04 gennaio 2011

FIAT AUTO E INDUSTRIAL - Divisioni e moltiplicazioni, la matematica non è un'opinione (RUN TO ME)


Cosa posso aggiungere su che non ho già scritto su FIAT, su un titolo che ho sempre amato da quando lo scettro è impugnato da Sergio Marchionne?! (cliccando qui potrete rileggere i vecchi post) Non ho mai nascosto le mie preferenze sul personaggio e sul titolo e le quotazioni di borsa mi danno ragione. Ragione? Forse è un'espressione sbagliata, diciamo che il titolo mi è sempre spudoratamente piaciuto e l'enorme sforzo in quest'opera di corteggiamento ha funzionato! Ogni volta che accadono questi episodi, ho la conferma che vivo in un pianeta parallelo, e non è una questione di intelligenza, quella credo si misuri in altri aspetti della vita e non credo di essere in prima fila, ma è una questione di giudizio, di pensiero, di valutazione, è una questione di vero e proprio stile di vita. FIAT crolla sotto i 5 euro e va ancora più giù, compro non solo perchè mi piace afferrare quel famoso coltello che cade, non è solo l'ebrezza del rischio, lo faccio perchè sono convinto del titolo, del suo capo condottiero e di tante altre mie fissazioni, ed anche se i grafici per ora mi danno torto, cambieranno con il tempo e disegneranno paesaggi più favorevoli. D'altronde le opere d'arte si vedono solo a quadro ultimato e non mentre si dipingono.
Sotto i 5 euro, sotto i 4, le ore, i minuti, persino i secondi, sembrano intere giornate, le quotazioni impietose affliggono ogni stato d'animo, demoralizzano, affossano le speranze, i sogni ed i desideri, ed accrescono solo una cosa, la paura, dovuta alla mancanza di conoscenza, di sapere e di buon senso.
"Ma sei sicuro di quello che fai?", oppure "e se fallisce?", queste sono le domande che mi vengono poste, provate a chiedere oggi se Fiat rischia il fallimento, vi risponderanno che avrebbero voluto comprare, o peggio che vogliono comprare le FIAT oggi perchè sono un affare, perchè ai massimi erano sopra i 20euro, la crisi viene momentaneamente accantonata. L'ebrezza dei rialzi, come la paura per i ribassi, sono sentimenti che difficilmente (e fortunatamente) riescono ad essere controllati, ed entrambi cozzeranno contro il muro della delusione.
Gordon Gekko diceva "non essere emotivo per la borsa, ti annebbia il giudizio"... cancellare l'emotività, facile a dirsi, cancellare i sentimenti in borsa sarebbe come togliere l'esultanza dopo ogni goal, perderebbe di fascino. Questo non vuol dire che l'assurdità debba regnare per sempre.
Ma vi siete mai chiesti perchè si forma le bolle?! Se non ci fossero i sentimenti, le speranze, l'avidità, la paura, il desiderio, la bramosità, l'angoscia, ma fosse tutto freddo e moderato, potremmo chiudere i mercati ed aprirli una volta al mese per un aggiornamento.
Viva i sentimenti, sempre e non solo sui mercati, ma ogni esperienza ed ogni cicatrice deve saper insegnare, ben sapendo che in borsa non si finirà mai di sbagliare, ma imparando si potrà sopravvivere e si avrà il grande privilegio di vedere un'azienda come FIAT resuscitare, in meno di 2 anni da 3,50 ad una quotazione superiore ai 16, ultimo prezzo... ed oltre, le sorprese non sono finite.
PS. anche se devo ammettere che per quest'anno il titolo più speculativo (sembra nel settore auto) sembra essere un altro, ma lascio al vostro intuito e fantiasia capire a chi mi sto riferendo. Ieri sono saltato in groppa, posso solo dirvi che è targato "farina" come il trattore di Renato Pozzetto;-)))

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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