17 giugno 2011

PRIMA TAPPA GERUSALEMME E POI...


Mia nonna è appena partita, direzione Gerusalemme, ed è ormai la seconda volta... 83 anni e non sentirli, nemmeno gli Harlem Globetrotters hanno così tanti km nelle loro scarpe. Sono stato molto fortunato ad avere una nonna così, da piccolo, fin dai 2 anni, quando ancora lei lavorava in ospedale, mi portava con se nei suoi viaggi, tutti organizzati da un'agenzia di un suo amico, Danilo un uomo molto simpatico, un autentico mattatore, un creatore di sorrisi, di immaginazione, di ilarità, ma anche una grande passione in tutte le sue organizzazioni. Danilo mi aveva preso in simpatia, facendomi diventare la mascotte, oltre che il baby cameriere di ogni viaggio, un equilibrista con il vassoio, su e giù per il corridoio a servire caffè e capuccini, servirli e non versarli, rischiando ad ogni curva e ad ogni brusca frenata, immaginate le scene... grazie a questo però ho vinto la coppa giramondo!;-)
A soli 12 anni avevo già attraversato l'Italia e visto mezza Europa, provocando l'invidia di molti coetanei ed amici, malizia graffiante che mi ha portato parecchi complessi...
Ad un certo punto mi sono fermato, volevo essere un bambino, tra i bambini, un adolescente tra compagni e compagne adolescenti, poi è arrivata la borsa, fatta bene, ricca di immaginazione e creatività, lavori stagionali e borsa, borsa e poi nuovi viaggi, sono ripartito, last minute all'arrembaggio. E poi è arrivata la borsa massacrante, logorante, una tortura lenta e corrosiva. Le mani sul tavolo, chiodi piantati sul palmo, una corda intorno alla vita che mi lega ad una sedia, o ad una maledizione... mentre mia nonna non si ferma, gli anni passano, paralleli scorrono i chilometri. Ieri la Polonia, oggi Gerusalemme e domani...?! Le ho chiesto molte preghiere, ne ho bisogno;-)
Io invece, per ora mi limito a qualche low cost, chiudo gli occhi, accendo la mente e mi faccio trascinare dall'immaginazione, volo in posti giù visti e cerco di sconfinare in luoghi sconosciuti, per ora devo accontentarmi di questo, ma presto rispunteranno le ali, così potrò tornare a volare...
PS. sono tornati i TI.PI.CAL, quanti ricordi, la discoteca Biscotto, ogni venerdì, si ritornava a casa di nascosto, il giorno dopo si andava a scuola. Mio padre fingeva di dormire, ed ogni tanto me la passava liscia... ti spogliavi, appoggiavi la testa sul cuscino, ed un attimo dopo, suonava la sveglia... oggi sarebbe un incubo, allora era vita! Eri un figo, lo raccontavi il giorno dopo e le ragazze ti puntavano... Il Biscotto era fantastico, "round and round" passava anche 3 volte a serata, e tutti ruotavano il braccio in aria... al Biscotto entravi solo se avevi il Cavallino, più che una discoteva, sembrava una scuderia;-) Tutti uguali, polo, maglioncino, camicia, l'importante era essere marchiati, mi sento veramente cambiato... Ma la musica, quella no, è sempre nel sangue, sarà perchè in una discoteca ci sono nato, ed ora mi manca, mi manca molto... ho voglia di ributtarmi in pista, fumo negli occhi, fumo che fa atmosfera, musica che trapana le orecchie e voglia di ballare e farmi trascinare dal sound. Chiudo gli occhi, accendo una sigaretta e schiaccio play... round and round, inizia il viaggio nel passato...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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