30 aprile 2013

Panino e Listino - SPECIALE CHL (Mercoledì 1 Maggio in edicola su Libero)

Ieri sera, con la solita preziosa solerzia, un amico mi invia freschi freschi i dati CHL e poi aggiunge:
"Facci sognare sul blog con un po' di ottimismo su questa chiavica, facciamo ancora l'ultimo sforzo per convincerci che c'è qualche speranza.
Ciao"
Non mi tiro indietro, anche perchè tanta pazienza, fedeltà e interesse non possono essere ignorati. Domani su "Panino e Listino" in edicola su Libero, troverai un primo commento. Spero non rimarrai deluso




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

Panino e Listino - ANCHE LA MERKEL SI STENDE SUL LETTINO? ORA L'ITALIA E' PIU' FORTE (ICONA POP)



Andrà così? Non credo.
Letta in viaggio verso la Germania, prima visita alla Merkel e vediamo se riesce a stenderla subito, sul Lettino...
Mi ha appena scritto un mio amico, operatore di Borsa (non un trader) e raffinato analista tecnico, rispondendo a una mia previsione su Piazza Affari rilancia la sua: "Piazza Affari? Secondo me si ferma a 42,000, in 2 anni".
Si avete letto bene, lassù, e lui non è uno che le spara a caso, anzi riflette molto, parla poco, ma quando lo fa è pesante.
Aggiungo un'altra cosa, fino a poco fa era pessimista e ribassista, non su Wall Street.
Intanto ve l'ho scritto e ora ritorniamo a "Panino e Listino", domani è il 1° Maggio, giorno di festa, avrete quindi più tempo e tranquillità per leggermi;-)
Panino e Listino "SPECIALE CRESCITA": tutto sulla crescita, economica e finanziaria, un'analisi su previsioni di economisti e poi le mie previsioni su Borse, Euro/Dollaro e titoli, con una chicca speciale. L'ho fatto perchè mi sono arrivate delle richieste via email, e siccome non mi tiro mai indietro, ho voluto rispondere alle richieste, senza fantasie, ma con convizioni, le mie convinzioni.
Domani, se non partirete per il lungo ponte (cosa che vi auguro) potremmo discuterne qui nel blog, o via email, o su Twitter, insomma, ovunque!;-)
Eccovi qui sotto la replica del pezzo in edicola Mercoledì scorso.

