21 dicembre 2010

RIFORMA UNIVERSITARIA - Studenti violenti o coraggiosi?


Riforma universitaria o Riforma Gelmini, non la conosco e non l'ho letta, ignoranza mia, quindi piuttosto di scrivere cazzate preferisco non eprimermi, ma sugli studenti un pensiero lo voglio lasciare.
In questi giorni si parla o forse si straparla di violenza, dichiarazioni di guerra e nuovi anni di piombo. Forse eravamo troppo abituati all'inanità, alla passività ed all'indifferenza.
Non voglio con questo mancare di rispetto a chi ha avuto un negozio devastato o alle forze dell'ordine, costrette ad un continuo massacro logorante con uno stipendio da fame, però non credo che siano gli studenti le cause del problema, nè sono la benzina che accende la violenza nel paese.
Chi mi conosce sa che sono collezionista maniacale di pagine ed articoli di giornale, e se provo a riprendere un qualsiasi quotidiano, di un qualsiasi anno passato, non avrò difficoltà a trovare un titolo cubitale del tipo "Tifo violento, stadi devastati", o simile a "Ora basta con la violenza negli stadi", vado sul banale, ma non credo così distante dalla realtà. E' cambiato qualcosa in dieci e più anni? Nulla, ancora si tende a mescolare i tifosi con la violenza, pochi guastatori, professionisti dell'inciviltà che non solo rovinano il contorno dello sport e dello spettacolo, ma che rovinano anche un'intera categoria.
Per caso è stato fatto qualcosa di utile per rimediare al problema? E' stata trovata una soluzione adeguata ed efficace?
Nulla, si continua a mischiare tifo con violenza, senza nessuna volontà ed interesse nel risolvere la piaga del calcio e del paese.
Mi pare che oggi accada lo stesso con gli studenti, chi protesta è violento, sei studente solo se taci e rimani in classe, nessun interesse al dialogo, nessun interesse ad emarginare e localizzare i violenti, si scoprirebbero le carte e si annullerebbe la campagna propagandistica del governo.
Certo le immagini violente impressionano, auto infuocate, porte e finestre divelte, negozi devastati. Ma di chi è la colpa? Di chi crea la tensione o di chi è ostaggio della tensione?
Si parla a sproposito di violenza, ma fa più male un pugno o una parola?
Non è forse violenza quella usata dai politici contro Eluana Englaro? E le immagini sul delitto di Avetrana? La chiamano curiosità (perversa), quella non è forse un atto di violenza?
Ricordo che è di oggi la notizia dello stacco di poderosi assegni milionari, come bonus per i mega banchieri Americani, certo non accade in Italia e forse nemmeno in Europa, ma i vantaggi e le agevolazioni di cui gode ancora la finanza nel mondo, non sono forse uno schiaffo nei confronti di una povertà crescente, di una crisi che ancora non è stata affrontata?
Non è forse violenza anche questa?
Non ho visto la politica prodigarsi tanto su questi temi, quanto invece sta facendo nei confronti della riforma universitaria. Come al solito il gioco è sempre lo stesso, il pugno forte contro i più deboli e se questi reagiscono, si fa un assurdo allarmismo.
Siamo ancora in grado di poter capire cosa è giusto e cosa non lo è? Scindere cosa è necessario e cosa è superfluo? Cosa è utile alla società o sappiamo solo cosa può essere utile al singolo?
Le forze dell'ordine sono costantemente sulle barricate, con uno stipendio misero e con mezzi di sussistenza, ma chi ha tagliato i fondi a questa categoria?
Lo stato con questo atteggiamento, mantiene alta la tensione e prolunga la fase di logoramento. Da una parte le forze dell'ordine costrette ad opere miracolose con fondi sempre minori, dall'altra gli studenti privati da un qualsiasi punto di riferimento e certezza per il futuro. Sembra proprio una guerra tra poveri.
L'unica cosa chiara è la volontà continua a non risolvere i problemi, con le uniche energie spese per una continua opera di propaganda.
Quello che vedo è una forza capace di protestare, alla ricerca di un dialogo che il governo non vuole concedere, un'energia creativa e fantasiosa, che ha costanza e volontà di scardinare le menti. Un paese seduto, scoraggiato, immobile che trova finalmente la capacità di reagire.
Quello che vedo è una politica continuamente imbarazzante e soprattutto, sempre e comunque inadeguata.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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