16 luglio 2013

Panino e Listino: ESTATE 2013, PER PROVARE IL RALLY CI VUOLE IL CORAGGIO DI MALALA (Mercoledì 17 Luglio in edicola su Libero)


email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 
Sono ancora qui e non sono in vacanza. Non so se per voi sia una buona notizia, ma io sono ancora qui, nel pieno dell'Estate, anche per portarvi un po' di speranza.
Non molliamo, ma ci vuole coraggio, tanto quanto ne ha avuto Malala giovane e molto grintosa, ma ci vuole anche molta serenità nel saper aspettare, la stessa serenità che il volto di Malala è capace di regalare.

Domani su "Panino e Listino" edizione speciale, tutta o quasi concentrata su una cosa che sono sicuro piacerà a molti. Non posso dire a tutti, ma sicuramente alla maggioranza silenti e non, vi leggo nel pensiero! ;-)
Non c'è altro da aggiungere, questa volta sono molto sintetico, anche perchè troverete tutto nel pezzo in edicola domani e poi perchè voglio sentire anche il vostro pensiero.
Ovviamente per domani mi aspetto il religioso silenzio post pubblicazione, la digestione del "Panino e Listino" (piatto pesante?), ormai è una liturgia ;-)

Un'ultima cosa, anche nella musica andiamo contro corrente, e se il tormentone dell'Estate fosse MACKLEMORE?!
Ricordate il pezzo "THRIFT SHOP", avevo scritto che l'unico difetto era aver anticipato troppo la stagione estiva, mai avrei pensato a un secondo singolo, ancor più esplosivo. MACKLEMORE vs Daft Punk, bella sfida e non è finita qui...
Ecco il pezzo pubblicato la scorsa settimana:

LIBERO 10 Luglio 2013
245 milioni, è la cifra che in un anno solare, Leonardo (manager del Psg), ha versato nella casse del calcio italiano. Una potente iniezione di capitale fresco, nemmeno un Fondo Sovrano, nemmeno la Goldman Sachs avrebbero potuto fare meglio!
Calcio, Alimentare, Turismo, Moda, Mobile: le “materie prime” tricolori piacciono e fanno gola a molti.
Sembra che all’estero amino  più l’Italia di quanto gli italiani amino il proprio Paese, altrimenti non si spiegherebbe un tale sperpero di qualità, di tesori e vere e proprie opere d’arte. Italia ancora una volta depredata e terra di conquista?
Dove sono finiti i “capitani coraggiosi”? Negli anni ’80 c’era Raul Gardini (detto “il corsaro”) che superava la frontiera, cimentandosi in avventure e nuove conquiste. Talmente ardito che nel 1989, al CBOT (il mercato delle merci di Chicago), riuscì a mettere in ginocchio il mercato mondiale della soia, costringendo le autorità di borsa USA a intervenire (“sgambettare”) per fermare quel “corsaro” cuore coraggioso, per alcuni diventato troppo pericoloso.  Gardini non c’è più e sembra non aver fatto proselitismo, dietro di lui il vuoto? Dopo Richard Ginori, se ne va anche Loro Piana, ma qualcuno che resiste nella moda italiana c’è, ed è Brunello Cucinelli che con garbo e convinzione afferma: “non siamo un Paese in vendita, siamo pieni di eccellenze e ora sta nascendo un nuovo capitalismo”. Gardini e Cucinelli, uguali e diversi. Diversi nello stile, ma uguali nel coraggio.  Cucinelli l’ha dimostrato lo scorso anno, sfidando i venti contrari di mercato, decise di quotarsi in borsa, una mossa che sembrava folle, ma la follia spesso è genialità e solo chi ha lungimiranza possiede l’estro dell’animal spirit che conduce alla scelta migliore. Oggi il titolo è più che raddoppiato.
Cucinelli non è l’unico italiano a credere nel suo Paese, all’estero, da posizioni importanti c’è chi spinge e incoraggia l’Italia a sforzi maggiori, è Mario Draghi che ci loda e con “tassi bassi” regala la spirulina, lo stimolo per una crescita più facile.
Nel malaugurato caso l’Italia uscisse dall’Euro, si troverebbe in posizioni ancor più disagiate, con una moneta svalutata il valore delle aziende crollerebbe, rendendo l’assalto dei big con le valute più forti, ancor più agevole. Stare nell’Euro non procura solo sofferenze, ma anche molto convenienze, sta a noi esaltarle. Iniziamo ad amare l’Italia.
FTSE MIB: “rally da spiaggia”? La situazione è sempre più chiara, sopra 16,200  il Toro verrà con noi in vacanza, e ci regalerà un’Estate ricca di soddisfazioni.
MEDIASET: Nicola Porro nella sua nota rubrica “Zuppa di Porro” ci fa intendere che Mediaset potrebbe essere un indicatore anticipatore di mercato. In parole semplici: “se Mediaset sale, anche Piazza Affari sale”. Da inizio anno il titolo del biscione è volato del 100%. E qui mi cospargo il capo di cenere, non avendo creduto nel titolo, mea culpa. Berlusconi ha dichiarato che il Milan sarà l’unica società che non venderà mai. Si potrebbe quindi fantasticare su Mediaset, magari con l’ingresso di nuovi soci? Più probabile, seguendo la teoria di Porro, che per Piazza Affari sia arrivato il gran momento.
FIAT: c’è un’Italia che conquista all’estero. Con Fiat si va lontano.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Bud!

L'Oreal: le vendite dei primi sei mesi crescono più delle attese

Finanzaonline.com - 16.7.13/18:23

Grazie all´incremento delle quote di mercato in Europa occidentale e Nord America e alla "forte crescita" registrata negli emergenti, le vendite della francese L'Oreal nei primi sei mesi dell´esercizio 2013 sono cresciute 4,7% (+5,4% a parità di perimetro) a 11,7 miliardi di euro. Il dato è maggiore rispetto agli 11,6 miliardi stimati dagli analisti. La società ha confermato di attendersi vendite e utili in crescita nell´esercizio 2013.

E Saipem? Hai venduto?

Anonimo ha detto...

Grande cosa?
Seat hai comprato?

Anonimo ha detto...

Ciao Buddy, vado in edicola!!!! :)
Nel frattempo, con qualche saliscendi Nokia sale e io ne ho una carriola!!!! Aspettiamo i 5 € :)
Sempre grazie dei tuoi consigli!!

Buona giornata

MarcoB

Anonimo ha detto...

Compro per la prima volta Libero e vedo in prima pagina: liberiamoci dalla crisi - ecco i titoli su cui puntare per fare affari in borsa
Cazzo ho detto vuoi vedere che ho beccato il numero giusto con uno speciale di Buddy?
Invece Big delusion lo speciale é fatto da altri che non conosco, per fortuna Buddy c'è ed é a pagina 26
Sperem!
Ciao
Oscar

Anonimo ha detto...

Ma Milano Finanza o Libero?
Ora c'è un Buddy Fox anche su Mf sei tu?
Scrivi anche di politica fiscalità e politiche del lavoro?
Minchia che testa!
Edoardo