LIBERO 24 Aprile 2013
“Who Needs Gold When We Have Greenspan”,  tradotto: “a chi serve l’Oro quando abbiamo Greenspan”, strillava il New York Times nel 1999, e non si poteva dargli torto. Maltrattato dallo scoppio della bolla negli anni ’80, da quota 800$ l’Oro era crollato a 300$ e lì si limitava a strisciare. Sembravano dei guru quelli del NYT visto che proprio in quell’anno Gordon Brown (allora Cancelliere dello Scacchiere UK) faceva il suo annuncio shock comunicando la vendita di metà delle riserve auree del Regno Unito. Una mossa che affossò il metallo prezioso fino a 250$ e al tempo stesso lanciò in orbita l’ego di Gordon Brown che per molto tempo sventolò quella sua audace mossa come una gran vittoria. I fatti successivi, la “bolla internet”, sembravano dargli ragione, il mare era calmo, ma era solo apparenza uno tsunami di liquidità era in arrivo, un’onda che trasportava con se un enorme cigno nero per tutti i ribassisti sull’Oro. Mai dare nulla per scontato, Greenspan aveva tradito i suoi fedeli, perché la politica dei “Tassi Zero” annunciata successivamente alla tragedia del WTC 2001, fu il propulsore che diede l’avvio al rally del metallo giallo che in 10 anni lo portò da quota 350$ a 1700$, impallinando Gordon Brown, successivamente scomparso dalle scene.
Fatti analoghi accaddero all’inizio del 1975 quando il Time, dileggiando i rialzisti sull’Oro scriveva: “l’Oro è caduto di 14$ in 3 sole sedute fino a quota 105$, minimo di 31 mesi, un livello disastroso per i goldbugs, che non molto tempo fa predicavano un prezzo di 300$ o più”. Ricorsi storici che assomigliano molto alle previsioni di pochi mesi fa, quando erano in molti a prevedere l’Oro a 2000$, chi a 3000$ e potremmo andare oltre. Attenzione però, perché l’Oro è beffardo e difficilmente domabile e interpretabile, il crollo degli anni ’70 ebbe breve durata  perché nell’Agosto del 1976, quando ormai il metallo era calpestato da molti operatori, dopo una caduta del 50%  ci fu una ripresa che lanciò l’Oro fino ai picchi del 1980 sopra citati.
E’ forse per questo che Goldman Sachs, dopo aver annunciato il suo potente segnale di vendita sull’Oro, oggi, solo 13 giorni dopo fa retromarcia e consiglia ai propri clienti di chiudere tutte le posizioni ribassiste?
FTSE MIB: talvolta capita che in Borsa si vedano parvenze di razionalità. Se fosse questo il caso, all’annuncio del prossimo “Governo Napolitano” dovremmo vedere il nostro indice volare a quota 16,800, lo stesso livello toccato il 25 Febbraio, quando gli exit-poll illusero i Tori annunciando un esito elettorale con una maggioranza certa. Con una differenza, questa volta 16,800 sarà spazzato via.
MEDIOLANUM: è bastato un miglioramento del sentiment e la caduta dello Spread BTP/Bund per cancellare “l’incubo dell’evasione fiscale”. Massimi abbattuti, 5 primo scoglio, ma noi puntiamo a 7. E se il risparmio gestito va, preparatevi, Piazza Affari sarà effervescente.
STM: qualcuno ancora pensa che abbia il cordone ombelicale legato a Nokia? Obbiettivo di lungo a 9.

 
 
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Calcio d'Angolo (del Volpino) - CHAMPIONS LEAGUE: CON SANTILLANA ERA VAMOS MADRID! CON MOURINHO REMUNTADA?



C'era una volta il Real Madrid di Santillana, Stielike, Gordillo, Michel, Camacho, Valdano, Butragueno e Hugo Sanchez, il Grande Real Madrid, capace 30 anni fa di entrare nella storia con una grande impresa di coppa. Era il 1985, dopo aver perso fuori casa 5 a 1 contro il Borussia Monchegladbach (del grande Uwe Rahn), al Bernabeu va in scena il miracolo del calcio, l'impensabile: Real Madrid 4, Borussia 0. Real passa il turno e vince la coppa.
Oggi Santillana non gioca più, per fortuna diranno l'Inter e gli interisti, visto che era la loro bestia nera, oggi in campo c'è Cristiano Ronaldo e in panchina Josè Mourinho, gli idoli dei giorni nostri. Riusciranno a emulare gli eroi del passato?
Per come la penso io, quelli degli anni '80 erano Dei dell'Olimpo, i protagonisti di oggi al massimo possiamo arrivare a definirli semidei.
C'è chi dice che il calcio è una questione di gusto, di tifo e di simpatie, di chi ti emoziona di più, per questo è stato pubblicato un libro contro il gioco del Barcellona, troppo noioso e quindi brutto.
E' così?
Il calcio è un arte, esistono bellezze discutibili ed esistono opere indiscutibili che diventano appunto opere d'arte.
Quello giocato una volta era un calcio con molti campioni, oggi tuttalpiù si fa grande spettacolo. Due cose diverse.
In ogni caso, mi dispiace che le nuove regole televisive non mi permettano di vedere la partita di questa sera, e nemmeno di poterla sentire alla radio, mi dispiace perchè il Borussia gioca veramente bene, è vivace e generoso, mi accontenterò delle immagini della sintesi, possibilmente senza sapere il risultato;-)
Una volta la sola parola Bernabeu faceva tremare le gambe, sapevi quando entravi al Bernabeu, ma non sapevi se saresti uscito e in che condizioni fisiche e morali. Oggi il Bernabeu è solo uno dei tanti campi che vivono di ricordi, uno dei tanti teatri che contengono e propongono solo uno spettacolo, con emozioni, ma senza l'anima.
Guardate le immagini qui sotto e poi ditemi se c'è una differenza tra quello che è stato e che rimane e quello che oggi vedete e che si disperde e si dimentica nell'inflazione e nel caos di immagini e commenti...




