17 luglio 2008

CRISI DEL CREDITO O CRISI DI FIDUCIA? - La Sec limita lo Short Selling (vendite allo scoperto)


L'annuncio dato ieri sera dalla Sec e' paragonabile ad una di quelle notizie "mini bomba" capaci di sparigliare le carte sul tavolo. Carburante simpatico nel motore del toro, ma non e' tutto oro quello che luccica e quindi e' meglio fare un breve approfondimento. Intanto, mentre sui mercati i finanziari cercano di uscire dall'angolo con le classiche fiammate, ai piani alti i nervi sono sempre piu' scoperti: le piccole investiment bank si ribellano e attaccano il potere. Leggete cosa scrive STEVE. Torando alle vendite allo scoperto, credo che piu' o meno ognuno di voi sappia di cosa si tratta, oggi con la finanza a portata di tutti e' molto semplice: per vendere allo scoperto un titolo si chiede ad una controparte il prestito della quantita' di titoli che si vuole vendere, questo avviene attraverso la mediazione di un broker che gira i titoli venduti alla stanza di compensazione, il tutto viene registrato dall'Autorita' che e' quindi in grado di conoscere chi ha prestato e chi ha venduto. Negli USA non e' proprio cosi', nella capitale del capitalismo (scusate il gioco di parole) lo SHORT SELLING (vendita allo scoperto) non avviene proprio in modo ortodosso, bensi' anche piu' aggressivo, infatti negli USA non e' obbligatorio chiedere il prestito dei titoli, si va il ribasso e basta. In questo caso e' facile imbarcarsi in qualche speculatore senza scrupoli, tanto che puo' accadere che il numero delle azioni vendute allo scoperto ecceda lo stesso flottante dei titoli esistenti. Questo fa capire quanto puo' essere devastante un'operazione concentrata in pochissimo tempo. Attenzione pero', la vendita allo scoperto in se, o meglio gli speculatori al ribasso non sono anime da cacciare, o da additare come colpevoli di disgrazie, anche loro fanno parte del sistema, anzi contribuiscono a renderlo efficente. Diverso pero' se lo speculatore agisce (come negli USA) con armi, per cosi' dire, sleali. La SEC ha detto stop, limitando questo tipo di operativita' di sciaccallaggio sulle principali societa' finanzaria, in pratica quelle che piu' avevano subito la furia dei ribassisti. Anche se in ritardo, finalmente stanno arrivando i rimedi ai guasti dell'ultima era. Come spesso accade nella finanza arrivano le proteste di chi considera l'ultimo provvedimento come una distorsione del mercato, facendo finta di non capire che invece si sta solo cercando di coprire, una delle falle create in questi anni di finanza allegra. Fortunatamente viviamo ancora, nonostante tutto, in un mondo impostato sulla crescita e quindi votato all'ottimismo, con dei ribassi ad un certo punto esagerati, le sorprese non possono che essere verso l'alto. Quello che invece piu' stupisce e' la limitatezza del provvedimento, perche' questo ritorno verso la normalita' non e' stato esteso a tutti i titoli del listino?

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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