30 novembre 2012

ILVA TORNADO, MA PERCHE' ORA?



Se l'uomo non chiude l'Ilva, ci pensa il cielo... sembra questa la risposta di Madre Natura, che ormai davanti all'incapacità di certi uomini, sembra aver esaurito la pazienza.
 Quello che mi chiedo, probabilmente per ignoranza mia, ma l'Ilva è diventato un problema ambientale così d'improvviso? Prima non lo era?
Fortunatamente l'Italia non è fatta solo di Riva, ma ci sono anche i Cucinelli, e sono molti. 



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RALLY DI NATALE - Maya permettendo, intanto vince Nokia



Vince, o meglio, stravince Nokia. Pochi voti, è vero, ma il risultato è schiacciante: Nokia 55%, Apple 27%, Rim Balck Berry 11% e ultima Google (intesa come sistema Android) al 5%.
Insomma, Babbo Natale ha scelto il cellulare che regalerà nel Natale 2012, sarà Nokia e noi speriamo tanto che Babbo Natale faccia ancora tendenza e che il colosso finlandese compia il miracolo.
I grafici (quasi) ci credono, solo un piccolo sforzo, sopra 2,80 le ipotesi e le speranze si trasformeranno in conferme.
Per quanto ancora può valere il mio giudizio, sapete che io ci credo.
Per quelli che hanno seguito le segnalazioni su Panino e Listino (Libero) quest'Estate abbiamo centrato il minimo a 1,40, gran colpo perchè da lì, quando nessuno ci credeva più, il titolo è raddoppiato, per quanto riguarda invece la previsione di inizio anno "LE 10 DI BUDDY FOX" il risultato è ancora deludente, ma la rimonta è appena cominciata.

Per quanto riguarda il Rally di Natale 2012, sempre Maya permettendo, dobbiamo metterci d'accordo sul peso della percentuale e sul significato del termine: quando per voi un rialzo diventa rally? Quantifichiamo, perchè come diceva sempre mio nonno, l'importante non è spiegarsi, ma capirsi.
E dopo aver capito questo, potremmo votare il nuovo sondaggione che trovate qui a destra sotto l'indirizzo email.
Spero che questa volta la partecipazione sia più corale, o siamo solo i soliti 20 a leggerci? Altrimenti non si spiegherebbero i 700 visitatori che negli ultimi giorni si confermano con costanza...



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27 novembre 2012

Panino e Listino - GRECIA, FRANCIA O SPAGNA PURCHE' IL TORO MAGNA



Amo il pane, il suo profumo, la franganza, la croccantezza, ne mangerei e ne ho mangiati quintali. 
Solo guardare le baguettes nella foto, già mi mette l'acquolina in bocca, sarebbe un peccato farle esplodere, e sarà appunto difficile che accada.
Pensavo di rientrare prima, e invece è già molto tardi, sono stanco e vorrei staccare la spina.
Domani mattina sveglia all'alba, tutti a comprare il pane e poi ci si vede in edicola... Sembra quasi fatto apposta: "Panino e poi Listino":-) e magari ci facciamo anche un caffè, che ne dite, ci sta?;-)
Buonanotte Guerrieri 



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Panino e Listino - IL PROLOGO, TRA GHIGLIOTTINE E BAGUETTES (Mercoledì 28 Novembre in edicola su Libero)



Eccomi Amici, situazione un po' concitata, dentista, visite, un po' di qua e un po' di la e non essendo dotato di iPad (troppo scarso!;-)), appena mi ritrovo davanti al desk, nella mia tana, scrivo e comunico con voi.
Brevi e fresche: il pezzo per Libero è andato in stampa, domani mi trovate in edicola; Nokia continua lo smaltimento degli eccessi, evviva, torniamo in zona accumulo; il nostro indice FTSEMIB si è fermato giusto giusto a 15,500, come ho scritto prima è probabile che si vada un po' giù prima di tornare su, ma stiamo solo caricando la molla.
Intanto per voi, come tradizione, il pezzo andato in edicola la scorsa settimana, e poi se sono in tempo ci riaggiorniamo, ok?

Libero 21 Novembre 2012
“Cosa resterà di questi anni 80” cantava malinconicamente Raf, “cosa resterà del Governo Monti” urlano inferociti cittadini e risparmiatori. Probabilmente resterà un altro Governo Monti. Nuove tasse e delusioni, possibile che sia solo questo il ricordo? Facciamo un viaggio nel tempo, Novembre 2011, sale in cattedra il “governo dei professori”, la situazione finanziari è drammatica, lo spread (termine fin troppo abusato) BTP/Bund tocca nuove vette, la febbre è altissima, Piazza Affari è un bagno di sangue, l’Europa scivola, l’Euro no. Novembre 2012 un anno dopo, la febbre è passata, lo spread cala, Piazza Affari (dopo essere scesa ben più in basso) è sugli stessi livelli, poteva andare meglio? Difficile dirlo, non avremo mai la controprova, certo poteva andare peggio, ma non può essere una consolazione. Un anno fa Monti disse: “il nemico numero uno è il debito pubblico”, avendo ben presente la sua costante crescita, dobbiamo ritenerci sconfitti? Ascoltando le voci del mondo sembra che il Debito sia un’ossessione solo dell’Europa, Giappone, USA e UK sudano al torchio come degli indemoniati, il problema quindi è un altro, ma è anche vero che se chiedi sacrifici ai cittadini, devi anche dare e mantenere con loro le promesse fatte. Voto 6+, Italia sulla buona strada e l’Europa? Secondo Greenspan difficilmente l’Eurozona riuscirà a rimanere unita. Apriti cielo, diluvio universale di critiche sull’ex banchiere centrale, accusato di essere il colpevole di ogni male. Prego che Draghi e Bernanke riescano nella loro opera, altrimenti sarà difficile salvarli dal linciaggio mediatico. Ora vogliamo il salto di qualità, grazie anche ai banchieri centrali stiamo uscendo dalla palude, Roma non è stata costruita in un giorno, solo un po’ di pazienza ancora…
FTSE MIB: “la strada è ancora lunga, ma l’Italia uscirà prima dalla crisi”, questa volta non è Buddy Fox a dirlo, ma la prestigiosa Carmignac, leader nelle performance tra i fondi azionari. Lo so che è difficile da credere, fa parte del rischio dei mercati, il treno passa, sta a te decidere se salire. E quest’anno probabilmente passerà anche la slitta, perché Babbo Natale potrebbe fare il rally in borsa. 15,700, sopra è Natale di festa.
CHL: perseverare non è sempre diabolico, a volte è prova di coraggio e tenacia. Su CHL si persevera, forse scivolerà anche fino a 0,06, poco conta perché qui si parla di potenziali guadagni con lo spostamento della virgola.
RISANAMENTO: immobiliare, il ritorno dei morti viventi? Come già scritto, in USA le case non sono più degli zombie, il mercato si è risvegliato e i titoli di conseguenza. Ora, come tradizione, l’Italia dovrebbe seguire e Risanamento sembra il titolo ideale su cui puntare. 0,15 è un buon ingresso.
NIKKEY 225: Zingales ha detto che il Giappone potrebbe essere la Grecia del futuro. E’ chiaro che all’economista fa gola lo scettro dei gufi in mano a Roubini. E se invece vi dicessi che il 2013 potrebbe essere l’anno della resurrezione per il NIKKEY? Copritevi però sullo Yen, fase di indebolimento in corso.





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PORCA TROIKA,LA GRECIA SOFFRE ANCORA



Finalmente la soluzione? Non ancora, all'Europa piace difficile, e quindi si prolunga l'agonia.
Potremmo dire, tutto nella norma, la soluzione si trova, ma non subito, bisogna aspettare, soffrire, friggere i nervi e poi, solo per chi avrà pazienza e tempo di aspettare, arriveranno i rialzi.
Per la Grecia sulla carta è fatto, mancano solo i sigilli, per i mercati ancora no, o almeno i mercati non si mostrano soddisfatti.
Sembra esserci il rischio di un'altra scivolatina, o se volete temporeggiamento, ma tutto questo sarebbe sempre e solo il prologo per l'ultimo rettilineo che porterà alle feste di fine anno. Rally di Natale 2012, per me è Sì!
15,700 si dimostra il livello scolpito nella pietra, l'ostacolo che per ora frena il toro, presto questo masso sarà saltato, magari improvvisamente, ed è proprio per questo motivo che è sempre meglio continuare l'accumulo sulla debolezza.
Seminate, investite, presto arriveranno i risultati... In alcuni titoli sta già spuntando il verde, o come diceva Bernanke si vedono i primi germogli della crescita.
 