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29 aprile 2013

GOVERNO LETTA - Il discorso di Davide Letta, finalmente un discorso per sognare



Si è appena concluso il discorso di Letta alla Camera, e che discorso! Finalmente si sono sentite parole forti ma educate, lungimiranti e di coraggio. Prepariamoci a sognare, prepariamoci a partire per il sogno, questa è la grande occasione, ne ero convinto prima del discorso, ora ne sono certo. Non roviniamola.
Intanto le Borse volano, soprattutto Piazza Affari. Ricordate cosa avevo scritto Martedì scorso su Panino e Listino? Chi non ha comprato Libero, lo potrà leggere domani qui in replica. Piazza Affari ha rispettato la logica del mio ragionamento.
Aggiungo solo una breve considerazione: Nonostante MOODY'S, nonostante la SPARATORIA, nonostante la RECESSIONE, nonostante l'ostilità della GERMANIA, nonostante la COREA DEL NORD, nonostante MPS, nonostante lo SPREAD, nonostante il FISCAL CLIFF, nonostante la POLITICA ITALIANA, nonostante... aggiungete voi... SI SALE, E' TORO senza alibi. Poi un giorno vi diranno che si deve comprare.
Quel giorno io inizierò a vendere, o almeno inizierò a pensarci...



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ATTENTATO PALAZZO CHIGI, NASCE IL GOVERNO E GLI SPARANO NELLA CULLA




E ora ci faranno la morale? E dovremmo anche ascoltarla?
La morale serve, a differenza di quanto dichiara l'ipocrisia generale, ma in questo caso la lascio a chi la fa di mestiere.
Se ne sta andando una generazione che ha vissuto la guerra, e con loro rischia di scomparire anche la memoria, sono in pochi a capire che se una cosa non è buona e fa male e meglio non provarla, non rischiare, la maggioranza si fa plasmare e vuole provare emozioni in una vita che annaspa tra umiliazioni e noia.
E poi, improvvisamente arriva la violenza e subito cala il panico, tra la meraviglia e la morale. Siamo noi a cercare il problema, perchè siamo pieni di tutto e soprattutto pieni di confusione.
Durante la campagna elettorale avevo scritto che la violenza verbale era agli eccessi, termini brutali come slogan: "morti, zombie, rottamare e tutto quanto si è detto e urlato" termini che sono la bandiera di un'epoca. Non ricordo frasi o discorsi che facciano sognare, viviamo di slogan e violenza, perchè ormai non ci accontentiamo più di nulla, voglia essere continuamente maltrattati e violentati, perchè non ne abbiamo mai abbastanza.
Programmi come "La Zanzara" sono il simbolo di un'epoca, ma non sono una novità, perchè Oliver Stone ce lo insegnò già anni fa, e oggi, con maggiore enfasi si replica. Ma non ne avete abbastanza?
Di così tanto nulla? Di così tanta inutile violenza? Di così tanto finto buonismo che poi sfoga in violenza? Perchè dopo aver trattenuto tanto, in qualche modo l'anima deve sfogare...
E ora si dirà che è colpa dell'inciuco del Governo Letta, come se tutto quanto successo negli ultimi anni, fosse già nel dimenticatoio.
Proprio il Governo Letta, una delle migliori occasioni della nostra epoca, nasce e subito gli sparano nella culla.
Si spera che questo sia solo un caso isolato e non ci siano, come spesso accade, volontà di emulazione,la degenerazione sarebbe drammatica, perchè come ho già scritto, qui in Italia si finirebbe solo con l'amazzarsi tra di noi, poveri mortali, doppiamente mortificati.
Meglio di come l'ho scritto io, lo potete ascoltare nel video qui sotto, un film memorabile, e pensare che è di 20 anni fa. Oggi, ci rimangono solo brutte copie.
ps. non riesco a riportare il video, YOUTUBE non me lo permette, quindi vi riporto il Link.

