07 aprile 2009
SPECULAZIONE = BUONA AZIONE?
Dall'odio può nascere l'amore. E' successo a me. Era il Settembre del 2001, si quell'indimenticabile Settembre. Leggevo una rubrica che da poco avevo scoperto, l'autore mi intrigava moltissimo, i suoi articoli erano così ricchi di particolari, allegorici, intriganti ed emozionanti e soprattutto da quegli articoli emergeva, in superficie, l'illusione del guadagno assicurato ed in profondità, tante conoscenze e sapere da cui trarre nutrimento... tranne quel giorno, il day after le macerie. Il suo articolo iniziava con queste parole: "attacco agli usa/1 Non pensavo che nella mia vita da trader avreiarchiviato anche questo Su tutto, l'immagine di quell'aereo che trapassa il grattacielo. E le macerie: Manhattan non più Manhattan. Dovrei parlarvi di trading, e lo farò, anche più cinicamente di quanto...". Ho conservato tutti i suoi articoli e prima o poi ritroverò il cartaceo ed allora potrò ricopiarlo interamente, anzi, sarei grato se uno dei suoi tanti "fans" che so essere miei lettori, mi fornisse il materiale in questione. Ricordo che già alle prime parole provai un misto di raccapricciamento e di acuto disgusto, anzi ebbi delle esclamazioni peggiori: "ma è possibile?!" mi chiedevo (riportando quanto è possibile pubblicare), "non può essere così....!". Ripensando alle mie reazioni, mi rendo conto che la mia era solo profonda superficialità, cieca banalità, retorica allo stato puro, e non è dovuto al fatto che ora io mi sia trasformato in cinico senza scrupoli, anzi credo che la mia sensibilità si sia accentuata invece attenuarsi a scudo dell'anima. Ora quando sento o leggo i giudizzi di chi definisce disumani alcuni movimenti di borsa, il rialzo dovuto ad una catastrofe, o il rialzo di un titolo dovuto ad un decesso, penso che la superficialità non manchi mai, anzi sia abbondante, penso che ci sia un inutile volontà di dare sempre e comunque giudizi morali. In tutti i casi si è trattato di eventi tristi, sia che si tratti di un lutto, sia di una tragedia, ma non è stata certo la borsa a compiere il gesto. Nessuno è obbligato a quotarsi in borsa, nessuno è obbligato ad operare in borsa. Vuoi fare il moralista? Stai lontano dalla borsa. Tutto questo perchè si è sempre definito lo speculatore come l'untore Manzoniano, colui che dilapida i patrimoni altrui, colui che è fonte di disgrazia per il cittadino qualunque che si affaccia sui mercati. Chi vuole credere a queste etichette può continuare a farlo, io ho preferito superare la soglia, andare oltre, farmi una giusta o sbagliata conoscenza, approfondire l'argomento. L'autore della rubrica di cui vi parlavo all'inizio di quest'articolo è diventato uno dei miei Maestri, uno dei più importanti, un vero punto di riferimento. L'odio dovuto all'ignoranza, alla mia profonda ignoranza, si è trasformato in amore, grazie allo studio, alla conoscenza ed all'apprezzamento di quel talento di testa e di penna. Probabilmente nemmeno dopo questo percorso sarei in grado di operare in quei momenti con quella freddezza, avere in quei precisi momenti l'istinto primordiale di mettersi sul pezzo per scagliare colpi in denaro ed in lettera, ma non lo condanno. Oggi, grazie alla speculazione, potrò guadagnare per dare un mio piccolo contributo. La speculazione sarà il mezzo per riuscire in una buona azione. Siete ancora sicuri che la Speculazione sia sempre e comunque sinonimo di Dannazione?!
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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