30 gennaio 2013

Panino e Listino - MONTE DEI PASCHI E GUERRA DELLE VALUTE, SIAMO SUL PEZZO! (Oggi in edicola su LIBERO)


Monte dei Paschi di Siena come la Grecia? A mio avviso le analogie ci sono, ma le Banche non sono trattate come gli Stati. Enrico Cuccia insegna: "le banche non sono aziende normali, si reggono su principi odiosi ai più, ma abbandonarne una senza gravi motivi si rischia di veder crollare l'intero sistema".
Lehman insegna, ed è per questo che andrà diversamente...


 Sì! Certo che sono in edicola, non vi abbandono.
In più come vi avevo già accennato, probabilmente si è aggiunto anche un illustre lettore, una penna raffinata e già ho fatto una brutta figura, perchè a causa della mia mancanza di sintesi, il precedente articolo per mancanza di spazio, è stato in parte tagliato.
Qui sotto, come tradizione, ve lo riporto nella versione integrale.

MPS e GUERRA DELLE VALUTE, c'è tutto, qui e in "Panino e Listino" oggi in edicola. Siamo sempre sul pezzo!
Oggi, nonostante le buone aste sui titoli di stato, Piazza Affari prende una legnata, gli eccessi sugli oscillatori dovevano essere prima o poi riassorbiti. Ora, la successiva ripartenza verso i 18,000, sarà più snella e sana e soprattutto, dopo un necessario riposo, avremo maggiori energie. Male che vada, ripeto, sarà un grande laterale, ma niente più crolli.
Si dovranno rassegnare anche i catastrofisti, quelli dell'Euro morto, del prossimo crollo sui mercati e di un nuovo 1929, dovranno aspettare la prossima crisi.

Enrico Cuccia diceva: "le banche non sono aziende normali, si reggono su principi odiosi al più, ma abbandonarne una senza gravi motivi si rischia di veder crollare l'intero castello".
Sagge parole quelle del Papa della finanza italiana, peccato che sia stato troppo presto dimenticato.
La situazione di Monte dei Paschi, dell'errore nell'acquisto di Antonveneta e dei conti "truccati", ricorda un po' quanto è accaduto in Grecia con lo sbaglio Olimpico, le elezioni e la scoperta dei conti truccati. Non vedete anche voi dei punti in comune, o sono solo io a vederli? 
Ecco a voi il pezzo andato in edicola Mercoledì scorso. Dibattito aperto, se volete...


Libero 23 gennaio 2013

 “Guerra delle valute”, era il settembre del 2010 quando il ministro dell’economia brasiliano Guido Mantega  lanciò il grido d’allarme, e per enfatizzarne i timori e le paure personali (il real brasiliano si stava rivalutando eccessivamente sul dollaro, strozzando l’export di un’economia in espansione) coniò un termine bellico, catturando l’attenzione di tutto il mondo. Il ministro entrò nella storia grazie a quel neologismo, titoli esagitati e slogan di cui la finanza sempre necessita, ma in pratica, quella cannonata verbale si rivelò un colpo a salve. Nessuno sconvolgimento valutario, come sappiamo i problemi si spostarono nel campo degli spread sui titoli di stato. Fino a qualche giorno fa, quando dal silente Giappone, si alza la voce tonante del nuovo  premier Abe che, dichiarando guerra alla deflazione si dice pronto a tutto pur di riportare la crescita nell’economia e nei prezzi di beni e servizi. Come? Attraverso l’uso del braccio armato della banca centrale del Giappone. Se le buone intenzioni possono essere un ottimo auspicio per risvegliare un’economia da 20 anni in stato comatoso, e quel “pronti a tutto” che spaventa le valute del mondo. Lo Yen è pronto a essere massicciamente svalutato, attraverso l’ennesimo pompaggio di liquidità della Boj, ma le “minacce” non finiscono qui, questa volta Abe promette che andrà fino in fondo. Dopo la crisi dell’Eurozona, sono in arrivo altri pericoli per i mercati del mondo?  Come avete ben imparato, sui mercati non esistono certezze, ma se una la dobbiamo trovare è che quando tutti si aspettano un evento, è la volta buona che questo non accade. L’anno scorso, grazie all’intervento della Banca Svizzera per svalutare il Franco CH contro l’Euro, i maggiori operatori dissero che comprare Euro contro valuta elvetica era l’operazione per un guadagno facile, a senso unico. Risultato, per un anno intero l’Euro contro il Franco CH, rimase inchiodato a 1,20, un evento, credo, mai accaduto. Sui mercati non esistono “pasti gratis”.

A conferma di ciò, oggi arriva già la prima smentita, la BoJ emetterà sì nuova liquidità, ma a partire dal 2014. I cannoni sono già diventati pistole. Mettete dei fiori nei vostri cannoni, negli anni Novanta eravamo noi italiani a usare l’arma della svalutazione per importare crescita, e questo metodo non portò a guerre, ma a benessere economico, un’opportunità che non abbiamo saputo cogliere fino in fondo.

FTSE MIB: la Merkel viene sconfitta alle elezioni regionali, dati economici ancora negativi e turbolenze africane. In altri tempi si sarebbe dovuto aprire l’ombrello per coprirsi dalla pioggia di vendite. Oggi non è così, oggi si sale, è il cambiamento d’umore o se volete è il risultato di quanto vi ho scritto nei mesi scorsi. Obiettivo 18,000 sempre più credibili, e dopo? Male che vada, solo un laterale.