http://www.youtube.com/watch?v=dBlta6SExM0

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27 aprile 2013

GOVERNO LETTA: Coraggio e Saggezza fanno il momento storico. Grillo e Renzi gli sconfitti?



E' appena uscitala lista del nuovo Governo Letta: Donne, Novità, Giovinezza e Sorprese, questi sono i grandi ingredienti.
Vi rendete conto che stiamo vivendo un momento storico?
Se quello di Monti nel suo incipit era il governo dell'emergenza, questo di Letta potrebbe essere veramente il governo del rinascita.
Tutto sotto la regia del nostro Re: the King maker Giorgio Napolitano, il nostro favorito e soprattutto il favorito delle stelle, ancor prima dell'esito delle elezioni politiche.
Sembra esserci il terreno per costruire qualcosa di duraturo, concretizzabile e realizzabile. Se non ci saranno gravi crisi, delusioni o impedimenti i grandi sconfitti risulteranno Grillo e Renzi.
Le occasioni vengono create dal tempo, devi essere tu pronto a riconoscerle e rischiare. Così va anche in Borsa...



 
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25 aprile 2013

25 Aprile 2013: Allenarsi per Resistere e rimanere Liberi

Buonasera, spero che qualcuno sia riuscito oggi a dedicarsi una giornata di mare o almeno di svago, totale, anche mentale. Una giornata fuori per lasciare a casa la crisi.
A me e' basta poco, e' stato sufficiente vedere il Borussia Dortmund ieri sera per rifarsi gli occhi e per portare deliziare il cervello. Esiste anche una Germania gentile, divertente, creativa e soprattutto coraggiosa, chissà che Merkel e Schauble possano prendere appunti e che l'entusiasmo possa travolgerli.
In Italia siamo sempre in attesa, ma questa volta con grande fiducia, gli indici in questo caso il miglior indicatore di ottimismo.
Per ora, nel giorno della resistenza, ci limitiamo a resistere. E non e' poco.
Resistenza, anche in questo blog, perché non e' certo facile scrivere, costantemente ogni giorno e fare continuamente da spettatore. La mia condizione e' come quella del giocatore infortunato appostato in tribuna, che assiste la sua squadra giocare. La mia fortuna, o sfortuna a seconda dei punti di vista, e' che posso fare anche il commentatore. Guardo, osservo, faccio il tifo, consiglio, magari preparo anche gli schemi, ma non posso giocare, non posso entrare in campo, non posso provare a fare goal e nemmeno contribuire ad aiutare la mia squadra. Sono in tribuna e durante la settimana, mi alleno in disparte, continuo la mia opera di riabilitazione.
Questo stop, l'infortunio, per diversi motivi, dura ormai da due anni e giuro che mai avrei pensato di reggere questa situazione, non operare e continuare a commentare senza farmi prendere dalla rabbia, senza troppi nervosismi e sentimenti di rivalsa a causa delle troppe occasioni perse. La prendo con calma, studio la situazione, faccio dei test, simulazioni per tenermi in allenamento, anche questa e' una nuova esperienza che mi sta insegnando qualcosa, perché le occasioni ci saranno sempre, e per occasioni perse oggi, ne arriveranno altrettante domani. Fortunatamente, a differenza del calcio, nel fare il broker, non esistono limiti di età, non esiste il ritiro ne' un obbligo di pensionamento. Puoi andare avanti fino all'ultimo giorno di vita, Kirk Kerkorian e ancora qui per dimostrarlo.
Lo puoi fare come vuoi e quando vuoi, se sei un uomo libero, questa e' l'altra fondamentale condizione.
Resistenza, costanza, tenacia e libertà... Avete altro da aggiungere.
La mia astinenza ormai dura da quasi 2 anni, conto di tornare presto, sono pronto!

