30 gennaio 2015

QUIRINALE, SCEGLI IL TUO PRESIDENTE



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Oltre alla Grecia di Tsipras, Euro sì o Euro no, ho inserito un altro sondaggione "scegli il tuo Presidente della Repubblica"
Che originale!
Chi votereste?
Se non vi piace nessuno dell'elenco, inserite nei commenti la vostra scelta e vediamo se qualcuno indovina.

27 gennaio 2015

Panino e Listino: DOPO LE ROSE DI DRAGHI LE SPINE DI TSIPRAS? (Mercoledì 28 Gennaio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Dopo le rose di Draghi spuntano le spine di Tsipras?
Meglio ancora sarebbe, dopo le rose della finanza, tornano le spine dell'economia.
Prima Renzi, poi Draghi,  ora Tsipras, domani Podemos e chissà poi cos'altro.
L'Europa tutt'altro che addormentata, un laboratorio di idee e di rivoluzioni, su cui si può essere d'accordo o meno, ma l'importante è qualcosa che si smuove e volge verso la lotta per un ritorno all'uguaglianza.
Perchè è l'estrema diseguaglianza il grande problema di questa crisi.
E mentre ora tutti tentano di corteggiare e di investire in Europa, cercando di arraffare il più possibile in Italia, dall'altra parte dell'Oceano qualcosa inizia a traballare.
E' successo a tutti, al Manchester United che si è lasciato scappare Pogba, a Buffett che mai aveva investito in tecnologie e alla fine si è fatto convincere su IBM, entrando dopo che il titolo è raddoppiato e da lì nulla più di positivo. Errori di valutazione, succede anche ai migliori, come sembra succedere agli analisti a Wall Street.
Domani in edicola su Libero, Panino e Listino, con il racconto della giornata trionfale di Draghi e le previsioni su Piazza Affari, Wall Street e qualche nuova entrata...



LIBERO 21 Gennaio 2015
“2015, duro ma possibilista”, questo in sintesi è il messaggio che le stelle lanciano a tutti gli italiani.
Domenica 18 Gennaio, quello con Grazia Mirti è ormai un appuntamento fisso e imperdibile, una tradizione che, dal punto di vista finanziario, inaugura il nuovo anno. La considero l’Epifania per i risparmiatori, perché nonostante la realtà sia arida di buone prospettive, Grazia Mirti è capace di portare meraviglia spargendo i semi della speranza.
“Marchionne farà nuove assunzioni!” Esclama la Mirti con occhi vivi e brillanti come le stelle che quotidianamente cerca di interpretare, queste sono le novità che mi aspetto nel 2015 per l’Italia.  Grazia Mirti non è solo fonte previsionale, ma anche didattica, quest’anno per gli adepti ha portato in dono il libro di Louise Mc Whirter, autrice americana nota per il “metodo” dei nodi lunari. Secondo la Mc Whirter l’economia USA funziona in base al movimento del Nodo Lunare: quando il Nodo si trova in Leone raggiunge il massimo d’espansione, quando invece si trova in Acquario è al suo minimo. Se vogliamo credere a questa “regola” (fino a oggi perfetta), possiamo essere ottimisti, il traguardo del prossimo Leone è molto vicino e sarà tra il 2017 e 2018.
Ma la Mc Whirter da brava donna di casa, porge ai lettori anche utili consigli: per guadagnare occorre sempre contare su buoni transiti personali e non solo quelli collettivi, prova ne sia che nei momenti di grande recessione  vi è sempre qualcuno che guadagna. Consigli che temo rimarranno inascoltati, quando si perde sui mercati la colpa è sempre di qualcun altro. Lo si è visto con il caso del Franco CH, arrivando a chiedere il risarcimento a una Banca Centrale e dimenticando che rischio e incertezza sono elementi fondamentali del mercato. Quando la canzone “Hotel California” finirà di suonare, molte pecore saranno tosate.
PIAZZA AFFARI: senza infamia e lode. Per la Mirti sarà timida positività. I mesi più difficili tra Maggio e Settembre.
DRAGHI: primi mesi molto complicati secondo le stelle. Il nostro Super Mario dovrà affrontare molti ostacoli.
ORO: da comprare e lasciar giacere nel cassetto, per alcuni anni. Molte banche centrali (come quella d’Olanda) sono intenzionate a riformare le riserve.
WALL STREET: 6 Aprile, segnatevi la data. Secondo Jim Rickards genio della tecno-astrologia quel giorno la Borsa Usa potrebbe perdere 1 trilione di dollari. Fortunatamente a Milano sarà Pasquetta.
AUTO: questo è uno settori favoriti, inevitabile pensare a Fiat.