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26 novembre 2012

Rally di Natale 2012 (test di connessione) - NOKIA CORRE QUANTO MATTEO RENZI? (+ nuovo Sondaggione)



Buon inizio di settimana! Pronti per il decollo?
Eh sì, ci siamo quasi, o si parte questa settimana o anche per quest'anno le renne rimangono in Lapponia.
Avete visto Nokia? http://trafficantevolpino.blogspot.it/2012/11/babbo-natale-2012-nokia-per-tutti.html?utm_source=BP_recent  Come avevo scritto la scorsa settimana, prima che il titolo si lanciasse, "quando torneranno sopra 4, perchè ci torneranno, rimarrà solo un rammarico, quello di non aver potuto mediarle a 2 e sotto 2, ma tutto questo è solo frutto dei miei errori di gestione..."
Nokia la scorsa settimana è salita quasi del 30% e tutto in sole 5 sedute, una percentuale simile a quella realizzata ieri da Matteo Renzi, candidato che nel nostro SONDAGGIONE ha stravinto le primarie, sondaggio che questa volta non ha rispecchiato la realtà dove invece ha vinto Bersani. Ultimi, qui come nella realtà la coppia Tabacci e Puppato, questo era fin troppo facile, ben più difficile è fare delle previsioni di Borsa, soprattutto quando le cose torneranno ad animarsi e tutti sapranno qual è il titolo migliore, sarà difficile frenare gli entusiasmi e rimanere con i piedi per terra.
Nokia oggi rallenta, un atteggiamento del tutto fisiologico, se si vuole un rialzo sano e senza bacilli, si scarica anche perchè ci troviamo davanti la resistenza regina, 2,80, superata questa potremmo metterci in panciolle, seduti davanti al caminetto, pronti ad aspettare Babbo Natale con i suoi doni. Perchè è vero o non è vero che Babbo Natale arriva dalla Finlandia? Casualmente è proprio lì la sede della Nokia. E' tutto scritto nelle stelle...


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24 novembre 2012

PRIMARIE PD - Nel nostro Sondaggione stravince...



Nel nostro sondaggione sta stravincendo Renzi, la povera Puppato per ora nemmeno un voto.
Ma dal numero dei votanti mi pare di capire che nel mio blog sono tutti del Pdl o con Grillo. Oppure qui abbiamo l'antipolitica e gli astenuti?
Mah, capirvi!;-)

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23 novembre 2012

ITALIA SVIZZERA, ACCORDO FISCALE BYE BYE?



Sono sempre stato convinto che l'accordo fiscale tra Italia e Svizzera non si sarebbe mai fatto, o almeno non sarebbe mai stato raggiunto con la severità dichiarata dagli organi di governo. Ne sono stato sempre convinto fino a qualche giorno fa, devo ammettere che le ultime dichiarazioni hanno fatto vacillare questa mia convinzione, anche se tutt'ora continuo a chiedermi se questo sia il modo per stanare i "furbi", prima li avviso e poi do la caccia a quello che trovo, cioè, nulla!
Oggi arriva la sorpresa, il Bundestag boccia l'accordo fiscale raggiunto tra Germania e Svizzera, per la Merkel una nuova sconfitta, ed ecco che torna la fiducia nella mia convinzione iniziale. E ti pareva!
Al lupo al lupo, continua a gridare, ma il lupo non si vede.
Ma se un giorno decidessero di fare una legge retroattiva per beccare anche quelli che già sono scappati, sarebbe un reato?
Difficile che accada, arriverà prima la ripresa economica e bye bye a tutte le varie tasse, il Debito starà già calando e saremo tutti a far festa per i rialzi di borsa. 



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OSCAR GIANNINO OSPITA DAVIDE SERRA, OPERAZIONE OMINO BIANCO


A poche ore dall'attesissimo voto delle primarie del Pd, ecco che per Matteo Renzi viene calato il Jolly!
Davide Serra, enfant prodige della finanza, odiato dalla massa che lo definisce come uno degli untori speculatori, viene ospitato nel programma di Oscar Giannino, operazione "Omino Bianco" ed è subito amore!
Senti parlare Davide Serra e non solo dopo un attimo vorresti affidargli tutti i tuoi risparmi, di più, vorresti averlo avuto come padre ed educatore.
Non voglio aggiungere altro, non voglio ironizzare, nè criticare, altrimenti poi mi si dice che sono polemico e che contesto, ma a me queste operazioni di immagine non mi piacciono, questi passaggi improvvisi in tintoria che ripuliscono personaggi poco amati mi fanno molto ribrezzo. E non perchè Serra abbia qualche colpa particolare o perchè sia considerato da me un personaggio "sporco", lo conosco poco e non mi permetto di giudicare, ma l'operazione che ha poco di trasparente. Fino a poco fa si considerava la speculazione nel suo insieme una cosa diabolica e poi improvvisamente si trasforma il carnefice in una vittima, meglio in un salvatore. Sono questi estremi che rovinano, oltre che una finanza sempre più invadente e tossica, per il corpo e per la mente.
Mi ricordo quando toccò a Colaninno, ai tempi poco conosciuto, quante sponsorizzazioni dall'alto per la sua scalata Telecom, era un'operazione innovativa, liberava il sistema da poteri che la imbrigliavano. E mentre l'operazione era in corso sentivo i dipendenti Telecom spaventati da quello che sarebbe successo con l'arrivo dei capitani di ventura Colaninno e Gnutti.
Chi aveva ragione?

L'apoteosi nel programma di questa mattina la si raggiunge quando viene pronunciata la parola COERENZA, che chimera, sempre adulata, corteggiata, figlia di tutti e di nessuno, nelle parole, e poi nei fatti è sempre orfana. Per piacere, basta con questa ipocrisia! Mi stupisco sempre che ci sia il codazzo che annuisce a mai nessuno che si "ribella" dicendo: "ma ci credete così stupidi?"
Altro che operazione "omino bianco" questa mattina è andato in onda il "mulino bianco", mancava il bambino Renzi che giocava con la palla e poi faceva merenda. Leggere attentamente gli ingredienti prima di votare.







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22 novembre 2012

MARIO DRAGHI personaggio Volpino 2012


















 Galleria di foto per il nostro personaggio dell'anno 2012, a voi la scelta, io sono conteso, ne ho più di una tra le mie preferite.
Casualmente il giorno della copertina coincide con il Thanksgiving Day, una coincidenza che non c'entra nulla con Mario Draghi, ma è anche vero che questa data non si dimentica e quindi (nel caso questo blog continuasse a vivere) potrebbe diventare una nostra tradizione...
Probabilmente Mario Draghi si aggiudicherà anche la copertina di Time, e pensare che qui stava per vincere la Grecia, non male, nonostante tutto Atene potrà rifarsi vincendo il titolo come miglior borsa del 2012. Non male nell'anno della "Grande Crisi", lo stesso anno in cui più volte si è celebrata la fine dell'Euro. 
Ho già il titolo del prossimo best sellers: "La crisi dell'Euro, il grande bluff".
A questo punto possiamo dire, per fortuna abbiamo Mario Draghi, presto lo vedremo vestito da Babbo Natale, perchè sarà anche grazie a lui se andremo dritti verso il rally, dritti dritti verso l'abete luccicante, con o senza Atene, con o senza baguettes.

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21 novembre 2012

Panino e Listino - RISANAMENTO, E HO DETTO TUTTO



Vola RISANAMENTO, e intanto chiudo gli occhi e sogno: "a Piazza Affari oggi vola il titolo Risanamento, anche grazie al pezzo scritto da Buddy Fox nella sua rubrica -Panino e Listino-"... siiiiiiii, ti piacerebbe vero?!;-)
E perchè no?
Magari un giorno, per ora il titolo vola perchè è ben impostato, perchè ha molto carburante, tutte qualità che hanno permesso di leggere come molto positiva la notizia uscita questa mattina relativa a un accordo con BNL.
Certo, sono distanti i prezzi e i fasti degli Champs-Elysees, ma si può recuperare e molto!
Il titolo sale, tanto basta per sfamare il cinismo che sembra sempre più dilangante.