Ps. In esclusiva vi avviso che mi sto allenando per la nostra NEWSLETTER. Mi sto allenando redigendola per un'importatnte istituzione. Anche questo e' un allenamento, una palestra di lusso, visto il prestigioso materiale che mi forniscono.
E poi toccherà a noi, se non troverò i mezzi tecnici per veicolarla, faremo in modo casereccio e artigianale, quel che conta alla fine e' che funzioni e produca risultati. La sostanza più della forma, vale anche per Voi?


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23 aprile 2013

Panino e Listino - MILANO EFFETTO NAPOLITANO? O MARIO DRAGHI? PER PIAZZA AFFARI E GOVERNO, RITORNO AL FUTURO (Mercoledì 24 Aprile in edicola su Libero)


Milano effetto Napolitano o effetto Draghi?
Per Piazza Affari è un "ritorno al futuro" e domani su Panino e Listino (in edicola su Libero) spiego il perchè, un collegamento logico che in Borsa potrebbe trovare realizzazione.


Dicono che i parlamentari ieri applaudivano con gioia, orgoglio ed entusiasmo perchè non avevano capito che gli strali di Napolitano proprio a loro erano diretti. A questo punto mi viene da pensare che tra quelli in maglietta e pantaloncini e quelli sui banchi incravattati, ci sia poca differenza di materia in certe parti del corpo.
Non hanno ancora capito? Capiranno, questa volta capiranno, anche perchè l'alternativa sono gli artigli di Grillo. Questa è la nostra fortuna, o Governo Napolitano alle condizioni di Napolitano, oppure le grinfie di Grillo e le fiamme dello SPREAD. E' proprio questo che ci fa star tranquilli che Napolitano porterà a compimento la sua missione, come vaticinato qui alcune settimane fa quando scrivevo che da quanto mi era stato detto Napolitano aveva il favore delle stelle, brutalmente da me tradotto "Napolitano capo del governo" una figura metaforica che in queste ore si sta concretizzando, anche se fisicamente il capo del Governo sarà interpretato da un'altra figura. Chi? Renzi? Non credo. Amato? Forse. Cancellieri? Difficile. 
E se invece fosse Passera?
Se le cose dovessero invece volgere al peggio, questa volta temo azioni violente, quello che mi preoccupa, vedendo alcune immagini tipo quelle di "PIAZZA PULITA" il programma di Formigli è che alla fine sarà una guerra tra poveri, ci annienteremo tra di noi, un po' come succede allo stadio, lotte tra diverse tifoserie e mai uniti contro chi è veramente colpevole.
A dimostrazione che in Italia siamo sempre tutti tifosi e commisari tecnici, allo STADIO, in POLITICA e come sapete anche in BORSA.


Ecco a voi il pezzo in edicola la scorsa settimana, eccezionalmente di giovedì. Un caso, domani si torna alla tradizione, perchè Panino e Listino tornerà a essere in edicola di MERCOLEDI'...

Dio salvi il Re. Re Giorgio Napolitano 


Libero 18 Aprile 2013
Entelechia: è il modo con cui un organismo tende a realizzare sé stesso secondo leggi proprie, passando dalla potenza all’atto.

