24 febbraio 2016

Panino e Listino: 2016 RITORNO AL FUTURO (Giovedì 25 in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Dunque avete deciso? Sarà Panino e Listino il nome che avvierà una nuova fase di questo blog? Siete sicuri?

Draghi contro Weidmann, l'eterna lotta. Italia contro Germania, come ieri sera Juventus contro Bayer di Monaco, e quanto ci piacerebbe vedere un'Italia che lotta come hanno fatto ieri sera i bianconeri. Sul punto di cedere, e poi la reazione, con grande coraggio, l'entusiasmo poi vien da se.
Finalmente anch'io ho potuto esclamare dopo molto tempo: "che gran partita, amisci", come ripete sempre il grande ex Josè Altafini.
Siamo sempre allo stesso punto: Italia contro Germania, così è veramente difficile costruire un'Europa. Soprattutto se l'Italia si ferma a rimirarsi davanti alla conclusione della Salerno Reggio Calabria (dopo quanti anni?), oppure a scherzare sull'aggettivo "petaloso", sono questi gli argomenti importanti?
Molto c'è da fare, poco è stato fatto, ma da cosa si comincia?
Buona cosa sarebbe evitare i continui contrasti ed i sabotaggi, ma come dimostra, nel suo piccolo, questo blog, sono abitudini difficili da cancellare.
Domani su Panino e Listino la preparazione a uno degli eventi principali di quest'anno, prima della BREXIT, l'incontro BCE di Marzo, e poi come al solito i temi operativi, con il ritorno di una chicca!
L'Italia è uscita dalla recessione, vero, ma secondo voi, Monti, Letta, Bersani o Berlusconi, avrebbero fatto meglio o peggio di quanto prodotto in questi due anni da Matteo Renzi?

17 febbraio 2016

Panino e Listino: LA BUDDYBANK SFIDA LA CRISI DELLE BANCHE (Giovedì 18 Febbraio in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Alla fine la banca e non la barca, me la sono fatta!
Ma proprio ora che tutto torna a colare a picco, e che proprio le banche sono al centro di un'altra crisi finanziaria dovevano farmi la banca personalizzata? Come fa quel detto, se le cose sono facili non mi piacciono.
Ed è per questo che sento il mio cuore battere per Ranieri e per il suo Leicester, per quest'anno, fino alla fine il motto deve essere: siamo tutti Leicester. La classe operaia, per una volta, può sognare il Paradiso e ci può credere.
Sono sempre stato così, partire anche in svantaggio, scegliere le cose più difficili, aiutare i più deboli, accettare le rincorse e pedalare in salita, solo così arriva la soddisfazione, quella sudata, quella che puoi assaporare solo se hai fatto la gavetta. Altrimenti non avrei mai accettato la sfida di questo blog, sempre e solo sommerso da valanghe di critiche.
Qualcuno ha visto il film "THE BIG SHORT", volgarmente tradotto in "La grande scommessa"?
Michael Burry finchè faceva il suo compitino di ordinaria amministrazione e soprattutto finchè guadagnava, non aveva noie, oltre alle solite di chi non è mai soddisfatto solo perchè non sa cosa veramente vuole, ma appena usciva dai margini, andando oltre l'immaginabile dai comuni mortali, ecco la pioggia di critiche, offese, fughe e abbandoni immediati.
Così va la vita sui mercati, la solitudine è il destino. Quante volte è stato abbandonato Ranieri, quante volte criticato, anche alla Juve, ma lui, nonostante tutto, non ha mai abbandonato il suo stile.
Credo che tra tutte le critiche che ha ricevuto, la peggiore sia stata un complimento e nel momento migliore, "sembra di rivedere Mourinho", immagino che fino alla fine abbiamo mantenuto il suo stile, sorridendo alla lettura di quell'articolo.
Questo è il male di oggi, cercare ovunque e comunque la provocazione e l'originalità, anche a costo di scrivere assurdità.

E tra le tante assurdità che circolano, questa volta ne è venuta in mente una a me, un cambiamento che è una necessità, altrimenti il rapporto si stanca e si logora.
Una cosa semplice, ma che è anche un simbolo: da Trafficantevolpino a PaninoeListino, che ne dite?
Metterò un sondaggio, il blog cambia nome, credo che ora sia diventato doveroso.
Chiedere un referendum mi fa assomigliare a Grillo, fortunatamente o no, a seconda dei gusti, questo non è il movimento 5 stelle, questo posto è un luogo migliore, lontano da certe frequentazioni.
Un'evoluzione (o involuzione?) credo sia necessaria, e per rispetto verso chi ha avuto fedeltà, costanza e pazienza nel seguire in tutti questi anni (ormai sono 12), mi sembra doveroso chiedere la vostra opinione. Poi alla fine farò sempre di testa mia ;)))
A proposito di Panino e Listino, domani in edicola troverete una mia analisi che forse è più un'ipotesi dell'attuale crisi.
Comprare non è stato un male, ma non si canta vittoria, perchè l'attuale crisi potrebbe avere una faccia ancor più feroce di quella che abbiamo visto fino a ora.
Non mancherà la tradizionale parte operativa, con la chicca Bolzoni. 
Ps. per chi è interessato, ho cambiato anche l'indirizzo per seguirmi su Twitter, lo trovate qui alla vostra destra.

