18 aprile 2011
Buddy Fox - LA RISURREZIONE DEL TORO (e tutto quanto avevo lasciato indietro...)
Buongiorno, settimana di Pasqua, settimana di passione. Innegabilmente si parte molto male, evidentemente si deve soffrire e portare la croce fino in fondo...
Esattamente un anno fa scoppiava la crisi greca, quello che fu soprannominato "l'attacco speculativo all'Euro". Un anno fa, partiva quella correzione che ha soffocato i mercati fino a fine Agosto/inizio Settembre, quando da Jackson Hole, San Giorgio Bernanke, attaccò il drago, soffocando le sue fiamme, con uno tsunami di liquidità. Oggi, per evitare di provare nuovamente quell'estenuante logorio, si deve prontamente reagire, scacciando i fantasmi di una nuova crisi finanziaria. Sono questi i giorni della risurrezione, da qui si deve reagire, altrimenti vedo un mese di Maggio e Giugno molto difficili, come ho già scritto, Aprile deve essere mese direzionale, e mi aspetto che la direzione la indichino le corna e non le unghie dell'Orso. La settimana sarà corta, ma densa, ne sono certo, è scaduto il tempo della melina, ora si deve passare all'attacco e fare sul serio.
Ps. qui sotto vi ho lasciato il compitino per le vacanze;-))) gli articoli passati andati in edicola su Panorama Economy che ancora non avevo pubblicato. Per ogni articolo trovate le date in cui sono stati scritti, ovvero 4 giorni prima della pubblicazione... Buona lettura, per chi ha coraggio!;-)))
13 FEBBRAIO 2011: "Sulle rivolte ed il fuoco incipiente egiziano siamo scivolati, e sempre sull’Egitto e l’abdicazione di Mubarak, dopo una breve sbandata, abbia ripreso a correre. Ribasso? Paura? Fuga dalle azioni? Beh, se questa è una correzione, io sono Warren Buffet! Immaginate un Toro in corsa (il rialzo di Gennaio) aumentare la propria velocità, quando ad un certo punto calpesta una buccia di banana, una lieve sbandata, alcuni giri a vuoto per mantenere l’equilibrio, e poi la ripartenza, sempre con grande carica e le corna molto affilate. Questa è la metafora di quanto è accaduto da Lunedì 31 Gennaio a Giovedì 10 Febbario. La ripartenza, l’abbiamo vista l’11 Febbraio, un Venerdì pomeriggio d’antan, una riscossa degli acquisti a ridosso del weekend non si vedeva dagli anni Novanta, e questo è un segnale di forza e di freschezza, il Toro è sano, non è dopato ed ha voglia di caricare. Ma che differenza c’è tra questa crisi Egiziana che non intacca un rialzo, e la guerra in Kosovo, o le scaramucce tra le 2 Coree o l’eterna lotta tra Israeliani e Palestinesi che hanno storicamente ribassato i listini? La discriminante è sempre e solo una: il SENTIMENT.
L’analisi fondamentale e l’analisi tecnica, sono strumenti utili per l’interpretazione dei mercati, ma non sono il “Sacro Graal”. L’analisi fondamentale è utile per capire la sopra o sottovalutazione delle aziende, ma non è detto che il valore reale di quell’azione sia raggiunto in tempi brevi. Come diceva un mio caro amico, uno di quelli che calpestava la borsa ai tempi delle “grida”, “l’orologio di borsa segna l’ora esatta solo una volta al giorno”. L’analisi tecnica permette di capire la tendenza dei mercati, spesso lo fa quando i movimenti già si sono manifestati. Ogni giorno sui mercati si disegnano degli affreschi geometrici, interpretabili a seconda che le nostre visioni siano rialziste o ribassiste, e costellate dai molti SE. Il 2010 per molti doveva essere l’anno del grande affondo, nel ribasso di Primavera, era ormai covato il segnale tecnico del ribasso. Sappiamo tutti come si è concluso l’anno e dove siamo ora all’inizio del 2011. La differenza la fa solo la corretta interpretazione del grafico, e l’unico modo per vedere tra mille specchi, l’unica immagine reale, è l’interpretazione del Sentiment di mercato.
Tra le cronache finanziarie attuali, si continua leggere di un eccesso di ottimismo, tra le pieghe ed il sottobosco degli analisti e delle case d’affari, emerge una voglia autolesionista di forte correzione. Chi vincerà? Questo continuo scetticismo, verso un rialzo sano e duraturo, mi fa pensare un’unica cosa: ogni correzione se non sarà solletico, sarà probabilmente di breve durata. L’unica certezza che rimane scolpita nella mia mente, ogni correzione rimane un’esclusiva occasione di accumulo, un biglietto d’ingresso per l’ultima ed imperdibile sfavillante, festa rialzista.