MPS: Alexandra non è il nome della prossima tempesta metereologica, ma è il nome che è stato dato all’operazione che potrebbe portare burrasca nei conti della banca senese. Nessun dramma, bisognava trovare una scusa per correggere. Il 2013 è ancora l’anno delle banche.

FINMECCANICA: sempre caro mi fu quel proverbio “vendi, guadagna e pentiti”. Così sarà su Finmeccanica. Venderò sul prossimo slancio verso 5,50. Il titolo potrà anche arrivare a 6,50, ma in borsa, per prevenire le delusione è saggio accontentarsi.



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MARIO MONTI E LA VERGOGNA GOLDMAN SACHS



Come cambiano i tempi, soltanto una decina d'anni fa o forse qualcosina in più, molti giornali tra questi Milano Finanza e La Repubblica scrivevano degli illustri italiani con incarichi di prestigio all'estero, tra questi anche Mario Monti e Mario Draghi (da qui "L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI MARIO") alla Goldman Sachs, un vanto per l'Italia.
Oggi, soprattutto per Monti, quel passato non è più un onore, ma una macchia indelebile di cui vergognarsi.

Alla domanda rivolta a Monti se lui era pentito del suo passato alla banca d'affari Goldman Sachs, il premier ha risposto: "e perchè dovrei?"
Gli stupidi siamo noi che crediamo sempre a quello che gli altri scrivono, a seconda dei cambiamenti di scenario e delle convenienze. Oltre a pensare che se uno ha vissuto tra i ladri, deve per forza essere un ladro anche lui, ma chi l'ha detto?
Goldman Sachs rimane pur sempre la regina dei mercati finanziari, averci lavorato rimane un punto di forza e non il contrario.
Chiedetelo a Claudio Costamagna, che dopo aver operato per conto di Goldman ed aver regnato tra i potenti, ora si è messo dalla parte dei più deboli. Con l'unica differenza che lui quel passato quasi lo rinnega, piccole sfumature che fanno la differenza...

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On the floor - SAIPEM MACCHIA LA ZONA LEHMAN?



Lo trovo scandaloso, Radio24 dovrebbe essere un punto di riferimento per il pubblico dei risparmiatori, e invece questa mattina fino alle 10,30 di Saipem ed Eni non se ne sapeva nulla!
Alle 9, primo collegamento e approfondimento sui mercati, giustificazioni approsimative, nel telegiornale delle 10 nessuna novità, nemmeno il collegamento di Borsa, alle 10,30 finalmente qualche vaga ipotesi. Si può?
Siamo alle solite, per quanto riguarda le opinioni, polemiche e tutto quanto può fare ascolto, in abbondanza, non mancano mai. Per quanto riguarda invece le informazioni precise, le basi per tutti quelli che hanno interesse e necessità di avere dettagli, sempre e solo approsimazione.

I mercati vivono anche di magie e incantesimi, e così accade che in prossimità di livelli di una certa importanza, accada l'imprevedibile. E ora prova a spiegarlo a tutti quelli che avevano già impostato in macchina gli stop loss, in certe condizioni, dal mercato non ti salva nessuno, il pericolo c'è sempre, non esiste sistema infallibile, non esiste difesa contro ciò che non si può prevedere.
Sta di fatto che nel preciso momento in cui i maggiori indici si trovano a contatto con le porte magiche che portano verso il Paradiso (Piazza Affari a un soffio dai 18,000), viene giù il diluvio! Tutto finito?

Qualcuno se la ricorda la ZONA LEHMAN? Guardate dove sono ora Dow Jones, Dax, Nasdaq e Nikkey etc. etc.
Probabilmente solo una punizione all'eccessiva esuberanza. Uno scarico fisiologico, bisogna pur riprendere fiato e non è detto che finisca qui.

Questa sera Bernanke potrebbe aumentare le posizioni in vendita, non lo so, in ogni caso rimane il mantra "comprare solo sulle debolezze", chi ha iniziato l'accumulo l'anno scorso non deve avere nessun timore.

Ps. per quanto riguarda SAIPEM nello specifico, già in un precedente post avevo manifestato la mia preoccupazione, in ogni caso un titolo da evitare, anche se questo fosse il minimo. Nei nuovi portafogli non ho inserito nessun energetico tradizionale, e gli eventi di oggi e dei prossimi giorni, potrebbero darmi ragione. 
Si cambia!

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25 gennaio 2013

Monte dei Paschi di Siena - IL PIÙ GRANDE SPETTACOLO DOPO LA LEHMAN



Più della sindrome dell'essere perseguitati, noi italiani siamo campioni mondiali di un altro sport: calci in bocca al malato terminale steso a terra.

In questi giorni di sciocchezze se ne sono sentite tante. Come vi avevo anticipato, l'IMU è l'oggetto del contendere e viene usata come un'enorme carota da sventolare in faccia all'elettore.
Prima hanno insistito ripetendoci che i soldi dell'IMU erano serviti per salvare il Monte dei Paschi, e poi, viste le insistenze e la ridicolaggine, hanno corretto il tiro: i soldi al Monte dei Paschi non sono regalati, sono un prestito, ma sempre dall'Imu arrivano.
Non vedo il problema, quei soldi daranno un rendimento del 9%, vi fanno così schifo?
Il problema se mai è un altro e cioè sapere come verranno usati quei soldi, non quelli prestati al Monte dei Paschi, ho una discreta fiducia in Profumo e Viola, io mi riferisco all'interesse del 9% che lo Stato incasserà. Come verranno usati?
E quelli che verranno restituiti quando il Monte dei Paschi sarà risanato?
Queste sono le domande che più devono interessare e non la polemica, ridicola e perditempo.