Ps. Nonostante la stop alla GRECIA, le ghigliottine usate da Moody's per bocciare la Francia, la borsa sale, vi serve altro per avere la conferma del Sentiment positivo, non vi bastano le mie previsioni?;-)

Ps2. ogni tanto propongo qualche nuovo singolo. Quello di oggi  mi piace molto, e poi vista la giornata di festa, acceleriamo con l'allegria! 



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Sondaggione copertina TIME 2012 - DRAGHI, GRECIA UN TESTA A TESTA



Pensavo che il sondaggione sulla possibile copertina dell'anno 2012 di Time potesse raccogliere grandi adesioni e e regalare stimoli, mi sbagliavo, per questo concludiamo e chiudiamo oggi. 
Finale testa a testa tra Draghi (troppo facile) e Grecia (incredibile). Solidarietà italiana in azione?
Questa sera conosceremo il volto del personaggio che comparirà nella nostra copertina 2012.
Ultime ore, ultimi voti. 
E intanto, nonostante la Grecia, il Toro va...

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20 novembre 2012

Panino e Listino - UN ANNO DI GOVERNO MONTI, COSA RESTERA'? (Mercoledì 21 Novembre in edicola su Libero)



 Buonasera, il pezzo è appena andato in stampa, e già da ora vi avviso che tra i titoli segnalati ci sarà anche Lei, sì Lady CHL. Non mi nascondo, la faccia c'è sempre, nel bene e nel male, sempre sul campo.

Il Governo Monti compie un anno, ovvio quindi un breve giudizio, e poi analisi generale e consigli operativi, Piazza Affari, qualche titolo e una chicca. Sì una vera chicca, perchè il 2013, oltre che anno di grazie per le Borse, potrebbe essere l'anno per... beh lo leggerete domani, o la prossima settimana, scegliete voi.

ps. situazione greca più rilassata, sembra che vada tutto in porto, Babbo Natale sta scaldando le renne!
ps2. serata alla presentazione del nuovo Messaggero, c'erano tutti, un breve elenco: Francesco Micheli re delle scalate, Pelliccioli bei tempi quelli delle Seat Pagine Gialle, Ghizzoni, Formigoni, il direttore Napoletano, Confuorti, De Paolini (ora vice direttore al Messaggero), Casini, Gabriele di Genola, Nagel. C'erano tutti i "Poteri Forti" e poi c'era Palenzona, i pesi massimi;-)
All'entrata mi è passato di fianco e mi ha sfiorato Claudio Costamagna, profumo di finanza;-)
Qui sotto, come tradizione, il pezzo andato in edicola la scorsa settimana.
Ci leggiamo domani,
Buddy Fox


LIBERO 15 novembre 2012
“Wall Street alarm as Obama faces gridlock”, così titola l’inglese The Times il giorno dopo la vittoria di Obama, l’unico quotidiano internazionale a non enfatizzare la riconferma del presidente Usa, niente brindisi, subito i problemi, uno su tutti: il fiscal cliff.
La fine del 2012 è vicina, e Maya permettendo, entro quella Obama data dovrà trovare una soluzione per sistemare il nodo del Debito americano, l’ostacolo maggiore lo trova nella camera dei deputati perché lì la maggioranza, essendo Repubblicana, gli è ostile. Il tempo scorre e le società di rating premono, il fiscal cliff, ovvero il precipizio fiscale potrebbe far cadere la locomotiva americana in un burrone profondo. Ecco il motivo per cui il giorno dopo la vittoria elettorale di Obama Wall Street è caduta oltre il 2%. Difficile da credere, visto che il fiscal cliff è un problema noto da settimane, non è una novità. Si è anche detto che la borsa tifava per Romney, e la vittoria di Obama ha deluso. Anche a questo è difficile credere, visto che la vittoria dei Repubblicani avrebbe portato alla vicepresidenza il “Tea Party”, un partito che da tempo vorrebbe la cancellazione della Fed, sì proprio della Fed, l’istituzione che fino a ora ha salvato sia l’economia che Wall Street. Forse per trovare una spiegazione alla discesa dei mercati si dovrebbe volare in l’Europa, dove anche la roccaforte tedesca inizia a mostrare le sue crepe: produzione in calo, idem per gli ordinativi e anche gli indici anticipatori Ifo e Zew da mesi si rincorrono al ribasso. Peccato che solo qualche mese fa il ministro Schauble avesse dichiarato che l’economia tedesca stava si rallentando, ma rimaneva comunque forte e resistente a ogni choc. Draghi li aveva avvisati, e ai nuovi dati negativi, l’Euro si è subito indebolito, spingendo in alto il Dollaro e affossando le Borse, altro che fiscal cliff, it’s the economy, stupid! Due anni in più alla Grecia per alleggerire il debito, è solo il primo passo, ora anche la Germania ha paura. Temporeggiare non basta più, si deve agire, ora tocca alla Spagna, lo sa Draghi e lo sanno anche i mercati.
FTSEMIB: il meglio deve ancora venire, l’ha detto Obama e l’ho scritto più volte anch’io. Il meglio per l’economia e anche per Piazza Affari. Siamo ingabbiati tra 15,000 e 15,700, stiamo ritrovando le energie, presto arriverà l’attacco.
TELECOM: due erano le regole da rispettare per quest’anno: attenzione ai falsi segnali e comprare solo sui ribassi. Telecom è stato uno dei primi titoli segnalati in questa rubrica, il motivo era l’inizio di un’inversione di tendenza di lungo termine, con l’avvertenza di fare attenzione ai falsi segnali ribassisti. Il titolo ha ondeggiato, sparato alto e poi ritornato sul posto. E ora si risveglia, tra le piramidi di Piazza Affari entra il faraone Sawiris. Come reagiranno le mummie in Telecom? Dopo aver venduto gran parte della telefonia, possiamo permetterci di perderla? La partita è solo all’inizio, nuova vita per Telecom! Presto anche per Tiscali...
CHL: vedi le regole sopra. Sforato 0,07 e poi subito rientrati. Qui si deve osare, perché se gratti con pazienza la pietra grezza, prima o poi trovi l’oro.




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BABBO NATALE 2012 - Nokia per tutti



Bonjour, come vi avevo preannunciato erano in arrivo novità sulla nostra beniamina Nokia, e le novità ieri sono arrivate, tanto da far balzare il titolo e lanciarlo tra i top della giornata.
Dovevano arrivare delle novità, e perchè non ce le hai anticipate?
Semplicemente perchè mi sono stancato di fare una beneficenza che non porta benefici per nessuno, e che per me (e indirettamente per le persone che seguo) sono solo ostacoli e svantaggi e mi porta solo danni.
E' sempre più difficile scrivere quando si è parte in causa, quando si ha per così dire dei "conflitti d'interesse" e rimanere ugualmente imparziali e distaccati, è sempre più difficile quando la strada è in salita, ma ogni giorno ci proviamo, è questa la sfida più grande, costante imparzialità per il bene di tutti.
Nokia ieri ha annunciato di aver fatto il tutto esaurito per il suo LUMIA 920 sul mercato tedesco, la rivincita è solo all'inizio.
In tutto questo, rimarrà solo un rammarico, non averlo potuto comprare ai prezzi segnalati di 1,50 e nemmeno di 2. Quando tornerà sopra 4, perchè ci tornerà, il rammarico sarà forte, ma sarà anche solo colpa della mia cattiva gestione. Dagli errori s'impara e l'esperienza aumenta, questo è il valore aggiunto che ti permette di sopravvivere ed esserci ogni giorno, solo così potrai vedere NOKIA rinascere.



