm shuffling"... l'altra è dei PLANET FUNK, direi che spacca, e in un momento di tale disagio, sconforto e forse depressione, una carica ci vuole!!! Anche solo per far trascorrere il tempo e resistere...
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PROVE TECNICHE DI RISCOSSA - Nasdaq o Dax? E se fosse Piazza Affari?


E' notte fonda, nel pieno silenzio, accompagnati dal sottofondo dei Dire Straits, si è stanchi, le battaglie di questi giorni sfiancano, ma al tempo stesso il silenzio e la quiete portano concentrazione... o è forse il bagliore di luce che regala energia e nuova forza per combattere e non arrendersi?
Sono passate le 3, Tokyo ha già aperto, i samurai armati della loro spada, cercano di frenare lo YEN, è solo una battaglia, ben altre guerre in altri campi si combatteranno al sorgere del sole in Occidente. E intanto si avvicina il giorno della Disoccupazione USA...
Vedo il Nasdaq, sfiora nuovamente 2,600 e reagisce con grande impeto, mastodontico il segnale, una spada che infilza le nuvole nere che affollano il cielo, le frantuma e dalle crepe, un po' di luce... Un segnale da confermare.
L'unica, grande, preoccupazione è il DAX che ha rotto l'importante pavimento dei 7,000, certo si può sempre rientrare, ma il segnale non è da sottovalutare. Un altro pericolo per l'Europa?
Qualcuno mi suggerisce che forse anche per i "cruck" è finita la festa. E se fosse questa volta Piazza Affari a sovraperfomare?
Nella lunga e torrida Estate del debito, bisogna avere la mano fredda e rapida, nulla è scontato, tutto è ancora possibile, anche l'impossibile...
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01 agosto 2011

LA LUNGA ESTATE DEL DEBITO - Agosto con l'iPad (AGGIORNATO)