I recinti di borsa si stanno affollando di Tori, i macellai e gli Orsi sono avvisati".
BOILER ROOM: BANCHE, il disco ormai è quasi rotto, ma se Piazza Affari vuole puntare in alto, solo con le banche si può fare la differenza; BUONGIORNO è impostata benissimo, e la mania di telefonini e suonerie, non possono fare altro che migliorare la cera, sopra 1,40 sempre più in alto; EEMS, in Piazza Affari la tecnologia scarseggia, ma le poche cose, sono buone, anche qui si rischia di avere le vertigini.
20 FEBBRAIO 2011: "Nella profonda quiete delle immense praterie, dove tori possenti e muscolosi pascolano fieramente, all’improvviso si sentono in lontananza suoni sinistri, lo sferragliare di zoccoli possenti lacera la quiete. Sono i 3 cavalieri oscuri dell’antiglobalizzazione, che non solo minacciano la nascente crescita economica, ma che indirettamente inficiano il sorprendente rally delle borse. Gli autori della teoria dei “3 Cavalieri Oscuri” è di Spence e Dobbs, 2 economisti USA, che sulle colonne del FT l’hanno esplicata sotto il titolo “The era of cheap capital draws to a close”, che più o meno suona come: ci aspetta un mondo in cui i tassi d’interesse obbligatoriamente aumenteranno, per frenare l’ascesa dell’inflazione ed arginare la crescita dei debiti sovrani. Accanto ai due economisti USA c’è l’italiano Giulio Sapelli, un economista di grande sapere e profonde conoscenze, il quale paventa la caduta delle economie Occidentali e soprattutto di quella Europea, a causa delle avanzate dei “3 Cavalieri Oscuri” e cioè: 1) Aumento dei tassi d’interesse; 2) crescita dei prezzi delle Materie Prime; 3) la Disoccupazione strutturale di lungo periodo.
Il pericolo maggiore per le economia è la reazione ai tre grandi problemi, ovvero invece di una collaborazione mondiale, una chiusura per paura, il si salvi chi può che richiama molto la favola della “rana e dello scorpione”, entrami necessitano l’uno dell’altro, ma non sapendo frenare i propri istinti, affondano e muoiono.
Oggi la realtà sembra diversa, le economie Occidentali rinascono, trainate dalle locomotive emergenti (ormai emerse), indomite ed infaticabili, le borse continuano la marcia rialzista, sorprendendo e convertendo molti ribassisti.
I “3 cavalieri oscuri” non sono da sottovalutare, ma sono ancora lontani nel tempo e nello spazio, probabilmente ne riparleremo il prossimo anno, più preoccupante sembrano gli antichi vizi degli alti piani bancari: è di venerdì la notizia che Jamie Dimon (ceo di JP MORGAN) si è assegnato un bonus di 17,4 milioni di dollari, il più alto di Wall Street. Nulla sembra cambiato, anche se Bob Diamond (Barlclays) chiede la fine della costante messa sotto accusa e di questa cultura del costante sospetto dichiarando “è finito il tempo del pentimento”.
La crisi sembra non essere servita a nulla, ed è per questo che la crisi non è finita, ma si è soltanto presa una pausa, minacciando che il secondo tempo sarà ben più severo.
Ma questo rialzo accantona i pericoli sopra citati, saranno affrontati in altri momenti, davanti a noi abbiamo ancora una prateria dove i Tori possono correre e spadroneggiare. Anche perché spesso la borsa si aggrappa ad argomenti fatui e superficiali, infatti più che gli avvertimenti citati sopra, ad impensierire gli operatori è il cambiamento di casacca di Noruiel Roubini, che da gufo pessimista, si sta trasformando in una colomba rialzista. A dimostrazione che saper anticipare e prevedere un ribasso, non è garanzia e certificazione di saperne anche preannunciare l’uscita dalla crisi stessa".
BOILER ROOM: GEOX ha lasciato dietro se un gap rialzista, ma si tratta di una fiammata o di una fuga? Sopra i 4 euro avremo la conferma della partenza; BANCO DESIO sempre e soprattutto banche, non solo grandi ma anche piccole e vitali, sopra i 4 euro si deve osare; EEMS non è proprio una piccola STM, ma si avvicina molto, e come la sorella maggiore ha possibilità rialziste elevate.
