22 ottobre 2008

DOLLARO


Il Maestro Greenspan (fin dai tempi del suo apogeo, quando tutti lo ascoltavano senza aprire bocca) l'ha sempre affermato: "le valute sono in assoluto, il mercato di più difficile interpretazione". Il valutario, come i più fedeli ricordano, è stato il mio primo mercato, la mia prima operazione, quella sulla Sterlina. Le azioni e la borsa sono il mio amore, ma il Forex è il mercato che mi ha dato più soddisfazioni, soprattutto dal lato previsionale. Ma come dare torto a Greenspan, soprattutto osservando gli ultimi movimenti, ci basterebbe osservare la caduta della Corona Islandese, ed anche concentrandoci su valute più note e comuni, come non notare l'imprevedebilità della Sterlina, la caduta del Dollaro Australiano o peggio l'ostinazione dello Yen? E il Dollaro? Un mercato che tutti hanno definito impossibile da manipolare, ma anche su questo potremmo obiettare. Un mercato in cui spesso ai movimenti impetuosi si accompagnano mille giustificazioni, spesso incongruenti, o peggio incoerenti con le regole di base. Ricordate il 2005? Il Dollaro recuperava sensibilmente sull'Euro, il merito era nella crescita degli USA, altri dicevano che la UE si sarebbe sfaldata, ma non il merito era nel differenziale dei tassi a favore degli USA, e il deficit? Scomparso? Oggi gli USA hanno un differenziale dei tassi a sfavore, un Deficit ancor più gravoso, e l'Unione Europea non è scomparsa, eppure il Dollaro ha recuperato in 4 mesi ben 30 figure! Ma allora, come si possono prevedere i movimenti, interpretare gli scenari futuri? Come scrissi qualche anno fa, di base esistono 3 regole da seguire per i cambi (cliccate qui per rileggere) aggiunto a questo ci vuole interpretazione personale, studio ed intuito, e non sempre bastano. Un altro mito da sfatare è il motto: "non succederà perchè non si è mai visto". Niente di più falso, il valutario non ha limiti, anche perchè non si parla di un bene che si svaluta fine a se stesso e che a ZERO si chiude, ma di una coppia che vede una valuta rafforzarsi sull'altra. L'anno scorso sentivo un analista specialista del forex affermare che l'Euro/Sterlina non poteva salire sopra 0,80 solo perchè non si era mai visto. Quel livello è stato sfondato, ora l'ha visto. Mi ricordo quando solo 5 anni fa mi chiedevano dove vedevo arrivare il Dollaro, la mia risposta era sempre la stessa: "sopra 1,40". In banca scuotevano la testa, chi rideva, chi diceva è impossibile. Ecco, impossibile, un altro termine da abolire nel mercato dei cambi. Oggi abbiamo visto anche 1,60, e pensare che a quei livelli c'era già chi immaginava di toccare 2. Oggi si dice che stiamo vivendo movimenti esagerati, che la volatilità è storica, pazzesca. Qualcuno ha visto cos'è successo dopo lo storico incontro "Al Plaza Hotel"? Qualcuno ricorda che negli anni '80 per comprare un Dollaro ci volevano ben 250 Yen ed oggi ne bastano 100? Ed i movimenti dei primi anni '90 non li ricordano questi analisti? In quel periodo, in pochi mesi il Dollaro contro il Marco (bisogna fare questi raffronti per ricostruire la storicità dei movimenti) recuperò in pochi mesi ben 25 figure! Meno di oggi, d'altronde in quel periodo ci eravamo arrampicati "solo" fino a 1,45, visto che quei livelli dicevano che non li avevamo mai visti (gioco di parole). La cosa più importante sarebbe quella di riuscire a capire qual'è la forza scatenante di tali movimenti, ed in quale ambiente si creano. L'interpretazione è sempre un'arma a doppio taglio, perchè rischia di creare forti abbagli. Personalmente dall'autunno del 2002 ho iniziato uno "Studio personale sulla futura svalutazione del Dollaro", a quel tempo eravamo a 0,96, e qui nel blog pubblicato dal 2004, con previsioni e dettagli ben motivati (cliccate qui e guardate