21 aprile 2011
Fiabe e Favole - DOLLARO E STATI UNITI (I need a Dollar)
I VESTITI NUOVI DELL'IMPERATORE: "La fiaba parla di un imperatore vanitoso, completamente dedito alla cura del suo aspetto esteriore, e in particolare del suo abbigliamento. Alcuni imbroglioni giunti in città spargono la voce di essere tessitori e di avere a disposizione un nuovo e formidabile tessuto, sottile, leggero e meraviglioso, con la peculiarità di risultare invisibile agli stolti e agli indegni.
I cortigiani inviati dal re non riescono a vederlo; ma per non essere giudicati male, riferiscono all'imperatore lodando la magnificenza del tessuto. L'imperatore, convinto, si fa preparare dagli imbroglioni un abito. Quando questo gli viene consegnato, però, l'imperatore si rende conto di non essere neppure lui in grado di vedere alcunché; come i suoi cortigiani prima di lui, anch'egli decide di fingere e di mostrarsi estasiato per il lavoro dei tessitori.
Col nuovo vestito sfila per le vie della città di fronte a una folla di cittadini che applaudono e lodano a gran voce l'eleganza del sovrano. L'incantesimo è spezzato da un bimbo che, sgranando gli occhi, grida: "ma non ha niente addosso!"; da questa frase deriverà la famosa frase fatta: « Il re è nudo! »"
Così è accaduto Lunedì 18 Aprile 2011, una giornata che rimarrà nella storia, Standard & Poor's ha assegnato agli USA un outlook negativo, ovvero ha messo sotto osservazione l'enorme Debito degli Stati Uniti, avvisando che la Tripla A, potrebbe essere declassata. Tutti sapevano che il Debito degli Stati Uniti sarebbe stato prima o poi messo sotto esame, un Debito definito insostenibile nel lungo termine, ma nessuno osava dirlo a voce alta, solo Standard & Poor's (per ora solo lei) ha usato gridare: "Il re è nudo!"
E' stato violato un tabù, è come se il Papa entrasse in Chiesa sventolando un preservativo al grido "fate l'amore sicuro"... un po' così. Nell'era delle violente incertezze e dei profondi cambiamenti, nemmeno gli Stati Uniti e il loro Debito (che Reagan definì "abbastanza grande da badare a se stesso) sono un punto di riferimento inamovibile.
L'unica certezza che ci rimane è nell'atteggiamento degli operatori, nonostante da anni continuassero a definire il Deficit ed il Debito Americano una realtà oscena, nel momento che qualcuno ha il coraggio di dichiararlo a voce alta, scatta il panico! Un panico come al solito esagerato ed in questo caso immotivato.
Prima di tutto perchè quello che è accaduto lunedì è solo un fatto simbolico, ed i mercati sembrano averlo interpretato in tal modo, visto che le vendite sono state forti, ma contenute in una sola giornata, secondo perchè gli Stati Uniti sono ancora l'economia più forte al mondo, con potenziali di crescita immutati e soprattutto perchè possegono ancora la moneta regina degli scambi e del commercio: IL DOLLARO.
Finchè reggerà il regno, sarà difficile assistere ad un cataclisma. Successivamente, probabilmente, assisteremo anche a quella tragedia, ma quando accadrà, saremo già in una pronunciata fase ribassista e questo probabile evento sarà solo un'ulteriore spinta al tracollo.
Per chi, come me, vuole invece vedere il bicchiere mezzo pieno (nel breve/medio) quella di lunedì, da brutta notizia, potrebbe trasformarsi in buona, perchè un avvertimento sul debito, potrebbe bloccare sul nascere i tentativi delle Banche Centrali Occidentali di alzare i tassi d'interesse, perchè questa mossa potrebbe appunto aggravare il peso del debito, alzando gli oneri sugli interessi.
Un blocco nel processo di aumento dei tassi d'interesse, potrebbe diventare nuovo propellente per le borse azionarie.
Per quanto riguarda le valute, una nota a chi l'anno scorso annunciò come prossima la catastrofe dell'Europa e dell'EURO. Oggi siamo a 1,46, ancora più in alto, senza contare quelli che da anni, ed a ogni rialzo, continuano con il solito ritornello: "L'Euro è una moneta debole; l'Euro è vicino alla sua fine". L'Euro invece è sempre più in alto, ma di Euro ho già scritto fin troppo in questo blog.
Per quanto riguarda il Dollaro, mantengo la mia strategia, sulle sparate continuo l'accumulo, magari ci vorrà un po' di tempo, ma un Euro su nuovi massimi non lo vedo proprio, anzi, continuo ad immaginare un "SUNSET BOULEVARD", non so ancora in quale punto del percorso ci troviamo, ma presto o tardi, arriverà il tramonto dell'Euro e l'alba per il Dollaro...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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