Qual è la previsione più difficile da fare? La prossima, sempre.
Nell'immensa prateria dei mercati finanziari, si sta costruendo un enorme monumento di marmo, è un Toro(?) e sotto di lui, una fossa e la relativa bara. Sta iniziando una cerimonia con le relative liturgie. Si celebra un funerale, è veramente finito questo incredibile rialzo?
E' facile vacillare in questi momenti, le picconate sono vigorose ed energiche, fanno molto male, la pelle della volpe è in saldo, e questa volta rischia veramente l'esposizione ad Annabella di Pavia, per poi finire sul collo di qualche nobildonna, regalata dal suo uomo, magari un killer dello short che si è arricchito con gli scoperti sul BTP e su Piazza Affari. Fantasia?
Venerdì scorso ho espresso esplicitamente un timore: "è veramente il Debito USA il problema che attanaglia, frusta e logora le Borse ed i mercati finanziari in generale?" A mio avviso no, il mio vaticinio era dettato dall'anomala e, più che tenace, una sospettosa volontà a non vendere. Il cielo su Wall Street era coperto da enormi nuvole, cariche di umidità, l'aria irrespirabile, afa, caldo insopportabile, ma nemmeno una goccia. La preparazione al peggio, ed alla prima notizia di rasserenamento, ovvero lo scioglimento del nodo sul debito, ecco la cascata, nuvole che scaricano a terra ed allagano i terminali in una pioggia rosso, il colore delle perdite.
Ripenso a Natale 2010, sembra così lontano, una pizza con gli amici e le previsioni fatte sul tovagliolo di carta e conservate nella cassaforte del nostro spogliatoio del calcio, visioni in cui il sottoscritto credeva con grande convinzione e che all'alba del 2011 sembravano assumere forme concrete, e che oggi, a distanza di qualche mese, vengono spazzate (cancellata?) con la scopa del ribasso, una spazzolata violenta che in pochi giorni è capace di cancellare la costruzione di un sogno durata parecchi mesi.
Ero consapevole che prima o poi avrebbero attaccato l'Italia, per far vacillare l'Europa e l'Euro, lì bisogna andare, l'Italia è l'enorme portone che precede l'antro, protegge il re e la regina, rispettivamente Francia e Germania, e se l'Italia cade, allora si tutto è possibile. Ero altresì consapevole che prima o poi anche gli USA avrebbero perso la tripla A, è una componente irrinunciabile di questo lungo percorso di definanziarizzazione e pulizia del sistema. Ed ero anche più che sicuro che le banche erano il settore che avrebbe pagato a caro prezzo le successive debolezze, l'avevo scritto anche su Panorama Economy, ribadendo la mia teoria o filosofia sul "dopo bolla", consistente in una semplice lettura del mercato riassumibile in questo concetto: "chi di bolla ferisce, di post bolla perisce". Mi spiego, i protagonisti della bolla, saranno le anime sacrificate nel crollo e saranno anche i titoli che per molti anni, a causa delle enormi ferite pagheranno il conto in termini di prezzo e di quotazioni avare di rialzi e quindi soddisfazioni, saranno i titoli che per molto tempo accentueranno le future crisi con pesanti ribassi.
Il problema e le difficoltà sono sempre le stesse, alle previsioni si debbono abbinare i tempi, è necessario, se non fondamentale saper prevedere il timing in cui questi eventi possono scatenarsi e realizzarsi, e questa rimane sempre la cosa più difficile, la variabile che ci rende tutti umani e quindi miseramente (o fortunatamente) fallibili!
Pensavo che il futuro attacco all'Italia e che il dogma dell'inviolabilità e dell'invincibilità economica Americana fosse sconfessato, non in questo 2011, bensì al termine di questo Super ed Incredibile Rimbalzone, una chiusura che avrebbe riportato l'attenzione sui problemi reali dell'economia e della società, un riequilibratore di risorse e di distribuzione del reddito, un rientro massiccio del debito a favore del surplus e infine un nuovo e più salutare sentiero di crescita.
Tutto anticipato?
Ancora non voglio crederci, la Speculazione forza la mano e questo, se per molti, soprattutto tra i politici, viene usato come scusa per deviare l'attenzione da quelli che sono i veri problemi e le inefficienze, mantenendo una corale ignoranza, non è un male, anzi la Speculazione sta rendendo bollenti le sedie su cui sono seduti gli azzeccagarbugli moderni, crogiolati nell'apatia, oggi costretti ad un violento dinamismo. Risposta politica, questo è quanto chiedo da giorni, però voglio ricordarvi, e lo scritto anche in passato, che in teoria, le risorse di cui dispongono le autorità monetaria, al contrario di quanto il catastrofismo vuole far credere, sono pressochè infinite. La domanda da porsi è un'altra: è conveniente l'uso spropositato delle riserve armate? In casi di profonda crisi, del profilarsi di guerre interminabili, meglio conservare in armeria. E' questo il nostro caso?
A ben vedere i lati positivi di questa crisi, si possono scorgere non solo le volontà nella sistemazione dei conti, aziende che traboccano utili e liquidità, ma soprattutto una fetta del mappamondo che, con accelerate e fisiologiche frenate, prosegue la marcia verso una crescita virtuosa e strutturale, in questo momento manca il propellente della fiducia.
Ma sappiamo anche che la Fiducia è sì un bene primario e fondamentale, ma è talmente volubile che come se n'è andato, torna, a volta con imprevedibile velocità.
La crescita, la sua assenza, più del Debito, è questo il vero problema che attualmente affligge le borse, anche perchè non esiste rimedio migliore ed efficace dello sviluppo economico per alleviare ed eliminare il fardello del debito.
Non tutto è perduto, tecnicamente NON DOBBIAMO scendere e chiudere sotto i livelli di oggi, i minimi di Marzo 2009 non sono mai stati così vicini, sono l'incubo delle mie notti insonni, in prospettiva sono ad un palmo. Per come ragiona il sottoscritto, chiudere male, significherebbe: minimi assicurati.
Non sarà così, non ora, questo è quello che auspico, un pensiero ed una previsione dettata dal buonsenso, o una realtà che potrebbe concretizzarsi?
E se quel monumento che si sta stagliando nell'immensa prateria dei mercati, invece di un toro, fosse un semplice spaventapasseri?

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