24 dicembre 2010

UN NATALE DI SENTIMENTI E RIFLESSIONI


Buonasera, sale la piena e la natura fa sempre più paura, ingovernabile ed imprevedibile come il mercato, quando tace la ignori e magari la maltratti, quando si ribella sei impotente, imprechi e soccombi, un po' di educazione e lungimiranza forse avrebbe evitato il peggio. Sale il fiume e la moda, l'hobby in queste feste natalizie sembra quello di affacciarsi ai ponti, con un pizzico di timore e paura, come quando ti copri il viso con le mani, le dita si aprono a fessura, non vuoi vedere, ma l'acqua sale lo stesso, partono i commenti e le accuse, nessun come al solito è responsabile ed è sempre e solo colpa del cielo...
Povera Natura, quante ne devi sentire...
Ieri sera mi sono presentato all'appuntamento, ho rispettato e fatto tutto quanto vi avevo scritto, il mio cliente che per comodità chiamerò Winthorpe, prima del mio discorso mi ha mostrato il suo "cimitero", voi non potete nemmeno immaginare il disastro, forse solo il Vajont può sembrare peggiore, una gestione che ti lacera e sgretola la serenità, anni di lavoro, una costruzione che si polverizza.
Castelli di sabbia, questi erano i prodotti inseriti nel suo portafoglio, alla prima bufera si sono dissolti. Con questo non voglio accusare nessun gestore, capisco che tengono famiglia e che non esistono libertà, ma solo ordini impartiti, ma esisterà pure un'anima?! Anche i risparmiatori hanno le loro colpe, dovrebbero avere maggiori accortezze, in questo caso io avevo avvisato, potevo avere torto, ma a 4 anni di distanza le mie riflessioni ed i miei timori erano esatti.
Qui non si parla di tossicità, bacilli, virus, tumori finanziari, prodotti che non potranno mai recuperare e che fino a scadenza produrranno per le banche commissioni e non penso solo a Winthorpe, ma a tutti quelli (e sono veramente tanti) che hanno in portafoglio lo stesso prodotto, perchè quel marchio è famosissimo.
Ho ascoltato lo sfogo, non ho voluto rimarcare il passato, sarebbe stato eccessivamente pesante, ho offerto la mia disponibilità ad aiutarlo, solidarietà e collaborazione, solo così si può riparare la falle della barca e ritornare a navigare. Terminata la liturgia, ho esposto il mio lavoro, da Aprile 2010, il massimo di Piazza Affari a ieri sera, niente fronzoli, un racconto asciutto, la realtà, massima sincerità, non posso più permettermi di perdere tempo, o sono dentro o sono fuori, senza recriminazioni. "Le avevo promesso di raggiungere un obiettivo, non ci sono riuscito e se quindi mi licenzierà, non avrò nulla da replicare e soprattutto dopo quanto le è accaduto, capirò"... Vorrei aumentare la cifra, così mi ha risposto, strabiliante! In verità me lo aveva già chiesto, ma io avevo rifiutato, perchè volevo arrivare a fine anno con quei numeri e senza confusione.
Bisogna riportare la fiducia, questo è il compito principale, come un calciatore che sbaglia un calcio di rigore alla finale dei mondiali, lo ricorderà per tutta la vita, il blocco psicologico fermerà le sue potenzialità ed aumenterà le sue paure, bisogna allenarsi e tornare a tirare, basta fare il goal e tutto tornerà come prima con l'aggiunta dell'esperienza e del dolore che sono formativi. Potere della mente.
Sono appena rientrato, con gli ultimi risparmi ho pensato ad alcuni regali, sforzi di fantasia per accontentare le persone a cui voglio bene, sono stanco anche perchè non ho dormito molto in questi giorni e quindi mi guarderò un bel film, "Una poltrona per due"... che palle che sei Buddy!;-))) Che ci volete fare, è uno dei miei film preferiti, è il mio sogno, essere nel "floor delle grida", ma è irealizzabile, "le grida" sono animali in via di estinzioni ed anche se io continuo a credere che torneranno, la realtà è in mano all'elettronica e non all'uomo ed ai sentimenti. Lo guarderò sognando e immaginando, per una volta non vorrò essere protagonista ma spettatore, ma con emozione...