Enrico Cuccia diceva: "le banche non sono aziende normali, si reggono su principi odiosi ai più, ma abbadonarne una senza gravi motivi si rischia di veder crollare l'intero castello".
Soprattutto in un sistema bancocentrico com'è diventato l'intero Occidente, in USA l'hanno capito, ma prima l'hanno voluto provare sulla propria pelle e poi trascinando nel baratro l'intero pianeta. Cuccia non c'era più, ci fosse stato lui, probabilmente il sistema italiano avrebbe evitato l'effetto Lehman.

Non passa giorno che non si senta ripetere: Mps ha fatto un grande errore comprando Banca Antonveneta, peccato che nessuno si ricordi come stavamo nel 2007, solo 6 anni fa, praticamente un'altra era.
I parassiti nei conti di MPS li aveva già scovati Report (l'unico programma che produce ancora un ottimo giornalismo d'inchiesta, non mi stancherò mai di ripeterlo), peccato che Report non lo caghi quasi nessuno, il suo botto dura al massimo 24 ore, il Martedì hanno già tutti dimenticato.
Ora, in campagna elettorale, le stesse cose producono un rumore diverso, devastante, eppure sono le stesse di un anno fa, solo il mercato le aveva ascoltate con attenzione e infatti, il titolo ha pagato.
MPS rimane per il 2013 uno dei miei bancari preferiti e ci rimane nonostante le ultime notizie. 
Lo scrivo a tutti quelli che mi hanno inviato delle email, il titolo ora probabilmente tenterà un altro minimo di periodo, non quello del 2012, ma un minimo in zona 0,22, non credo si andrà oltre.
In altri momenti, crisi bancarie italiane, hanno anticipato crisi finanziarie mondiali, questa volta è diverso...













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24 gennaio 2013

APPLE, NON AVERE DIFETTI PUO' ESSERE UN DIFETTO. E NOKIA CHE FA?



Ieri sera Apple ha presentato i conti, numeri che su altre società avrebbero scatenato reazioni ben diverse, su APPLE no.
Perchè?
Ecco una carellata di quanto ho scritto su APPLE negli ultimi mesi, cliccate qui sopra per rileggerli , ma li ricordate tutti quelli che rincorrevano il titolo a 600$ e anche a 700$? Perchè sui massimi c'è stata la massima rincorsa e il massimo entusiasmo.
Senza dimenticare i mezzi di informazione che allegramente hanno seguito la corrente. La bolla qui non esisteva, e intanto ci troviamo sotto del 30% con sbalzi di prezzo che spaventano i possessori delle azioni.
Bolla probabilmente non è stata, bolla in termini pratici, ma bolla di aspettative sì.
Pensateci, mentre intanto Nokia va e noi la lasciamo andare...



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23 gennaio 2013

Monte dei Paschi di Siena - LA TEMPESTA ALEXANDRA FA PULIZIA NEI CONTI?



Finalmente c'è qualcuno che ha il coraggio di dimettersi. Mussari, dopo essersi dimesso da MPS, ora se ne va anche dall'Abi, e pensare che solo poco tempo fa era stato riconfermato all'unanimità. Questa è l'ennesima dimostrazione dello stato in cui si trovano le varie associazioni italiane, scarsa qualità, scarso rinnovamento, ostinato immobilismo e senza nessun rinnovamento. La strada è ancora lunga...
MPS, titolo bancario tra i miei preferiti per il 2013, capicolla! Non è una novità, recrudescenza da crisi finanziaria e bancaria?
Colpi di coda, mi sembra il termine più adatto, da post bolla finanziaria, ultimi botti, ultime mine disseminate in un percorso ancora impervio, ma di sicura risalita.
Piazza Affari inizia a perdere colpi, qualche stento che accende piccole spie, forse il rally di inizio anno sta arrivando alla sua fase conclusiva, prima di un lungo percorso di accumulazione/lateralizzazione?
Il pericolo, a mio avviso, è un altro: ricordo il caso Banca Italease, ogni qualvolta su Piazza Affari sono scoppiati casi di illegalità finanziaria, questo a messo in crisi la borsa, creando i presupposti per un avvitamento dei corsi e l'avvio di una nuova fase ribassista. Fase ribassista che ha sempre anticipato l'andamento delle piazze internazionali, Piazza Affari come borsa anticipatrice delle fasi Orso? Un fattore che molti hanno sottovalutato.
2013, ancora credici? Piazza Affari, nonostante lo scandalo MPS/Alexandra, deve dimostrare che quest'anno è diverso, rialzarsi dopo il piccolo incidente e avere le forze e le motivazioni per riprendersi.
MPS rimane tra i miei titoli preferiti, Profumo e Viola stanno facendo pulizia nei conti, e forse quest'ultima (ultima?) grave perdita, aggraverà il peso del loro lavoro, ma se pulizia si deve fare, che sia  totale e definitiva, cancellando così un passato disastroso.

Il problema a mio avviso è un altro: ma vi ricordate quando 4/5 anni fa, eravamo ancora all'inizio della crisi e tutti, devo essere generalista, tutti tra economisti, giornalisti e soprattutto politici e ministri ci rassicuravano dicendoci che le banche italiane erano sicure, perchè sane, non avendo partecipato (a differenza delle banche mondiali) all'orgia della speculazione su derivati finanziari. Nonostante le parole rassicuranti, le banche italiane crollavano, come e più delle banche europee e americane.
Tutte quelle rassicurazioni sono oggi dimenticate, ma almeno avete la spiegazione di quei ribassi, che all'apparenza sembravano assurdi. Siamo stati lenti nel guadagnare, ma nelle perdite ci siamo rifatti e con gli interessi! 

