25 agosto 2015

Panino e Listino: DOPO IL LUNEDI' NERO, IL MARTEDI' ROSA. VOLA DEL CLIMA! (Giovedì 27 Agosto in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



E' già passato tutto?
Le crisi, non sai mai quando veramente iniziano, nè quando finiscono, lo si capisce sempre dopo, così è in economia, figuriamoci sui mercati finanziari. Ciò che conta è un'altra cose, e cioè capire se questa è solo una pausa o un'inversione di anni.
Se guardi i grafici puoi dare svariate interpretazioni, ognuno ha la propria e sicuramente ci sarà qualcuno che avrà ragione, molto meglio affidarsi a indizi importanti. La notizia di oggi non è il nuovo crollo della Cina, nè il recupero delle Borse Occidentali, tantomeno l'intervento della Banca Centrale Cinese o quello della Bce, la notizia importante è un'altra: l'Opa di Mitsubishi su Del Clima e il prezzo pagato per comprare questa società, l'80% in più rispetto al prezzo di ieri che nonostante i recenti cali era già un massimo assoluto.
Tutti vogliono l'Italia, tentazione irresistibile, questo è ciò che conta, tutto il resto è cronaca e fisiologici andamente ciclici.
Dopo Italcementi, Parmalat, Bulgari, Pirelli e tante altre aziende italiane, un altro pezzo di made in Italy se ne va all'estero e ben pagato, pensate che Del Clima alla fine del 2012, solo 3 anni fa, valeva 40 centesimi, oggi, dopo l'Opa siamo al 1000% in più.
Questo è il movimento di fondo, il mondo, quello ricco, perchè le grandi aziende mondiali sono stracariche di liquidità, vogliono colonizzare l'Italia, vogliono la nostra bellezza e le nostre eccellenze, e per averle sono disposti a pagarle a caro prezzo.
E' facile capire dove finirà il nostro indice, con o senza nuovi record di Pechino o Wall Street. E' ovvio che non ci dovranno essere nuovi crolli, è altrettanto ovvio che per settimane assisteremo ad alti e bassi, ma quando la situazione si sarà di nuovo rasserenata, vedrete che Milano correrà più delle altre e tra banche, industria, moda e tecnologia, nuove aziende finiranno in mani straniere a prezzi molto superiori agli attuali, anche 3 o 4 volte.
Un Toro democratico, ognuno di voi, qualsiasi titolo abbia comprato, potrà avere il suo biglietto della lotteria vincente.
Dalle attuali ceneri finanziarie, nascerà il toro di Piazza Affari, obiettivo 50,000? Io continuo a crederci.
Ps. doveva esserci uno speciale Panino e Listino per domani, purtroppo all'ultimo è saltato. Ci rileggiamo come di consueto su Libero Giovedì, già vi ho avvisato.

24 agosto 2015

LUNEDI' NERO PER LE BORSE COME NEL 1987



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Era Ottobre, ma era pur sempre un Lunedì, chissà quanti lo ricordano. Peggio del '29 titolavano i quotidiani italiani, dal Corriere a La Repubblica e anche La Stampa.
Solo qualche anno dopo, non solo Wall Street aveva recuperato il traumatico -22%, ma era già più alta, per non parlare di 10 anni dopo, valeva circa 10 volte in più.
Questa è la più chiara differenza tra una correzione, seppur marcata e un'inversione di trend.
E ora, tutti sul carro dell'Orso, pensando sia lui il vincitore, e forse anche sul carro di Buddy Fox.
Perchè fino a ieri ero un cretino, se non peggio, come lo tra la fine 2008 e inizio 2009 quando scrivevo di comprare. Va sempre così, sono sempre un idiota finchè la tendenza non va dalla mia.
Sinceramente questo assurdo gioco alla ricerca dell'offesa e della polemica non mi è mai piaciuto e ora mi ha stancato.
Il mio interesse è sempre stato quello di informare e aiutare il prossimo, per quanto possibile, ma ora siamo arrivati al peggio, anche alle minacce.
Non arrivando  nessun beneficio, nè di riflesso (la vostra soddisfazione), nè a livello personale, mi sono chiesto per quale motivo continuare a scrivere. Per questo motivo a cominciato a diradare gli interventi, solo quando ho veramente voglia di scrivere, solo quando ho veramente un po' di tempo. Anche perchè ultimamente ho notato che molti dei lettori affezionati se ne sono andati, e quelli rimasti sembrano più che altro dei falsi nomi, definiamoli così.
Tanto, stando alle minacce, io non faccio mai nulla o quasi, sono un perdigiorno.
Tornando ai mercati, questi 8 mesi per me sono stati molto duri, andare al ribasso non mi è mai piaciuto e l'ho fatto solo in casi eccezionali, limitare l'operatività al rialzo è stato anch'esso per me una restrizione dolorosa, quello che conta è che alla fine è stato sensato e per me si chiude qui.
Si chiude l'operatività al ribasso, e salvo eccezioni, d'ora in poi sarà solo al rialzo, almeno finchè Milano, Piazza Affari tornerà sopra 40,000. Sì avete letto bene.
Ovviamente non si ripartirà di corsa, difficile, lo ricordate uno dei punti delle "10 di Buddy Fox 2015"? LA VOLATILITA', eccola, è arrivata e per un po' sarà padrona di casa.
Ma su questa e la prossima debolezza, comprerò senza nessuna preoccupazione. Sarà la mia follia che mi porta a questi comportamenti, vedremo se anche questa volta la visione sarà quella giusta o se il passare degli anni mi ha portato fuori di senno come Ariosto.
Un'ultima nota di cronaca, il giorno successivo a quel Lunedì nero di Otttobre 1987, Tokyo visse un martedì nero perdendo il 15%, non fu la fine del mondo, perchè due anni dopo il Giappone vide scoppiare la sua bolla, ma da livelli ben più alti.

