05 giugno 2009

On the floor - E' L'ECONOMIA CHE DIRIGE


"Si sta come, d'autunno, sugli alberi, le foglie". Così stiamo anche noi broker, in attesa del dato sulla Disoccupazione USA, in uscita tra poche ore. Perchè, in questo laterale che ti fa trattenere il respiro, una cosa pare certa: è l'economia che mena le danze sul mercato. Capire se in borsa partirà un nuovo rally, oppure arriverà la correzione, è una questione non solo oziosa, logorante, oltre a rovinarmi la fama che mi sono costruito con l'ultimo Super Rimbalzone;-) A parte gli scherzi, sappiamo benissimo che gli operatori sono spesso insoddisfatti e dall'animo irrequieto, quando si va solo giù vorrebbero il rimbalzo, quando regna sempre il segno più vorrebbero la correzione, la borsa dovrebbe sempre e solo oscillare, l'apoteosi dell'insoddisfazione. Solo qualche mese fa non si credeva al rialzo, poi lo si è rinnegato, successivamente approcciato, cavalcato ed ora si vive con il quotidiano timore che tutto prima o poi finisca. Tralasciamo per un attimo i miei "indicatori personali" su Euro, Yen, Franco CH e Dollaro, anche perchè presto potrebbero perdere la loro efficacia e diventare demodè, le correlazioni attuali sembrano palesi, quando l'Euro/Dollaro sale, si accodano alla scia Azioni, Materie Prime (con titoli annessi, vedi Londra), mentre calano i Bond, con il conseguente rialzo dei rendimenti, mentre quando il Dollaro si rafforza accade il contrario. Su tutto troneggia l'aspettativa sull'Economia USA, quando i dati risultano positivi, il Dollaro cede e via di seguito. Questi atteggiamenti contrastano con quanto accadeva negli anni '90, quando si parlava di congiuntura economica positiva e rialzo delle borse grazie al "DOLLARO FORTE". Come cambiano le cose, vero? L'importante è sempre capire l'ambiente in cui si vive, come muoversi, con che armi, conta la trama, cambiare l'atteggiamento a seconda della situazione. Oggi dati positivi USA indeboliscono il Dollaro e non lo rafforzano come per logica dovrebbe accadere. Mi sembra però che ora si viaggi su un ottimismo ostentato, girando la collina, la crisi ormai sta passando e ci prepariamo al volata della ripresa. Più che uno sprint, sembra solo un arrestamento della caduta, non quindi il Paradiso, ma un accettabile Purgatorio riflessivo. Lo si vede soprattutto dall'andamento del Petrolio. Barili che giacciono inutilizzati, petroliere galeggianti che non sanno dove sbarcare, eppure le quotazioni salgono, annunciando consumi sfrenati. Nulla è cambiato, lo conferma la speculazione, sembra infatti che i soldi prestati per ristrutturare e risistemare i bilanci delle banche, siano invece utilizzati per una nuova orgia speculativa. Così proprio non va, questa è solo una festa che aumenta l'ubriacatura rialzista, gli squilibri non rientrano, ed invece che accorciare, tutto questo allunga la crisi e la rende peggiore di quanto sembra. Cosa succederà quando arriverà la prima delusione dalle statistiche economiche? Forse potremmo capirlo già oggi, perchè, in questa fase allegra di borsa, il laterale non può durare troppo a lungo. Come già vi ho scritto qualche giorno fa, ed anche per le motivazioni qui sopra, non mi interessa anticipare un movimento sugli indici, è andata fin troppo bene nel gambone rialzista delle scorse settimane e quindi, perchè rischiare? Mi concentro solo sui singoli titoli, di occasioni ce n'è ogni giorno, fin troppo ghiotte, è il 2009, l'anno in cui può accadere di tutto, in cui "L'INCREDIBILE DIVENTA CREDIBILE", ricordatelo. Ma se dovessi scommettere una birra, io propendo sempre per una correzione. Una discesa, prima dell'ultimo scatto, il traguardo? "LA ZONA LEHMAN"!

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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