10 febbraio 2016

Panino e Listino: DEUTSCHE BANK, LA LEHMAN BROTHERS IN EURO (Giovedì 11 Febbraio in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Buonasera, due cose prima di approfondire il tema del momento, due cose semplici di tipo folkloristico.
La prima  è relativa all'attuale crisi, tra le tante congetture che sento, di tipo politico, finanziario e complottistico, non ho ancora sentito, tra le tante ipotesi fantasiose, quella del "terrorismo finanziario", mica si colpisce solo con attentati, bombe e fucili, oggi credo che se colpisci nel portafoglio fa molto, ma molto più male.
La seconda è relativa a Oscar Giannino e al suo programma che in questi giorni nemmeno sfiora la crisi finanziaria. Nel 2011, quando qui si era paventato (ma era solo una minima ipotesi) il fantasma delle "4 cifre" lui iniziò la campagna sulla fine dell'Italia e dell'Euro con tanto di colonna sonora "The End" dei Doors, cosa che, attualmente, ancora non si è verificata. Ma di più, l'anno scorso, in Autunno ne ha iniziata un'altra, quella della crescita italiana accompagnata dalla canzone degli Scorpions, il vento del cambiamento.
Come potete notare, la musica è diventata protagonista nei racconti economici e finanziaria, credo di essere stato un pioniere, a dimostrazione che le idee qui non sono mai mancate. Oscar Giannino avrà sicuramente una cultura sterminata, molto più ampia del sottoscritto, ma come tempi (il timing) non ci siamo, e come dicono spesso sui mercati: a volte il tempismo è tutto, o quasi.

Su Panino e Listino di domani ho cercato di fare una sintesi del momento, credetemi non è stato facile, soprattutto per chi come me la sintesi ancora non ha imparato a conoscerla. Il momento è molto delicato, non tanto ora, lo sarà ancor di più dopo il rimbalzone. A scanso di equivoci, per me vale ancora quanto scritto nelle "10 di Buddy 2016", anzi quello che sta avvenendo ora è proprio l'occasione, anche se fin troppo brusca, che stavamo aspettando.
Qui sotto, per quanto non l'avessero letto, vi ripropongo l'articolo scritto a Novembre 2015 su Deutsche Bank, uno dei tanti avvertimenti che oggi sembrano essere andati oltre le aspettative.
La colonna sonora, la nostra colonna sonora, ci ha portato fortuna nel 2009, è il momento giusto per tirarla fuori dal cassetto.

LIBERO 05 Novembre 2015
Pianeta Terra, un mondo a tasso zero, è ancora abitabile? Le risposte degli studiosi sono contrastanti e divise a metà: per i debitori sì, per gli investitori invece manca l’ossigeno (i rendimenti), il risparmio è in sofferenza.
Ricordate com’era la Terra solo tre anni fa? L’Italia e tutta la periferia d’Europa soffrivano di alte temperature, i tassi sui nostri titoli di stato erano al 6% e si rischiava lo scioglimento dell’Euro: i tassi sul Debito sono insostenibili, Italia a rischio fallimento, era il grido di dolore. In quegli anni abbiamo imparato a conoscere lo “spread”, anche se in modo errato, immaginandolo come un indicatore singolo, mentre invece si tratta di un metro che misura la distanza tra due qualsiasi strumenti finanziari. Ogni giorno, dopo il meteo, era indispensabile consultare a che livello fosse lo spread, sempre con ansia e allarmismo, quando invece si trattava di un’opportunità d’investimento immancabile. Passata la paura, svanita l’occasione, oggi l’allarme è rientrato, anzi il nostro spread (BTP 10 anni contro Bund) esulta, ha sfondato quota 100, sembra quasi di aver vinto il mondiale. In verità, non voglio smorzare l’entusiasmo, abbiamo fatto anche di meglio, siamo andati a 30, ma allora nessuno ne parlava. Passata la paura  svanita l’occasione, perché sebbene l’obiettivo “raffreddamento spread” è stato raggiunto, oggi ci ritroviamo con gli stessi problemi di tre anni fa: un debito enorme, nessuna risorsa per abbassare le imposte e un problema in più, non si trovano posti dove parcheggiare i risparmi. Sicuri che il tasso zero sia un mondo felice?
Che sia un luogo scomodo lo pensano anche le banche, vi basta leggere le ultime trimestrali e le reazioni del mercato. Intesa, nonostante il miglioramento dei conti è stata subito bastonata. Si può fare incetta di titoli grazie al QE, ma a causa del QE le curve sono piatte, e senza differenziale sui tassi le banche non hanno margine per lavorare e fare utili costanti.
Forse ha ragione Bill Gross quando dice che “i tassi zero sono un disastro per economia e risparmiatori”. Forse esagera, ma quando si arriva al punto che il creditore per prestare denaro a un debitore è costretto a pagare una “tassa” è il segnale che qualcosa non funziona, c’è un’anomalia e credo che il ritorno alla normalità sarà pagato a prezzo molto caro.
PIAZZA AFFARI:  November rain. “E’ difficile far durare una candela nella fredda pioggia di Novembre” cantavano i Guns, e quella candela è la speranza di rialzo, una candela che a me sembra un lumicino. Sotto 21,900 si va giù come l’orso comanda, sopra 22,800 sarà un rialzo che vedrò da scettico spettatore.