I titoli e i settori che sono stati ostaggio di una bolla, come più volte ho scritto seguendo un personale pensiero filosofico, saranno per anni perseguitati da colpi di scena negativi, le vicende bancarie lo dimostrano. Dallo scoppio della crisi finanziaria sono ormai passati quasi 6 anni, ed è molto probabile che questi siano gli ultimi botti, in ogni caso, vale il consiglio della selettività massima! Comprare le banche migliori e non tutto il comprabile con la sola motivazione di un prezzo da saldo, perchè quel prezzo, fra qualche giorno potrebbe diventare un regalo, mentre altri titoli saranno già saliti perchè ormai ripuliti da ogni peccato.
Nel 2009 scrissi che i bancari erano titoli da comprare, ma solo per il SUPER RIMBALZONE, rivedremo i prezzi minimi. Ora scrivo che i bancari sono da comprare, da tenere e accumulare sui ribassi.
Quali? I miei preferiti li ho già scritti.



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22 gennaio 2013

Panino e Listino - GUERRA DELLE VALUTE (Mercoledì 23 Gennaio in edicola su Libero)



Domanda probabilmente stupida, ci voleva un genio per capire che per rendere  la grafica del sito Sole24Ore più gradevole, era necessario copiare il cartaceo sia nei colori che nell'impaginazione? Forse non hanno usato un genio, sta di fatto che hanno impiegato qualche anno prima di prendere la grande decisione.
Ieri il direttore Napoletano, come al solito in pompa magna, ha annunciato dai microfoni di Barisoni il grande restyling. "Il Sole24Ore vi seguirà ovunque", che paura, mi è sembrata quasi una minaccia!
Aggiornamenti, rubriche, nuove iniziative etc etc, ora mi chiedo, ma come si fa a leggere tutto quel malloppo?
Come fa un essere umano a leggere tutta la mole di notizie che l'informazione oggi ci propina?
Ricordate il sondaggio sull'inflazione da informazione? A questo punto, stento a capire quale sia il futuro di questo settore, se non la selettività e la ricerca di qualità. Che ne pensate?

A proposito di qualità, domani è Mercoledì, il giorno in cui esce la rubrica "Panino e Listino". Qualità... e tutti a ridere! ;-)
Non ci crederete, ma ho cercato di fare un pezzo mirabolante, probabilmente domani tra i lettori ci sarà un ospite d'onore, devo fare bella figura...
"Guerra delle Valute" è il tema d'apertura, quasi un obbligo. E' una prima parte, il tema merita di essere esteso.
E poi operatività... E intanto, nonostante MPS, l'euforia continua a montare, ma c'è ancora chi non ci crede... E fa bene!

ps. mi aspettavo una maggiore partecipazione sulle "10 DI BUDDY FOX". Il post ha avuto un boom di lettori singoli: 300 in soli 3 giorni, considerando che erano anche festivi, ma solo 2 commenti. Bah!!!
Ecco intanto a voi il pezzo di mercoledì scorso. 
A domani, ci vediamo in edicola, chi paga il caffè?
Con tutti i guadagni che state facendo, potete anche offrire ;-)

LIBERO 16 Gennaio 2013
Disoccupazione record, vendite al dettaglio deboli, ennesima caduta della produzione industriale, questa è la cronaca, una sfilza di dati negativi che sembra un elogio funebre all’economia italiana. La realtà economica urla di dolore, un grido che la finanza internazionale e anche quella milanese sembrano non sentire. Piazza Affari è sorda e continua inarrestabile la corsa da inizio anno, ma fino a dove? Fino alla prossima delusione, dicono alcuni, altri invece immaginano il burrone dove cadrà l’ottimismo, a causa dell’incertezza dovuta all’esito elettorale. I più ottimisti invece vedono la luce in fondo al tunnel, e allora qual è la verità? Non è sempre detto che in borsa ci sia una verità, si tratta semplicemente di interpretazioni, intercettare gli umori e addirittura immaginare cosa c’è fuori dal tunnel. L’inflazione cala e grazie a questo le banche centrali potranno continuare l’opera espansionistica. L’Euro è salvo e il fiscal cliff è surgelato, per i mercati le incertezze si affievoliscono, ottime notizie per gli investitori. Ma le novità più rilevanti arrivano dagli spread in costante calo, minori interessi che gravano sulle casse degli stati e minori sofferenze per la finanza che così alleggeriscono notevolmente le tensioni. A causa della finanza siamo entrati nella crisi, e grazie alla finanza ne usciremo: è il bengodi finanziario.
Uno scenario ottimistico che stride con le ultime previsioni dell’astrologa (prestata alla finanza) Grazia Mirti: “Saturno sulla cuspide dell’Ottava Casa conferma la crisi finanziaria in atto. Il 2013 si conferma anno di crisi”. Grazia Mirti, astrologa finanziaria, studiosa dei nodi lunari che le hanno permesso di anticipare l’euforia delle Borse nel 2000 e  la crisi del 2008, prevede un altro anno difficile con una fase negativa in Primavera e successivamente una fine d’anno molto turbolenta. “Il preciso conflitto tra Sole, Luna e Urano indica una possibile destabilizzazione. La luna nuova di Ottobre sarà negativa per le borse”. C’è da crederle? Nel 2011 disse: “… a Giugno, con l’entrata di Giove nel Toro, il clima per gli investitori dovrebbe migliorare…” Ricordiamo tutti cos’è successo nell’Estate del 2011. La Mirti sbagliò allora, e potrebbero ripetersi oggi. A volte anche le stelle non vedono bene, allarmate per le luci di un treno, quando invece sono gli occhi che brillano di un toro affamato di rialzo.
FTSEMIB: superata quota 17,000, ecco il primo stop. Nulla di grave, si torna subito in sella, pronti a cavalcare verso quota 18,000. Non ci ferma nessuno.
NIKKEI: la BoJ (banca centrale del Giappone) ha deciso di usare i cannoni per sparare il denaro e ha promesso che userà ogni arma per sconfiggere il nemico di un ventennio: la deflazione. Il Nikkei intanto ha incominciato la scalata di una rivoluzionaria inversione. Siamo a buon punto e sopra 11,400, la svolta rialzista di lungo termine sarà conclamata.
CHL: rotta con forza quota 0,07. E’ la volta buona? Prossima battaglia a quota 0,08, se superata non ci saranno più limiti.
BANCA PROFILO: banche da accumulare su ogni correzione. Prima o poi toccherà anche a Profilo, più prima che poi.
DAX: il Pil tedesco frena. Questa non è una cattiva notizia. La Merkel se vorrà essere rieletta, dovrà convertirsi all’espansionismo, ma con un Dax vicino ai massimi assoluti, meglio non rischiare, meglio puntare su Piazza Affari. 2013, ora credici!