21 gennaio 2015

QE BCE -1: Nell'aria c'è, polvere di QE



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Sembra il giorno prima dell'esame di maturità, momenti trepidanti, nervosi, in cui corrono mille pensieri e in cui si dovrebbe uscire, passeggiare, correre, fare mille altre cose e invece il pensiero, l'ossessione finisce sempre lì e non ci puoi fare nulla, fai e disfa, tanto non cambierà nulla, quello che deve essere, sarà.
Gli ultimi rumor rivelano la possibilità di un QE esplosivo, 50 miliardi al mese per due anni che fa circa 1.100 miliardi: ecco il bazooka di Draghi! 
Possibile che la Germania ceda a tanta generosità?
Chi ha letto Panino e Listino oggi sa che le stelle non saranno dalla parte di Draghi almeno fino a Marzo.
Ma tralasciando il sacro e i vaticinii, proviamo a ragionare con i pochi elementi disponibili, siamo veramente sicuri che i Paesi Austeri consentiranno così tanta libertà ai Paesi "monelli"?
Mi è difficile essere obiettivo in questo momento, ma la domanda che continuo a ripetermi è sempre: perchè agire prima delle elezioni in Grecia?
Tenendo presente che tra le munizioni del bazooka mancheranno quelle greche e che la maggior parte della raccolta sarà fatta in Bund cioè nei titoli tedeschi che di aiuto ne hanno ben poco bisogno.
E soprattutto siamo sicuri che il mercato non abbia già scontato l'ultra scontabile?
Proviamo a pensare ad un altro ipotetico scenario: domani Draghi si presenta e dice sì faremo il Qe, magari farà sapere anche le quantità, ma la partenza è prevista dopo la riunione di Marzo. Come reagirà il mercato?
Che il QE sarà lanciato, ormai è scontato, scontatissimo, non dovesse essere così, sarebbe il crollo oltre che la perdita di immagine totale. I modi saranno la discriminante tra l'euforia e la delusione.
E poi, siamo proprio sicuri che Parlamento e associazione delle Banche Popolari, approveranno la riforma di Renzi?

Operativamente rimango esposto al ribasso, ho sbagliato ad abbassare l'asticella sui 19,300/19,500, avrei dovuto lasciarla sui 20,300, livello che sull'esuberanza iniziale potrebbe essere abbattuto per poi rientrare.
Ma è su Wall Street dove sono ancor più deciso, a differenza di quanto si è detto in passato, che fossero gli indici più forti e con maggiore potenziale, come sto scrivendo da settimane è sul Nasdaq che si deve puntare forte, sempre per una correzione e non per un'inversione di tendenza di lungo.
Per quanto riguarda i singoli titoli, i temi non cambiano, come non cambia l'orientamento positivo.
E domani vedremo di che morte dovremo morire...



LIBERO 14 Gennaio 2015

“I francesi sono degli italiani tristi” diceva Jean Cocteau e forse un tempo era così. Oggi, dopo il terribile attentato, i francesi sembrano degli italiani uniti e con forte senso della patria. Un’unione particolarmente forte in campo economico: nel 1997 un gruppo di grandi imprenditori pionieri con Chirac (ancor prima del tedesco Schroder) partirono per “invadere” la Cina, fu solo il primo di numerosi viaggi, missioni contestate, ma molto remunerative, cosa che l’Italia non è mai riuscita a fare. All’invasione in Cina è seguita la calata dalle Alpi, una conquista del made in Italy nei più svariati settori: dalla mungitura della Parmalat, al lusso di Loro Piana, Bulgari, Fendi, Gucci fino alle goloserie della pasticceria Cova, sono solo alcune delle prestigiose prede finite sotto bandiera francese.  Dai tempi di Cocteau le cose sono cambiate, oggi siamo noi gli italiani tristi, e se vogliamo tornare al buonumore è necessario che aziende come Prysmian, Fiat, Be, Moncler, Ima, Brunello Cuccinelli, non solo continuino a espandere le loro quote di mercato, ma diano inizio a una campagna di conquista oltrefrontiera, altrimenti finiremo per essere totalmente depredati. Sono molto le aziende italiane ad avere ottimi bilanci e grande liquidità, e forse non è un caso che la gran parte delle citate faccia parte della galassia Tamburi, il pedigree che ogni attento risparmiatore, prima di investire, dovrebbe ricercare. Un’Italia che ride c’è ancora.
PIAZZA AFFARI: è ora di rischiare sull’azionario per guadagnare dice il giovane Doris. D’accordissimo, ma non ancora. Non cambio idea, penso sempre a una violenta correzione prima della grande partenza. Solo sopra 19,300/19,500 dovrò rivedere le mie idee. ETF BOOST FTSE come copertura.
NASDAQ: è qui uno dei principali pericoli. Sembra che quota 4,800  sia un tetto al momento invalicabile. Le trimestrali deludenti potrebbero essere una buona scusa per scaricare: 4,400 primo step ma il rischio è di finire a 4,000. ETF BOOST ND100 per coprirsi.
BIESSE: se un titolo sale forte con l’indice che fa retromarcia, cosa potrà fare quando anche l’indice inizierà a salire? Volerà! 12 il nostro precedente obiettivo è quasi raggiunto,  oltre c’è 14 e poi 20. Possibile che sia raggiunto entro l’anno.
BE: +80% nel 2014, +100% dal primo acquisto. E’ il nostro pallone d’oro, ed è un giocatore giovane che potrà vincere ancora molto. 0,52 è sempre la resistenza da rompere prima di volare.