27 FEBBRAIO 2011: " Se vedessi Milano piena di pale eoliche e pannelli solari, o se si scoprisse il petrolio a Berlino, forse comincerei a preoccuparmi". Con onesta' ammette "sei mesi fa non avrei mai suggerito di comprare Petrolio". Questo è quanto dichiarava Jim Rogers (guru delle materie prime ed inventore del fondo RICI) nell’autunno del 2007, tanto che si lanciò in una previsione di prezzo per il petrolio oltre ai 200$. Lo stesso prezzo fu indicato nel Maggio del 2005 dal guru di Goldman Sachs Arijun Murti assurto nell’Olimpo della finanza, grazie alla precedente previsione di 100$ sempre sul Petrolio. Entrambi i personaggi presero un bel bagno, sia in termini teorici, sia di portafoglio, infatti qualche mese dopo, il Petrolio toccò i 146$, innescò il panico inflazionistico, costrinse la BCE ad un aumentò dei tassi, e com’è sempre accaduto negli ultimi 60 anni (anche a causa del crack LEHMAN), cacciò gli Stati Uniti in recessione. E proprio qui abbiamo un indizio molto importante, mentre nella mini recessione del 2001/2002, il petrolio retrocesse fino a quotazioni minimi sui 10$, nella drammatica crisi di questi 2 ultimi anni, il petrolio si crollò, ma fino ai 40$, e non su minimi consoni ad una precipitosa crisi economica. Due sono stati i principali reggitori, che hanno frenato la discesa dell’oro nero, un mondo emerso che ha risentito solo minimamente della crisi economica finanziaria e l’enorme liquidità con cui le banche centrali (FED in primis) hanno inondato i mercati finanziari, carburante per la speculazione.
Un mare di liquidità che ha innalzato coralmente tutte le materie prime, dalle meno conosciute, a quelle più largamente diffuse, beni essenziali per la quotidianità dell’essere umano. Ed è proprio tra quest’ultime, che si annida il colpevole delle ultime rivolte africane/mediorentali. La storia ci insegna che più della libertà, il popolo cerca il pane, essere sfamati è la priorità. Nella Primavera del 2008, con il feroce rialzo dei prezzi del frumento, avevamo avuto un assaggio di quanto poteva accadere, la fame fa paura! Ed i prezzi che si impennano, in un breve stacco di tempo, sono non solo uno spauracchio inflazionistico, ma anche una minaccia omicida per il consumatore, soprattutto se povero.
Successivamente la crisi ha soffocato la speculazione, sgonfiando i prezzi, ma la successiva ripresa, e la mole di liquidità, hanno indirizzato gli operatori verso il settore più interessante da cavalcare, in vista della prossima salita: le Materie Prime.
Gli incendi della scorsa Estate in Russia (qui segnalati come propulsore per i prezzi del grano piombati ai minimi) erano, se vogliamo, un quadro anticipatore di quanto sarebbe accaduto, nei mesi successi, in paesi dove il grano è una necessità.
Ma se gli ultimi ribassi azionari, hanno spaventato anche le soft commodity, più volatili e soggette ai dati economici, il Petrolio continua imperterrito la sua corsa.
I paesi arabi festeggiano, i proventi dal caro petrolio, gonfieranno le casse, consentendo elargizioni al popolo arrabbiato e pronto a nuove ribellioni ma, come sa bene l’Arabia Saudita, un’eccessiva impennata dell’oro nero, rischia di strozzare nuovamente e prematuramente, una ripresa (Occidentale) ancora gracile.
Queste apparenti brutte notizie, sono per noi un balsamo, l’Arabia, saggiamente, rifornirà il mercato, comprendo il buco libico, ma sarà veramente la Libia l’ultimo campo di battaglia?
Stavo per chiudere il pezzo, ma proprio in questo momento il mio cellulare lampeggia, arriva un messaggio dal mio Maestro, DL, un leone indomabile dei mercati, un operatore con molte decorazioni che mi scrive: “resto lungo sul crudo, in attesa di ulteriori incendi politici in Algeria, Arabia ed Iran. Target finale 230$”.
Credo che anche Jim Rogers sia d’accordo, e questa volta anch’io vedo la possibilità dei 200$, ma se questa, all’apparenza, sembra una notizia catastrofica, nel lungo termine ci libererà dal monopolio energetico, permettendo il grande cambiamento, soprattutto ambientale, ricordatelo quando sarà il momento di dirigersi verso le energie alternative...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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