31 dicembre 2011

FINE ANNO 2011 - Crisi, ma quale crisi?


Anche scomponendolo, si nota che il 2011 è stato un anno dai gravi effetti tellurici, però c'è chi è riuscito ad assorbire il terremoto e chi invece non è stato capace di riprendersi, anzi è riuscito ad aggravare la situazione. C'è chi è quasi perito sotto le colonne e chi invece ha parato il colpo, ha resistito e si prepara con grande energia a combattere nel 2012. 2011 la crisi, ma quale crisi? Se osservo alcuni grafici, penso al peggio, penso che siamo vicini a una nuova povertà, se ne vedo altri penso, "ma di quale crisi stanno parlando? Catastrofi, ma quali catastrofi?"
NASDAQ2010/2011. Vi sembra una crisi? Dopo una grande performance nel 2010, dopo grandi oscillazioni, l'indice chiude il 2011 più o meno sulla parità e con un grande enigma: il 2012 sarà l'anno dell'esplosione o l'indice si aggancerà al treno dei deportati europei verso le prigioni della Recessione e della Povertà?
DAX 2010/2011. Se ti trasferisci in Europa e osservi il Dax, la Germania, l'unico paese in Europa che dicono essersi avantaggiato dalla globalizzazione e abbia resistito alla crisi, si nota che il colpo l'ha accusato, ma che da questo vuole rialzarsi. Siamo a livelli del 2010, ben sopra i minimi del 2009, non mi sembra una crisi.
FOOTSIE LONDRA 2010/2011. Ma già se ti sposti più a Nord, sempre Europa, ma non Euro, scopri che vi sono indici che la crisi vogliono lasciarsela alle spalle, scappare verso l'alto e dimenticare. Il FOOTSIE 100 di Londra sembra un indice ben impostato, e ricordiamo che il prossimo anno, a Londra, ci saranno le Olimpiadi.
DJTA2010/2011. L'indice DJTA, l'indice americano relativo all'industria USA, la meccanica, la profonda manifattura americana, un indice che per molti è un anticipatore e che era già dato per spacciato, reagisce e si risolleva. Non è finita finchè non è finita. Nelle braccia americane ci sono ancora molti muscoli, c'è voglia di lavorare e di reagire alla crisi. Non è ancora bel tempo, ma nemmeno brutto, diciamo che da dietro le nuvole, sembra far capolino la luce del sole.
PIAZZA AFFARI 2008/2011. Questa si è crisi, plateale e indiscutibile, ma da qui potrebbero arrivare segnali di virilità. Può sembrare assurdo, ma negli ultimi anni, Piazza Affari è stata spesso anticipatrice dei movimenti. Ormai, chi doveva leggere la previsione 2012 su PANORAMA ECONOMY, l'ha letta, quindi posso scrivere che da qui, o ci risolleviamo con grande tenacia, oppure si affonda nelle 4 cifre. Credo ancora alla prima ipotesi, e non per ottimismo di facciata, ma per quanto scritto negli ultimi mesi, i motivi per risalire ci sono.
DOW JONES 2011. Certo che se si guarda al DOW JONES, criticato quanto si voglia, contestato, diseredato, ma pur sempre l'indice sovrano del mondo, è evidente che qui non c'è stata nessuna crisi, anzi l'anno si chiude in moderato positivo, non un anno Toro, diciamo un anno da mucca. L'indice Dow Jones rimane pur sempre la guida del nostro mondo, un mondo che forse sta tramontando, ma pur sempre il mondo dominante. Qui non solo c'è la possibilità di rivedere i massimi ma, in modo irriverente, spazzare ogni nebbia, ogni nube che minaccia tempesta e andare oltre con impavidità. L'intrepido DOW JONES.

Il raggio di luce verde è uno dei miracoli della Natura, difficile da catturare con gli occhi, ma capita di vederlo, magari inaspettatamente. Così potrà essere il 2012, da molti anticipato come la possibile fine, la catastrofe, e se invece fosse l'inizio?
email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato e FinanzaPolitica

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tantissimi AUGURI di Buon Anno e un grandissimo 2012 pieno di soddisfazioni oltre ai super gain a Buddy e a tutti i partecipanti del blog ciao da wally

Buddy Fox ha detto...

Grazie tenerissima Wally!
Siamo pronti x il riscatto del 2012
ciao
Buddy