Qui sotto, per gentile omaggio e per chi non li avesse letti, vi lascio gli ultimi due pezzi di Panino e Listino a cavallo di Ferragosto.

LIBERO 13 Agosto 2015
“Che ne sai di un bambino che rubava/e soltanto nel buio giocava … /e di un mondo tutto chiuso in una via /e di un cinema di periferia…” la voce di Battisti nell’Estate del 1971 risuonava in tutte le spiagge italiane, le canzoni di Battisti, negli anni di lotta politica, sembravano l’unico argomento che metteva d’accordo tutti gli italiani.
“Un mondo tutto chiuso” quello degli anni settanta, l’occidente, l’unico che in quell’epoca contava e decideva, sembrava vivere un’Estate come tante altre, in spiaggia o montagna, tutti intorno al picnic di Ferragosto. Ma mentre la gente comune si concedeva le meritate vacanze, a Camp David,  il presidente Nixon, al canto delle cicale, prendeva una decisione solenne: il “gold standard” finisce, era l’addio alla convertibilità con l’oro.
Molto prima di Reagan, un altro presidente americano, forse il più discusso, abbatteva un altro muro, che non era quello di Berlino, e nemmeno quello di “Wall Street”, bensì quello dell’economia mondiale! Da Bretton Woods fino al 15 Agosto 1971, il sistema economico occidentale si ergeva nella stabilità monetaria mondiale, ancorata al dollaro e alla sua convertibilità con l’oro. In parole semplici il sistema valutario si basava su rapporti di cambi fissi, tutti agganciati al dollaro, che a sua volta era agganciato all’oro.
Questo accordo aveva delle falle, infatti permetteva agli Usa un’emissione incontrollata di moneta, esportando quindi inflazione e rendendo più povero il mondo. La guerra del Vietnam fece aumentare in modo spropositato la spesa pubblica, tanto da mandare in crisi il sistema: troppi dollari in circolazione per sostenere il debito rendevano difficile la successiva conversione in Oro, da qui la decisione storica di Nixon.
Al tempo internet non esisteva, la televisione in vacanza era un optional, l’unica fonte informativa era la radio, dove le notizie economiche erano tanto rare quanto gli acquazzoni estivi.
Oggi, Estate 2015, la svalutazione dello Yuan, rimbomba in tutti gli angoli del pianeta, un’onda che dal valutario, sembra travolgere tutto il sistema economico e finanziario. La Cina è vicina, in un mondo sempre più piccolo e confuso, sembra essere diventata la causa scatenante di una nuova, l’ennesima, “Guerra delle Valute”.
Il 16 Agosto 1971, quando cantava Battisti, secondo molti fu l’inizio dell’instabilità economica e finanziaria, ma fu anche l’inizio della flessibilità monetaria e degli investimenti: la possibilità dei QE e la volatilità delle borse, grandi rialzi e grandi crolli, derivano tutti da quella decisione storica che si ripercuote anche in quest’Estate, dove continua suonare la canzone degli Eagles “Hotel California”, un motivo che ci accompagnerà fino all’eternità.
PIAZZA AFFARI: la luna di miele, il matrimonio tra Toro e Piazza Affari, sembra essere finito. L’effetto trimestrali si è concluso. Nulla di drammatico, per settimane vi ho avvisato di una nuova correzione in arrivo, quella della Cina è stata solo una scusa. Inizia una “tortura cinese” che farà soffrire noi e il Toro, l’importante è non cedere. 22,200/22,500 primo supporto, 21,800 area di emergenza. Il Pil Italia porterà sollievo?
ERG: la segnalazione arriva da un lettore, un suggerimento brillante, un titolo favoloso. Sembra partito, ma dovesse tornare a 11,50, salterei in groppa subito. Sopra 15 si va a 24. Rivoluzionario.
BE: non dimenticatevi di prendere la medicina contro ogni ribasso.
CINA: secondo Edwards (SG) questo “è solo l’inizio”, dobbiamo prepararci a un maremoto di deflazione. “Aspettatevi una crisi finanziaria uguale al 2008”. Edwards è un noto pessimista. La mossa cinese non farà altro che rendere più prudente la Fed, per la felicità delle borse.