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19 gennaio 2013

2013, ORA IN BORSA, CREDICI! "LE 10 DI BUDDY FOX" LA PLAY LIST DI BUDDY FOX PER UN 2013 ROCK 'N ROLL


Eccole finalmente! Le "10 di Buddy" la play list di Buddy Fox per un 2013 a tutto rock 'n roll.
Intanto ve le servo così, nude e crude, e poi ci sarà tutto il tempo per commentarle, criticarle, vivisezionarle e approfondire tutti i temi. A vostro piacere...
Le "10 di Buddy" con tanto di colonna sonora ;-)
Buon weekend... nevica!
2013, ora credici!



“Fare previsioni è una cosa molto difficile, specialmente se riguardano il futuro” a dirlo era Niels Bohr, danese, premio Nobel per la fisica, ma non è l’unico a pensarlo, questa frase è stata attribuita anche a comici e poeti. E i meteorologi? Chissà quante volte l’avranno pensato anche loro. Ma la categoria che più si aggrappa a questo aforisma è la finanza. In principio fu Byron Wien, pioniere tra i guru, le sue “10 previsioni” da più di 20 anni sono una tradizione che inaugura il capodanno delle borse, a seguire, tra i più noti vi è Bob Doll e recentemente Saxo Bank con le sue 10 previsioni, delle provocazioni più che delle anticipazioni.

Da qualche anno, senza nessun spirito di emulazione, mi cimento anch’io con “le 10 di Buddy”. Una play list di previsioni, 10 idee di investimento per il 2013, ragionate ma con un pizzico di follia e tanta passione.

Ecco a voi “le 10 di Buddy” per un 2013 rock ‘n roll:

1)    BANZAI NIKKEI! Quante volte avete sentito ripetere “questo è l’anno del Giappone”? Sono ormai più di 20 anni che il Nikkei, l’indice di borsa giapponese sprofonda nelle sabbie mobili senza nessuna possibilità di appiglio. Ora, per la terra rappresentata dal “sol levante” è arrivata la svolta, l’alba per il toro. Il nuovo premier Abe e la BoJ sono pronti a tutto, anche a scatenare una guerra nucleare valutaria, pur di riportare la crescita in uno stato sempre più depresso dalla deflazione. Questa volta si farà di tutto e si andrà fino in fondo. La corsa del Nikkei è appena cominciata.

2)    BANCHE, AVANTI TUTTA! “Và allo sportello Bancomat per avere lo scontrino per casa un messaggio sullo schermo dice: non fare piani, sei al verde", cantavano gli “Hard-fi” nella canzone cash machine (sportello bancomat), una canzone che è stata la colonna sonora per le banche italiane negli ultimi 4 anni. Ora la musica è cambiata, è pronta la “Marcia di Radetzky”, a dirigere l’orchestra sarà il BTP. Più la discesa dello Spread sarà intensa, maggiore sarà il rialzo dei titoli bancari. I miei preferiti sono: MPS, Pop Milano, Unicredit tra le maggiori. Tra le minori Banca Carige e Profilo. Ma senza dimenticare Mediolanum che di BTP è piena zeppa, l’incoronazione all’ottimismo di Ennio Doris.

3)    SPAGNA, DAGLI INDIGNADOS AL FLAMENCO. Ricordate l’acronimo PIGS? Portogallo, Italia, Grecia e Spagna, le agenzie di rating le davano per fallite. Così non è stato: il Portogallo langue ma è salvo, l’Italia è pronta alla riscossa, la crisi della Grecia è stata surgelata e siccome del maiale non si butta via nulla, ora tocca alla Spagna. Terra degli indignados e della nuova disperazione, e se invece fosse il nuovo eldorado europeo? L’Ibex, l’indice di borsa spagnolo sembra aver esaurito al discesa, e il 2013 potrebbe regalare sorprese. Si balla il flamenco con tanto di nacchere.