 

Panino e Listino (QE BCE -1): STELLE POPOLARI (Mercoledì 21 Gennaio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



E' ufficiale, le grandi Banche Popolari italiane cambiano pelle, ora secondo il governo Renzi dovranno diventare Spa.
Grande notizia, per la Borsa, pessima per il futuro dell'economia.
Dici davvero?
E' sempre colpa della scarsa memoria, sono già dimenticati i casi Agricola Mantovana, Popolare di Crema e Antonveneta?
Grandi speculazioni in borsa, qui anche cavalcate e poi sappiamo come è finita: un grande disastro.
Illuminazione per la finanza, notte e tenebre per l'economia, eppure a Radio24 c'è chi ha definito l'ultimo decreto legge come una grande definizione, é la solita miopia che ci porterà, tra qualche mese a sentirci dire che la rivoluzione é stato uno scempio e magari a dirlo saranno gli stessi che oggi si definiscono entusiasti.
É stato così anche per le "rivoluzioni" di Clinton e di Blair.

Come scritto ieri, la rivoluzione popolare fa da sottofondo all'evento di giovedì, il Draghi e Day e forse potrebbe anche anticiparlo e accompagnarlo. 
Quello che più stona é il tono di fondo, gli slogan rivoluzionari tricolori che stridono rispetto alle riforme internazionali.
L'abbiamo sentito questa notte da Obama, finalmente verrà affrontata la questione delle sempre più eccessive diseguaglianze, una delle vere cause della crisi, e noi cosa facciamo?
Riformiamo e violentiamo il sistema delle popolari.
Il mondo cerca di ridurre le disparità e noi ci apprestiamo ad aumentarle.
Continuiamo a essere dietro la curva, sempre più vicini al ciglio di un burrone,
Poi ovviamente, la finanza é un'altra cosa, un altro mondo....


19 gennaio 2015

QE BCE -3: meglio Draghi o Allegri?







email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



  A questo punto, per il 2015, mi chiedo se sia più scontato lo scudetto alla Juventus o il Quantitative Easing della BCE.
Abbiamo già tracciato nelle precedenti puntate quali fossero le posizioni in campo, rispetto al precedente aggiornamento, con il recupero delle borse, la situazione ora muta con un totale allineamento astrale che sconta la mossa di Draghi. Delusione in arrivo?
La mossa sembra fin troppo facile, ed essendoci la vicinanza delle elezioni in Grecia, tutto diventa molto più complicato.
Per risolvere l'enigma dobbiamo cercare gli indizi....
Il movimento delle Popolari di oggi, sempre in attesa delle decisioni di Renzi domani che potrebbero anche smentire i rumors, sembrano cavalcare con perfetto timing la decisione positiva che la BCE prenderà giovedì. Per mesi abbiamo qui ripetuto dopo gli aumenti di capitale e gli stress test si darà il via alle danze delle fusioni e acquisizioni delle banche. Le banche sosterranno e faranno volare i listini, a distanza di mesi, così ora sembrano incanalarsi le cose.
L'altro indizio é tecnico e me l'ha suggerito un anonimo commentatore, e cioè il gap aperto sotto 20,000, il vuoto che ha dato il via alla correzione e che sinceramente, per mia distrazione, avevo trascurato e dimenticato. Vuoto grafico che potrebbe essere chiuso, riagguantato e tappato nella seduta di giovedì e poi presa una decisione uguale o contraria.
Dalle voci che ho raccolto, attendibili (ma affidabili?) sembra che la BCE giovedì si muoverà bene, e per bene intendo che prenderà una decisione pesante, allo stesso tempo bisogna immaginare quanto il mercato abbia già scontato, a quale livello si potrà considerare soddisfatto, quale la stima per un Qe regale o regalo.

