20 maggio 2009

L'angolo del calcio - ANCELOTTI E RANIERI: "ZERO TITOLI"


Ranieri ed Ancelotti, oltre alle delusioni di questa stagione ed agli esoneri (già fatto per il primo, in arrivo per il secondo) hanno anche un'altra cosa in comune: non vedono mai il lieto fine. Triste la conclusione dell'avventura Chelsea per Ranieri, quando tutti sapevano della sua cacciata, tranne il diretto interessato, e lo stesso per Ancelotti nell'avventura Juve, quando gli fu sbattuta in faccia la porta dopo 3 stagioni più che dignitose. La riconoscenza non fa parte di questo mondo, meno ancora in quello decadente del calcio, dove oltre a questa virtù, spesso si tende a perdere anche la memoria, dimenticando i trionfi e pensando che le vittorie siano più che un dovere una scontatezza. Ranieri che ad inizio stagione non aveva fatto nessuna promessa di coppa o campionato, ma semplicemente un miglioramento, una crescita, una struttura che doveva cementificarsi dopo i traumi della crisi, deve aver irritato a tal punto la dirigenza, tanto da essere arrivati al ridicolo dell'esonero in stile Ghirardi, il presidente del Parma che per evitare la retrocessione licenziò Cuper prima dell'ultima giornata. Siamo al grottesco, cadono tutti i tabù, e lo stile Juve, che aveva resistito anche al genio fallimentare di Maifredi, non resiste alle pressioni della nuova comunicazione e dei nuovi business che voglio il profitto, il risultato ed il successo, immediato ed in forma istantanea. Ma nel calcio mediovale italiano, non tutto si capovolge, non tutto segue la china del declino, se pensiamo alle prime giornate, quando il Cagliari di Allegri collezionava una serie di 5 sconfitte consecutive, l'opera di resistenza di Cellino (il "mangiallenatori") non solo stupisce, ma premia la lungimiranza e soprattutto la pazienza nel curare una creatura, un fiore che promette di sbocciare, basta solo aspettare, ed infondere fiducia alle persone in cui si crede. Sul podio Cellino, dietro la lavagna Juve e Milan. Ancelotti e Ranieri si sono presi l'ennesima porta in faccia, ma è molto probabile che da questa delusione, nascano più opportunità per i due allenatori piuttosto che per i club che li hanno cacciati. Probabilmente questa volta sarà vero il detto: "ride bene chi ride ultimo", il tempo è sempre galantuomo.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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