24 giugno 2016

Panino e Listino: SPECIALE BREXIT (Sabato 25 Giugno in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 




“Ognuno, nel profondo del cuore, attende l’arrivo della fine del mondo”, credo che proprio oggi le parole di Haruki Murakami (scrittore giapponese “1Q84”) si siano manifestate nei pensieri di molti investitori e risparmiatori.

E’ bastato scorrere i messaggi sul web: “questa volta è peggio di Lehman”, oppure “mai visto un crollo del genere” e di peggio “con la Le Pen scapperà anche la Francia”, fino al gran finale “Trump schiaccerà il bottone ed esploderà tutto”, insomma messaggi di questo tenore che debordavano nella follia estrema. Colpa della troppa informazione?

Trent’anni fa le notizie finanziarie erano scarse e di difficile accesso, molti investitori usandole con abilità hanno fatto fortuna, poi c’è stata l’evoluzione tecnologica, per gli operatori il valore aggiunto erano le indiscrezioni delle banche americane, perché loro, come si dice in gergo, “vedevano i flussi”, in parole semplici avevano accesso alla visione dei grandi movimenti, insomma una democrazia per pochi. Oggi, grazie (o a causa) del web siamo passati al lato opposto, informazione per tutti, dal vertice, alla base, dal guru al piccolo trader, e se prima la difficoltà era la ricerca, scovare la notizia, oggi bisogna filtrare. Ma come si dovevano avere i mezzi allora per procurarsi la “dritta”, oggi si deve avere una preparazione adeguata per saper selezionare, tenere le informazioni buone e gettare il ciarpame, altrimenti la valanga di “rumore” ti travolge, con il rischio di vedere la fine del mondo ovunque, anche dove non c’è.
Ammetto che non mi aspettavo l’esito “Brexit”, come ammetto che non mi aspettavo il “venerdì nero”, ma vedere le borse che corrono anche del 3%, un po’ di allarme me l’aveva creato. Le borse sarebbero scese anche con il “REMAIN”, questo era il mio pensiero, infatti, all’una di notte, con i favorevoli alla UE in vantaggio, vedevo il  futures sul DAX perdere l’1% e la Sterlina svolazzare su e giù. Non certo un segnale rassicurante. Un movimento che con gli esiti negativi emersi la mattina successiva, sono stati ovviamente amplificati dal nervosismo generale. Paura?
Forse politica, non certo economica o finanziaria. Ora la Germania sarà costretta a essere più morbida, e probabilmente Draghi avrà ancor più mano libera. Draghi, appunto, il nostro salvatore, l’unico cigno nero, l’unica mia fonte di preoccupazione potrebbero essere le sue dimissioni. Fino a che ci sarà lui, come fino a quando c’è stato Greenspan, io dormo sonni tranquilli.
I veri problemi sono altrove, sono in Giappone, il $/Yen è arrivato a 100, segnale che i samurai hanno meno grinta. Forse la Brexit è stata la salvezza, perché porterà tutte le banche centrali del mondo a nuovi gesti straordinari e coordinati.
Cosa fare ora? Verzelli (Banca Akros) dice che il lungo termine non fa più parte delle previsioni. Credo di aver sentito le stesse parole, da altri operatori, dopo la Lehman, e anche senza averlo vissuto, qualcuno l’avrà detto anche dopo il lunedì nero (19 Ottobre) del 1987, giorno in cui il Dow Jones perse il 22% in un colpo!
Da quelle macerie, negli anni, nel lungo termine, le quotazioni si sono poi moltiplicate.
PIAZZA AFFARI: non è vero che le borse sono stupide, che non avevano previsto nulla. Milano, ad esempio, è ritornata perfettamente ai livelli precedenti l’omicidio Cox, quando il peso della bilancia sembrava prevalere per i “REMAIN”. 17.800/18.000 era un test, lì infatti ho aperto una posizione al ribasso di breve. Forse scenderemo fino a 15.200, ma è un’occasione per comprare!
LONDRA: le aziende UK vendono in tutte le lingue del mondo e fatturano in sterline. Ora è un vantaggio. L’indice in pericolo solo sotto 5.500
TBOND: e così abbiamo messo la pietra tombale sull’aumento dei tassi Fed. Ricordatevi la teoria “Hotel California”, dai tassi zero non si esce, anzi.
BE: rimane la nostra cassaforte. Sotto 0,50 accumulare.
MPS: se dici che è iniziato il TLTRO2, come minimo ti fanno una pernacchia. Eppure questa è una bella notizia, e una volta che il fumo delle macerie si sarà diradato, magari spunterà Atlante.

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Porca Tr..@ che casino...ora che fare?...ci vorranno decenni prima di riuscire a riprendersi i propri soldi!; :-(

Idee?

Ciao
Nino