Dall'altra parte ci sono gli Usa, mercato centrale ma che in questo momento sembra non interessare a nessuno, e che dal mio punto di vista, tenendo sempre conto di fisiologici rimbalzi, sembra aver imboccato la strada della correzione, almeno fino al mese di Febbraio. Ora però all'Europa, e anche al mondo, di Wall Street, della Russia, del Petrolio, dell'indebitamento dei mercati emergenti contratto in dollari, del possibile fallimento del Venezuala, delle elezioni in Grecia sembra non interessare a nessuno.

Ma quello che più mi rende dubbioso e il vostro atteggiamento e alcune vostre reazioni. Mi spiego perché alcuni dicono di non capire quanto scrivo: non vedo perché io non possa con derivati o etf mettermi al ribasso sull'indice e al tempo stesso rimanere al rialzo su singoli titoli. Perché non posso puntare sui ribassi di Piazza Affari, visto che l'indice a un anno conta ancora un rialzo limitato e al tempo stesso non possa mantenere le posizioni al rialzo su Biesse (+100% circa) e su BE (+90% circa) sono semplici strategie e non vedo cosa ci sia di strano, come al tempo stesso stare al rialzo su Nokia e stare al ribasso sul Nasdaq, dov'è il problema?
Questo é semplicemente il valore aggiunto, nel bene o nel male, che do alla mia gestione e alle mie analisi di cui molti di voi ancora usufruiscono bellamente.
Anche se giovedì dovessi prendermi una facciata, e so benissimo che una previsione sbagliata cancella tutte le precedenti positive, una Cobra o un Dollaro non ha le stesso peso di un errore ma minore, non credo che Piazza Affari in queste settimane potrà correre tanto lontano. Allo stesso tempo non si può pretendere di vincere tutte le battaglie, quello che conta é la guerra e cioè che alla fine tra i più e i meno, vincano i più. Questo lo dico per primo a me stesso a causa della mia forte autocritica.

I mercati fino a oggi hanno avuto una fede incrollabile verso le Banche Centrali, dopo la mossa della Banca Svizzera qualcosa potrebbe essersi incrinato. Le Banche Centrali dicono sempre la verità? Mantengono sempre le promesse?
D'ora in poi potrebbe, piano piano, instillarsi questo dubbio, e se la Fed dovesse un giorno anticipare o smentire quanto detto... Quanto visto con la Banca Svizzera sarebbe nulla.

15 gennaio 2015

LA SVIZZERA LASCIA E DRAGHI, IL GIOCATORE, RILANCERÁ?



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Dollaro, Petrolio, Spread, Azioni, Oro beh non potete dire che vi state annoiando, e penso che anche facendo a caso qualcosa si riesca a guadagnare. Anzi credo che in questi momenti sia più facile guadagnare investendo a casaccio che usando sistemi, studio o logica.
Oggi la mossa della Banca Centrale Svizzera spiazza, ricordo ancora quando molti consigliavano di puntare sull'Euro contro Franco Ch solo qualche anno fa perché era considerato un investimento a senso unico. Per quelli che l'hanno fatto, oggi hanno incontrato il loro cigno nero.
La banca Svizzera molla, e ora entrerà in discussione un'altra certezza, quella che ci rassicurava sul fatto che le banche Centrali abbiano la liquidità infinita, non sembra più così.
Forse la mossa della Svizzera, con l'avvicinamento del rientro di capitali e delle mosse della BCE, ripeto forse, non é così una sorpresa, tenendo anche presente quanto la borsa svizzera era salita negli ultimi mesi.
Un altro a mio avviso é l'aspetto da tenere in considerazione, osservando quanto é calata la borsa, la mossa di oggi é un test per capire cosa potrebbe succedere alle borse mondiali sull'improvviso rialzo dei tassi Usa o su una mancata mossa prossima di Draghi. Questo.
Perché Draghi agirà, vero?
Il problema non é tanto o cosa farà, ma che tutto sembra ormai scontato se non più che scontato.
Dei tre attori principali, Azioni, Obbligazioni e Valute due sembrano anticipate forti decisioni mentre il terzo sembra più attendista. Specificatamente lo Spread e l'Euro si stanno schiacciando verso il basso mentre le azioni per così dire, resistono, non risparmiandosi sui ribassi, ma altrettanto velocemente recuperando al rialzo denotando una forte reattività.
Quello che ora temo per la prossima settimana é che qualsiasi mossa secondo il mercato sarà già scontata, che ci sia il Qe che sia di 500 e 1000, magari sarà premiato inizialmente e successivamente seguirà un arretramento.
Il risultato finale potrebbe essere un Euro che recupera schizzando e lo stesso si vedrà nello Spread con un rialzo dei rendimenti, mentre per le borse sarà un tonfo. Tenendo sempre presente che a 3 giorni di distanza seguiranno le importanti elezioni greche.
E a quel punto mi chiedo, ma al giocatore Draghi, vale veramente la pena giocare il jolly prima delle elezioni?
Non sarà un azzardo eccessivo?

