04 febbraio 2009

VALANGA DI EMAIL (non solo mercati)


Ricordo ancora quando un mio amico d'infanzia raccontò la sua indigestione di tiramisù. Quello fatto in casa (e fatto bene) è favoloso! Lui però esagerò, in un pomeriggio, tra una cucchiaiata e l'altra, della serie, "ancora una e poi basta", si finì una teglia da solo! Da quel giorno, mai più tiramisù, nemmeno ai compleanni. A volte accade che quando una cosa ti piace molto, se ne abusi, la reazione successiva è il sentimento opposto, ed allora si necessità di disintossicazione prima di ripartire. E' il mio caso? Non lo so. Quando fai un lavoro con passione, la fatica non esiste, stai facendo quello che sognavi, sei sulla strada della realizzazione personale, non è più un lavoro, e lo sforso diventa piacere, gli ostacoli si superano, si affrontano con lo spirito giusto, perchè dentro di te c'è l'energia positiva, quella che realizza, che crea, che coinvolge e che può tutto, il sogno diventa realtà. Ad un certo punto, la sabbia entra negli ingranaggi e ti accorgi che la casa che hai costruito non è di mattoni e cemento armato, ma di carton gesso, resisti alle difficoltà, crei la diga, ma non puoi resistere da solo e tutto crolla. Soffia il vento, l'uragano ed il fuoco della tua passione, per quanto acceso, caldo, vivo, rischia di spegnersi. In questi anni, nonostante le inesperienze, credo di aver avuto un atteggiamento fin troppo prudente, con il tempo la mia incoscienza è andata sfumando. Ho sempre pensato che quando le cose andavano troppo bene, dovevo accendere la razionalità e prepararmi alla nuova discesa, soprattutto lavorando sul mercato devi rimanere proiettato sul futuro, distruggendo il vero dono del cielo e cioè: il PRESENTE. Quando le cose andavano bene (o troppo bene) dovevo castrare le mie emozioni, festeggiate pure, godetevi il momento, ce lo siamo meritato, ma non puoi lasciarti troppo andare, se cadi nella sbornia abbasserai le difese rischiando di non percepire il prossimo pericolo. E' autolesionismo, lo so, anche perchè la condivisione è per me uno dei valori più importanti, anzi è il piacere, ma qualcuno deve pur prendersi le responsabilità. Quello che manca, forse, è la fiducia, l'elemento fondamentale. Se non si è uniti, quando il pericolo da minaccia diventa realtà e la confusione sale al comando, tutto rischia di rovinarsi ed allora il sogno da reale, forte e consistente, diventa cristallo. Quando un lettore entra in questo blog, si aspetta di leggere un consiglio, uno studio, un analisi, uno spunto, qualcosa di concreto e non le delusioni, le autocritiche, le riflessioni di un giovane broker forse troppo sensibile. Ma arrivano anche le sorprese, nonostante il lamento, in questi giorni ho ricevuto una valanga di email, non solo contenenti le richieste, commenti su titoli e mercati, ma anche un appoggio umano, la comprensione del prossimo. Una delle email che più mi ha colpito è stata quella di un operatore del settore che mi scrive: "mi piacerebbe dare un volto alla persona che ha avuto il coraggio di scrivere un blog per tanti anni, facendo fare fortune o meno ad altra gente, anche gratuitamente". Questo calore umano mi ha riscaldato, e colgo l'occasione per scusarmi se ancora non vi ho risposto, in questo momento rischierei di scrivere, per così dire, "cose poco interessanti". Sono felice che il messaggio umano sia arrivato e che non apprezziate solo il contenuto ma anche la persona che scrive, credo che anche i racconti di esperienze personali possa essere utile. Scriverò sempre di borsa, mercati e valute (anche se credo di aver abbondato l'anno scorso e le mie idee non sono cambiate) ma ci saranno approcci diversi, la passione è sempre presente, ma deve rendere. I cantanti raccontano attraverso la musica le loro emozioni e le loro esperienze. Sting, quando era ancora il magnifico dei Police, nei suoi momenti più neri, ebbe grandi ispirazioni, componendo successi plateali, tanto da esserne travolto. Io ogni tanto lo farò da questo umile spartito, cercando di essere il meno patetico possibile...

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