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19 novembre 2012

DA REPORT A RADIO24, DA PONZELLINI AGLI EMIRI ARABI



Monti sembra aver convinto gli Emiri Arabi a investire in Italia, evviva! Oppure no?
Subito a Radio24 contestano: "qui si comprano l'Italia in svendita!" Barisoni prontamente replica: "il problema è che in Italia non vuole investire nessuno".
Strano, solo qualche mese fa, l'invasore straniero si era accaparrato aziende prestigiose quali Bulgari, Parmalat ed Edison, per citare solo le maggiori e in quel periodo proprio Barisoni disse: "se non ci svegliamo si comprano l'Italia..." o qualcosa di simile.
 Io capisco che ogni giorno per portare a casa la pagnotta bisogna creare dibattito, o meglio, polemica, ma un filo di coerenza, non chiedo troppo, solo un filo per dare alle persone sempre più disperate e confuse, una luce di chiarezza anche solo per capire, chiedo troppo? 
Tornando al tema delle conquiste nella nostra penisola, il problema è che abbiamo pochi audaci conquistatori, capitani di ventura non ce ne sono, imprenditori capaci di espandersi all'estero se ne vedono veramente pochi, eppure i soldi ci sono, ma le idee? Il coraggio? La lungimiranza? Assenti ingiustificati, meglio concentrarsi nella polemica che confonde e nell'attesa, gli altri comprano.
Meglio Report, complimenti al programma della Gabanelli, rimane la numero uno di un giornalismo d'inchiesta in estinzione.
Coraggiosa, Lei sì, come i giornalisti che compongono la squadra del programma. 
Complimenti per la puntata di ieri sera, a un certo punto mi sono perso, mi succede spesso, fa parte dei miei limiti, però le storie rimangono sempre molto avvincenti.
Report, tutt'un altro pianeta. Per fortuna esiste.



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CHL - Dal sogno, all'ossessione



Briatore/Crozza mi direbbe: "tu Buddy, che hai creduto per anni in Chl e che in tutti questo tempo non ha prodotto nè utili, nè guadagni, ma solo sooogni... per me, sei fuori".
Briatore nel suo business training mi avrebbe già buttato fuori dal suo ufficio, ma Briatore è un vero e sano punto di riferimento?
In tutti questi anni ho imparato che se ho un'idea fissa in testa, per quanto tempo possa passare, a cambiarla mi faccio solo del male. Devo invece perseverare, perchè se l'ho pensata, covata, rimuginata, allora è l'idea giusta.
Tutte le volte che ho stravolto le mie idee, ho avuto sempre sconfitte, dilapidando e rovinando quanto fino a quel momento avevo costruito.
La parte finale dell'anno è sempre stata la mia bestia nera, lo è stata perchè invece di proseguire coerente il mio percorso, l'ho stravolto, rovinandomi tutti i Natali. D'ora in poi, me lo sono promesso, da solo o in compagnia, seguirò percorso mentale che mi sono tracciato, percorso che ormai è diventato profondo come un solco, tracciato sulla pelle e sul cuore. CHL fino in fondo, il momento giusto è sempre più vicino.



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Settimana Corta - CRACK, GRECIA, FISCAL CLIFF... THANKS GIVING DAY E RALLY DI NATALE



"Crack" è il titolo del documentario di Formigli, Piazza Pulita, piazze sporche di sangue. Pubblicizzato a leva su Twitter, se lo conosci lo eviti, ma era quasi impossibile, visto che in ogni istante partiva lo spot. In onda venerdì sera su La7, dopo Crozza, come dire, alle risate seguono le lacrime, e il weekend inizia in allegria e con grande ottimismo e speranza verso il futuro.
Come cambiano i tempi, dai ristoranti pieni, ai ristoranti saccheggiati per la fame.
Ammetto che l'ho visto, la mia curiosità è difficile da imbrigliare, ma non l'ho visto tutto, ne avevo abbastanza, Formigli è bravo, ma al tempo stesso è un "terrorista" dell'informazione catastrofista. Se lo guardi e non ti crei protezioni e anticorpi mentali, entri in un vortice di panico, sei pronto per il precipizio, altro che fiscal cliff, armati di un paracadute, se ce ne sono ancora.
Esco, prendo un po' d'aria per riflettere, e dal caos informatico televisivo, tra urla, contestazioni, violenza, sangue e fine del mondo anticipata (poveri Maya, vi hanno tolto il copyright), mi immergo nel silenzio della città, il traffico d'improvviso è un sollievo, non ci sono urla, non c'è brigantaggio, la gente passeggia tranquillamente, i locali non sono pieni, ma c'è ancora un po' di gente che con spensieratezza si gode la serata dopo una giornata faticosa. Insomma, non è tutto da buttare.
Sui mercati, con il "CRACK" greco e spagnolo sempre incombenti, inizia un'altra settimana difficile, dopo il meno 2%, si riparte, e nonostante tutto, si sale. Anche qui, non è poi tutto da buttare come vogliono farci credere.
Questa sarà una settimana corta, visto che giovedì in USA si celebra il "Thanksgiving Day", il venerdì nonostante Wall Street aperta, il clima sarà vacanziero, il ponte delle festività che abbraccerà l'Europa, vista l'influenza che ancora ha l'America nei confronti dei mercati europei.
Domani tocca all'esito greco, finalmente si arriva a una decisione, credo che andrà tutto bene, ma il nodo più fastidioso, rimane quello spagnolo, è già deciso, si dovranno chiedere gli aiuti alla BCE, è inutile aggrapparsi all'orgoglio, così si rischia di contagiare ancora l'Italia, in un'inutile perdita di tempo, un temporeggiamento corrosivo, perchè alla fine lo sappiamo tutti quale sarà la decisione finale e allora, viste le perdite di tempo passate, meglio agire subito!
Il "Fiscal Cliff" in Usa invece sembra a buon punto, Obama e la politica americana non ha nessuna intenzione di ripetere l'esperienza dell'estate 2011, le bocciature in alcune parti del mondo, sono un insegnamento, qui in Europa ancora no.
Escludo però che le buone notizie a Wall Street possano arrivare come una sorpresa nel ripieno del tacchino, ma più si faranno strade le aperture, meglio il mercato potrà reimpostare la risalita verso il Rally di Natale.
Sì, quest'anno è molto probabile che le renne abbiano energia di supportare Babbo Natale. Un Natale reale più povero, un Natale finanziario più ricco, tutto aiuta per evitare quella catastrofe da molti evocata, chissà perchè, chissà per cosa...
Meglio far circolare le belle notizie, perchè ci sono e presto le vedranno tutti, anche i catastrofisti.



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16 novembre 2012

LA PROTESTA EUROPEA E LA CRISI ITALIANA, SOLO SLOGAN?



Sto leggendo un bellissimo pezzo su "IL GIORNO", illuminante, voglio farvi da specchio e provare ad accendere anche voi,  riporto letteralmente: "purtroppo è accaduto che l'intera società italiana negli anni scorsi si sia abituata a vivere in un'abbondanza che non era reale. E' duro ammetterlo ma è così. E quindi bisogna fare dei passi indietro..."
Ecco, questo è l'unico punto su cui non sono d'accordo, o meglio, ripensando a quanto si diceva solo qualche anno fa, non mi trovo d'accordo con l'analisi attuale.
Provate, sforzate un attimo la vostra memoria e ricordate quanto si diceva solo qualche anno fa, prima che iniziasse nel 2008 la "Grande Crisi", in Italia si continuava a ripetere che si era fermi, che eravamo un Paese a crescita "ZERO VIRGOLA", che c'era la stagnazione. Senza contare quanto diceva la gente comune, i commercianti, i venditori, crisi, zero vendite, si tirava a campare. Ma come al solito, la memoria tende a cancellare i drammi, e si ritorna al "si stava meglio quando si stava peggio".
La verità è che l'Italia, tranne la breve parentesi di fine millennio (1997-2000), non cresce da più di vent'anni e quando prima si cresceva, era solo grazie alla droga della SVALUTAZIONE COMPETITIVA!

L'ITALIA NON PUO' PIU' SVALUTARE PER ESSERE COMPETITIVA
Alla fine degli anni Novanta abbiamo avuto possibilità e occasioni per ristrutturare la nostra industria, grazie all'avvento dell'era dei tassi calanti. Ma ricordate a che livello erano i tassi a inizio anni Novanta? 

Quell'opportunità non l'abbiamo colta, e con il passare degli anni, prima o poi arriva in cui si paga il conto, e più passa il tempo, più il conto sale. Ora non è più un'occasione, ora è diventato un obbligo. Il meglio deve ancora venire!