Boston, 15 Aprile, sti sta concludendo la maratona, evento importante ma pur sempre locale, improvvisamente si sente un’esplosione, la gente urla, la mente corre e ritorna a 12 anni fa: 11 Settembre 2001, la ferita è rimarginata, ma la cicatrice è sempre lì a memoria, e appena la guardi i fantasmi ritornano. Panico, i sismografi di borsa a Wall Street subito registrano i gradi della paura, il Dow Jones cade. Uno squarcio improvviso nel cielo dei tori.  Dopo la “crisi dell’Euro”, quella della politica italiana e le esitazioni economiche, ci mancava anche il terrorismo. Come si fa ad investire con queste incognite? Giovanni De Maria, professore che ha introdotto i “fatti entelechiani” in economica, spiegava che l’utilità di tale fattore è nel mettere in evidenza “fatti nuovi” ed esterni alle variabili di natura economica che rompono gli equilibri di un modello econometrico; ad esempio: gli effetti della terribilità di una guerra sulla serie dei prezzi rilevati lungo la sua durata. Tradotto brutalmente: i “fatti entelechiani” sono l’alibi di ogni economista e di ogni analista di borsa, che al rimprovero sull’inesattezza delle sue previsioni, davanti alle tragedie come quella di Boston, può rispondere, “non posso prevedere l’imprevisto, è colpa dell’entelechiano”.

Alle incertezze USA, fanno da contraltare le buone conferme dall’Italia: bellezza e crescita al salone del Mobile; Vinitaly frizzante trainato dalle esportazioni; crescono le vendite di bici (uno stimolo per l’auto a produrre veicoli meno inquinanti), vivacità nella creatività italiana. La riprova si avrà a Tokyo, dove in questi giorni è stata inaugurata “Italia del futuro” una mostra in cui il nostro paese metterà in evidenza le eccellenze nel campo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione. Anche la Cina offre buoni spunti, un Pil all’apparenza deludente, tra le righe mostra la crescita dei consumi interni. Da gran esportatore a gran consumatore? Stanno entrando sul mercato 1 mld di nuovi consumatori. Svegliati Italia! Fai squadra e parti per la conquista, sei ancora in tempo, l’EXPO si avvicina.

FTSE MIB: mentre ricadiamo a 15,000 si intravede una soluzione politica. Non vedo drammi, almeno fino al prossimo autunno. I limiti tecnici sono sempre gli stessi. La regola è: comprare sui ribassi.

NOKIA: vigilia della trimestrale, momento atteso per avere nuovi indizi sulla “rinascita Nokia”. Rimango estremamente positivo, limiti tecnici 2,48 supporto, 2,70 resistenza. Sui dati forse balleremo, nervi saldi.

NASDAQ: rispetto la filosofia di De Maria, ma non la condivido totalmente. Gli “eventi imprevisti” sono un acceleratore di trend o una spia di allarme. In questo caso il Nasdaq mi sembra abbia segnato un top di periodo da cui si muoverà tra alti e bassi, in vista di Maggio/Giugno momento in cui potrebbe partire una correzione.

POP MI: siamo di nuovo sopra 0,50. Parte il conto alla rovescia per il rialzo!



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22 aprile 2013

RE GIORGIO NAPOLITANO, LE STELLE L'AVEVANO DETTO


Oggi ho poco tempo, mi limiti a riportare dei pezzi scritti in queste settimane.
Fortunatamente l'Italia ha ancora persone responsabili, meglio ancora se queste sono appoggiate da buone stelle.
Napolitano, Re Giorgio, è una di queste, qui l'avevo scritto poco dopo le elezioni (cliccare qui per rileggere) in ogni caso non importa quando, non importa chi l'ha scritto, quel che conta è l'esito: Napolitano c'è, e ora arriveranno decisioni concrete per il bene comune. Ormai non si può più tornare indietro e non ci saranno più giochi nè temporeggiamenti. Ora si va avanti, e probabilmente lo farà anche Piazza Affari.