4)    ITALIA, CARICA! Non solo banche ma anche industriali (Indesit, Fiat e Alerion), Piazza Affari come il Nikkei è pronta all’exploit. Nel 2013 nulla è escluso, anche un rialzo del 30% per il nostro indice. Esuberanza senza vergogna.

5)    SUL BOVESPA SI BALLA IL SAMBA. Non sarà uno scherzo di Carnevale per il Brasile, qui si balla il samba, infatti per il Bovespa (indice di borsa brasiliano) sull’onda della crescita economica, sono previsti nuovi record.

6)    RISANAMENTO IMMOBILIARE. Per la casa non sono previste nuove bolle, anzi, prima di rivedere quell’euforia ci vorranno anni, ma c’è anche un limite al peggio. In USA i titoli immobiliari sono già risaliti, ora toccherà anche agli italiani. Prelios, Risanamento e Aedes i miei preferiti.

7)    APPLE NO, NOKIA SI’. Non avere difetti, può essere un difetto. Così è stato per Apple, arrivata a 700$, erano in molti a vedere la vetta dei 1000$. Aspettative troppo alte, come invece erano troppo basse quelle per la rivale Nokia. Ora la situazione potrebbe ribaltarsi.

8)    WALL STREET E DAX, FORSE. Sono tutti troppo ottimisti sulle borse americane, persino Citigroup, gli ultimi tra i pessimisti, ora si sono convertiti verso nuovi record. Possibili delusioni e volatilità, così anche per il DAX in Germania.

9)    CHL, ORA O MAI PIU’. Si cambia pelle, e per CHL potrebbe essere arrivato, finalmente, l’anno delle rivincite.

10)  L’ORO NON BRILLA, LUCCICANO RAME E DOLLARO. L’oro sembra sempre più sbiadito, a sostituirlo potrebbe essere il rame, grazie alla futura crescita economica. L’Euro non è fallito e non fallirà, ma il Dollaro ha da mesi incominciato un’inversione di tendenza che riporterà lo slogan “Dollaro Forte”.






email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

18 gennaio 2013

BUDDY FO(re)X - Euro giù, forza Dollaro! (NEL WEEKEND "LE 10 DI BUDDY 2013")


Nel weekend si alza il sipario sulle "10 di Buddy" la playlist di Buddy Fox per un 2013 rock 'n roll. Finalmente!

Intanto anticipo una vostra possibile domanda: "e ora, cosa pensi del Dollaro? E dell'Euro? E delle altre valute? Sarà veramente guerra valutaria?"
Senza fare un tema (come il mio solito), per ora vi do un breve giudizio, una sintesi: "Dollaro Forte".
L'ho scritto in Guida Forex 2012  (ho scoperto che il libro veniva regalato al TOL EXPO di Piazza Affari, io me lo sono dovuto comprare) e l'idea non è cambiata, sono convinto che la situazione valutaria, il meccanismo valutario, sia in corso di cambiamento, non più Carry Trade, non più un sistema che cresce grazie alla debolezza del Dollaro, ma un ritorno all'antico, con un'economia e una finanza che si rafforzano grazie alla ritrovata energia del Dollaro.
Non ho guardato i grafici, ma credo che nel breve l'Euro/Dollaro troverà un muro in zona 1,35 e da lì il biglietto verde innescherà il recupero.
L'economia USA è frenata solo dal dibattito sul Fiscal Cliff e sull'innalzamento del tetto sul debito, passata queste lieve incertezza, gli Stati Uniti sprigioneranno energia e si espanderanno, mostrando i muscoli. L'economia americana è pronta a ripartire e contagerà il mondo, anche l'Europa, Italia compresa.
Lo Yen è una storia a parte, ma qui si è creduto fin dall'inizio al Giappone e contemporaneamente alla copertura del cambio con la moneta giapponese, dall'altra parte qui non si è mai scritto di annientamento dell'Euro e nemmeno di disintegrazione.
Leggete bene i prezzi scritti sull'Euro/Dollaro e anche i post operativi.
Io credo sempre che il punto d'arrivo di questo viaggio, sia la parità, ma è una mia ipotesi azzardata e non so nemmeno in che tempi potrà essere raggiunto.
Dollaro Forte, Dollaro in recupero, e potrà succedere nei prossimi giorni, attenzione! Le posizioni corte sull'Euro stanno aumentando vistosamente.
PS. alla fine del 2011 i trader e gli analisti Forex dissero che l'operazione vincente era quella di scommettere su Euro contro Franco Svizzero. Per tutto il 2012 il cross Euro/Franco CH è rimasto inchiodato a 1,20, un andamento mai visto nella storia.
L'ennesima dimostrazione che le operazioni sicure non esistono, lo sono ancora meno quelle che vengono etichettate come certe!
Oggi, nel silenzio previsionale più totale, l'Euro si è fatto una bella sgambata e in pochi giorni ha raggiunto contro la valuta elvetica 1,25. Non credo servano altri commenti.
Ci leggiamo nel weekend con "LE 10 DI BUDDY 2013".





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17 gennaio 2013

LE 10 DI BUDDY FOX - Il portafoglio di Borsa 2012 batte il benchmark! E ora, Toro!


