08 marzo 2013

Panino e Listino (special) - DOW JONES RECORD, GIAPPONE SUPERSTAR E DOLLARO REVOLUTION (attenzione al 15 Marzo)



 Vi riporto qui sotto un articolo che ho scritto giorni fa per un altro sito.
E' il "BENGODI FINANZIARIO"!
E ora, ci credete anche voi?  (CONTINUA...)



Il Dow Jones ha appena brindato al nuovo massimo storico, toccando vette fino a qualche mese fa impensabili, ma lui non soffre di vertigini, anzi, ammette di avere il fucile da elefanti ancora carico. Lui è Warren Buffett, un ottantenne che si muove agilmente nella giungla dei mercati, quello che stupisce è il suo vorace appetito in momenti come questi dove molti, memori delle ferite del passato pensano alla vendita seguendo il motto “vendi, guadagna e pentiti”. Stupisce perché Buffett è conosciuto per la sua prudenza e oculatezza negli investimenti, caratteristiche che ne hanno fatto uno degli uomini più ricchi al mondo, ma il messaggio è che se lui, nonostante il rialzo accumulato dagli indici si trova ancora a caccia di elefanti (per natura lui predilige sempre grandi aziende), allora è vero come ha dichiarato Obama che “il meglio deve ancora venire”.

In effetti, osservando alcuni indicatori, sono molti i segnali che sembrano anticipare una forte ripresa dell’economia USA, e tutto questo accade con la zavorra del “sequester” i tagli automatici scattati a causa delle mancate decisioni del Congresso, cosa sarebbe successo, anzi, cosa succederà quando Repubblicani e Democratici troveranno l’accordo? Ci sarà il boom? Seguendo i ragionamenti irrazionali che usano gli operatori di borsa, dopo tanto correre, l’accordo potrebbe essere la scusa per un fisiologico ribasso.

Intanto i profitti delle aziende continuano a stupire, ed è questo, fino a ora, il vero motore, l’aspetto anomalo di questa crisi, una borsa che va a record, una finanza che macina profitti e dall’altra un’economia che stenta, sono questi gli aspetti che demarcano l’attuale situazione rispetto a quanto tradizionalmente accadeva in passato. In altri momenti ci sarebbe stata la fila nei borsini, tutti dentro a comprare, tutti dentro nel recinto del “parco buoi” pronti per la macellazione. Oggi è diverso, pochi hanno avuto il privilegio di partecipare e brindare ai record, per questo motivo difficilmente vedremo scene di panico e ribassi dolorosi. Di altra opinione è invece l’analista Wiedemer, autore del best-seller “aftershock”, l’esperto sostiene che l’attuale politica della “liquidità infinita” attuata dalla Fed produrrà inevitabilmente una crescita incontrollabile dell’inflazione: “è una certezza matematica che quando si rompe la diga, i tassi d’interesse aumenteranno  e i mercati azionari crolleranno”. Possibile, ma quando? Ormai da molti anni viene paventata e vaticinata l’arrivo di un’inflazione devastante, ma fino a ora non si è visto nulla, anzi in molti casi si è visto il contrario, vedi la deflazione giapponese e gli accenni di calo nei prezzi europei.

A proposito di Europa, mentre Wall Street festeggia, dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, gli entusiasmi sono molto freddi, solo il Dax tedesco si sta avvicinando ad antichi splendori, mentre sia Francia che Europa mediterranea vede le borse ancora rasenti al pavimento della crisi e la situazione non sembra migliorare. Anzi è di questi giorni la recrudescenza della crisi dell’Euro, divisione in due o addirittura disintegrazione della moneta unica, i grandi fondi speculativi, gli squali, fiutano nuovamente il pericolo e sono pronti a un nuovo attacco.

Ora ci si chiede dove siano finiti gli entusiasmi da scampato pericolo di solo qualche mese fa, era l’Estate del 2012 quando Mario Draghi dichiarava: “ la BCE è pronta a fare tutto il necessario per salvare l’Euro, e credetemi sarà abbastanza”, un annuncio che aveva fatto guadagnare al governatore della banca centrale l’appellativo di “Super Mario”, oggi quei momenti di gloria e di nuova speranza sembrano già dimenticati, cancellati come scritte sulla sabbia da nuove ondate speculative.

