Buongiorno a tutti, la Primavera ormai inoltrata si sta frastagliando, il cielo blu, con al centro un sole trionfatore sulle tenebre dell'Inverno, sta piano piano consumando la sua energia, ha bisogno di una pausa e le nubi, cariche di pioggia arrivano per acclamazione. Così accade anche sui mercati, sfiancati dal tappone in salita tutto d'un fiato, il Rally di Primavera o il Super Rimbalzone (come io l'ho chiamato), deve rifiatare, siamo al pit stop, è la correzione anticipata la scorsa settimana, più per un istintivo buon senso e per qualche segnale di affanno nella respirazione, piuttosto che per dei tragici fatti reali. Come il Super Rimbalzone è nato da un eclatante nulla, così deve essere anche la sua fermata . Premetto che alle correzioni chiamate, urlate, attese credo sempre poco, però qui ci sta, perchè questo è un mercato mansueto, addomesticato, lo porti al guinzaglio, gli puoi dare una certa confidenza, senza abusare di lui, e sarai accontentato, rispettato, non ti tradirà. Correzione e poi via per la nuova gamba, direzione "ZONA LEHMAN?!" In ogni caso oggi non voglio stressarvi, annoiandovi con storie di mercato. Vi riporto dei versi che adoro, perchè parlano della CONDIVISIONE, un sentimento per me irrinunciabile, il complentamento di un rapporto, qualunque esso sia, di coppia, di squadra, di lavoro, di amicizia... condividere anche più di costruire, condividere è l'essenza della gioia e della contentezza, condividere è il completamento. E poi guardate che chicca di canzone che vi ho trovato, un trait d'union con i versi, un pezzo che ha in se molti ricordi, che chiama un presente e sogna un futuro. Se ancora dovete fare colazione, se ancora dovete vedere la luce del cielo al di la' del balcone... spalancate ed ascoltate, sarà sicuramente un giorno migliore, pieno di serenità.
PS. Ho ricevuto poche email in merito all'articolo su B&F, scrivetemi, mi interessa il Vs pensiero, mi serve per approfondire la conoscenza e per sapere l'opinione di chi mi legge... e poi naturalmente le pubblico. Ciao!
"E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com'era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull'orlo della notte,
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo, spettinati".
"Dopo le feste" di Julio Cortazar
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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