Secondo il Sondaggione qui a fianco a destra (ancora attivo) circa il 70% dei lettori le "10 DI BUDDY" la play list di Buddy Fox è un servizio utile. Per la precisione si va da chi l'ha considerato uno strumento di guadagno a chi semplicemente lo definisce un utile indicatore di mercato. 
I votanti però non sono molti, quindi il risultato è poco credibile, più attendibile è invece il risultato.
Dopo aver analizzato le 10 previsioni nella loro globalità, ora terminiamo il percorso 2012 analizzando nello specifico il portafoglio titoli. 

 Ecco l'elenco selezionato:
5) i miei 5 titoli preferiti italiani, ENI, STM, FIAT, BPMS, PIRELLI (non avendo specificato Fiat, i titoli diventano 6 prendendo Fiat sia Auto che Industrial)
Risultato: ENI +15%; STM +16%; FIAT Auto +7%; FIAT Industrial +26%; BMPS -13%; PIRELLI +34%

Indice FTSE MIB 2012 +8%
Portafoglio di BUDDY 2012 +14%

Quasi il doppio, tenete presente che i conti sono fatti per difetto, perchè così non ci siano reclami e discussioni. Punto in più, punto in meno, il divario è eclatante. Possiamo dire che è andata bene.
Si poteva fare meglio?
Sicuramente, ma anche peggio! Si poteva vendere, comprare, fare trading, comprare a prezzi più bassi o fare operazioni sbagliate, ma non era questo lo scopo dell'esperimento. L'intenzione era scegliere dei titoli da tenere per un anno e che avessero una buona prestazione, così è stato.
Non aumenta l'affidabilità o l'infallibilità, quello che spero aumenti è semplicemente la credibilità.
E pensate che se uno di voi avesse tenuto il portafoglio anche per l'inizio del 2013, le performance sarebbero ancora migliori, con l'ENI a +4%, STM a +11%, PIRELLI a +7%, le nostre care FIAT Auto a +14% e Industrial a +9% e persino BMPS partita in ritardo rispetto ai miei vaticinii 32%, ma questa è un'altra storia...

Ora concentriamoci sul Portafoglio 2013 e soprattutto sulle "10 di Buddy" la play list di Buddy Fox per un 2013 rock 'n roll!



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

CDC, MERIDIANA FLY, CICCOLELLA, DMAIL: CARAMELLE DA UNO SCONOSCIUTO


La tentazione è forte, lo so, una tira l'altra. All'inizio dici, ne assaggio solo una e basta, ma poi dici, ma sì prendiamone un'altra e poi stop. E poi un'altra e un'altra ancora e non ti fermi, finchè trovi quella marcia, avvelenata e allora è finita, tutto quanto è stato costruito, in un attimo è rovinato. 
CDC, MERIDIANA FLY, DMAIL, senza dimenticare CICCOLELLA! Non è euforia se non c'è CICCOLELLA! Non sono 4 titoli a caso, sono caramelle che fanno gola, in questo momento sono irresistibili, ma sono pur sempre "caramelle da uno sconosciuto", caramelle sconosciute, si entra solo per gola e la gola è un peccato che alla fine si paga caro.
Se proprio non sapete resistere, aspettate almeno lo storno, meglio ancora, dirigetevi verso altre caramelline che ancora non sono state scartate...
Fate i bravi, se potete...

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16 gennaio 2013

On the floor - MERIDYANA... FLY, BOEING FALL



Meridiana Fly in partenza, tutti a bordo! Beati loro, oggi e domani?
Oggi sono disgustato, un po' demoralizzato e non so se sia a causa dell'effetto "ribasso listino" (non ci eravamo più abituati), l'ennesima delusione Chl o per la sparata di Meridiana Fly.
Meridiana... Fly, lo dice il nome e chissà dove andrà domani, magari averne! Come di DMAIL, o di ErgyCapital o Cape Live oppure qualsiasi altro titolo partirà domani... L'anno si presenta esuberante, vi avevo avvisato, ma ormai, dopo mesi da cronista e spettatore, ho fatto il callo, ogni tanto cado in tentazione, ogni tanto la delusione monta, ma bisogna resistere. Ho resistito fino a ora, ormai manca poco. Buoni titoli, magari lenti e non stelle filanti cariche di polvere da sparo che si risolvono in un botto di delusione.
Lo so che dare un morso a Meridiana Fly piacerebbe a tutti, ma si narra che anche il morso alla mela fu una grande tentazione, ma non portò a risultati piacevoli, ricordate?
Per non parlare dell'altra mela, APPLE, quanti hanno voluto morderla e quanti ora si rendono conto di averla pagata cara?
Se entri in quel vortice poi non ne esci più, meglio resistere e rimanerne fuori cercando altri obiettivi. L'importante è sapere dove andare, conoscere l'ambiente e il clima, poi come al solito i conti si faranno alla fine.
Dall'altra c'è BOEING che cade, incidente di percorso, una scusa presa a pretesto per giustificare i ribassi a Tokyo. 
Meridiana Fly vola proprio nel giorno in cui le compagnie aeree cadono, a pensarci bene è una strana coincidenza, non sembra anche a voi?



