24 agosto 2010

NON CI SONO SPINE SENZA ROSA - Il Baltic Dry Index crolla, no vola!!!


Come vi avevo scritto ieri, ci aspetta una settimana densa di emozioni e di importanza... lo Yen che sbanda, il Nikkey che affonda e l'Europa in rosso sono solo il preludio al pomeriggio Americano thrilling, che non è sinonimo di catastrofe... mi raccomando! Anzi, la mia fiducia sulla tenuta ed il successivo recupero, aumentano.
A proposito di recupero, qualche mese fa ci avevano detto che l'indice bussola dell'economia mondiale, il BALTIC DRY INDEX crollava verso livelli crisi 2008 e quindi potevamo scordarci ogni ipotesi di uscita dalla recessione vigorosa, anzi, nella recessione ci stavamo rientrando. I gufi pompavano l'evento richiamando nuovamente la Depressione del 1929, mentre i graficisti (che mai si affidano ai dati ecomici) prendevano a pretesto l'indicatore per giustificare il loro pessimismo... ricordate la previsione di Prechter?!
Nelle settimane successive la borsa continuò il tentativo di recupero dai minimi della nota "Isola rialzista" e dall'economia uscirono dati soddisfacenti, sia i numeri sul passato (Pil, Produzione Industriale, vendite al dettaglio, meno la Disoccupazione) sia nei numeri del futuro (indici di fiducia, ordini all'industria), il tallone d'achille rimanevano gli USA su cui pesa ancora la fragilità immobiliare, l'immobilismo dei consumatori divenuti oggi risparmiatori e soprattutto il rallentato aumento dell'occupazione.
Questa mattina leggendo nel Sole24Ore la pagina delle Materie Prime (ormai divenuta la mia sezione preferita del momento) scopro la sorpresa!!!
NOLI, IL BALTIC DRY INDEX AL RECORD DA 2 MESI: "Il Baltic Dry Index, riferito ai noli per i carichi secchi, ha guadagnato il 44% in 13 sedute ed è ai massimi da oltre 2 mesi. Il rally è legato alle maggiori importazioni cinesi di minerale di ferro da Australia e Brasile, dopo il blocco dei porti indiani del Karnataka. Il bando all'export russo di cereali ha inoltre accresciuto il traffico di panamax dall'Atlantico".
E ora che succede? Se dovessimo seguire le precedenti istruzioni, dovremmo attenderci un boom economico. Prima il rischio Depressione, ora, dopo soli 2 mesi, si rischia invece il Booom economico!
Mi sembra che questo continuo strattonamento delle emozioni sia alquanto deleterio per il comune risparmiatore e ben poco educativo ed informativo. O le intenzioni sono quelle di fare sensazionalismo, o peggio incutere ansia e timore, oppure si tenta, scrivo si tenta di informare e far capire quello che oggettivamente accade... una vera impresa.
Se guardate il grafico in alto del Baltic Dry Index potrete notare le cadute di fine 2003, del 2005, quando ancora si viveva in una vorticosa crescita congiunturale internazionale. Insomma, i classici segnali.
Il Baltic Dry Index un falso indicatore? O forse questo indice se osservato nel breve è poco indicativo? O ancor meglio, questo indice, osservato singolarmente è ben poco identificativo dello stato attuale dell'economia, ma se accompagnato da altre statistiche può sicuramente svolgere la sua naturale attività.
Il sottoscritto rimane sempre dell'idea che, sui mercati, quando si fa abuso di uno strumento o in questo caso di un indicatore come rivelatore del futuro, questo ha sicuramente una valenza previsionale uguale a zero. Vedrete che alla prossima catastrofe o booom, scopriremo un nuovo rivelatore di chiaroveggenza.
E voglio anche scommettere che in Focus Economia su Radio24 di oggi, il buon Barisoni metterà in evidenza il balzo del Baltic Index... sono proprio curioso di sentire il commento che accompagnerà il dato;-)
Mentre scrivevo l'articolo, l'Euro ha tentato un accenno di recupero contro il Franco Svizzero... proprio quest'ultimo attualmente mi sembra il miglior anticipatore valutario. La partita però si giocherà questo pomeriggio, ora siamo solo al riscaldamento...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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