LIBERO 20 Agosto 2015
“Quando vien la Candelora dell'inverno siamo fora; ma se piove o tira il vento de l'inverno semo dentro”, recita il detto popolare della Candelora nei primi giorni di Febbraio, il mese più freddo dell’anno. Per le borse invece, il periodo più importante è Gennaio, dice il saggio di borsa che se il primo mese dell’anno sarà positivo, tutto l’anno sarà sotto il segno del toro ed avrà quindi il segno più alla fine.
Se vogliamo essere ancor più precisi, affidandoci alla statistica e non ai detti popolari, sono i primi 3 giorni di Gennaio a rivelare come sarà l’annata per gli investitori, quelli che per i più ottimisti coincidono con il rally della Befana, o come il rally di inizio anno. Statisticamente va così, il più delle volte l’anno parte in crescita, con grande speranza, ma non il 2015, se andiamo a rivedere i grafici o ci ricordiamo cos’è successo, subito ritornano alla mente i crolli azionari che hanno preceduto l’attentato di Parigi e il QE di Draghi.
Il 2015 è iniziato male per tutti: Milano, Parigi, Tokyo, Francoforte, peggio ancora per New York che non solo è partita in retromarcia, ma ha avuto tutto Gennaio macchiato di  rosso, nessun beneficio è provenuto dall’azione della Bce è già questo poteva essere un cattivo presagio.
Ironia della sorte, l’unica piazza ad aver cominciato bene il 2015 è Shanghai, peccato che lì il capodanno si festeggi a metà Febbraio, a oggi il momento più difficile dell’anno.
PIAZZA AFFARI: “l’ho aspettata così tanto/ apri il cielo e lasciala scendere / arriva la pioggia” cantano i Cult a Milano, dove dopo tanta resistenza, sta arrivando la correzione, le vendite come un temporale. Il mio livello è sempre 22,000.
ENI: “down down down”, sempre lontani da questo titolo. Possibile obiettivo di lungo intorno a 7.
CINA: “scappa via, scappa via” cantavano i Pooh, e lo ripeterebbero oggi a chi è investito in Cina. Sotto 3,500, confermo, viene giù tutto.
AZIMUT: sarà un’Estate tranquilla, così gli esperti di Azimut salutavano gli investitori. Per i mercati non sappiamo come si concluderà la stagione, per il titolo in questione avevo già avvertito, e ora la situazione si fa ancora più difficile. Possibile scivolata verso 19.
WALL STREET: non solo proverbi e statistica, ora anche il giudizio di McClellan si abbatte su Wally, secondo il suo modello tra il 20 e il 26 Agosto vedremo un picco e per il resto dell’anno non ci sarà nessuna buona notizia per i Tori. Ma il peggio lo vedremo all’inizio del 2016, quando secondo McClellan ci sarà un “ugly decline”.

23 agosto 2015

Calcio d'Angolo (del Volpino): NORMAL ONE, L'UOMO CHE PUO' SALVARE IL CALCIO ITALIANO