Molti Paesi, in primis la Germania, hanno colto quell'occasione, hanno faticato, sofferto, oggi ne godono i frutti, avvalendosi di una maggiore resistenza alla crisi, questa è una realtà indiscutibile, mentre per noi, in ogni momento c'era sempre una scusa: il Debito (sempre stato nel periodo sopra il 100%), c'era il caro Petrolio, c'era l'inflazione, la caduta delle Torri etc etc... Tutte scuse che valevano per noi, come valevano per gli altri paesi, ma per noi e solo per noi, erano ostacoli insormontabili.
Dobbiamo smetterla di lamentarci e guardare solo al presente, veniamo da una ferma cronica, ossidata da anni e per smuoverla, ora, ci vuole tempo e maggiore fatica, ma ce la possiamo fare, come ha detto Monti "è una medicina amara, ma bisogna berla"...
Oggi c'è la disoccupazione, c'è l'evasione, c'è il Debito, non mi pare che sia nulla di nuovo, è un disco che si ripete e questo disco prima o poi bisogna pur romperlo e cambiare musica!
Siamo stati anticipatori nel Debito, la prima Nazione a creare un enorme debito pubblico (gli altri oggi ci stanno copiando), siamo stati i primi a fare debito a leva societario (vedasi come abbiamo rovinato Seat Pagine Gialle), ora vogliamo essere per primi fautori di qualcosa di creativo e positivo?
Quello che manca è l'equilibrio, la crescita tornerà, perchè con più o meno fatica, il cammino è iniziato, trovare un equilibrio sarà un po' più difficile, soprattutto se la violenza diventerà fattore preponderante...

ps. Proposte per il sondaggione? Da quel che ho capito, le voci da me indicate, vi hanno soddisfatto.

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2012, UN NATALE DIVERSO?



Nella mia mappa immaginaria sulle Borse, avevo tracciato un possibile rialzo verso Dicembre per poi assistere a una flessione per fine anno, propedeutica per un inizio 2013 vivace e brioso.
Tutto da rifare, ma non in negativo, probabilmente quest'anno vivremo il famoso (e quasi mai realizzato) "RALLY DI NATALE", sia per Wall Street, sia per l'Europa ma soprattutto per Piazza Affari.
Ammetto che negli ultimi anni, l'ultima parte dell'anno è sempre stata a me ostile, probabilmente non solo negli ultimi anni, ma questa volta potrebbe essere diverso, questa volta potrei prenderci, occhio!
I livelli su Piazza Affari sono già noti, sulle altre Borse devo aggiornali, anche se per il Dax ho dedicato un post, e lo confermo.
Capitolo Telecom, oggi si è detto che l'euforia è già sfumata. Credeteci. Telecom è andata a chiudere il gap, la partita è appena iniziata. Si confermano le regole del 2012, comprare solo sulle discese e attenzione ai falsi segnali.
Dunque, nessuno sconforto, non mollate, il meglio deve ancora venire!



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GREENSPAN BOCCIA EURO ED EUROZONA


La notizia l'ha appena letta Barisoni su Radio24, criticando e schernendo la dichiarazione, imputandogli inoltre di essere uno degli autori dell'attuale crisi.
Nessuno ricorda com'era la situazione ai tempi di Greenspan, con operatori, giornalisti, economisti, tutti genuflessi davanti alla presenza della "Sfinge" Greenspan. Ogni riunione Fed era una celebrazione liturgica, ogni qualvolta Greenspan parlava, la platea era con il fiato sospeso, tutta concentrata nella benevolenza del Guru.
Pensando a quanto sta accadendo ora, penso sia il caso di pregare, altrimenti non sarebbe difficile immaginare i futuri titoli nel caso la crisi degenerasse. Povero Draghi, cosa ti faranno. Preghiamo per te.
Ps. la vignetta che vedete qui sotto, è la stessa che utilizzai 7 anni fa, al passaggio di consegne da Greenspan a Bernanke, non era messa a caso, già anticipava quanto è successo subito dopo. Miopia?



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15 novembre 2012

TIME SCEGLIE IL "PERSON OF THE YEAR 2012", NOI CHI VOTIAMO?



Come tradizione, il prestigioso settimanale Time è pronto a pubblicare la copertina di fine anno con il "person of the year 2012", e noi del Trafficantevolpino, proviamo a scegliere il nostro personaggio?
Qui a fianco ho inserito alcune proposte, l'ho fatto al volo, e quindi, conoscendo anche i miei limiti mentali, molti mi saranno sfuggiti, ho quindi bisogno dei vostri suggerimenti.
Votate o proponete e vediamo se troviamo il personaggio 2012?
Che ne pensate?


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MARIO DRAGHI ALLA BOCCONI, MAGNILOQUENZA IN CATTEDRA



Mario Draghi, magniloquenza in cattedra, non trovo aggettivo migliore.
E per un attimo, tutti si dimenticano di Bilderberg, dei Poteri Forti e altre amenità varie...

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DEBITO E DEFAULT - Per la Napoleoni è l'Argentina l'esempio da seguire. E l'Ecuador?

"Se il debito è illegittimo non si paga", a dirlo era il presidente dell'Ecuador Raffael Correa, che ancora oggi conferma le scelte definite a suo tempo da molti irresponsabili e rilancia: "mi limito a dire che le scelte ortodosse non hanno risolto il problema del debito" e aggiunge "qualche anno fa ci hanno inserito nell'asse del male per non aver pagato parte del debito, quella scelta oggi mi da ragione. Abbiamo rinegoziato il debito, affrontato alcune questioni che riguardano il funzionamento della nostra economia dominata dagli oligopoli e l'economia è ripartita". Subito nei PIGS scatta lo spirito di emulazione, tra gli italiani, spagnoli, portoghesi e greci la domanda sorge spontanea: "perchè anche noi non facciamo come l'Ecuador".
Qualcosa di simile lo pensò anche la nota economista Loretta Napoleoni, la sua teoria, più volte enunciata prendeva spunto dall'esperienza argentina, sono molti gli italiani che a loro malgrado ricordano quell'incubo. Fallire, svalutare e poi rinascere, il tutto condito da qualche anno di profonda sofferenza, ma poi si rivede la luce e torna la crescita e la prosperità.
E' proprio così? E' così semplice?
L'Argentina nel 2001 si lanciò nell'esperimento, fallì, per uno stato il verbo non è quello giusto, la ristrutturazione del debito è il termine più adatto, gravò su molti piccoli risparmiatori in tutto il mondo, portò il suo popolo alla protesta e alla fame, ma da lì mise le basi per una ricostruzione economia.
Tutto bene, ma come va oggi l'Argentina?
E' nuovamente crisi, dopo solo qualche anno di prosperità, anni di cui hanno goduto molti altri paesi senza necessariamente passare per l'inferno sociale, e ora appena i paesi emersi iniziano a rifiatare, l'Argentina cade come tutti gli altri.
A me tutti questi economisti che esercitano e sperimentano le loro folli e acrobazie teoriche, cercando la formula magica della crescita economia infinita, mi irritano molto, mi sembrano assomigliare a quei giudici irresponsabili (oggi molto criticati) che emettono sentenze e dopo qualche anno si scoprono sbagliate, a rimetterci è sempre il cittadino che finisce in galera (perchè anche il debito è una prigione), succube degli esperimenti altrui, trattato come una semplice cavia.
E poi c'è il Giappone, un paese vecchio, come l'Italia; un paese che non consuma, più o meno come l'Italia, un paese in cronica deflazione, qui non ci assomigliamo; un paese con un DEBITO/PIL superiore al 200%, noi ci stiamo arrivando,  e nonostante tutti questi "difetti" le agenzie di rating non lo condannano, non viene pressato e nemmeno punito dagli investitori, anzi, capita spesso che nei momenti di crisi dei mercati ci si rifugi nello Yen, come luogo di salvezza. E soprattutto, succede che nonostante il Debito mostruoso, il Governo (pronto a nuove elezioni) e la Banca Centrale, sono pronti a inondare il Giappone di nuova liquidità, un torchio che lavorerà facendo gli straordinari, pur di incendiare l'inflazione e rilanciare l'economia.
Due mondi diversi, l'inferno e il paradiso, ma nello stesso pianeta.
Perchè invece dell'Argentina, non impariamo dal Giappone, vivere per soffrire, non è un bel vivere.






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Allarme Maltempo - E POI RICOMINCEREMO A COSTRUIRE SUL FANGO?