Domani è Natale, e questa volta sarà veramente diverso, a parte l'anno in cui litigai con mio padre decidendo di passare il Natale in solitudine, questo sarà una lieve sofferenza, una delle mie due nonne non c'è più e prima o poi doveva accadere, uan famiglia già spaccata e legata solo dalla vecchia guardia, ora è in frantumi. I legami non erano solidi, le corde che univano erano sfilacciate, disagio, affetto costruito e di facciata, tutte cose che molte famiglie già conoscono, ora non ci sono più nè scuse nè obblighi per rivedersi, tranne i pianti dei funerali, momenti in cui i rimpianti ritorneranno a galla, inutili sofferenze. Per anni sono andato con i miei genitori, o con solo un genitore da mia nonna, zii e cugini, il solito pranzo, le solite facce, i soliti discorsi di circostanza, frasi dette a metà, accenni di polemiche e poi la pesca grossa, il momento clou, non il tombolone, ma il fuoco di fila verso di me, a parte le forzature alla mia intimità, il passaggio chiave era il lavoro, perchè appunto il mio non è lavoro;-))) Solo in questo punto mio zio trovava la sponda in mio padre, si divertivano così, a volte tacevo, a volte, non sapendo stare zitto, replicavo con provocazione e mia nonna soffriva, questo era il Natale... Domani i miei genitori lavoreranno, è stato per anni così, sono nato che era così, quando avevano la discoteca passavo il Natale ed il Capodanno tra lo sgabuzzino della discoteca, o dalle amiche di mia mamma, o con gli zii e gli amici degli zii, oppure in solutudine aspettando che mia nonna finisse il turno in ospedale.
Non sarà quindi un trauma, può esserlo per chi legge, ma che la mia non sia una famiglia normale è per me un fatto accettato, anzi da piccolo era un vanto, e ci sarà pure un motivo se io sono spesso anomalo, complesso ed a volte incomprensibile?!;-))) Proprio oggi, chissà perchè, dopo anni mi sono richiesto, ma se avessi di nuovo una fidanzata, la porterei al mio "NON" cenone di Natale?! Me lo sono chiesto perchè fin da piccolo non l'ho mai fatto, mio padre è una persona che definire anomala è limitativo, mia madre è il suo opposto ed è forse per questo che ho sempre usato la seconda casa, quella di mia nonna, non era il parcheggio, ma forse la mia vera casa, dove potevo sentirmi libero e soprattutto dove festeggiavo il 26 di Dicembre il mio vero Natale. Quest'anno non sarà così, ma sarà pur sempre diverso... domani il Natale sarà con la nonna che mi è rimasta, ogni anno può essere sempre l'ultimo e quindi perchè rischiare di avere un rimpianto, si vive, si gode, si assapora e si riflette...
Vi ho scritto fin troppo di me, ed il rischio è che vi abbia annoiato e mi sia perso anche gli ultimi lettori rimasti;-)
Siete speciali, siete sempre stati molto cari ed ho paura di aver perso qualcuno lungo il percorso, visto che non leggo più nessuna email ed il mio timore non è verso il tradimento, ma che a queste persone sia accaduto qualcosa di spiacevole... questo è il limite del web, l'accorcamento delle distanze, raggiungere qualsiasi posto del mondo, ma solo quando gli altri te lo consentono, altrimenti è il buio...
Promesso che risponderò a tutte le email che mi avete inviato, le leggerò, le ho sempre lette, ogni lettera sarà un regalino;-)
Quest'anno, tra le tante novità ho voluto evitare gli sms, ormai sono un'inutilità superata, ritorno all'antico, molte lettere e tanti biglietti di auguri, sono sicuramente più sentiti, dove c'è maggiore impegno c'è sicuramente maggiore sentimento... una rivoluzione che riporta l'antico.
Buon Natale, un po' di relax e poi ritorno, sono sempre intorno a voi;-)
Ps. vi lascio con una canzone che non è proprio natalizia, ma a me ha regalato armonia, intimità e grandi pianti. Una canzone che per me ha il significato dell'Amore, lasciatevi cullare...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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