07 febbraio 2013

C'era una volta Piazza Affari - SEAT DA GALLINE DALLE UOVA D'ORO, A GALLINA VECCHIA. MA FA BUON BRODO?



Spesso si dice che l'economia italiana è sempre costretta a inseguire e che Piazza Affari è ormai una piccola borsa in balia delle piazze internazionali. Un luogo comune come tanti, se infatti proviamo a fare uno sforzo di memoria ci rendiamo conto che nei vizi finanziari, non solo siamo tra i primi, ma siamo grandi anticipatori. Il mondo oggi vive nell'incubo del debito, siamo tutti spaventati dal futuro, ma noi italiani non dovremmo subire queste fobie, visto che sul Debito siamo stati pionieri, sono ormai quasi 30 anni che conviviamo con questa piaga economica.
E nella finanza? Gli ultimi anni hanno dimostrato che Piazza Affari è un perfetto indicatore anticipatore di "Mercato Orso": lo dimostrano i casi Italease, Banca Popolare di Lodi, Parmalat e altri casi che ora non ricordo, ma più di tutti è il caso SEAT PAGINE GIALLE il caso da manuale.
Seat Pagine Gialle, alla fine degli anni '90 un distributore automatico di utili, non poteva sfuggire al fiuto avido di una finanza rampante alla continua ricerca  di alchimie magiche che possano portare al guadagno facile. Seat Pagine Gialle, prima spogliata, poi derubata e infine stuprata e rovinata, il Leveraged Buyout (acquisto con indebitamento a leva), precursore di quanto poi si è visto nei primi anni 2000, prima in USA e poi in tutto il mondo.
SEAT PAGINE GIALLE, la creatura di Pelliccioli, prima sedotta, ben munta e poi abbandonata. Pelliccioli, lo chiamavano "il pelliccia", chissà perchè, quanti risparmiatori delusi e nessuno che ancora conosce il colpevole.
Dopo il maltrattamento subito da Colaninno e i barbari padani, Seat finisce nelle mani poco rassicuranti di un gruppo di private equity che le da il definitivo colpo di grazia, l'inizio della fine, un debito enorme mai più scalfito. Ricorda un po' la parabola del Paese Italia.
Ora Seat, arrivata a livelli di prezzo incomprimibili, chiede il concordato preventivo, un Chapter 11 all'italiana.
E' la fine di un sogno? Un titolo che ha fatto sognare migliaia di risparmiatori italiani, si avvia alla sua conclusione e all'incenerimento di un risparmio incalcolabile?
Siete in molti a chiedermi aggiornamenti sul titolo, nel possibile, cercherò di accontentarvi...



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

5 commenti:

ciop ha detto...

conosco una persona che l'ha in carico a 3 euro e anche tanti soldi in ballo non vorrei mai essere al suo posto
ciao
ciop

Buddy Fox ha detto...

Su SEAT PAGINE GIALLE quante anedoti, quanti ricordi del passato. Se vi interessa...
E' tutta esperienza di borsa

Buddy Fox ha detto...

Non bastava Amato, presente settimanalmente sul Sole24Ore con le sue profonde analisi (ricordo quella sulle pensioni dei parlmentari), ora Scaroni a cui il Sole24Ore ha affidato il rapporto business Italia/Usa.
Se sono questi i punti di riferimento... belle scelte, complimenti!

Anonimo ha detto...

Molte grazie per il pezzo.
Giuseppe

Anonimo ha detto...

Seat è proprio un peccato vederla così. L'ultimo bilancio che avevo visto (credo fosse il 2010), aveva una redditività della gestione caratteristica del 40%. Un gioiellino.

Peccato che gli oneri finanziari già allora la affossavano... Mi ricordo che non la comprai proprio per questo: il debito era (ed è) insostenibile. Frutto di operazioni "criminali" volute da terzi.

Un peccato. Come far fallire un'azienda di ottima qualità. È proprio lo specchio dell'Italia...

Mk