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Panino e Listino - PINOCCHIO E IL PIFFERAIO MAGICO, POLITICA E FINANZA NEL MONDO DELLE FIABE (Oggi 16 Gennaio 2013 su Libero)



Pinocchio e il Pifferaio Magico, ecco la politica e la finanza nel mondo delle fiabe.
Il Pifferaio Magico è un esempio che qui abbiamo già usato in passato, descrivendo le classiche situazioni di euforia (o di panico) in Borsa, quando la maggioranza degli investitori si fa incantare da alcuni suoni, e da alcuni "sonatori" e a farsi portare da loro nel lago ad affogare. Così sembra accadere anche in politica.
Ma avete visto la puntata di "Piazza Pulita" di lunedì? Quanta pochezza e povertà di spunti, forse è per questo che si invoca il Pifferaio Magico, fateci sognare! Oscar Giannino ha detto che il modo per contrastare l'evasione è abbassare le tasse, ma che meraviglia! Che grande invenzione!
E poi vedi i servizi sugli evasori, su chi esporta capitali, spiace dirlo ma lì c'è una grande creatività e inventiva, nella legalità e nella politica le idee invece sono zero! Zero!
A questo punto sarebbe meglio prendere spunto dalla Somalia e dal suo pirata, Mohamed "il terrore del mare" ha deciso di abbandonare l'attività predatoria, ora il bandito potrebbe diventare guardacoste. Non ci resta che sperare nella conversione di uno dei tanti creativi del riciclaggio e dell'evasione, è la nostra ultima speranza.

Tranquilli, non vi ho abbandonato, ho solo ritardato la comunicazione, è Mercoledì e "Panino e Listino" è in edicola, confronto scontro con le previsioni astrologiche di Grazia Mirti. Lungi da me contrastare le stelle, ma è innegabile che gli scenari siano agli opposti. Buddy Fox e Grazia Mirti, che dei due è miope? Lo scopriremo nel lungo viaggio in questo affascinante ed emozionante 2013.
Temi operativi, sempre e sempre di più, di fianco alla mia rubrica, la pregevolissima firma di Ugo Bertone, quale onore! 
Scrittura divina, un pezzo da non perdere, il suo e non il mio...
Qui sotto, come tradizione, il pezzo andato in stampa mercoledì scorso. Ci vediamo in edicola. Oggi, confermo, giornata emozionante!


Libero 09-01-2013

“Se qualcosa può andar male, lo farà”, prima legge di Murphy, la conoscono tutti, ma chi l’ha detto che non possa esistere anche un contrario?

“Se si deve salire, le notizie saranno sempre viste come positive” lo dice Buddy Fox, non sarà così nella vita, ma questa è la legge che regna sui mercati.

Lunedì 6 Ottobre 2008, i mercati riaprono dopo che nel weekend il Congresso USA ha approvato il piano Tarp messo a punto dall’allora segretario al Tesoro Paulson. “Siamo salvi” esclamavano molti operatori, tirando un sospiro di sollievo, e invece la reazione di borsa fu l’ennesimo crollo verso gli abissi. Una reazione per molti inspiegabile, non per chi annusa il sentiment di mercato e ne anticipa i cicli. Una buona notizia non sempre anticipa un rialzo, così come una cattiva non deve per forza precedere un ribasso, dipende sempre dalle interpretazioni del mercato. Così è successo lunedì scorso all’annuncio della revisione di Basilea 3, regole meno stringenti e più tempo per l’adeguamento degli istituti bancari. Ecco la conferma che il 2013 potrebbe essere l’anno della riscossa bancaria in borsa. Subito scatta la corsa all’acquisto, scene simili a quanto visto nell’ultimo weekend nei negozi delle grandi città italiane. D’altronde, come sono in saldo le merci nei negozi fisici, così è in saldo la merce online che si trova a Piazza Affari, soprattutto la merce finanziaria.

Copione che si è ripetuto con il “Fiscal Cliff” americano, doveva essere tutto scontato e invece, all’approvazione in extremis (come ogni thriller che si rispetti) avuta al senato, è seguito un’orgia rialzista, che è coincisa con la prima seduta dell’anno, un corposo segno più, sicuramente benaugurante.

2013 è  tutto diverso, tanto che si può sentire il premier greco Samaras esclamare: “il peggio mi sembra alle spalle” e addirittura assistere a immagini, un tempo considerate da fantascienza, di una Merkel  che accoglie il premier greco con entusiasmo.

“Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” ha scritto Luis Sepulveda, è solo una fiaba, ma vedendo l’atteggiamento della Merkel (il gatto) e di Samaras (il topo) potrebbe diventare realtà, con un lieto fine, per l’Europa e quindi anche per l’Italia.

FTSEMIB: 17,000 sempre lì, forse anche questa volta ci sarà bisogno di Super Mario (Draghi) per la spinta decisiva. Sopra 17,000 si passa alla seconda fase del “piano Toro”. 2013, su Piazza Affari ora credici!

EURO: “non posso vivere né con te, né senza di te” diceva dell’Euro l’economista Luigi Spaventa. Fortunatamente noi italiani vivremo ancora con l’Euro per lungo tempo, ma non è detto che quest’Euro debba per forza avere un valore alto. Anzi è molto probabile che presto lo rivedremo contro il Dollaro sotto 1,30.

ALERION: Fabio Arpe c’è! E già questa è una bella notizia, un ritorno super ecologico, perché il grande Arpe è intenzionato a investire sulla “green economy”, non direttamente in borsa, ma può essere un segnale anticipatore di tendenza. A Piazza Affari già si vedono gli exploit di Ergy Capital, ma di titoli buoni ce ne sono altri: Alerion e Falck sono tra i miei preferiti.

WALL STREET: parte la stagione delle trimestrali, come tradizione si parte dalla A come Alcoa. Sono stati gli utili aziendali a portare Wall Street a ridosso dei massimi storici e saranno gli utili a indicarci se questi livelli sono sostenibili oppure no. Il guru Faber è ribassista sempre in attesa di una corposa correzione (anche 20%), credo che dovrà ancora soffrire.







email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox