31 maggio 2017

Panino e Listino: ALLEGRI, ARRIVA LA CHAMPION, L'UNICA COPPA CHE CONTA (Giovedì 1 Giugno in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Tutto pronto per la finale tra Juventus  e Real Madrid. La Finale. Tutti pronti, anche la paura, visto che le autorità hanno deciso, come atto di prevenzione, di chiudere il tetto del leggendario Millennium Stadium di Cardiff. Abbiamo costruito un altro muro, non vi sembra? La strada è tracciata da tempo, dalle dichiarazioni di Orban e sembra trovare freni e ostacoli, l'unica soluzione, come protezione, sembra essere quella di chiudere, tutto quello che sta fuori non mi interessa. Tanto c'è internet, tanto c'è Facebook.
Come dicevo, ecco la finale di Champions League, quella che io ancora preferisco chiamare Coppa Campioni, l'unica coppa che in questo calcio innaffiato dal denaro e dal professionismo e dalle parite Iva aziende, conta ancora più del vil denaro.
Guardate cos'ha fatto l'Inter.
A Milano è una voce che si ripete ovunque, dal bar alle edicole, quelli lì hanno fatto di tutto per vincere il "ciapa no".
È la sponda nerazzurra che parla infuriata, si lamenta della propria squadra, l'Inter, che ha fatto di tutto per perdere e non qualificarsi all'Europa League. Vogliono fare le vacanze lunghe, poverini.
Un atteggiamento ridicolo dei giocatori, un atteggiamento che ha umiliato l'allenatore Pioli e deluso la tifoseria.
In realtà, se la ricostruzione è vera, lo scopo era un altro, rinunciare alle qualificazioni per l'Europa League, per potersi concedere il tour in Cina. Risultato? Meno partite, maggiori incassi.
Sapete cosa vuol dire tutto questo?
Che i trofei e le coppe, il traguardo di ogni atleta, oltre al motto della partecipazione (ieri) e della salute fisica (oggi), è oggi appannato, cancellato se non oscurato dal tintinnio e dal luccichio dei soldi.
Solo una coppa interessa, quella dei campioni, il resto è ferraglia, molto meglio gli assegni a 7/8 zeri.
Una volta la competizione si fondava sulla conquista di un trofeo, qualunque fosse o del piazzamento, ora conta solo incassare, anche giocando dove il calcio non ha estimatori.
A questo punto mi chiedo, nelle bacheche e nell'albo d'oro di domani, cosa metteremo?

Domani su Panino e Listino le tentazioni di Borsa, dell'AIM e l'effetto Pir. La borsa spiegata bevendo una birra.
E poi, molti, molti temi operativi. Ne valeva la pena stare in Borsa, avete visto, ne valeva la pena per rivedere questo spettacolo.

24 maggio 2017

Panino e Listino: PIU' PIR PER TUTTI (Giovedì 25 Maggio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



"Più Pir per tutti" è lo slogan ironico di Panino e Listino ormai da molte settimane. 
I Pir, un'iniziativa travolgente, che com'era nelle carte sta avendo effetti euforici ed esagerati un po' ovunque. Dove passa il Pir, l'erba cresce istantanea. I Pir devono ancora essere seminati che in giro si vede una fioritura da Primavera intensa. Sarà fioritura di tulipani?
Di Pir credo di aver già scritto abbastanza, sia in modo tecnico, sia qua e la, un richiamo su diversi titoli. Ma se c'è ancora qualcuno che non conosce o non ha mai sentito parlare del fenomeno, ecco qui l'articolo della scorsa settimana pubblicato su Libero.
Panino e Listino di domani, neanche a drilo, ancora PIR. E che due palle, direte, se c'è ancora qualcuno che legge Panino e Listino.
Attenzione ai giudizi avventati, domani i Pir saranno affrontati da qualcuno che ha un'esperienza a Piazza Affari valutata in decenni. 
E poi, titoli scoppiettanti. E poi non dite che non vi avevo avvisato per tempo sul Luna Park dei titolini.
Bisogna essere matti per comprare ora, o forse no?
La festa è ancora all'inizio, pause correzioni permettendo. 

LIBERO 18 Maggio 2017

“Più Pir per tutti” il sarcasmo di Alex Drastico trasferito alla finanza, è ormai da molte settimane lo slogan di Panino e Listino. Perché i Pir sebbene ancora poco conosciuti al grande pubblico hanno tutti i requisiti per diventare il re di denari dei portafogli italiani. Sicuramente fino a oggi lo sono stati per le pmi quotate a Milano, un baccanale rialzista che ha scatenato l’appetito di trader e addetti ai lavori. Ma cominciamo dal principio, cosa sono i Pir? In sintesi Piani individuali di risparmio,  introdotti dall’ultima legge di bilancio, uno strumento per canalizzare il risparmio degli italiani verso le imprese italiane. Ogni singolo sottoscrittore ha l’obbligo di mantenere l’investimento per 5 anni, con un importo annuo di massimo 30 mila euro, fino a un totale di 150. In cambio, oltre al potenziale guadagno, oltre a favorire le imprese nazionali, di sicuro per l’investitore ci sono gli abbattimenti fiscali: niente tasse su capital gain, dividendi, successioni e donazioni.
Secondo alcuni gestori con i PIR vincono tutti i protagonisti: vince lo Stato, le aziende, i risparmiatori e gli intermediari. Gli operatori del settore alzano già l'asticella della raccolta, le stime iniziali erano troppo prudenti, dicono, i numeri fino a oggi sono travolgenti.
Si deve fare in fretta, chi prima arriva meglio alloggia. Perché sui mercati tutto si trasforma in una moda, e anche le migliori intenzioni spesso degenerano. Per cui non mi stupirei se i benedetti PIR di oggi, un giorno lontano si trasformassero in quei maledetti.
Il fenomeno PIR a me ricorda tanto l’arrivo in Italia dei Fondi d’Investimento a metà anni ’80, fu il turbo per la nostra borsa. L’indice Comit (la memoria storica) in soli 2 anni passò da 200 a 900 punti. Paragone azzardato?
A questo punto faccio io una proposta al governo: perché non dimezzare o eliminare temporaneamente il capital gain sulle azioni? Una tassa che si è rivelata improduttiva. Insieme ai Pir sarebbero il QE made in Italy, un ricostituente efficace per far tornare a splendere Piazza Affari, un luogo per troppo tempo coperto di polvere e dolore.

PIAZZA AFFARI: e dopo una giornata così, in un mondo finanziario assalito dal Fintech, con chi te la prendi? Dove trovare conforto? In un algoritmo? Ah, per fortuna c’è sempre Panino e Listino!
L’Orso ha graffiato, ora fa male. Al di la dei colpi di coda e reazioni al rialzo a breve, il solco è tracciato. A 20.200 sarà una bella battaglia.
WALL STREET: sono passati 6 mesi circa dall’elezione di Trump, la domanda che vi pongo è: qualcosa è cambiato? Sì, il DJ è salito del 12%,  ma oltre a questo? Nulla. Pensate a cosa potrebbe succedere se la stessa domanda se la ponessero gli investitori yankee. Down, down, down. Etn: IE00B8VZVH32
ALERION: ha riposato abbastanza.
EURO/$: come già vi ho scritto più volte, diffidate quando sono tutti concordi verso uno scenario (in questo caso la parità), spesso accade il contrario.
$/YEN: altro che SPREAD, è sempre questo il faro degli investitori. Per il lungo termine, segna ancora bel tempo.
 

10 maggio 2017

Panino e Listino: FINE CORSA, ALITALIA O WALL STREET? (Giovedì 11 Maggio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Duello finale al gran concorso per L'IRONIA, sono rimasti a gareggiare solo in due: Montezemolo e Vegas.
Imbarazzo della scelta, chi vince? 
Non c'è che dire, è una bella gara, un testa a testa. In fatto d'arguzia, la scelta diventa ancora più difficile.
Secondo Montezemolo, il fallimento di Alitalia ha un solo responsabile: IL PIANO INDUSTRIALE. Può arrivare anche Paperon de Paperoni, ma se Alitalia non cambia il piano industriale, il bilancio sarà sempre in rosso. Più o meno sono state queste le sue parole. Ho solo un dubbio, chi è stato negli ultimi anni nel Cda di Alitalia?
Provate a dare una risposta a caso.
Si potrà dire che Montezemolo in cda abbia combattuto e non fosse d'accordo con l'idea generale, può essere, ma ci sono sempre le dimissioni. Perchè non farlo e parlare solo ora?
Secondo Vegas, il bail-in così com'è non va bene e gli NPL non vanno "svenduti". Caro Vegas, benvenuto tra i terremotati della finanza e del risparmio italiano. Come dire, meglio tardi che mai, ma qui siamo oltre al ritardo, ormai siamo tutti sotto le macerie.
E' veramente un peccato, perchè anche le menti più brillanti del Paese, una volta in cabina di comanda, l'avaria diventa la prassi,  e non sempre si può arrivare all'atterraggio di fortuna.

Domani in Panino e Listino, il racconto delle elezioni francesi, la metafora delle portaerei e le possibilità di DECOUPLING. E i temi operativi? Tranquilli, quelli non mancano mai.

03 maggio 2017

Panino e Listino: PRIMA DI MONACO JUVENTUS, PARIGI VAL BENE UNA MESSA (Giovedì 4 Maggio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Prima di scendere a Montecarlo, per il grande evento, bisogna passare per Parigi, la capitale.
Ogni tanto lo devo ricordare, ma l'avete visto lo sfondo di questo blog? Com'è cambiato e da quanto è cambiato? Lo ricordate l'avvertimento sul Luna Park e sui titolini che sarebbero tornati a ballare?
Oggi, a distanza di mesi, nonostante Brexit, nonostante Trump e nonostante il Referendum Renzi e tutto il caos che solo la nostra politica riesce a creare, si sale, si vola, si euforizza, perchè persino i sassi oggi hanno le ali. Vi basta dare un'occhiata ai rialzi dei singoli titoli, non una, non due, ma anche a tre cifre. Persino le squadre di calcio, persino la Juventus, che meritatamente corre verso il TRIPLETE.
Ora è il turno della Le Pen, il prossimo nemico del toro. Vincerà? O perderà come da pronostici?
Io ho qualche dubbio, mentre su Trump ne avevo molti meno e voi siete testimoni, sulla Le Pen ne ho, dipende da quanto alta sarà l'affluenza alle urne, ma in ogni caso, dovesse anche vincere la Le Pen, ci saranno sempre le elezioni legislative di Giugno ad alzare la linea Maginot, perchè in caso di pericolo faranno la grande coalizione alla francese, e senza parlamento anche il Presidente della Francia, una repubblica presidenziale, ha ben pochi poteri e pochi muscoli per poter combattere.
Ed è questo uno dei motivi, come nel caso di Trump e Hillary, che mi fa pensare, vinca uno o l'altro, nel medio termine sarà ancora e solo Toro, rialzo.
Guardare al clima e non alle previsioni del tempo, questa è la mia filosofia. Conta poco sapere che tempo farà domani, se ci sarà pioggia, vento o sole, conta qual è il clima in cui ci troviamo, e l'attuale clima sui mercati, ieri come oggi e come sarà domani è un clima rialzista.
Per questo, anche in caso di vittoria della Le Pen, solo una sarà la cosa da fare: comprare.

Domani su "Panino e Listino" per i gloriosi reduci, il racconto del Nasdaq, quando eravamo ancora giovani.
E ora, via di corsa verso il Triplete. Sarà così? Intanto, vedo molte mani che prima erano esultanti, improvvisamente fiondarsi verso il basso.