15 novembre 2012

DEBITO E DEFAULT - Per la Napoleoni è l'Argentina l'esempio da seguire. E l'Ecuador?

"Se il debito è illegittimo non si paga", a dirlo era il presidente dell'Ecuador Raffael Correa, che ancora oggi conferma le scelte definite a suo tempo da molti irresponsabili e rilancia: "mi limito a dire che le scelte ortodosse non hanno risolto il problema del debito" e aggiunge "qualche anno fa ci hanno inserito nell'asse del male per non aver pagato parte del debito, quella scelta oggi mi da ragione. Abbiamo rinegoziato il debito, affrontato alcune questioni che riguardano il funzionamento della nostra economia dominata dagli oligopoli e l'economia è ripartita". Subito nei PIGS scatta lo spirito di emulazione, tra gli italiani, spagnoli, portoghesi e greci la domanda sorge spontanea: "perchè anche noi non facciamo come l'Ecuador".
Qualcosa di simile lo pensò anche la nota economista Loretta Napoleoni, la sua teoria, più volte enunciata prendeva spunto dall'esperienza argentina, sono molti gli italiani che a loro malgrado ricordano quell'incubo. Fallire, svalutare e poi rinascere, il tutto condito da qualche anno di profonda sofferenza, ma poi si rivede la luce e torna la crescita e la prosperità.
E' proprio così? E' così semplice?
L'Argentina nel 2001 si lanciò nell'esperimento, fallì, per uno stato il verbo non è quello giusto, la ristrutturazione del debito è il termine più adatto, gravò su molti piccoli risparmiatori in tutto il mondo, portò il suo popolo alla protesta e alla fame, ma da lì mise le basi per una ricostruzione economia.
Tutto bene, ma come va oggi l'Argentina?
E' nuovamente crisi, dopo solo qualche anno di prosperità, anni di cui hanno goduto molti altri paesi senza necessariamente passare per l'inferno sociale, e ora appena i paesi emersi iniziano a rifiatare, l'Argentina cade come tutti gli altri.
A me tutti questi economisti che esercitano e sperimentano le loro folli e acrobazie teoriche, cercando la formula magica della crescita economia infinita, mi irritano molto, mi sembrano assomigliare a quei giudici irresponsabili (oggi molto criticati) che emettono sentenze e dopo qualche anno si scoprono sbagliate, a rimetterci è sempre il cittadino che finisce in galera (perchè anche il debito è una prigione), succube degli esperimenti altrui, trattato come una semplice cavia.
E poi c'è il Giappone, un paese vecchio, come l'Italia; un paese che non consuma, più o meno come l'Italia, un paese in cronica deflazione, qui non ci assomigliamo; un paese con un DEBITO/PIL superiore al 200%, noi ci stiamo arrivando,  e nonostante tutti questi "difetti" le agenzie di rating non lo condannano, non viene pressato e nemmeno punito dagli investitori, anzi, capita spesso che nei momenti di crisi dei mercati ci si rifugi nello Yen, come luogo di salvezza. E soprattutto, succede che nonostante il Debito mostruoso, il Governo (pronto a nuove elezioni) e la Banca Centrale, sono pronti a inondare il Giappone di nuova liquidità, un torchio che lavorerà facendo gli straordinari, pur di incendiare l'inflazione e rilanciare l'economia.
Due mondi diversi, l'inferno e il paradiso, ma nello stesso pianeta.
Perchè invece dell'Argentina, non impariamo dal Giappone, vivere per soffrire, non è un bel vivere.






email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox

2 commenti:

Buddy Fox ha detto...

Ho inserito qui a destra il nuovo sondaggione "vota il person of the year 2012, immagina di essere il direttore di TIME e scegli".
L'ho fatto al volo, quindi avrò dimenticato sicuramente qualcuno, tenendo poi presente i miei limiti mentali è ovvio che ho bisogno dei vostri suggerimenti.
A dp
Buddy

Anonimo ha detto...

CIAO BUDDY

QUANT MANCA PER DARE IL VIA AL TORO?

CIAO

ROBERTO