30 giugno 2016

Panino e Listino: SPECIALE "LE 10 DI BUDDY FOX" 2016 (Venerdì 01 Luglio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Le banche italiane saranno salvate?
Proprio nel giorno della nomina di Mouster come nuovo ad di Unicredit, arriva il colpo di scena al novantesimo, giusto alla fine di trimestre e semestre. Piazza Affari sostenuta dalla "mano invisibile". Mario Draghi?
Domani in edicola su Libero, l'aggiornamento al primo semestre 2016 delle "10 di Buddy", le mie 10 previsioni. 
E ora, battiamo la Germania.

29 giugno 2016

Panino e Listino (speciale Brexit): TUTTA COLPA DELLA BREXIT? (Mercoledì 29 Giugno in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 

Chi non ha comprato Mercoledì Libero, si è perso non solo lo "SPECIALE BREXIT", ma anche la "paginata" quasi tutta per me, era a pag.3
Son soddisfazioni.
Ecco il pezzo.



“Lei deve diversificare” sembra essere questa la formula per evitare i rischi. Poi arriva una giornata come Venerdì 24 Giugno e tutto viene cancellato come se fosse scritto sulla sabbia. Avete presente i 3 porcellini? Questa volta il lupo, o meglio l’Orso (l’animale del ribasso) ha spazzato via tutto, anche la casa di mattoni.
Ieri (oggi per chi legge), il rimbalzo c’è stato, uno sganassone e l’Orso è finito al tappeto, sembra che Bud Spencer, prima di lasciarci, abbia voluto farci un ultimo regalo. Temo però che non basterà, ci saranno ancora colpi al ribasso. Nel mare dei mercati, le banche cercano aiuto, sono ferite, e mentre la politica si perde in discussioni e tentennamenti, gli squali continuano a pasteggiare.
Italia, banche, ci risiamo, siamo sempre il pesce grosso, il più prelibato per la speculazione, ed ecco che tornano a suonarci come tamburi. Cambia lo strumento, non più vendendo i BTP, c’è Draghi a proteggerci, ma attraverso le banche, e così che si apre la breccia di Porta Pia per entrare in Italia, ma questa volta non per liberarci, ma per farci nuovamente ostaggi.
Banche italiane e internazionali, ci risiamo, nel 2008 fecero indigestioni di titoli tossici, grandi guadagni, e poi i mal di pancia vennero a noi. Oggi è la volta dei titoli di stato, accumulo senza diversificare, aspettando la mano santa di Draghi, senza valutare i possibili rischi che ora, proprio a causa della liquidità (i QE) si sta amplificando.
Eppure il messaggio che sta passando è un altro: la colpa sono i referendum. Sabato il Sole24Ore titolava: “Shock Brexit, Europa Svegliati”. Tutta colpa della Brexit (per Greenspan è solo la punta dell’iceberg), è molto più facile, intanto il mercato picchia. E’ stato così nel 2008, perché le crisi si manifestano sempre con una faccia, ma il più delle volte è solo una maschera, il volto feroce si nasconde dietro, purtroppo lo si scopre solo quando i danni sono fatti.
In Estate si aprirà una finestra per respirare, a differenza del pensiero comune che si aspetta una stagione di grandi turbolenze, io sono piuttosto tranquillo, perché dopo quest’ultimo sfogo al ribasso, si potrà comprare e stare in spiaggia con tranquillità. L’anno scorso pensavo il contrario, ricordate?
Un riposo, prima della battaglia d’autunno, momento in cui dovremo essere in piena forma per la grande resistenza.
Voglio fare un appello al premier Renzi, la prego, metta in salvo il prima possibile il sistema finanziario italiano, perché quest’autunno il rischio è che l’attuale  crisi si trasformi in un meteorite in grado di colpirci. E noi non vogliamo che le nostre banche facciano la fine dei dinosauri vero?
PIAZZA AFFARI: come una rondine non fa primavera, così due corna non fanno spuntare il toro. Un rimbalzo c’è stato, ma temo di dover rivedere al ribasso gli obiettivi della ripartenza: 14.500/14.000. Forza, manca poco, poi sarà un’Estate di grande respiro e rimbalzo.
INTESA: lodevole il coraggio di Messina (ad della banca), non solo si è messo come scudo in difesa del sistema, ma ha aggiunto che per fermare il “bail-in” si sarebbe incatenato al Parlamento. Purtroppo la banca continua a cedere. Avevo scritto che sotto 2,15 era tragica. Così purtroppo è stato. Lo sapete qual è il prezzo del rischio futuro? Di nuovo 0,80. In attesa del grande salvataggio, ancora piccoli ribassi, prima della ripartenza.
RCS: 0,80 prezzo centrato in pieno. Ora attendiamo sviluppi, sapendo che quel prezzo non ce lo toglie nessuno, nemmeno la Brexit.
SP500: obiettivo correzione intorno a 1.900, poco sotto, poco sopra. Da lì può ripartire tutto. E’ sempre Wall Street a dare la carica al Toro.
STERLINA: se perde  le borse scendono e viceversa. In questa fase, è la moneta inglese il termometro di mercato. 0,8080 è il supporto con l’Euro. Mentre contro Dollaro, la Sterlina rischia anche 1,25.
BUND: quando vedi un titolo di stato, così “grosso” e importante, rimanere sotto zero, capisci che il problema non è la Brexit, ma il debito. E l’eccesso di liquidità, dovuta ai QE, questo problema lo amplifica. Prima o poi la “supernova” scoppierà, stiamo short.
TWITTER: 14$ circa, il nostro prezzo d’acquisto è lontano, e si sale. Ricordate Facebook? Sotto 20$ non la voleva nessuno, quasi nessuno.

