04 aprile 2013

Panino e Listino - ASPETTANDO DRAGHI, "DRAGHI TIME"?




Kuroda (Bank of Japan) riuscirà a contagiare Draghi?
Più che contagiare il presidente della BCE, bisognerebbe smuovere la Germania e la Buba, mossa ancora prematura, ma ci stiamo arrivando.
Pronti per agire? Ci stiamo arrivando, con lentezza, ma le cose si stanno smuovendo, come si può dare torto a Renzi?
La politica italiana si eccita ed elettrizza solo quando si discute di potere, si anima e si appasiona solo quando ci sono poltrone da spartire, e così ci si accende per le elezioni al Quirinale, e improvvisamente ci si spegne quando si deve agire su tagli ai costi della pubblica amministrazione e sul cambiamento delle legge elettorale.
Renzi vince, è un facile pronostico, perchè non serve essere anarchici, sanguinari e rivoluzionari come Grillo,  una rabbia inconcludente. Si può anche essere civili, ma energici, con idee e tanta voglia di fare. Ci lanciamo sempre gli estremi, quando la soluzione è nel mezzo, non serve urlare, basta semplicemente fare, anche poche cose, ma partendo dal basso e fare quelle giuste, quelle capaci di seminare un terreno di saggezza e lungimiranza che porterà i frutti di un'Italia meno furba e più corretta oltre che fertile.
E ora, Draghi. "Draghi Time"? Sono in molti ora a scommettere in un contagio giapponese, altri puntano semplicemente su un taglio anticipato dei tassi d'interesse, i più arditi o speranzosamente interessati si lanciano in fantasiose espansioni monetarie, nuove creazioni di moneta. Chiamiamoli aiuti creativi.
Sarà così, o assisteremo al canonico nulla di fatto, accompagnato dalla lentezza e prudenza tedesca?
Riccardo Barbieri (Mizunho International) investitore capace e ottimo anticipatore delle mosse BCE, prevede che questa volta Draghi abbandonerà il prudente ottimismo manifestato a Febbraio, sottolineando come siano deteriorate le condizioni economiche in quasi tutta l'Eurozona. Questo suggeriscono il peggioramento dei vari indici anticipatori, cali che coinvolgono persino la resistente Germania, la cui crescita per il 2013 è stata rivista al ribasso. Quando Draghi aprirà la conferenza avrà sotto gli occhi i sondaggi Markit sull'attività manifatturiera (in pericoloso ribasso)  dei principali Paesi europei ancorati sotto 50, sia quelli relativi all'attività sui servizi (in timido rialzo), sempre sotto quota 50.
Secondo Barbieri, chi si aspetta l'annuncio di misure non convenzionali di politica monetaria resterà probabilmente deluso. La BCE non è la Fed o la Banca d'Inghilterra e nemmeno la Banca del Giappone.
La Bundesbank, ancorata alla sua ortodossia e lentezza monetaria, difficilmente permetterà a Draghi e alla BCE mosse aggressive, da Lei considerate sempre sconsiderate.
Ma proprio le mosse della Banca del Giappone di questa mattina, permettono di sperare e sognare, il contagio è possibile, se non oggi, potrebbe influenzare le prossime sedute, il cambio Euro/Dollaro (in costante flessione) strizza l'occhio alla leva monetaria e fiuta un taglio dei tassi.
Il Nikkei continua a salire, inanellando rialzi su rialzi, scrollando le spalle alle minacce belliche della sempre più disperata Corea del Nord.
Banzai è l'urlo di guerra monetario, prima o poi, anche Francoforte si dovrà stappare le orecchie.

In attesa di Draghi, vi lascio con la lettura del pezzo "PANINO e LISTINO" in edicola il 27 Marzo 2013.
Appuntamento per le 14,30, discorso di Draghi che segue la riunione BCE, la prima di questa Primavera 2013, una stagione che prepara il cambiamento, questa volta non rimarremo delusi, qualcosa succederà, prima o poi succederà...