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18 aprile 2013

Panino e Listino - LA THATCHER E I DIFETTI DI MEMORIA. BOSTON E WALL STREET, FINE DEL RIALZO? (Oggi in edicola su Libero)



 Margaret Thatcher, Ronald Reagan, Tony Blair e Bill Clinton, se oggi provassi a chiedere quali  fra questi 4 personaggi fossero i colpevoli, o meglio i liberato dell'attuale finanza selvaggia che ha provocato la crisi, sono sicuro che la maggioranza risponderebbe: Margaret Thatcher in primis e poi Ronald Reagan.
Scherzi della memoria, o solo scarsa conoscenza? Ogni volta che si spunta il nome della Thatcher, tra i detrattori partono le accuse contro le sue liberalizzazioni selvagge, l'inizio di quella che poi si è trasformata nella finanza dell'avidità onnipotente. Margaret Thatcher non è certo stata perfetta, e chi lo è, ma si dimentica che la sua azione si concentrò specialmente sull'industria, su quel settore manifatturiero che nell'Occidente dovrebbe essere un settore protetto dal WWF, dato che è in via di estinzione. Come Lei, agì spesso anche Ronald Reagan, mentre si dimentica che la brutta copia (o bella, a seconda dei gusti) della Lady di ferro Tony Blair, agì prepotentemente e forse con interessi, dando splendore a Londra, sopratuttto nel suo aspetto di prestigiosa Piazza Finanziaria, cosa che poi ha portato a quello che conosciamo. A braccetto, poco prima o poco dopo, gli fece compagnia Bill Clinton, colui che annullo il "Glass Steagall Act", con Ronald Reagan l'industria bancaria non ci riuscì. D'accordo, sotto Bill Clinton, il congresso era a maggioranza Repubblica, ma fu il presidente democratico a promulgarla.

L'Italia avrebbe bisogno di una Thatcher? Sul Paese non mi esprimo, sicuramente ne avrebbe bisogno il calcio italiano. Ma vi ricordate cosa successe negli anni Ottanta? Hoolingans vi dice qualcosa?
Ma vi ricordate con quale forza la Thatcher stroncò il fenomeno? Ma vi ricordate che le squadre inglesi furono escluse dalle coppe europee per alcuni anni?
C'è qualcuno oggi in Italia capace delle stesse azioni e dello stesso coraggio? Figuriamoci! Prima di giudicare altrove, di giudicare la storia con le lenti deformate della cattiva memoria, forse dovremmo guardarci in casa, e provare una certa rabbia verso qualcosa che non si smuove, ma che è sempre uguale a se stesso, una brutta immagine.
Chiusa parentesi, oggi Panino e Listino è in edicola (con un giorno di ritardo, giusto in tempo x Nokia), troverete un riferimento a Boston, un avviso per Wall Street e il rialzo? E poi brevi accenni sull'Italia e ovviamente temi operativi.
Altro non vi anticipo, se vi interessa, chiedete.
Qui sotto, come al solito, potete trovare il pezzo in edicola la settimana scorsa.