E appena si ritireranno le acque, il sole avrà asciugato l'asfalto e il fango sarà faticosamente pulito, per le zone risparmiate sarà tutto dimenticato e chi avrà subito il danno rimarrà con i cocci da riparare.
Solo allora si ripotrà parlare di edilizia come volano per la ripresa economica. Ma ci credete?
Ogni anno, tra terremoti, innondazioni, nevicate e altri eccessi atmosferici ci ritroviamo con un paese in allarme, cittadini disagiati, feriti, morti, danni a monumenti, danni ambientali e piano piano il gioiello italiano si sgretola e si imbruttisce. E noi pensiamo a costruire, ancora?
Quanti avvisi dovremmo ricevere ancora prima di capire che la strada è un'altra?
E mi stupisco dei giornalisti, che in "tempo di quiete", quasi si commuovono davanti alla crisi dell'edilizia, intervistando e rilanciando la costruzione nel paese. Senza contare l'assurdo, oltre che costoso progetto del "PONTE SULLO STRETTO", mi chiedo quando potrà arrivare la sterzata.
Il Paese ha bisogno di essere ristrutturato, messo in sicurezza, abbellito e soprattutto va curato, quanti posti di lavoro si potrebbero creare da queste attività, che a loro volta farebbero da volano a un boom turistico?
Continuiamo a farci del male, e qualcuno pensava che Tafazzi fosse fuori moda...



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14 novembre 2012

PANINO E LISTINO, ci vediamo domani in edicola?



Questa settimana, eccezionalmente di giovedì.
Da una parte il "Fiscal Cliff", dall'altra lo scontro di ideologie tra rigorismo ed espansionismo, di quale malattia soffrono ora i mercati?
La foto è il grande antipasto, dice tutto...
Ci vediamo domani in edicola?;-)

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13 novembre 2012

"Panino e Listino" (in edicola su Libero Mercoledì 14 Novembre 2012) - I MIEI CAVALLI DI BATTAGLIA INIZIANO A TROTTARE?



RETTIFICA, C'E' STATO UN IMPREVISTO, IL PEZZO ANDRA' IN EDICOLA GIOVEDI' 15 NOVEMBRE. SPERO DI AVERVI AVVISATO IN TEMPO.

Scrive nei commenti "THE DOCTOR", uno dei lettori di vecchia data, tra i più fedeli: "Oggi buon segnale, no?
Dalla spirale negativa (+spread, +svalutazioni bancarie + crolli in borsa+ spread..) ad una virtuosa (-spread+utili+rialzi e poi di nuovo - spread, ecc...)?

Bravo Ciop bel colpo con i bancari.. "
Gli rispondo: "Una rondine non fa primavera, soprattutto in questi momenti, dove non esistono più le stagioni;-)Finchè non superiamo i 15,700 non si va da nessuna parte, ma c'è anche il bicchiere mezzo pieno, sulle cattive notizie e sui tentennamenti europei non si crolla più.
Leggete tra le righe e sui dettagli che si costruisce un sentiment.
A dp
Buddy"

Altro da aggiungere? Per ora no, sarei solo noioso e ripetitivo, meglio leggersi il pezzo su Libero in edicola domani. Storia e operatività, con due miei cavalli di battaglia, come diceva qualcuno "si inizia a quagliare"?
Come tradizione vi riporto qui sotto il pezzo andato in edicola la scorsa settimana.
Se ci sono domande, proposte o critiche, avete i commenti a vostra disposizione.
ps. SINTESI in crollo verticale. Illusi da più parti, inchiapettati sempre dalla stessa. Io avevo avvisato.



Libero 07 Novembre 2012
“Ero intenzionato a comprare Apple… ma l’ho vista crollare da 700$ e ho cambiato idea. Credo che il titolo ora sia rischioso, che ne pensa?” Questa è la domanda, che un piccolo risparmiatore ha posto all’esperto, nel corso del programma radiofonico “Questioni di Borsa”. Lungi da me criticare l’operatività altrui, ma è la logica che mi sfugge. Una delle risorse che rende più forte l’investitore nel corso degli anni è l’accumulo di esperienza. “Dobbiamo imparare dagli errori degli altri” diceva lo scrittore  Levenson, “non potremmo mai vivere abbastanza per commetterli tutti personalmente”, ed è a questo che serve il programma sopra citato. Ma non basta, ci vuole memoria, solo così l’esperienza potrà diventare veramente efficace. Ma la memoria è labile, soprattutto in borsa, sono le emozioni ad avere il sopravvento, ed è per questo che nonostante gli eventi del passato, l’euforia e il panico continuano ad alternarsi, un bene per chi riesce a mantenere l’autocontrollo, un male per tutti gli altri. Tutt’ora mi stupisco, nonostante gli anni passati sui mercati, e continuo a chiedermi: “come si fa a pensare che un titolo sui massimi sia conveniente e non lo sia più dopo una pronunciata correzione?
“Il guaio principale del denaro è che ti fa fare delle cose che non vorresti fare”, diceva Mannheim al giovane Buddy, una frase che non tramonta mai e che molti investitori dovrebbero tatuarsi sulle mani, prima di premere il fatidico click sul mouse. Corsi e ricorsi della storia di Borsa, altrimenti non si spiegherebbero le valanghe di acquisti per una Tiscali sopra i 100 euro, e l’indifferenza totale oggi quando il titolo quota un irrisorio 0,045. Rischio o saldo?
FTSE MIB: “il salto di qualità”. Questo è ciò che chiedo ora a Piazza Affari. Guardate dove ha aperto Milano lunedì mattina, sotto 15,700, la fatidica quota. Prima rotta all’insù e poi viceversa. Non è più tempo di tentennamenti, con o senza Obama, è l’Europa che ora deve dirigere le danze e Piazza Affari dovrà essere la regina del ballo.
WALL STREET: Obama contro Romney, per chi tifa Wall Street? A guardare l’andamento del mercato, la risposta è fin troppo facile: tutte le volte che i sondaggi davano largamente in testa Obama, Wally saliva, quando in testa era Romney, Wally scendeva. Il tema più importante sembra un altro, ed è il referendum su Bernanke: sì o no? Sappiamo già che se vincerà Obama, avremo un taglio agli incentivi fiscali e nuove iniezioni di liquidità da parte della Fed; mentre se vincerà Romney, Bernanke verrà esiliato e il bilancio statale cadrà in nuovi stimoli. Cosa scegliere? Il debito deve essere affrontato, non ci sono scorciatoie, meglio farlo con Bernanke come alleato.
DAX: “ci vorranno 5 anni per uscire dalla crisi”, stupisce il pessimismo della Merkel, solo qualche mese fa Schauble, non uno qualunque, ad affermare la resistenza economica della Germania a dispetto della crisi. Il Dax non sembra preoccuparsi dei propri governanti, tanto da essere ritornato ai massimi di un anno fa. Sopra 7,500 direzione massimi 2007.
MEDIOLANUM: il settore del risparmio gestito sembra non soffrire della crisi, vive in un altro pianeta? Sicuramente è un elemento di buon auspicio per la nostra Borsa. Alcuni titoli sono già partiti, altri come Profilo stanno scaldando i motori. Mentre Mediolanum deve semplicemente superare quota 4.





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09 novembre 2012

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE - Meglio il discorso di Obama o di Lucia?


In mezzo al pubblico, in clima familiare, tra ringraziamenti e anedoti, il comandante in capo, l'uomo più potente al mondo, un'entita superiore, dimostra di essere uomo, un essere umano, si ferma e scende una lacrima. Toccante, meraviglioso, umano.
Piano, lentamente, ma sta cambiando e si parte sempre dalla cima e si scende a valle.

Tornando al precedente discorso di Obama, tra i commenti, mi ha particolarmente colpito quello di Lucia, ho pensato che non tutti li leggono i commenti e quindi mi è sembrato giusto metterlo in evidenza, direttamente in "prima pagina".
Meglio il discorso di Obama o di Lucia? La fortuna è averli entrambi tra di noi, due in più per cambiare e migliorare.
E intanto si va nel weekend avendo tamponato la negatività e dalla prossima settimana si torna a spingere.
Forza guerrieri, non molliamo proprio ora.