13 gennaio 2015

Panino e Listino: MILANO E WALL STREET, IL TORO E' SU SCHERZI A PARTE (Mercoledì 14 Gennaio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 


Vive la France, inanzitutto. Sul caso di Charlie Hebdo ci sarebbero molte cose da scrivere, sia reali che complottiste. Ma siccome complottista non sono e nemmeno sono totalmente informato sull'evento non sono preferisco tacere. L'unica cosa che mi permetto di scrivere è che non si può paragonare il 7 Gennaio 2015 all'11 Settembre 2001, non solo a livello umano ma anche a quello puramente prosaico e cinico dei mercati. L'11 Settembre fu un'autentica sorpresa, accecante per i mercati, tanto che molti rimasero paralizzati, quanto accaduto il 7 Gennaio per molti motivi non ha fatto tremare nemmeno un polso, se non vibrare l'animo dei media sempre a caccia di sensazionalismo. I mercati sono ormai abituati e anestetizzati, sono altre le paure e i pericoli che oggi temono.

Per quanto riguarda l'operatività, sì sono ancora ribassista o se mi permettete il termine "correzionista", lo scrivo dalla fine dell'anno scorso e l'ho ribadito in questi primi giorni dell'anno, ogni rialzo è un'occasione per accumulare posizioni al ribasso, sia a Milano che a New York e domani su Panino e Listino vi spiego anche il perchè, ovviamente la mia versione, la realtà potrebbe essere un'altra.
Su Panino e Listino di domani una dedica speciale alla Francia e Parigi e poi molta operatività, molta e decisa. Purtroppo o per fortuna, vi avviso subito, lo spazio non era molto, ma credo di aver scritto il necessario.



LIBERO 07 Gennaio 2015

Qualche anno fa The Observer si accollò il difficile compito di selezionare e classificare le 50 esperienze sportive da non perdere. Si poteva trovare di tutto dalla finale di Coppa del Mondo di calcio, al Master di golf, sino alla finale di Wimbledon, ma nessuno poteva immaginare chi potesse capeggiare il primo posto della lista: il super classico di Buenos Aires, la partita di calcio tra il River Plate e il Boca Juniors da molti definita un’esperienza entusiasmante, non solo per lo spettacolo sportivo, ma per l’esplosione di colori, rumore ed energia, una sfida che va oltre lo sport.
E se la stessa classifica fosse preparata dal Financial Times, quale secondo  broker, economisti e risparmiatori, sarebbe l’evento finanziario da non perdere? Guardando alle spalle, non si ha difficoltà ad immaginare e rispondere, sicuramente i discorsi di Alan Greenspan, volutamente enigmatici e complicati, ma dal silenzio che si creava nelle sale nel momento in cui prendeva la parola, si capiva quanto peso e importanza avessero i discorsi dell’allora presidente della FED.