 email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



L'avete riconosciuto? Maurizio Sarri, l'uomo che può salvare il calcio italiano. 
Ci siamo lasciati con la Juventus di Allegri, e la sua miracolosa cavalcata in Coppa dei Campioni, chiusa con una finale, persa, ma ben giocata contro il Dream Team del Barcellona.
Non so perchè l'attuale calcio mi ricorda tanto il primo Dream Team della Nba: in Europa arrivavano le squadre di pallacanestro Usa e facevano strage. Gli stessi dislivelli li vediamo oggi nel calcio, grandi e poche squadre, cariche di denaro, e poi un popolo di povertà, squadre che in qualche modo cercano risultati per attirare un compratore, che si compri o qualche giocatore o meglio ancora, l'intera squadra.
La Juventus in finale di Coppa dei Campioni riporta la SERIE A in vetrina?
Non basta un risultato per rispolverare l'argenteria, per una Juventus che splende, c'è un Catania che riporta molte nuvole.
E' ricominciata la Serie A e dalle prime partite, e non mi sembra di vedere nessuna grande rivoluzione: gli stadi continuano a essere una desolazione, cattedrali nel deserto, un feudo di proprietà degli ultrà, del gioco ancora non si può parlare, siamo solo agli inizi, ma dei campi di gioco sì, sempre i soliti campi di patate. Anche se in verità, nel mondo, dove i soldi ci sono (vedi Cina), non si trova tanto di meglio.
Guardate la sigla sopra, 30 anni fa eravamo i migliori, tutte le star volevano venire a giocare in Italia, fosse anche solo alla Fiorentina (che non era quella di oggi), al Verona o all'Avellino, solo per citarne alcune, oggi, le star vanno altrove. Mi ricordo che per leggere dei campionati stranieri, dovevo comprare il Guerrin Sportivo diretto da Bartoletti, c'erano molti bravi giocatori, tipo Butragueno o Sanchez o Lineker in giro per l'Europa, ma la crema voleva sposarsi con la pizza tricolore, a quel tempo il gusto ci stava. Gli altri hanno lavorato, si sono fatti gli stadi, le tv private hanno iniziato a finanziare i campionati, tutto è partito dall'Inghilterra, la stessa terra che per alcuni anni è stata esclusa dalle coppe, quindi una lega senza introiti da partite internazionale. E pensare che noi l'occasione, con Italia '90 l'abbiamo avuta, rifare gli stadi e rimanere tra i migliori se non i migliori, ma Montezemolo e amici hanno fatto quello che 25 anni dopo ancora ci ritroviamo, stadi preistorici, inutili, inadatti, incivili e insicuri, oltre che desolatamente vuoti.
Dicono che quest'anno le squadre italiane hanno ricominciato a spendere (ma non c'era il "fair play finanziario"?), io da Giugno non ho ancora avuto il tempo, o forse solo la voglia, di sfogliare una Gazzetta, lo stesso però mi sono preparato la mia formazione del FANTACALCIO, cercherò di aggiornarmi velocemente.
Sul calciomercato la considerazione più intelligente l'ha fatta Delio Rossi (anche per lui bentornato) "come si fa a iniziare il campionato con il mercato in corso, giochi una partita e quella dopo magari ti trovi come avversario un giocatore che nella precedente era un tuo titolare". Questo è il calcio che piace ai commentatori che non avendo grandi argomenti a disposizione, devono puntare tutto sull'aleitorietà di cui il calciomercato è il re.
Ma quanto era bello il mercato concentrato nel mese di Luglio in un unico luogo di contrattazione? Mi pare fosse il Gallia... Come fa a piacere questa confusione non lo so.
Quello che so è che ora alla guida del Napoli c'è un certo Maurizio Sarri, conoscete il personaggio? Un "normal one" di grande carattere e buon senso, in una piazza molto difficile, dove il buon senso spesso si perde confuso tra le emozioni.
Angelo Sarri, più di una Juventus che va in finale, è per l'Italia un'occasione di ritrovare il calcio d'un tempo, quello che si giocava senza le isterie di gente come Conte e Mourinho, quello del bel gioco e del buon gioco senza sceneggiate e speriamo senza i mille sospetti che da anni accompagnano come ombre il nostro calcio.
Sarri non sarà solo, con lui torna finalmente Giampaolo, un altro che non mette in vendita la dignità, nè con tifosi e nè con presidenti, lui dice: "è come se mi avessero tolto l'ergastolo". Ora vedremo quanto queste anime candide sapranno resistere tra i lupi, Zeman l'anno scorso non ce l'ha fatta e peggio è andata a Zola, al quale per altro hanno fatto fare una figura che non meritava, meglio, molto meglio l'avevano trattata in Inghilterra. E poi dicono che i cervelli, come i piedi buoni, non devono emigrare.

  1. L'unica cosa che consola, è che nonostante tutte queste rivoluzioni, gli spezzatini di campionato, le maglie i palloni e le casacche arbitrali un corredo degli orrori, gli stadi vuoti, le sterili polemiche, il calcio scommesse, l'invasione degli stranieri e tutto quello che anche voi volete aggiungere, nonostante queste involuzioni, ancora, fortunatamente, non riescono a rompere questo giocattolo che ancora riusciamo ad amare: il calcio.

19 agosto 2015

Panino e Listino: ARRIVA LA PIOGGIA (Giovedì 20 Agosto in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



 Arriva la pioggia? 
Cina, Wall Street, Milano, Francoforte?
Poco importa, quando inizia a piovere, di solito non si fa distinzioni di luogo.
Domani su Panino e Listino un mix tra detti popolari, statistica e indicatori tecnici e molte indicazioni operative, anche di lungo termine.
Quel che conta ora è saper resistere, come hanno fatto quelli che con me credevano alla correzione.

12 agosto 2015

Panino e Listino: 15 AGOSTO 1971 SCOPPIA LA GUERRA DELLE VALUTE (Giovedì 13 Agosto in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



 Ero in edicola anche Giovedì scorso, niente vacanze. 
L'Estate è vivacissima, e poi dicono che non l'aveva previsto nessuno. Ma è proprio così diverso da quanto scritto qui e su Libero?