05 settembre 2008

LA NUOVA FINANZA - Carry trade e leva finanziaria, festa finita?


Questa mattina, a guardare la prima pagina di Finanza&Mercati, sembra quasi non sia successo nulla. Il solito articolo di commento, ma nessun approfondimento o intervista. Il Sole24Ore dedica invece maggiore spazio, dividendo in due la cronaca della pessima giornata di ieri, da una parte la caduta delle borse e contorno, dall'altra il problema della finanza creditizia e l'atteggiamento delle Banche Centrali. Ieri sera a Radio24, Barisoni non si dava pace, continuava a chiedersi quale poteva essere la causa di quel ribasso. L'unica risposta della redazione fu: "colpa di Trichet e delle sue previsioni". Ma e' proprio tutta colpa di Trichet? In effetti, solo oggi, ho trovato un passaggio importante del suo discorso: "e' stato deciso un giro di vite sulla liquidita' per le banche europee, rendendo piu' costoso l'utilizzo di collaterali ad alto rischio come garanzia nelle operazioni di rifinanziamento". Provo a tradurre, il canale del credito si restringe. In questo modo la BCE proteggera' la solidita' del proprio bilancio, e probabilmente ci sara' una maggiore scrematura tra le banche che hanno portafogli meno rischiosi e quelle che invece inglobano ancora la spazzatura creata negli ultimi anni. Tutto qui? C'e' da dire che anche tra i grandi regna un po' di confusione. Bill Gross, il boss di PIMCO (il piu' grande fondo obbligazionario al mondo), ieri ha annunciato che uno Tsunami finanziario e' molto vicino! Un altro macigno sui mercati finanziari. Peccato che solo pochi giorni fa, sussurava che il peggio era passato. Dalle parole ai fatti, si accingeva ad una campagna di raccolta dei vari prodotti legati ai mutui, ormai a prezzi stracciati. Le banche ripartono con gli annunci di declassamento, innervosita, si fanno i dispetti a vicenda. Se lassu', con tutti i mezzi a disposizione, regna tale confusione, cosa potrei dire io di intelligente o indicativo, visto che di strumenti particolari di analisi non ne posseggo? Sono due i principali motivi che contraddistinguono il rafforzamento del dollaro: 1) la forza dell'economia USA; 2) il mondo e' in crisi, e dalla periferia si passa al centro, cioe' alla sicurezza. In questo caso pero', oltre al rafforzamento del Dollaro, c'e' anche quello dello YEN. Allora, se fino ad ora, tutte le speculazione sono state accompagnate da un unico comune denominatore, cioe' l'indebolimento dello YEN, unito al rafforzamento delle valute con tassi di rendimento elevato, sembra scontato che nel momento in cui la speculazione si ritira, avviene il contrario. Le banche in questo momento sono costrette a ridurre le esposizioni in leva, gli Hedge Fund sono costretti a limitare le operazioni speculative, e poi chissa' quante altre cose che al momento mi sono sconosciute, ecco che il tutto porta all'esagerazione contraria, se prima si faceva bisboccia con il credito facile, ora si chiudono i cordoni e si va alla ritirata. Come abbiamo imparato con il tempo, queste cose non avvengono mai con moderazione, ma bruscamente, ed ecco quindi una possibile spiegazione di quanto accaduto. Passando all'economia, la discesa del Petrolio e' di grande aiuto, visto che l'inflazione cosiddetta core si e' mantenuta sempre molto bassa (grazie soprattutto ai salari ed al costo del lavoro), potremmo vedere nel tempo dei miglioramenti dal punto dei vista dei tassi. Il problema ora e' tutto concentrato nella forza deflattiva, cioe' nella continua discesa dei prezzi delle case. Gli USA (tralasciando i numeri e le reazioni al dato di oggi) a differenza di quanto prevedono i Roubini della situazione, stanno resistendo molto bene sia alla debolezza del ciclo, sia al riequilibrio degli eccessi accumulati in passato (deficit e risparmio negativo delle famiglie), l'Europa invece rischia di vedere la Recessione tecnica, soprattutto perche' la locomotiva Tedesca si sta imballando. Ed i Paesi Emergenti che dovevano essere il contrappeso alla debolezza Americana? Dal mio punto di vista si trovano semplicemente in una fase di riflessione, nessuna crisi. In prospettiva di medio termine, non riesco proprio ad essere negativo. Lo sgonfiamento delle materie prime, fara' calare i tassi la dove sono ancora alti, questo portera' ad un ammorbidimento anche in Europa. L'Euro in discesa (finalmente sta corregendo anche contro lo YUAN) dara' respiro alle esportazioni europee. Non ci resta che attendere che la deflazione immobiliare (soprattutto in USA) trovi un punto dove assestarsi. Non e' un disastro, e' solamente il ritorno all'equilibrio. Il mondo sara' diverso, sicuramente migliore.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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