Guardando al presente, se la Yellen non si offende, il primo posto spetta di diritto a Mario Draghi, grazie alle sue preziose acrobazie verbali, non solo 2 anni fa riuscì a salvare l’Euro, ma oggi, come un abile schermitore in continuo duello con la Germania, è capace sia di sostenere la fiducia nella moneta unica, e sia, nonostante la debolezza economica, di regalare speranze a investitori e risparmiatori, non per nulla pochi mesi fa il quotidiano tedesco Handelsblatt (non certo stampa amica) l’ha soprannominato Mario Caesar Draghi.
Per il futuro difficile immaginare grandi cambiamenti, sarà sempre il discorso di Draghi l’evento clou sui mercati finanziari che risparmiatori, investitori, media ed economisti non vorranno perdere, perché questo più che mai è il ciclo delle Banche Centrali. La mano invisibile, abbia il volto di Yellen, Kuroda o Draghi,  sarà sempre mano amica e all’ultimo, anche questa volta, salverà i nostri sogni rialzisti.
PIAZZA AFFARI: non ero ottimista per inizio anno, ma non sono nemmeno catastrofista. Per gli ETF short spostiamo l’asticella di stop, da 20,200 a 19,300. Meglio attendere prima di comprare.
NASDAQ: è l’indice che ora mi preoccupa di più. Meglio stare in difesa.
BE: dove eravamo rimasti? 0,52 la resistenza, qui non si molla.
ENI: per molti è difficile accettare la realtà, ma questo titolo, a parte grandi rimbalzi, non ha futuro.
 

08 gennaio 2015

CHARLIE HEBDO, IL DRAGHITAURO CI PROTEGGE ANCHE DAL TERRORISMO



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Dopo l'attentato di ieri a Charlie Hebdo le Borse hanno tenuto, nessun crollo, immagino i titoli già pronti e immediatamente cancellati. Niente panico, oggi addirittura si vola!

Si conferma la mia teoria più volte ripetuta: sono le notizie a inseguire le quotazioni e non il contrario, accade anche per i bilanci delle società con buona pace dei fondamentalisti, che non sono intesi come terroristi, ma come i nemici della Borsa e dell'analisi tecnica. La  Borsa, i mercati finanziari, per molti ma non per tutti, anzi per pochi.
Il DRAGHITAURO, il nostro supereroe ci protegge da tutto, anche dal terrorismo.
A mio avviso però la correzione non é finita, credo si stia ricaricando la molla, il prossimo é per la seconda metà di Gennaio con le trimestrali Usa.

Nell'attesa, per chi ha coraggio, qui a fianco c'è il nuovo sondaggione.

07 gennaio 2015

2015 DRAGHITAURO E COLOMBE PER COMBATTERE I MOSTRI DEL MONDO



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Dopo il crollo del Petrolio, la paura GREXIT, l'avanzata di Tsipras e Podemos, la crisi Russa e del Rublo, ora dopo l'attentato a Charlie Hebdo, sale anche l'allarme terrorismo.
Già dimenticate la Deflazione, il timore tassi Usa, la bolla dei Bond , il possente Debito italiano e la continua svendita del nostro paese. É tutto ormai alle spalle.
Le paure nuove, scacciano i fantasmi del passato, anche se forse i veri mostri del ribasso hanno un volto diverso, penso a esempio agli utili Usa che sicuramente verranno limati a causa del rialzo del Dollaro.
Fioccheranno gli allarmi utili? Lo vedremo, ormai manca poco.
In tutto questo, dopo aver letto le mie previsioni, come vedete voi il 2015?
Qui a fianco troverete il nuovo sondaggione.
Se avete delle voci da aggiungere, suggerimenti o altre proposte, scrivete e votate.

06 gennaio 2015

Panino e Listino: GRECIA E PETROLIO NON SONO UNA CATASTROFE




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Il senso comune crede che la Befana si associ a un'offesa, mentre invece il termine deriva da Epifania e quindi "apparizione", anche "meraviglia".
Purtroppo a Milano non è apparso nessun Toro, ma l'ombra che si staglia assomiglia sempre più a quella di un Orso.
I miei timori per inizio anno erano fondati, ma niente catastrofismo please. La Grecia un problema? Non credo, altrimenti non spiegherei rendimenti BTP così bassi. Il Petrolio un problema? Forse nel breve, ma nemmeno qui vedo catastrofi. La preoccupazione maggiore è la finanza che intorno a questi elementi ha creato un sistema che ora scricchiola.

Domani in edicola su Libero, dopo le "10 di Buddy" per il 2015, troverete il primo Panino e Listino del 2015.
Credo si tremerà, ma ripeto, niente panico. Chi mi ha seguito aprendo le  posizioni al ribasso avrà tutto il tempo per gestirle. Accontentarsi o esagerare? Questo ora è il problema.