06 ottobre 2010

ENNIO DORIS, ALESSANDRO PROFUMO E L'ALTRUISMO DELLA FINANZA (la previsione di BILL GROSS)


Alessandro Profumo dichiara a tutta la stampa di dare in beneficenza 2 milioni di euro della sua buonauscita da Unicredito, Ennio Doris nel nuovo spot pubblicitario promette scuole per i bambini di Haiti ad ogni conto nuovo aperto nella sua banca. Chi è il più buono dei due? Una volta la beneficenza era un atto intimo, un segreto prezioso, un gesto spontaneo, un'uscita dal cuore, o mi sbaglio? Oggi nell'era del megafono e della spettacolarità ad ogni costo, si arriva da una parte al gesto megalomane della donazione in prima pagina e dall'altro alla beneficenza però in cambio di qualcosa. Entrambi si fanno lo spottone personale, che oggi il pubblico ammira e si sorprende, invece di storcere la bocca e tapparsi gli occhi. Ennio Doris, il genio del marketing (meno della borsa) questa volta ha toppato. Geniale fu il gesto della "copertura Lehman", geniale dal punto di vista markettistico, meno da quello pratico, ma questa volta la caduta di stile e di umanità e ripida.
Molte meglio farebbe Doris ad occuparsi dei propri clienti e della società, visto che, se l'andamento di borsa di un titolo è lo specchio del giudizio del mercato, allora la cera non è molto bella. (Guardate il grafico qui sotto)
Mediolanum toccò i 20 euro dopo lo scoppio della bolla Internet 2000, lo ricordo bene perchè sganciai il titolo a 19 quando ancora mi consigliavano di tenere perchè sarebbe arrivato a 28... fa parte del loro ottimismo.
Il titolo è poi crollato seguendo l'intero mercato azionario e finanziario, nel successivo recupero non ebbe però stessa sorte. Mentre molti titoli del comparto recuperarono buona parte delle perdite, alcuni adirittura segnando nuovi massimi, il titolo Mediolanum non raggiunse nemmeno la metà delle precedenti quotazioni. Forse è il caso di impegnarsi di più nella sostanza più che nell'immagine, perchè è questo che chiedono i risparmiatori sempre più affamati e delusi...

Oggi usciranno i dati sulla raccolta del risparmio gestito, e potrebbero essere dati felici (vedi Azimut), ma se invece di guardare al giorno per giorno allunghiamo lo sguardo avanti, troviamo le parole di Bill Gross che subito spengono il sorriso.
Bill Gross è il più grande gestore del settore obbligazionario, nonchè influente voce della finanza, tanto che i maliziosi insinuano che egli abbia un filo diretto con i membri della FED. Bill Gross nella suo nuovo sacro testo intitolato "Il New Normal" nella finanza e nell'economia, dichiara: "dite addio ai rendimenti a doppia cifra".
Dichiara: "la nuova normalità sarà quella salutare i rendimenti a doppia cifra, visto che la leva e la deregulation stanno svanendo all'orizzonte e i loro opposti stanno emergendo". Bill Gross prevedeva già ulteriori interventi da parte della FED in quello che lui considera "l'ultimo rantolo". I rendimenti futuri sugli investimenti saranno decisamente inferiori alle medie storiche e persino gli Hedge Fund si dovranno rassegnare a un "futuro a singola cifra". E conclude: "anche i più bullish a Wall Street e nel mondo saranno decisamente sotto pressione nel generare rendimenti del 12% su Pil che crescono del 2-3%".


E' un po' quello che io ho ripetuto nei mesi scorsi, anche se qui è riportato in modo più sofisticato, il punto è sempre lo stesso la RIDUZIONE DELLA LEVA è un boccone duro da digerire, negli anni Trenta ci impiegarono quasi 13 anni per riassorbirlo, oggi non so quanto tempo ci vorrà... ed è per questo che insisto nello scrivere che questo "Super Rimbalzone" è una perla rara, un'occasione unica. Capite ora perchè ho impiegato su questo tutte le mie energie e lo ripetuto così tante volte?
Più difficile è capire come Ennio Doris riuscirà a spuntare rendimenti maggiori negli anni venturi. Formule magiche? Il marketing ad un certo punto non basterà più, e visto l'andamento in borsa del titolo Mediolanum, mi riesce difficile credere ad una futura sovraperformance...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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