24 giugno 2016

Panino e Listino: SPECIALE BREXIT (Sabato 25 Giugno in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 




“Ognuno, nel profondo del cuore, attende l’arrivo della fine del mondo”, credo che proprio oggi le parole di Haruki Murakami (scrittore giapponese “1Q84”) si siano manifestate nei pensieri di molti investitori e risparmiatori.

E’ bastato scorrere i messaggi sul web: “questa volta è peggio di Lehman”, oppure “mai visto un crollo del genere” e di peggio “con la Le Pen scapperà anche la Francia”, fino al gran finale “Trump schiaccerà il bottone ed esploderà tutto”, insomma messaggi di questo tenore che debordavano nella follia estrema. Colpa della troppa informazione?

Trent’anni fa le notizie finanziarie erano scarse e di difficile accesso, molti investitori usandole con abilità hanno fatto fortuna, poi c’è stata l’evoluzione tecnologica, per gli operatori il valore aggiunto erano le indiscrezioni delle banche americane, perché loro, come si dice in gergo, “vedevano i flussi”, in parole semplici avevano accesso alla visione dei grandi movimenti, insomma una democrazia per pochi. Oggi, grazie (o a causa) del web siamo passati al lato opposto, informazione per tutti, dal vertice, alla base, dal guru al piccolo trader, e se prima la difficoltà era la ricerca, scovare la notizia, oggi bisogna filtrare. Ma come si dovevano avere i mezzi allora per procurarsi la “dritta”, oggi si deve avere una preparazione adeguata per saper selezionare, tenere le informazioni buone e gettare il ciarpame, altrimenti la valanga di “rumore” ti travolge, con il rischio di vedere la fine del mondo ovunque, anche dove non c’è.
Ammetto che non mi aspettavo l’esito “Brexit”, come ammetto che non mi aspettavo il “venerdì nero”, ma vedere le borse che corrono anche del 3%, un po’ di allarme me l’aveva creato. Le borse sarebbero scese anche con il “REMAIN”, questo era il mio pensiero, infatti, all’una di notte, con i favorevoli alla UE in vantaggio, vedevo il  futures sul DAX perdere l’1% e la Sterlina svolazzare su e giù. Non certo un segnale rassicurante. Un movimento che con gli esiti negativi emersi la mattina successiva, sono stati ovviamente amplificati dal nervosismo generale. Paura?
Forse politica, non certo economica o finanziaria. Ora la Germania sarà costretta a essere più morbida, e probabilmente Draghi avrà ancor più mano libera. Draghi, appunto, il nostro salvatore, l’unico cigno nero, l’unica mia fonte di preoccupazione potrebbero essere le sue dimissioni. Fino a che ci sarà lui, come fino a quando c’è stato Greenspan, io dormo sonni tranquilli.
I veri problemi sono altrove, sono in Giappone, il $/Yen è arrivato a 100, segnale che i samurai hanno meno grinta. Forse la Brexit è stata la salvezza, perché porterà tutte le banche centrali del mondo a nuovi gesti straordinari e coordinati.
Cosa fare ora? Verzelli (Banca Akros) dice che il lungo termine non fa più parte delle previsioni. Credo di aver sentito le stesse parole, da altri operatori, dopo la Lehman, e anche senza averlo vissuto, qualcuno l’avrà detto anche dopo il lunedì nero (19 Ottobre) del 1987, giorno in cui il Dow Jones perse il 22% in un colpo!
Da quelle macerie, negli anni, nel lungo termine, le quotazioni si sono poi moltiplicate.
PIAZZA AFFARI: non è vero che le borse sono stupide, che non avevano previsto nulla. Milano, ad esempio, è ritornata perfettamente ai livelli precedenti l’omicidio Cox, quando il peso della bilancia sembrava prevalere per i “REMAIN”. 17.800/18.000 era un test, lì infatti ho aperto una posizione al ribasso di breve. Forse scenderemo fino a 15.200, ma è un’occasione per comprare!
LONDRA: le aziende UK vendono in tutte le lingue del mondo e fatturano in sterline. Ora è un vantaggio. L’indice in pericolo solo sotto 5.500
TBOND: e così abbiamo messo la pietra tombale sull’aumento dei tassi Fed. Ricordatevi la teoria “Hotel California”, dai tassi zero non si esce, anzi.
BE: rimane la nostra cassaforte. Sotto 0,50 accumulare.
MPS: se dici che è iniziato il TLTRO2, come minimo ti fanno una pernacchia. Eppure questa è una bella notizia, e una volta che il fumo delle macerie si sarà diradato, magari spunterà Atlante.

