17 marzo 2011

MOMENTI DI GLORIA - DOLLARO/YEN la storia, quota 80 il fronte


Buongiorno, oggi 17 Marzo 2011, festeggiamo i 150 anni dall'Unità d'Italia, grandi fanfare, inno di Mameli, frecce tricolori, ma in sottofondo, più dei 21 colpi di cannone del Gianicolo, rumoreggiano le spade dei Samurai.
A Settembre dell'anno scorso, metaforizzando l'andamento del Dollaro/YEN, scrissi volgarmente che non arrivare a quota 80 somigliava molto ad un "coitus interruptus", stupidamente (come mia abitudine) cercavo invano una motivazione, tipo le elezioni giapponesi (POTETE RILEGGERE CLICCANDO QUI) , ma quando un percorso è tracciato, poco importano le motivazioni, presto o tardi lì arrivi. Doveva essere una tragedia? La coincidenza vuole che siamo in Marzo, il mese in cui si chiude l'anno fiscale in Giappone, periodo in cui si assiste al rimpatrio di capitali, che in questa fase eccezionale, si somma all'enorme ritorno degli investimenti esteri fatti dai colossi bancari ed assicurativi giapponesi.
A 80 di DOLLARO/YEN ci siamo arrivati, abbiamo impiegato 6 mesi, poco importa, il cambio non ha avuto escursioni eclatanti, è rimasto in surplace, in attesa della "scusa buona", per affrontare l'affondo. Quota 80, casualmente coincide con un altro tragico evento: "il terremoto di KOBE". Tragiche coincidenze, magia e fascino dei mercati. Nel 1995 lo YEN salì in modo deciso per 3 mesi, fu però un movimento diverso, anche perchè lo YEN risentiva ancora dell'accordo "AL PLAZA HOTEL", dello sboom della "MEGA BOLLA IMMOBILIARE GIAPPONESE", scoppiata nel Dicembre del 1989 con il NIKKEI che sfiorò quota 40,000, si ho scritto bene, quota 40,000 punti. Il DOLLARO/YEN tra l'Aprile del 1990 e l'Aprile del 1995 (mese di minimo!), detto volgarmente si dimezzò! Scese da un rapporto di 160 (160 YEN per 1 DOLLARO) ad 80.
Il successivo rimbalzo si estese in 5 anni e da quota 80, portò il rapporto DOLLARO/YEN a 150, periodo che dovrebbe storicamente coincidere con il "TRAMONTO DEL DOLLARO", ma questa è solo una mia teoria, o perlomeno coincide con quella che ho definito "GRANDE SVALUTAZIONE DEL DOLLARO".
Ora il momento è delicato, il GIAPPONE, per sua natura, non può accettare un cambio elevato, grave fu l'errore commesso al "PLAZA HOTEL", dovete pensare che negli anni '80, il periodo ruggente per i samurai, il cambio veleggiava sopra quota 200, pensate a quanto margine è stato eroso, e fu proprio quello l'errore che condannò il GIAPPONE al tramonto, allo scoppio della bolla ed al rigonfiamento di un enorme Debito. Sotto quota 80 abbiamo quindi il nulla! Il GIAPPONE non può permettersi di affondare, di avere un cambio che penalizzi la sua natura di paese votato all'esportazione, ma al tempo stesso la Bank of Jappan, dotata di ottimi operatori sul forex, samuarai abili nello stroncare la speculazione, non è al momento in grado di arginare la massa di denaro in entrata, agirà al momento giusto. Aprile sarà anche questa volta il mese della svolta?
Difficile da scrivere, anche perchè quest'ulima crisi, penso sconvolgerà le strutture mondiali dei cambi, non credo che rivedremo sul Dollaro il recupero di 16 anni fa, al tempo stesso però non credo ad un affondo catastrofico, anche perchè, se ancora crediamo ad un rialzo delle Borse, dobbiamo tifare per la storica BANK OF JAPPAN, sopra 80 dovremmo tornare...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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