Piazza Affari, nel suo piccolo, è stata capace di bruciare interamente il brillante rialzo accumulato nel solo mese di Gennaio, era fieno in cascina che i piromani della nostra politica, con i soliti litigi di bottega, sono riusciti a bruciare. Oggi quella cascina è di nuovo vuota, anzi è andata a fuoco anche la cascina, povertà economica e povertà finanziaria e ora ci si chiede se Milano non è stata capace di sfruttare il momento di esuberanza mondiale, cosa potrà succedere il giorno in cui le borse decideranno di immergersi in una correzione? Nuovi minimi per Piazza Affari?

Oggi si riunirà la BCE ed è possibile che in soccorso di economia europea, italiana e dell’Euro (magari spingendo verso una graduale svalutazione) arrivino gli accenni di un nuovo taglio dei tassi o di misure aggiuntive orientate a un’espansione monetaria, se i mercati hanno la memoria corta, non credo che sia così per Mario Draghi che la scorsa Estate ha deciso di mettere in gioco tutta la sua credibilità, e credete a me, sarà abbastanza.

Ma il luogo in cui si giocano i destini dell’economia mondiale è un altro, non è Wall Street e nemmeno Francoforte, il futuro si gioca a Tokyo, è infatti il Giappone il laboratorio del “grande esperimento”. E’ tutto confermato Governo e Banca Centrale sono pronti a tutto pur di rianimare economia, inflazione e conseguentemente la Borsa, pur di rianimare un Paese in condizioni asfittiche ormai da 20 anni (ricorda l’Italia?), qui si fa sul serio! Da come sta reagendo l’indice Nikkei (+16% da inizio anno, da me più volte consigliato) sembra che ci siano i prodromi di una vigorosa crescita e quindi di una riuscita dell’esperimento, i primi germogli nella finanza già si vedono, presto si vedranno anche nell’economia reale. Confermo il consiglio d’acquisto, meglio se dopo una profonda correzione, una di quelle in cui il Toro (rialzo) entra in crisi esistenziale, sempre con la condizione imprescindibile della copertura sullo Yen. Il nuovo Governo e BoJ non avranno ripensamenti qui si va fino in fondo, il Nikkei ha già dato il suo appoggio, qui la fiducia è già stata votata.

Marzo, lo dice il detto, è un mese pazzo, ricco di date che hanno fatto la storia: 10 Marzo 2000 massimo assoluto del Nasdaq; 12 Marzo 2003 minimo di Wall Street in coincidenza con l’attacco degli USA all’Iraq; Marzo 2008 fallisce Bear Stearns, l’avvisaglia della grande crisi finanziaria e poi c’è il Marzo 2009 momento in cui gli indici mondiali toccano il punto minimo dell’abisso finanziario, da lì la lunga e repentina risalita. Un ribasso che era stato corale e di uguale intensità, diversa e distinta è stata la risalita, rimane il minimo comune denominatore, la stagionalità, Marzo il cancello che apre alla Primavera e al cambiamento di scenario?

Attenzione a Venerdì 15, giorno delle 3 streghe e casualmente giorno in cui si apriranno le porte del nuovo Parlamento. Vuoi vedere che per l’ennesima volta l’Italia e Piazza Affari si comporteranno da “bastian contrarian”?



email: paninoelistino@gmail.com TWITTER: @BuddyFoxxx Pubblicato da Buddy Fox

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Per ora ci mandano in Junk! Rating BBB+

Anonimo ha detto...

E ancora ti spaventi?
bazzecole! abbassano il rating e l'Euro recupera.

No panic, abbiamo il nostro Guru :)

Anonimo ha detto...

Alla fine hai ceduto e un pensiero una canzone x noi donne l'hai lasciata
Romanticone :)))