 

22 giugno 2016

Panino e Listino: MARATONA BREXIT (Giovedì 23 Giugno in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Buonasera, chi critica la gestione del blog ha ragione, purtroppo il tempo è poco, anche per collegarsi, al momento non riesco ancora ad organizzarmi. Cercherò una soluzione, se avete suggerimenti, meglio ancora.
Tornando all'attualità, in origine la Maratona era in Grecia (ve la ricordate la GREXIT?), ora sarà maratona anche per la Brexit, l'argomento per il "Panino e Listino" di domani è scontato. Meno scontato è quanto scritto nei temi operativi, a mio avviso il rischio non è in Gran Bretagna, non è in Europa, ma si trova in un'altra parte del mondo. Dove? 1,50€ per saperlo è troppo?
In attesa di Libero di domani, vi lascio con un pensiero dedicato a tutti quelli che ancora sono convinti che l'uscita dall'Euro sia la soluzione per l'Italia.

L'articolo è dell'illuminato Nino Sunseri
Io lo dedico a tutti quelli che pensano e che suggeriscono l'uscita dell'Italia dall'Euro come la soluzione dei nostri mali e come soluzione per la nostra economia.
Siete veramente pronti a 10 anni di sacrifici per diventare una tigre del Mediterraneo?
Qualcuno si ricorda chi fosse Domingo Cavallo? L'ideatore del peg, il cambio fisso tra Pesos argentino e Dollaro USA, la fine di quel legame portò alla devastazione dell'Argentina.
Qualcuno obbietta che l'Argentina fu strozzata e soffocata dal Peg. Forse, magari negli ultimi anni, però voglio anche ricordare che prima della crisi, il debito pubblico dell'Argentina arrivó a livelli stratosferici, fu privatizzato tutto il possibile, meglio dire svenduto, e la corruzione continuò a dilagare.
Vi ricorda qualcosa?
I divorzi non sono mai la soluzione, soprattutto se il problema è dentro di se.

 

08 giugno 2016

Panino e Listino: DOPO UN NERO, UNA DONNA, DOPO OBAMA, CLINTON. RIVOLUZIONE O INVOLUZIONE? (Giovedì 09 Giugno in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Hillary ha da poco dichiarato che se vincerà le elezioni, suo marito Bill avrà un posto e un ruolo speciale nell'economia.
Scusate, ho sentito bene? Bill Clinton?
Lo stesso Bill Clinton che annullò il Glass Stiegal act che poi ha dato il via libera alla finanza selvaggia, preparando il terreno alla più grave crisi dal 1929 i cui effetti li sentiamo ancora oggi.
Quel Bill Clinton? Quello che ha abbattuto le muraglie cinesi all'interno delle banche?

Lo stesso Clinton che ha reso fondamentale l'economia, meno la politica estera e che non è riuscito nella riforma sanitaria?
Oggi la Hillary Clinton, dopo la vittoria in California ha raggiunto la piena candidatura per le presidenziali di Novembre. Mi piaceva, mi intrigava, ma dopo quella dichiarazione ammetto che ho tifato per Sanders. Peccato, non ce l'ha fatta e sapete cosa vi dico?
Sapete cosa vi dico, tutto sommato Trump non è poi così male. Can che abbaia, non morde.

Gli USA non finiranno mai di stupire, per fortuna, è il loro bello.

Domani su "Panino e Listino" la bolla dei Bond che già hanno soprannominato... Lo leggerete domani su Libero.
E poi i soliti temi operativi. Chissà se c'è ancora qualche fedele lettore.
E' dura, lo so, a prova di nervi, ma bisogna resistere, la battaglia non è ancora persa. Brexit o non Brexit.