"...la nostra non è solo una crisi economico-sociale, magari lo fosse, la nostra purtroppo è una crisi umana trasversale. mai in 50 anni di vita mi sono confrontata con una simile pochezza di spirito, di cultura, di valori, di voglia di fare e di capire. mai in 50 anni di vita ho visto al posto in cui dovrebbe risiedere l'animo umano un simile vuoto pneumatico. gli unici sentimenti che siamo disposti a provare sono il rancore e l'invidia. i colori buoni per ogni stagione sono il blulivido e il verdebile... ma quali abbracci, quali empatie, quali collaborazioni possiamo affrontare se non siamo nemmeno in grado di passarci accanto senza risentirci d'essere stati sfiorati. quale speranza possiamo nutrire se abbiamo addirittura danneggiato una parola bella e luminosa come "speranza" che dovrebbe essere slancio, propellente per le nostre azioni, riducendola al senso di attesa inutile e vana.
Crisi esistenziale finanche per le parole, che futuro ha una società dal vocabolario limitato a qualche borborigmo. che futuro può costruirsi chi pesta, strepita, dileggia, in nome di chissà quale oscuro senso dell'umorismo e in virtù di chissà quale diritto divino. che contributo può dare all'evoluzione della specie chi non si cura delle "regole della casa" e ogni volta che vi entra sporca urla e lascia la propria pipì negli angoli...
per fortuna madre natura ha il suo corso imperturbabile. per fortuna il tempo scorre inesorabile. per fortuna il firmamento non muta il suo moto in funzione dell'uomo... per fortuna.
.."


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08 novembre 2012

IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE - E' Obama il problema dei mercati? (Duran Duran - "Meet el presidente")


AGGIORNATO

E' online il nuovo SONDAGGIONE (qui a destra)
Obama vince, e subito scende tutto, colpa sua?
Le interpretazioni sono sempre le più disparate, divertenti, assurde e anche esilaranti, la verità, leggere il sentiment del mercato rimane sempre un esercizio molto complicato.
Il giorno successivo alle elezioni, dopo la chiusura negative delle borse europee, e con più vigore dopo quella pesantemente in rosso di Wall Street, si è detto che i mercati bocciavano la rielezione di Obama e che questo risultato era la dimostrazione che la finanza tifava per Romney.
Insensato, niente di più falso è assurdo, perchè se ritorniamo alle aperture europee e alle chiusure asiatiche, quando la vittoria di Obama era già conosciuta e proclamata, la positività sui listini era netta ed evidente.
Se non è Obama il problema dei listini, allora lo è il "Fiscal Cliff"?
Anche questo non è vero, il problema fiscale e del debito USA non è cosa nuova, da mesi si va ripetendo che dopo le elezioni USA il problema sarebbe stato affrontato e che le divisioni politiche sarebbe state uno scoglio all'approvazione delle nuove manovre. I mercati vogliono novità, i mercati scontano con anticipo le notizie, quindi nemmeno questa può essere considerata la causa della discesa..
Se invece proviamo ad analizzare con attenzione il corso della seduta, notiamo che dopo il tentativo rialzista provato in mattinata, arriva un brusco scivolone, concentrato all'ora di pranzo, i dati negativi tedeschi, le parole di Draghi che evidenziano la flessione economica in Germania e le prospettive di accentuata debolezza in Europa hanno travolto prima l'Euro, poi gli Spread tra centro e periferia e infine le borse continentali. Inevitabile quindi  che nel pomeriggio anche Wall Street venisse contaggiata dal pessimismo, dato che, pochi lo ricordano, il giorno della vigilia elettorale, con un Obama ancora preferito dai sondaggi, Wall Street aveva dato la benedizione che un robusto rialzo.
Se poi cerchiamo conforto in specifiche micro correlazioni, notiamo che la gran parte di analisi e previsioni si dimostrano totalmente sballate: l'elezione di Obama doveva esaltare Marchionne e la Fiat, vista l'amicizia e il sostegno totale durante il precedente mandato, invece che fa il titolo? Meno 6%, peggior titoli tra i principali a Piazza Affari. La riconferma di Obama doveva essere il propulsore per le energie alternative, infatti il presidente è convinto sostenitore del "carburante verde", e che fanno i titoli del settore? Tutti giù, mentre resiste il Petrolio. Ma lo schiaffo più grande lo sentiamo guardando il Dollaro, infatti la rielezione di Obama doveva essere il macigno che schiacciava il biglietto verde, visto che era implicita la riconferma a massima fiducia verso Bernanke e le sue strategie. Niente di più falso, Euro in picchiata e quindi Dollaro in impennata.
Difficile interpretare il mercato, ancor più difficile prevederlo e anticiparlo, soprattutto nel breve, ed è anche per questo che nel breve preferisco le previsioni di ampio respiro, proprio per non cadere nelle trappole emotive del momento.

Il "Fiscali Cliff" in un modo o nell'altro sarà sistemato, gli USA non hanno nessuna intenzione di ricevere bocciature dai Professori del rating, ne di pagare maggiori interessi aggravando il peso del Debito, questo però non vuol dire che automaticamente Wall Street farà nuovi record. Continuo ad aspettarmi prestazioni migliori dall'Europa e soprattutto Piazza Affari, dove la negatività di breve sembra agli sgoccioli. Per quanto riguarda il Forex (Mercato valutario) rimango fermo su un futuro rafforzamento del Dollaro, delicato e modellato nel tempo, come già da mesi scritto nel libro "GUIDA FOREX 2012". Lo so, è un ragionamento controcorrente, perchè la conferma alle politiche di Bernanke potrebbe far pensare a un Dollaro debole, ma ho le mie ragioni per credere che ci troviamo ormai in una fase in cui il Dollaro recupera forza e non solo per motivi di maggiore rischio mondiale. 
Per ora, il percorso si è dimostrato corretto, da 1,45/1,50 siamo scesi a 1,20 e ora siamo a 1,27, mi aspetto ulteriori discese, la forza e la velocità dipenderanno dai prezzi. Ovvio che sotto 1,18/1,16 sarà precipizio, ovvero un "Forex Cliff".



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LE PROVINCE TAGLIANO IL RISCALDAMENTO ALLE SCUOLE? NON CI RIMANE CHE IL CELTIC


Anche le province nel loro piccolo s'incazzano. Arriva il ricatto, ecco la novità. I responsabili delle province hanno comunicato al governo che se non si fermerà la cancellazione delle province (leggasi accorpamento, ma si sa che ognuno interpreta a modo suo), saranno costretti a interrompere il riscaldamento delle scuole. Costretti, dicono loro. Ma siamo arrivati a questo punto, a punire i bambini per il proprio egoismo e l'avidità politica?
E io che mi sarei aspettato una protesta del tipo: "se il Governo Monti non cambia, ci tagliamo gli stipendi, e interrompiamo il riscaldamento dei nostri uffici". I sogni si possono fare solo in America, in Italia dobbiamo continuare a sbracciare per non affogare.
Per fortuna c'è sempre il calcio e la Champions League, sport e spettacolo, qui si può ancora sperare nel cambiamento, succede che la cenerentola del girone (Celtic) vince contro la regina (Barcellona) più ricca. E' un sogno che diventa realtà, la licenza poetica corre libera in ogni zolla del campo.
Lo sport lo vedi in campo, lo spettacolo sugli spalti, che brividi, tanto che Rod Stewart (primo tifoso del Celtic) alla fine piange. Non è la Fornero, e quindi nessuno lo critica, anzi la commozione è contaggiosa.

Io spero che dopo quest'ultima sparata, gli italiani si sveglino veramente, e invece di attaccare il solito e comodo bersaglio del Governo, Mario Monti, la Fornero, Grilli e tutti i poteri forti, inizino a dare un'occhiata ai poteri piccoli. Piccoli sì, ma capaci di incatenare e immobilizzare l'Italia.
Per fortuna c'è il Celtic, si può sempre sperare.




