15 novembre 2012

Allarme Maltempo - E POI RICOMINCEREMO A COSTRUIRE SUL FANGO?


E appena si ritireranno le acque, il sole avrà asciugato l'asfalto e il fango sarà faticosamente pulito, per le zone risparmiate sarà tutto dimenticato e chi avrà subito il danno rimarrà con i cocci da riparare.
Solo allora si ripotrà parlare di edilizia come volano per la ripresa economica. Ma ci credete?
Ogni anno, tra terremoti, innondazioni, nevicate e altri eccessi atmosferici ci ritroviamo con un paese in allarme, cittadini disagiati, feriti, morti, danni a monumenti, danni ambientali e piano piano il gioiello italiano si sgretola e si imbruttisce. E noi pensiamo a costruire, ancora?
Quanti avvisi dovremmo ricevere ancora prima di capire che la strada è un'altra?
E mi stupisco dei giornalisti, che in "tempo di quiete", quasi si commuovono davanti alla crisi dell'edilizia, intervistando e rilanciando la costruzione nel paese. Senza contare l'assurdo, oltre che costoso progetto del "PONTE SULLO STRETTO", mi chiedo quando potrà arrivare la sterzata.
Il Paese ha bisogno di essere ristrutturato, messo in sicurezza, abbellito e soprattutto va curato, quanti posti di lavoro si potrebbero creare da queste attività, che a loro volta farebbero da volano a un boom turistico?
Continuiamo a farci del male, e qualcuno pensava che Tafazzi fosse fuori moda...



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

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