26 luglio 2017

Panino e Listino: 26 LUGLIO 2012, 5 ANNI DOPO ANCORA SUPER MARIO DRAGHI (Giovedì 27 Luglio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



"Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough" era il 26 Luglio 2012, 5 anni fa esatti, Mario Draghi pronunciava le parole che resuscitavano il continente Europa.
Euro, Italia, Btp, Spread, Borse, è come se Mario Draghi (poi diventato Super Mario) avesse detto: alzatevi e camminate, anzi, iniziate a correre.
Così è stato, da allora Milano è quasi raddoppiata, e anche allora, come oggi, le voci di un fallimento del sistema erano ricorrenti, ma allora come oggi, non è successo nulla, se non un susseguirsi a ripetizione di occasioni mancate.
Mario Draghi è per i mercati il nuovo Alan Greenspan, l'ho sempre scritto e nessuno me lo toglierà dalla testa, e come 20 anni fa pensavo che finchè c'era Alan Greenspan ogni correzione  era da comprare a occhi chiusi, così oggi lo penso con Mario Draghi.
Nel 2012 Milano viaggiava in zona 12.000 con il rischio di finire su livelli visti solo nei momenti peggiori della Lira, oggi siamo a 22.000, quasi il doppio in 5 anni, ma ancora la metà rispetto a 10 anni fa esatti. Ritorneremo lassù?
Finchè c'è Super Mario Draghi c'è speranza.
In quell'Estate, mentre Mario Draghi pronunciava quelle magiche parole rianimando il malato Europa, Giorgia scalava le classifiche cantando questa canzone, e come al solito qui su Panino e Listino, qualche punto in comune tra Musica e Mercati Finanziari, siamo riusciti a trovarlo.

Domani in edicola "Panino e Listino" tutto operativo, contenti?

05 luglio 2017

Panino e Listino: SUCCEDE ANCHE AI MIGLIORI, E' SUCCESSO ANCHE A VASCO (Giovedì 6 Luglio in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Buonasera, avete visto la foto?
Come avrebbe detto il povero Paolo Villaggio, l'investimento in Chl è stato una cagata pazzesca!
Dopo Sopaf e Mps un altro scheletro si aggiunge al mio armadio, ma mentre nei due casi precedenti non si trattava di inadempienza o scarsa preparazione bensì di colossale inganno, in quest'ultimo caso la colpa è mia e solo mia e della mia testardaggine. Mia colpa mia colpa mia grandissima colpa.
Per come vedo io i mercati, sbagliano quelli che dicono di non innamorarsi di nulla, non siamo robot, per me la Borsa è anche romanticismo, un contorno che avvolge tutto quanto di lecito o illecito succede dentro la grande foresta incantata, tutti quelli che entrano nel labirinto sanno già che potrebbero uscire vincitori come non uscire mai. Ognuno di noi si innamora di qualcosa, negli anni novanta mi capitò con CIGA Hotels,Sopaf, Bipop e mi andò bene, così all'inizio della bolla andò benissimo con Seat e Tiscali, anche se ad essere sinceri in quel periodo chi sbagliava?
Come andò molto bene con tanti altri amori ora dimenticati, ma come sapete bene le guerre, anche quelle trionfali, non sono fatte di sole battaglie vinte. Prima di Vittorio Veneto ricordate sempre che ci fu Caporetto.
Su Chl che era una Caporetto o peggio un accerchiamento nello stile della battaglia di Maratona con conseguente fuga dei piccoli investitori spaventati, l'avevo capito quando andai alla presentazione di FarmaChl e dei nuovi prodotti, dopo aver assistito alla conferenza e alla prova del prodotto (una grande farsa preparata ad arte, probabilmente con l'uso di comparse) mi dissi, ma davvero può avere successo l'ossigeno terapia?
Peggio ancora dopo aver intervistato il presidente del gruppo il cui nome non voglio nemmeno pronunciare, la mia estrema sensibilità mi mise subito in guardia da una persona dall'aspetto e dallo sguardo poco affidabile, mi sentii come Pinocchio circondato dal gatto e la volpe, ma impersonati da un solo uomo.
Il mercato è fatto anche di queste frequentazioni, non è la Caritas, bisogna essere capaci ad evitare le trappole lungo il percorso degli investimenti, purtroppo questa volta sono caduto.
Avrei dovuto ascoltare quella voce, una volta ancora mi illusi, pensando alla piattaforma della società, mi illusi che potesse essere un oggetto di contesa per i grandi gruppi, e la distribuzione sparsa in tutta Italia che poteva fare comodo a qualche nuovo operatore non dotato di struttura fisica.
Un deal, era questa la mia illusione, Chl, una delle poche creature del Numtel capaci di sopravvivere allo sboom, sarebbe dovuta finire con un'Opa tra le braccia robuste di qualche Big capace di valorizzarla.
Ora è arrivata la notizia, sembra che la parola data dai soci di maggioranza non sarà mantenuta, il pensiero corre alla rabbia e alla delusione degli azionisti e di quelli che hanno creduto a quanto scrivevo. Gli errori fanno parte del mestiere, però sono duri da digerire.
Ora è da vedere cosa succederà, non è detto che finalmente qualcuno possa prendersi tutta la torta a prezzi stracciati.
Per quanto può valere mi scuso per questo grave errore, ben sapendo che tutto è sempre rimediabile, perché come diceva il grande Peter Lynch andare al ribasso ti permette di fare al massimo il 90% di guadagno mentre al rialzo il potenziale è infinito. Così è negli investimenti, bisogna essere consapevoli che non tutti gli investimenti possono andare bene, capitano anche i "cigni neri" o la collezione di scheletri nell'armadio, ma mentre in un eventuale fallimento si perde il 100% di quanto investito, sulle operazioni a buon fine come dimostrano i casi Clabo, Be e altri, il moltiplicatore è infinito. Ci riscatteremo.


Domani su Panino e Listino, sempre che a qualcuno ancora interessi, visto che secondo il Corsera i blog sono morti, troverete il consueto aggiornamento trimestrale delle "10 di Buddy Fox 2017".