LIBERO 27 Marzo 2013
“Marzo pazzerello. Esce il sole, prendi l’ombrello” recita un antico proverbio popolare che in indica perfettamente quanto sia instabile il tempo e invita a non fidarsi di come appare il cielo. Può valere anche per i mercati? A vedere gli ultimi movimenti (dopo le elezioni, la Fed e il salvataggio di Cipro), sembrerebbe di sì e potrebbe essere così tradotto: “Marzo pazzo. Se la Borsa sale, copri al ribasso”.

Marzo pazzerello, sembrano risentirne anche i politici europei dominati da assurda follia e irresponsabilità nella gestione delle problematiche economico/finanziarie, follia a cui si aggiunge una confusione comunicativa, perché se è vero che la UE ha imposto misure rigorose affinché Cipro fosse salvata, è stata la stessa Cipro a scegliere il metodo, in questo caso il prelievo forzoso dei conti, e non è stato per un diktat della Merkel. Questo però non giustifica l’atteggiamento sempre più irresponsabile ed egoistico del fratello maggiore tedesco, se la UE è un matrimonio non esistono solo doveri per un coniuge e solo diritti per l’altro. I Paesi del Nord hanno beneficiato sia della solidità della moneta Euro e sia delle debolezze degli altri familiari, ora è venuto il momento, non dei regali, ma di una mano tesa (e magari anche di meno rigidità) che permetta il superamento delle difficoltà momentanee.

Difficoltà che non sono dovute al “caso Cipro”, bensì a un sistema che ingiustamente  pende sempre più solo da una parte, e che ora sembra voler colpire direttamente l’Italia. Ingiustamente perché secondo Jim O’Neill ospite alla Mediolanum Corporate University  (un’intervista esclusiva a cui ho avuto la fortuna di partecipare) l’Euro dovrebbe essere formato solo da 2 Paesi: l’Italia e la Finlandia, gli unici a rispettare i parametri Emu. E quanto può essere problematica Cipro? Qui Jim O’Neill è chiarissimo: “la Cina in 2 anni ha creato il Pil italiano e in una settimana quello di Cipro”. E mentre noi ci dilunghiamo sulla creazione di un sistema unico di vigilanza bancaria, i Brics (le nuove potenze economiche) sono già pronte a creare la loro “Banca Mondiale”. La ripresa nel mondo c’è, muoviamoci!

FTSEMIB: è sempre più chiaro che il destino di Piazza Affari dipende dalla certezza di un governo.  Nessuna voglia di crollare, ma manca ancora la spinta per salire e quell’energia può arrivare solo dalla politica. Supporto 14,800 (non si deve rompere) e resistenza a 16,200. Tutto è ancora possibile.

POP MI: come già detto 0,50 è il livello di equilibrio, e ogni volta che si scende, lì si torna. Comprare sempre sulle debolezze, il meglio deve ancora venire.

RETELIT:  immaginate cosa potrebbe succedere a questo titolo se partissero gli investimenti sulla banda larga. Qui c’è una fetta di futuro! 0,5 e 0,55 la resistenza. Ormai non manca molto.

EURO: se per la Merkel l’operazione Cipro è un successo, per Medvedev è un grave furto. E ora, cosa succederà all’Euro che tanto si era avvantaggiato degli acquisti della Banca Centrale Russa? La ripresa USA darà l’ulteriore spinta per il ritorno del “Dollaro Forte”.





email: paninoelistino@gmail.com TWITTER: @BuddyFoxxx Pubblicato da Buddy Fox

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusa, ma gli aggiornamenti su CHL e MPS quando li fai?
GiGi

Anonimo ha detto...

CIAO BUDDY,

CHE MI DICI DI FIAT AUTO?

SCENDERA' NUOVAMENTE DI BRUTTO SOTTO AI 4 SECONDO TE.

GRAZIE

CIAO

VALENTINA

Buddy Fox ha detto...

Gigì invece di fare lo spiritoso, impara a leggere, guardati intorno e non fissarti con ossessione sul blog! Mi sogni anche di notte vero? ;-)
Io gli aggiornamenti li ho fatti, sei tu che non li leggi

Anonimo ha detto...

Nello specifico potresti spiegare meglio perché consigliavi MPS a 0,28 visto che adesso ne vale quasi la metà dopo nemmeno 3 mesi dalle tue illuminazioni?
GiGi

Buddy Fox ha detto...

appunto, sono passati nemmeno 3 mesi
Ti sei risposto