LIBERO 10 Aprile 2013
“Spendere solo ciò che si ha”  questo era uno dei punti principali del modello economico di Margaret Thatcher, come una brava e oculata “massaia” ricordava  “i penny non cadono dal cielo, si guadagnano qui sulla terra”. Opinione totalmente contraria quella dei due samurai Abe e Kuroda, rispettivamente primo ministro e governatore della banca centrale del Giappone, che si ispirano alla filosofia espansionistica: “se non hai soldi da spendere, stampali”.  A differenza del Regno Unito della Thatcher, in Giappone, oggi, gli Yen sembrano piovere dal cielo. L’ultimo, estremo, e più aggressivo tentativo di rianimare un’economia da più di 20 anni apatica e svogliata. Sono tempi diversi, 30 anni fa si doveva combattere un’inflazione galoppante, oggi a correre è la deflazione, come a dire, ieri i prezzi correvano troppo, oggi hanno il passo del gambero, forse anche questi sono segni che delimitano epoche diverse: la prima apriva alla vitalità, quella odierna la deve ritrovare. Un messaggio rivolto soprattutto all’Europa, autoesclusa dalle grandi manovre: con Svizzera, Gran Bretagna, USA e ora Giappone impegnati a varare stimoli intensivi di politica monetaria non convenzionale, la nostra emarginazione appare paradossale, quanto imbarazzante. Un mondo che stampa esageratamente, è sì un mondo viziato, ma l’ortodossia (di matrice Bundesbank) applicata dalla BCE potrebbe costarci caro, la ripresa, la vita dell’Euro. Un giorno potremmo dire di aver fatto bene a resistere alle tentazioni, avevamo ragione noi! Andando avanti così quel giorno rischiamo di non vederlo, potremmo essere già morti, ha senso? L’occidente finanziario, mettendo le fabbriche del torchio sotto attività intensiva, inquina il mondo, quell’aria la respiriamo anche noi che facciamo i salutisti del denaro, ci intossichiamo e senza nessun beneficio. E come se ci trovassimo in una stanza in cui tutti fumano e noi no, il cancro, da fumo passivo, lo prendiamo lo stesso, tanto vale fumare anche noi.

L’esperimento del “laboratorio giapponese” ci regala più di una speranza, il fiume di denaro stampato dovrà trovare territori d’investimento fertili, non certo i titoli di stato in Yen che rendono lo zero virgola, magari proprio i BTP italiani che fruttano venti volte di più. Nel 2011 il Giappone tese la mano e il portafoglio all’Europa, la tragedia in Marzo (tsunami) bloccò tutto. Oggi sembrano non esserci ostacoli e il Giappone potrebbe rilanciare e raddoppiare, cerchiamo di non perdere anche questa occasione, corteggiamoli e conquistiamoli!

FTSE MIB: “Golden Cross” è uno dei pochi segnali di A.T. che da affidabilità. Consiste nell’incrocio di 2 medie mobili di lungo termine, quando si intersecano sono un semaforo verde alla direzionalità. Nel nostro caso l’hanno fatto verso l’alto, confermando la mia visione rialzista. Supporto sempre a 15,000, prima resistenza a 15,600

TELECOM: fu uno dei primi titoli qui segnalati, fin troppo svalutati. Finalmente se ne sono accorti, arrivano da Oriente. Da tenere e accumulare, prima resistenza a 0,61. Il settore è caldissimo.

TISCALI: a conferma che il settore è caldo. Tiscali potrebbe essere trascinata e uscire dal torpore. 0,040 supporto, prima resistenza a 0,042. E quando romperà 0,05, porceddu e Sassicaia per tutti!



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SALONE DEL RISPARMIO (Università Bocconi - Milano) - Pop Economy, da Lehman Brothers ai giorni nostri



E' iniziato il Salone del Risparmio, subito si va verso il tutto esaurito: grande successo!
Grande successo come lo sono stati il Salone del Mobile, il Vinitaly, il Trading Forum di Rimini etc etc... Mi sfugge un particolare, sono anni che in Italia si organizzano eventi e quasi tutti hanno un enorme successo, allora come mai l'Italia, da anni è costantemente in declino, un Paese che si dirige dalla parte opposta in cui va il successo, la crescita e l'evoluzione?
O la crisi non esiste, i  numeri sono inesatti e ci siamo sbagliati, oppure la crisi c'è, gli eventi hanno successo ma sono poco utili, delle due una, ma fateci capire!
In ogni caso, il Salone del Risparmio mi sembra un'ottima occasione per approfondire la materia in tutte le sue sfaccettature, quest'anno anche in versione teatrale: "POP ECONOMY" la narrazione della crisi degli ultimi cinque anni, dalla Lehman Brothers ai giorni nostri. 
Merita! Per il resto, a voi la scelta, c'è solo l'imbarazzo e magari, capiterà anche di incontrare qualche personaggio interessante, io ho un nome...
 
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