04 settembre 2008
On the floor - BORSE GIU', YEN SU... DELEVERAGING?
Se guardo con la lente d'ingrandimento del breve a quanto ho detto ed a come ho investito, bhe la legnata e' pesante. Ho commesso un errore madornale, e mi sono comportato in modo irresponsabile nonche' da pivello. Il mercato mi ha preso per il naso e mi ha portato, divertendosi, dove lui ha voluto. Nell'anticamera dell'euforia, sulle sparate, e nel forte timore (come oggi), sulle cadute. Se invece, con maggiore cautela e buonsenso, mi limitassi a guardare le cose a piu' largo raggio, potrei affermare, senza timore di sproloqui, che: siamo sempre li'! Le ampie oscillazioni giornaliere, inframezzate da momenti di staticita', alterano i nostri sentimenti e annebbiano il giudizio, ma se diamo freddamente un occhiata ai grafici, possiamo disegnare un canale laterale sul nostro indice che spazia dal supporto a 27,500 fino alla resistenza a 29,500, tenendo ancora ben distanti i minimi di luglio. Fortunatamente, come vi ho gia' detto, i laterali non sono eterni, ma la loro conclusione e' sempre un enigma. A questo punto, visto che le sorprese non mancano, non mi stupirei se Wally questa sera recuperasse interamente le perdite, ma alla fine e' il dato di domani quello che conta, e pensare al peggio non e' poi cosi' difficile. Una cosa e' certa, il DELEVERAGING ha preso il potere, trionfalmente sta calcando il parterre dei mercati. Cos'e' il Deleveraging? Se il leverage e' il processo che comporta l'apertura di posizioni a leva, quindi a debito, il deleveraging e' l'operazione contraria. Se puo' sembrare un dramma a livello borsistico, nel senso che il toro piace a molti, l'orso a pochi, a livello finanziario e' un bene. Arriva la purga! Il sistema si sta pulendo! Come gia' avevo detto, entriamo in una nuova era, ora avere debiti non e' piu' una virtu'. Si torna alla realta'. Lo YEN diventa padrone del Forex, e quelle che prima erano le regine, e cioe' le valute legate a tassi di rendimento elevati, piu' o meno nell'ordine: Dollaro Neozelandese, Dollaro Australiano, Sterlina ed anche il nostro Euro; ora pagano! Hanno pagato le commodities, con il Petrolio come portabandiera (infatti non sono piu' state sufficienti le sue discese per sostenere le borse) che, dopo i rialzi di borsa e la bisboccia di tutta la carta annessa ai mutui subprime, erano diventate la nuova sala da gioco per la speculazione, ed ora pagano le Valute ex Regine. Il movimento di correzione, come spesso accade sui mercati, e' stato brusco, e come e' capitato al sottoscritto, che da tanto ha atteso il rafforzamento dello YEN, ad ogni chiusura di operazione in attivo, porta subito dopo un po' di scoramento perche' non si ha la possibilita' di rientrare, tutto avviene senza fiato. Come quando calano le braghe, si va fino a terra senza pausa;-) Arucci scrive che si sta avvicinando una sorta di "era glaciale creditizia", ma di questo ne riparleremo. Ho gia' scritto molto, e credo sia un po' difficile seguire il tutto, ho cercato di semplificare ed un po' di colorire. Cosa potra' accadere ora? Provo una graudatoria valutaria: in testa lo YEN, secondo il Dollaro, terza la Sterlina ed ultimo l'EURO. Non lo volevamo tutti l'EURO piu' debole? Questa debolezza e' figlia pero' della paura di una Recessione in Europa, ed infatti le borse pagano, anche perche' Trichet non ha nessuna intenzione di abbassare i tassi. Rimaniamo appesi agli USA, alla resistenza economica, ed al miglioramento delle condizioni bancarie. Non sto dalla parte di Arcucci, ne' con Roubini, al di la' di quello che potra' accadere domani, non vedo nuovi minimi. Il Dollaro/Yen rimane la bussola, sotto 107,30 tempo brutto, sopra 109 (quel famoso livello tante volte citato) torna il sereno, e sopra 109,50 si rivede il sole!
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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