a fondo pagina), uno studio articolato, con coerenza, anche quando nel 2005 fioccavano le previsioni che vedevano l'Euro/Dollaro dirigersi verso la parità. Per non parlare lo YEN, negli ultimi anni ho creato anche un indicatore, per avere un fedele anticipatore sull'andamento dei mercati. Sullo Yen ho fatto parecchi errori, anzi uno principalmente, quello di anticipare troppo gli eventi, e di lasciare troppo presto la cassa. E' uno dei miei (tanti) difetti che ancora non riesco a migliorare. Sopra 160 ero sempre in acquisto su YEN, perchè anche se l'Euro teneva con grande ostinazione, prima o poi doveva mollare. La caduta dei mercati, la frenata economica e delle materie prime ha dato la spinta, confermando la correlazione che ci aveva accompagnato per anni. A 145 sono uscito, abbandonando qualche pezzo lungo il cammino. Oggi siamo 20 figure sotto, è un movimento sorprendente! E sorprendersi sul valutario non è un male, le sorprese sono un elemento caratteristico per questo asset, l'errore sta nel voler sempre anticipare. A fine Luglio mi ero sbilanciato su alcune previsioni, ponendo anche dei punti interrogativi proprio sullo YEN. Le previsioni (di breve) su Dollaro e Petrolio andarono per il verso giusto, sulle borse no. Ma anche qui l'errore fu abbandonare troppo presto il treno del Dollaro, perchè movimenti di questo tipo si vedono raramente . A 1,36/1,38 scrissi che era il massimo che mi potevo aspettare. Nel giro di poche settimane eccoci 10 figure sotto!!! Oggi il Dollaro sta raccogliendo capitali da tutto il mondo, e come sempre accade, nei momenti di pericolo, di aumento della percezione del rischio, i capitali dalle periferie rientrano al centro, e siccome (nonostante le continue smentite) viviamo ancora in un sistema Dollaro centrico, il centro del mondo è il Biglietto Verde. Il Deficit è sempre lì, sempre più pesante, i tassi sono in discesa, la crescita rallenta, ma tutto questo al mercato ora non interessa, gli altri stanno peggio. Per quanto riguarda lo YEN, nonostante i suoi tassi rimangano i più bassi a livello globale, il processo di deleveraging è ancora in atto, i capitali speculativi scappano dai paesi con alti tassi d'interesse e rientrano alla base. Ricordiamo però che, anche se un processo (forse) strutturale è ormai in atto, c'è sempre la BoJ vigile pronta a bruschi interventi. Cosa pensare del futuro? La domanda chiave è: "i paesi con grandi riserve valutarie hanno terminato la graduale dismissione e conversione di Dollari in altre valute?" Io credo di no. Io non credo che sia iniziata una nuova era di "Dollaro forte". 1,29 è un altro livello importante, sotto c'è solo 1,25 e 1,193. Sono tutti livelli che hanno valore storico. A 1,28 sono entrato a favore di EURO. Nel breve non sono escluse oscillazioni o altre forti cadute, ma al tempo stesso da qui a Novembre non escludo un forte riassorbimento di questo movimento di forza del Dollaro. Quella che si sta creando è un'altra grande occasione per andare contro il Dollaro. Dirò di più contro lo YEN, non so in quanto tempo, andremo verso 80. Mentre per quanto riguarda il Petrolio, mi aspettavo che la correzione si fermasse a 90$, ora siamo tornati a 70$, il livello dell'estate 2007, forse magari andremo anche verso 50$, ma io da qui ricomincio a comprare Petrolio. Arriviamo a 200$? Non so, non voglio fare il guru, quello di cui sono convinto è che il Petrolio tornerà a crescere. Più difficile ora lo YEN, ma visto (anche solo per coerenza) che mi aspetto che le borse tornino a crescere, anche solo per questo motivo, credo che il recupero dello YEN si debba prendere una bella, forse anche brusca, pausa...

Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato

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