EURO/DOLLARO: l’economia va bene, i rischi mondiali sono diminuiti, ma alla domanda su quando aumenteranno i tassi, la Yellen risponde: forse a Dicembre, ancora non è stato deciso nulla. Ma come, va tutto bene, siamo a tassi zero e ancora si brancola nell’indecisione? Certo, perché il problema è il dollaro che continua a rafforzarsi e mette in pericolo l’ancora gracile ripresa. Sotto 1,08 c’è la parità. Ma attenzione ai falsi segnali, perché prima del tuffo c’è ancora il rischio di tornare a 1,13.
DEUTSCHE BANK: torniamo sul possibile luogo del delitto. Se in questi 5 anni il DAX ha galoppato verso massimi assoluti e DB è rimasta vicino ai minimi, qualche dubbio, anche ai più ottimisti dovrà pur venire o no? Sotto 24 la bomba rischia di esplodere, e allora sì che anche Weidmann si metterà a stampare.
PETROLIO: lasciate perdere questo rimbalzo. Non fatevi del male.

03 febbraio 2016

Panino e Listino: NESSUNA RECESSIONE (Giovedì 4 Febbraio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox



Certo che a leggere certi commenti sembra quasi che io non sia mai stato ribassista, o che non abbia mai avvisato del ribasso /correzione in arrivo. Non so leggere, potrà obiettare qualcuno, ci sta, sui mercati se ne sentono di tutte, ma anche non sapendo leggere le parole, basterebbero le immagini per capirlo. Sarà pure una grafica artigianale, pessima, ma il messaggio è chiarissimo.
Ma non basta, lo so, perché poi ci sono le MPS che crollano, le Carige, la Sopaf fallita, le Chl che per molti falliranno e poi cos'altro ho dimenticato?
Come se le operazioni sui mercati dovessero essere tutte giuste, senza mai un errore, e non invece, com'è nella realtà e non nei sogni della critica, una serie innumerevole di operazioni, alcune buone altre errate, ma che hanno come risultato finale (annuale/mensile/ o decennale) positivo o negativo e su quello formulare opinioni e giudizi.
Ma tanto questo non conta, perché se Mancini prima era un figo e un genio, oggi invece è uno che non ha vinto nulla e qualcun altro aggiungerebbe di peggio.
Così era anche per Allegri, fosse stato qualcuno qui presidente della Juve, l'avrebbe già esonerato, fortunatamente ci hanno creduto e i risultati danno credito, come non fossero bastati i risultati dell'anno scorso, ma si sa, il tifoso, il risparmiatore e molti altri, difettano sempre di cattiva memoria. Così va in borsa. Anche Buffett sbaglia, lo ha fatto con Ibm, entrato troppo tardi (o troppo presto?) e lo sta facendo con i titoli petroliferi. Così credono i detrattori, ma alla fine, vincerà lui, e vinceranno i fortunati che lo seguono e che dalla sua società sono seguiti.
Ora io ho predicato la correzione e il ribasso da mesi, l'anno scorso mi dicevate che ero uno stupido a consigliare l'accumulo di posizioni corte sui rialzi, ma a conti fatti, la strategia dell'anno scorso si è rivelata quasi perfetta. Selezionare i titoli belli, pochi e precisi, e andare al ribasso su Piazza Affari e sul NASDAQ, volete dire che è stata un'assurdità? Non mi interessano i meriti, mi interessa che qualcuno abbia tratto giovamento e imparato qualcosa di nuovo.
Oggi sarò considerato uno stupido perché suggerisco di comprare, accumulare il più possibile su ogni ribasso.
Questo è quanto ho scritto su Panino e Listino in edicola domani. Ma vuoi vedere alla fine che per combinare qualcosa di buono sui mercati bisogna essere folli e non normali?
Meglio capirlo in tempo.