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07 novembre 2012

OBAMA e Buddy Fox: "Il meglio deve ancora venire"



Sì, lo ammetto, sono io il ghost writer di Barack Obama;-) 
"Il meglio deve ancora venire", già sentito!;-) Quante volte è stato scritto qui in questo blog?
Sebbene in termini specifici e non globali, il senso era quello. "Il meglio deve ancora venire" era lo slogan appropiato, giusto per l'attuale momento, non solo per creare false speranze, ma per dare fiducia, perchè bisogna crederci, perchè ci sono ora gli uomini e i mezzi per provarci e per riuscirci
Quante emozioni di prima mattina, un monologo che regala brividi, al tempo stesso carica, d'improvviso cancella ogni cattivo pensiero, riparti da zero, è questo il momento per agire.
E poi ascolti l'informazione italiana, e tutto smonta, si affloscia e capisci perchè questo paese ancora non ce la fa, non può farcela, è impedito nella mente e nel corpo. 
Non avevamo un Ronald Reagan, non abbiamo un Barack Obama, la speranza è che l'America sia ancora un'anticipatrice di mode. 
Non c'è stato nessun inghippo nei voti, nessun pareggio, nessun trucco nei voti, tutta malizia e cultura del sospetto che solo in Italia può ancora attecchire, al di là dell'Atlantico non si perde tempo, si festeggia, ci si riposa, ci si ricarica e poi si parte.
L'uomo ha bisogno di sperare (HOPE), l'uomo ha bisogno dei sogni, l'uomo ha bisogno di una spinta per crederci, tutto si può fare, anche uscire da questa crisi economico sociale, anche salvare il Pianeta Terra, attraversare questa trasformazione, uscire dal buio del tunnel, riaccendendo la luce esclamando: "sì questo mi piace, è un mondo bellissimo!"
Abbiamo vissuto il terrore dell'abisso, pensavamo di non farcela, ora abbiamo la nostra possibilità.
Ora tocca a te Barack Obama, se il primo mandato è stato una novità, una rappresentazione da vetrina, una piacevole scoperta, la conferma che in America è vero "si può fare!", ora tocca al secondo atto, quello dei duri, dell'agire, berremo la medicina amara, non sarà facile, ma solo così potremmo stare meglio.

Per celebrare il momento, non riesco a trovare canzone migliore. Spesso usata a sproposito, come ora da me, non c'entra nulla con quanto accade oggi, ma le note, chi la canta, la grinta, la carica, questa è la canzone che nella sua musica celebra la riscossa americana, interpretata dall'americano.
E su queste note, un desiderio anche per l'Italia, basta divisioni inutili, cooperazione finalmente anche per noi.




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RISORGIMENTO IMMOBILIARE - Freddie Mac rivede l'utile, il mattone è ora un'occasione, anche in Italia (HOME - David Byrne e Brian Eno)



Più che una targa rappresentativa, sembrava una lapide commemorativa.
Freddie Mac, insieme a Fannie Mae, erano tra le grandi responsabili della bolla immobiliare 2008, oltre che un buco senza fondo che fece lievitare il debito americano su livelli considerati insostenibili.
La solita miopia verso il futuro. 
Dopo numerosi segnali premonitori, oggi si scopre che Freddie Mac non è più uno zombie, un divoratore di denaro pubblico, ma una società capace di rialzarsi e rivedere la luce in fondo al tunnel. E' di ieri la notizia boom, Freddie Mac riporta un utile di 2,93 mld di Dollari rispetto alla precedente perdita di 4,4 miliardi.
Si aggiunge il commento di Layton, il ceo del gruppo che prevede un continuo miglioramento del mercato immobiliare.
Novità? Non per noi che già da settimane anticipavamo questo recupero, non per merito nostro, ma per gli indizi che provenivano dalle mappe della Fed.
Non si tratta di un revival di bolla immobiliare, ma semplicemente di un riassorbimento dovuto all'eccessiva negatività dovuta allo scoppio della bolla. Ed è solo l'inizio, di strada da recuperare prima di ritrovare un equilibrio ce n'è ancora molta, anche per il mattone tricolore.
AEDES, Risanamento e Prelios sono i titoli più volte segnalati, e voglio sottolinearlo, è la prima volta che mi faccio sedurre dal settore immobiliar, una seduzione fin troppo facile, oltre che molto conveniente. 



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06 novembre 2012

ELECTION DAY USA 2012 - Domani su "Panino e Listino" non solo elezioni USA, ma molto USA



Ormai ci siamo, il "fantasma Florida 2000" a mio avviso è molto lontano, le Borse, l'economia, la politica in quel periodo erano in una situazione diversa, anche le aspettative erano diverse, tutt'oggi mi chiedo, se avesse vinto Al Gore, che mondo avremmo oggi?
Anche con Al Gore la borsa sarebbe scesa, ringraziate però Bush, perchè senza di lui non avremmo visto la successiva sparata verso i massimi.
E oggi? Obama o Romney?
A vedere gli ultimi andamenti, anche del comparto finanziario, se le banche a parole appoggiano Romney, nei fatti sembrano tifare per Obama.
In ogni caso, chiunque vinca, il tema dominante sarà il Debito, e questa volta non sarà in Europa, il macigno sarà trasferito dall'altra parte dell'Atlantico. Il Dollaro trema?
Con Obama, e quindi con Bernanke, il viaggio non sarà poi così tumultuoso, anche se, come dice il nostro Mario Monti "è una medicina amara, ma bisogna berla". Dopo staremo meglio, sicuramente.

ps. per chi l'avesse perso, ecco il pezzo della scorsa settimana, andato in edicola eccezionalmente di Giovedì, il giorno dei Santi. Ne avevamo bisogno!;-)
Da domani si torna alla normalità, sempre di Mercoledì, il mio giorno fortunato, un pezzo che vi consiglio, questa volta mi compiaccio e mi autocelebro;-) Vale la pena di leggerlo.
E ora godiamoci le elezioni, aspettando il "SALTO DI QUALITA'"...
ps.2 non mi avete scritto nulla sulla colonna sonora, che ne pensate?

Libero Giovedì 01 Novembre 2012
 “Impianti all’estero e ingredienti di casa” questa è l’ultima strategia di Giovanni Rana (patron dell’omonima azienda) per esportare i tortellini in America. La buona cucina non conosce la crisi, tanto che l’azienda cresce sia come fatturato che come numero di occupati, ha però un grande difetto: non è quotata in Borsa. Technogym ha appena inaugurato un centro avveniristico del benessere made in Italy e anche se l’azienda fattura per gran parte all’estero, il cuore rimane sempre in Italia, peccato però che non sia quotata a Piazza Affari. Avio, gioiello della tecnologia italiana, alla quotazione in borsa ci stava pensando seriamente, ma dalle ultime notizie, sembra che l’entrata sia rinviata sine die. Potrei continuare con decine di altre aziende, gioielli italiani che non hanno nessun interesse a stringere legami con la finanza. Questo è uno dei principali motivi per cui Piazza Affari è crollata al ventesimo posto tra le piazze finanziarie mondiali. L’altro motivo che penalizza la Borsa di Milano è la sua composizione, gli effetti della bolla finanziaria sono ancora presenti nel sistema, tutti i titoli che anche solo odorano di bancario o simile, devono ancora sopportare una lunga e lenta degenza. Piazza Affari di questi titoli è colma, e sebbene contenga anche titoli scalpitanti e di belle speranze, si trova a dover sopportare zavorre di maggior peso.
Piazza Affari è oggi come un albero d’autunno, perde molte foglie, aumentano fallimenti e ritiri dal listino (opa e delisting in gergo tecnico) è un albero che ha bisogno di essere infoltito, operazione faticosa, ma la Primavera non è poi così lontana.
FTSEMIB: continua la via crucis del nostro listino verso il capitello dei 17,000. Sembrava più facile, lo ammetto, ma le speranze rimangono ben riposte. Domani inizia il nuovo mese, Novembre, e proprio dei santi in questo momento abbiamo urgente bisogno.
BONIFICHE FERRARESI: “verrà il giorno che vedremo i contadini girare in Ferrari e i broker con il trattore”. Diceva Jim Rogers guru delle materie prime (con Soros componeva il duo “il gatto e la volpe”), il futuro è quindi nell’agricoltura. Non hai un terreno? Allora compra chi i terreni li possiede già, un esempio è Bonifiche Ferraresi, storica azienda italiana. Il titolo era crollato fino a 18 euro, in pochi mesi, sulle notizie di una prossima asta di vendita il titolo è più che raddoppiato. E non è finita qui, novità sono in vista, non ci regalerà una Ferrari, ma un raccolto buono è quasi assicurato.
WALL STREET: inizia la consueta procedura liturgica su quali potrebbero essere i settori di punta a seconda del candidato che vincerà le prossime elezioni. A mio avviso è un esercizio inutile, dato che ancora non si conoscono i programmi dei due potenziali presidenti. Molto più utile concentrarsi sugli indici di borsa e su altre “elezioni” da molti trascurate, mi riferiscono al prossimo congresso nazionale cinese. Dopo la nomina del nuovo segretario di stato, finalmente daremo il via alla nuova campagna di stimolo economico per il Drago che ancora riposa, e allora sì potremmo rivedere fuoco e fiamme sulle Borse.




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox