email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox
Anche la Francia finalmente si sveglia e reagisce, anche se il Ministro ribelle Montebourg viene "estromesso", non importa, è un segnale, importante.
I segnali di debolezza economica dalla Germania, il carisma e la volontà sempre più evidenti e decisi di Draghi e ora i primi accenni di vivacità francesi sono tutti sintomi di un cambiamento europeo verso l'espansione economica e monetaria sempre più vicini alla realtà e concretezza.
Le Borse intuiscono e salgono, i tassi e gli spread confermano, e scendono.
Ancora dubbi?
Qualcuno se lo ricorda l' "IO COMPRO" di fine 2008 inizio 2009?
Anche lì volavano epiteti e prese in giro, eppure sono 5 anni che Wall Street e molte altre piazze salgono, Wall Street adirittura record su record e a una velocità impressionante, mai vista in passato.
Molti non ci hanno creduto, molti altri in questi 5 anni a ogni correzione hanno ripetuto: "la festa è finita", il risultato è stato a pochi mesi di distanza, nuovi record e nuovi rialzi.
Prima o poi finirà, ma non è questo il nostro scopo, ben altro, volevamo uscire dalla crisi economica attraverso la finanza, perchè qui, come si è dimostrato, c'erano grandi opportunità e fortunatamente, non so quante, ma ne verranno ancora.
Domani su Panino e Listino (in edicola su LIBERO) un esperimento di fantasia e nuovi temi operativi con obiettivi precisi. Per chi si fosse perso lo scorso numero, saranno riproposti dei prezzi perchè di fondamentale importanza.
Qui sotto come tradizione, per chi non avesse comprato il cartaceo, il pezzo precedentemente in edicola. Sono in arretrato di una settimana.
LIBERO 13 Agosto 2014
“Avanti tutta con le privatizzazioni, ma la strada
per ridurre il debito rimane la crescita”: sul Sole24Ore il Ministro Padoan
“anticipa” la delusione del dato sul Pil italiano e prepara il terreno al
futuro rilancio. Buona la filosofia, sbagliata la ricetta.
Fin dagli anni Novanta le privatizzazioni sono state
il jolly, l’asso nella manica dei governi italiani, il debito sale? Si apre il
cassetto e si estrae una delle tante aziende di stato, si privatizza, si quota
in borsa e si incassa riducendo il debito. Accade sempre più spesso a molti
padri, si svendono i gioielli di famiglia, prima di affogare nella disperazione.
Le Bin (le banche di interesse nazionale), l’Ina, Autostrade, Autogrill, Enel,
Eni, Finmeccanica, Telecom sono solo alcune delle società privatizzate dallo
Stato, alcune quotate a forte sconto, altre in scia all’euforia di borsa con
buoni incassi. Prima con Ciampi e poi con Prodi, il Governo italiano dai picchi
del 123% di Debito/Pil riuscì ad avvicinarsi alla fatidica quota del 100% (103%
per la precisione), lo scollinamento sembrava a portata di mano, non fu mai
raggiunto. Il Debito/Pil essendo un
rapporto di forze deve viaggiare in coppia, non basta che il debito si riduca,
contemporaneamente deve crescere il Pil. E fu proprio a causa della cronica
mancanza di crescita dell’Italia che il rapporto tornò a crescere sopra il
120%, uno sforzo vano.
Ripenso agli articoli letti molti anni fa quando
ancora ero un giovane, in cui Luca Paolazzi (dir Centro Studi Confindustria)
spiegava l’importanza dell’abbattimento del debito affinchè non diventasse un
macigno e un’eredità letale per le future generazioni. Oggi da (ex) giovane,
con la disoccupazione ai massimi e la recessione infinita, penso a quelle sagge
parole rimaste inascoltate e a quanto poco o nulla si è fatto in questi anni.
Il Debito sale, la crescita scende e si ritorna con
i vecchi sistemi, peccato che aprendo il cassetto, di gioielli di famiglia ne
siano rimasti ben pochi. Chi pensa che la soluzione al Debito italiano siano le
privatizzazioni o è un incompetente o ha degli interessi di comodo.
La crescita è l’unico sentiero verso la riduzione
del Debito, una strada impervia se dopo numerose promesse, lo Stato, invece di
pagare, chiede ancora la certificazione dei crediti delle imprese verso la
Pubblica Amministrazione.
PIAZZA AFFARI: Pil a -0,2% e Milano si rimangia
tutto il rialzo da inizio 2014. Può una Borsa crescere su promesse e crescita
mancate?
“Se un uomo si corregge da solo, che difficoltà avrà
nel governare? Se non si corregge da solo, come potrà correggere gli altri?”
Secondo Confucio “governare” è anche
correggere. Accantonando i gufi, chiediamo quindi a Renzi di correggere le
illusioni di crescita e poi rimettersi al lavoro. Con un Pil positivo la borsa
sarà riconoscente. Temo che caleremo fino a 18,500 prima di ripartire, ma non
vedo drammi.
MPS: incidenti di percorso, ma a questi prezzi,
impossibile non averla. Carpe diem
COBRA: saluta Piazza Affari, probabilmente è un
arrivederci. +400% in 8 mesi, grazie, saluti e baci.
RATTI: non è certo un’altra Cobra, ma ha molto
valore inespresso. Svegliate il can che dorme.