02 dicembre 2011

RALLY DI NATALE 2011, MERKEL O DRAGHI, VOGLIAMO UN BABBO NATALE!

Sabato scorso, isolato dal "mondo web", a causa dei porno virus;-) che con regolarità mi invadono, mi sono limitato a fare delle comunicazioni via sms... Il pensiero urlava nella mia mente, era troppo forte, non potevo tacere, non ci riuscivo, dovevo esternare e non solo per confortare il prossimo, risparmiatori afflitti o peggio demoralizzati. La situazione è grave e sebbene le mie previsioni 2011 siano ormai sbagliate e cannate (voglio però precisare x Piazza Affari ed Europa, perchè nel resto del mondo i mercati non soffrono, tutt'altro!), non è finita finchè non è finita e il colpaccio può ancora arrivare. Mancano 3 sedute alla conclusione di Novembre, si sta rovinando quasi completamente il recupero di Ottobre e questo non deve accadere. Scrivo: "mi attendo nei prossimi 3 giorni, entro la fine di Novembre, una magia sorprendente". Potere dell'esoterismo e dei Mercati, sempre sorprendenti e disarmanti, il recupero è arrivato, maestoso, e non solo negli ultimi 3 giorni di Novembre, ma anche l'inizio di Dicembre promette bene. Assorbito l'eccesso (e ingiustificato) di negatività, ci avviciniamo ai momenti cruciali che decideranno: se ci sarà o non ci sarà il Rally di Natale, se l'Euro ha un futuro di maggiore solidità e crescita e soprattutto se quest'anno è totalmente da buttare o se è la rampa di lancio per un nuovo importante rimbalzo. L'ultima settimana è stata ricca di dati economici, da una parte c'è stata la conferma della debolezza europea, a mio avviso più una crisi di fiducia a causa delle perduranti indecisioni politiche, dall'altra il rinnovato dinamismo Americano, consumi resistenti e intraprendenza industriale. Qualcuno si chiederà, ma se gran parte del mondo rallenta, verso chi esportano gli USA? Se i consumi degli americani non danno e non sono la garanzia dell'espansione futura, forse le garanzie sono i consumi delle popolazioni dei paesi emersi, che da produttori ed esportatori prima o poi si dovranno trasformare in fruitori. Ritornando al breve termine, l'ECRI (uno dei pochi istituti economici che gode ancora di grande credibilità) con un'innaturale sicurezza, solo pochi mesi fa, aveva dato per certo una profonda recessione Americana, i dati degli ultimi giorni stanno smentendo sonoramente la previsione, ma gli USA non sono in questo momento il traino, anche se la FED ha sicuramente fatto la sua parte, ora tocca all'Europa e tocca all'Italia. Sarà l'ennesima delusione? Un nuovo bagno all'orizzonte? Se così fosse, viste le temperature invernali, sarà una doccia gelata. Difficile tentare previsioni, si potrebbe pensare che Draghi è pronto a un nuovo taglio dei tassi, che Monti approverà una manovra e che questa sarà promossa dall'Europa e che il duo MerKozy si dimostrerà più compiacente al volere e alle esigenze di Mercati, Banche e Finanza. Difficile prevedere. Quel che sembra certo è che ora non si può più sbagliare, nè tentennare. Bisogna agire e osare. Se così sarà, se alla BCE sarà permesso di usare il "Bazooka", anche solo mimetizzato dalla burocrazia Europea e dal FMI, se la BUBA darà alla Merkel più libertà d'azione, se finalmente l'Europa procederà al secondo passo, cioè un'unità non solo nella moneta, ma anche economica, fiscale e politica, allora possiamo prepararci a qualcosa di esplosivo, qualcosa che nessuno potrà negare, persino l'Orso Grizzly sembrerà un micino... Intanto l'Euro/Dollaro si riavvicina al pavimento di 1,3250, le borse respirano e come un suffle si rialzano, un po' di trucco, devono farsi vedere pronte e belle in attesa del grande appuntamento. Gli spread obbligazionari si riducono, dopo un alluvione, le acque si ritirano. Lo champagne è in frigo, ancora 10 giorni e poi, o salta il tappo o esplode la bottiglia! Non è finita, finchè non è finita e io ancora non voglio rinunciare al mio scenario. Toro, preparati...
email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato e FinanzaPolitica

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Bud,
Ho letto il pezzo su Economy "L'importanza di chiamarsi Mario". Ho rtovato una simpatica assonanza con il caro Ernest di Wilde; anche con "Mario" si può fare un piccolo gioco di parole: pare infatti che il nome possa derivare dall'Etrusco e, seppur di significato incerto, si possa attribuire il senso di "colui che sta alla testa degli uomini"; se invece riprendiamo l'origine dalla tradizione romana viene collegato a Marte, il Dio della guerra.
Quindi, mai come in questo caso: Forza guerrieri!

Saluti.

Vinz

Buddy Fox ha detto...

L'intento era quello... Grazie x lo spunto Vinz!
ciao
Buddy