20 dicembre 2010

Calcio d'angolo (del Volpino) - BENITEZ E QUELLI DELLA SUA RAZZA...


"Amala, pazza Inter amala"... recita così l'inno dell'Inter, e se solo qualche anno fa, l'Inter poteva essere considerata pazza perchè non sapeva gestire i vantaggi e gettava al vento scudetti e trofei praticamente già vinti, oggi l'Inter è pazza perchè incapace di godersi le vittorie. Più che pazza autolesionista.
Mourinho rimase a Madrid, Milito subito dopo la Champions con grande delicatezza chiese un aumento di stipendio. Perdonati, erano gli idoli. Benitez vince e si toglie una manciata di sassi, mi chiedo come potesse camminare in quelle scarpe, e subito cade il diluvio del giudizio universale.
Fin da piccolo sono stato abituato a dimostrare prima di chiedere, a dare prima di avere, è una filosofia di vita, un abitudine, un'educazione, chiamatela come volete, una virtù... era, oggi invece, nell'era dei furbi, è una stupidità.
Perchè se persone come Benitez, Ranieri, Del Neri, triturate da un ambiente sempre più compresso, stressante, logorante, ad un certo punto sbottano, vengono subito additati come portatori di malcostume. Chiaro quindi che personaggi come Mourinho, che come abili prestigiatori gestiscono a piacimento l' arrogante polemica mediatica, saranno sempre vincitori.
La stretta di mano, la promessa, la fiducia sono per me stemmi che non si devono sporcare, si tengono all'occhiello ben lucidati, mi pare sia così anche per Benitez. Se è vero che Moratti ha fatto delle promesse e queste non sono state mantenute, trovo nella reazione di Benitez umanità, forse scoordinata nel verbo e nel tempismo, ma una reazione umana e spontanea e non macchiavelicamente studiata. Benitez ha vinto, ha dimostrato e poi ha posato il macigno sulla scrivania di Moratti.
Dobbiamo anche chiederci, se anche una persona che fino ad oggi è stata "perbene" e rispettosa, improvvisamente sia diventata ruvida, forse anche il sistema, l'ambiente ha le sue gravi responsabilità.

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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