22 settembre 2008
NELLA TANA DELLA VOLPE: Buddy Fox incontra Marco Fratini e Lorenzo Marconi gli autori di "VAFFANBANKA!"
NELLA TANA DELLA VOLPE, una rubrica che piaceva molto, torna per ora con uno speciale. In occasione della presentazione del libro "VAFFANBANKA!" vi propongo l'intervista ai due autori: Marco Fratini e Lorenzo Marconi. NOTE INFORMATIVE: la presentazione si svolgerà domani a Milano in via Solferino 26/a (Sala Montanelli) alle ore 18,30. Interverranno con gli autori Massimo Fracaro (Corriere Soldi) e Antonello Piroso (direttore Tg La7). Ingresso libero con prenotazione obbligatoria, tel. 02.20400330. Chiamate tranquillamente perchè ci sono ancora dei posti. E' un'esperienza che vi consiglio, come vi consiglio l'acquisto del libro, e non per interesse personale, ma nel Vostro interesse! Con i due autori non ci si annoia mai, anzi si riesce ad imparare divertendosi! Per avere maggiori informazioni su questo libro, cliccate qui . Eccovi l'intervista:
1) Se il timing è una variabile importante per effettuare gli investimenti, con la pubblicazione del Vs primo libro "VAFFANBANKA", il timing l'avete centrato con un lancio da oro olimpico, complimenti! In questi momenti sono in molti a soffiare sul fuoco del panico, dimenticando che solo 1 anno fa gli ottimisti alla Abby Cohen, Ennio Doris e la Copertina di Panorama annunciavano un nuovo toro poderoso. Ora si paventa il 1929, dimenticando la recente crisi bancaria della fine degli anni Ottanta. Voi che avete sempre avvisato sui pericoli di questa corsa finanziaria, oggi in mezzo alla buriana, come pensate di comportarvi? Non potrebbe essere questo il migliore dei mondi, con un'economia strutturalmente in crescita, capace di resistere di fronte alle crisi della finanza?
Si dice che la fortuna aiuti gli audaci, io dico che una bottarella di culo ogni tanto non guasta. E poi chissà, per chi crede alla legge dell'attrazione forse parlando male di chi ha fatto porcherie; mi riferisco perlopiù alle banche americane cadute in disgrazia, ecco che l'uscita del libro è avvenuta proprio nel momento giusto. Qualcuno in questi giorni ha cominciato a dire che il nostro è stato un libro "evocativo", può darsi, l'importante è che non si cominci anche con il dire che abbiamo portato sfiga a Lehman e i suoi fratelli e a tante altre che oggi capitolano sotto i colpi dei loro stessi mortai: cartolarizzazioni e leva finanziaria. Detto ciò credo che il migliore dei mondi possibili sia quello che permette di esprimere dei valori e visto che la finanza riguarda le tasche degli investitori, la mia speranza è che si comincia a fare soldi rispettando i valori, soprattutto quelli dei risparmiatori. La nostra costituzione parla di tutela del risparmio, speriamo che non resti solo uno slogan. Inoltre il migliore dei mondi possibili sempre restando nel nostro "mondo" probabilmente dovrebbe contemplare delle agenzie di rating che operino in modo diverso. Certi rating passati da A+ il giorno prima del "fallimento" a D il giorno in cui ha portato in tribunale sa più di beffa da "pece e piume" come ai tempi dei fratelli Dalton, più che a triste barzelletta ai tempi dei fratelli Lehman. Per quanto riguarda gli ottimisti che tu citi: Ennio Doris è l'uomo dei pac e ha una filosofia di investimento vincente e vorrei avere un milionesimo dei suoi soldi e del suo successo imprenditoriale, purtroppo non ne condivido il percorso e le modalità di gestione di un modello vincente ma che non soddisfa le mie modalità di intendere la distribuzione; io la penso più come il Governatore Draghi, il Italia manca ancora una forte vocazione professionale verso la consulenza, che rispetti la centralità del cliente e del consulente; ne parliamo diffusamente nei primi tre capitoli del libro.....Su Abby Cohen ho scritto troppo nel 2000 quando vedeva il Dow jones a 14.000 e mentre i clienti ignari compravano qualcuno vendeva, ci vorrebbe più indipendenza tra chi esegue gli studi sui mercati, chi gestisce i patrimoni e chi distribuisce i prodotti. Mi sembra che la catena che parte dal proprietario banca poi continui sempre in discendenza parentelare; in altre parole invece di un sistema verticale ci vorrebbe un sistema orizzontale dove ognuno fa il proprio mestire diverso con un proprietario. Per abusare un concetto troppo abusato: indipendenza. Per quanto riguarda l'informazione? Beh sono come i pompieri: escono dopo che una casa ha già cominciato a bruciare e nel bene e nel male si occupano sempre di autopsie e mai di diagnosi.
2) Lehman è caduta, le banche europee sono costrette a ricapitalizzarsi ed a fondersi per evitare possibili disastri. E l'Italia? A detta di politici, ministri e Banca d'Italia, sembra essere l'isola felice, immune ai bacilli della crisi. Sto pensando ai vari prodotti strutturati sottoscritti dai piccoli risparmiatori (tipo Unit Linked, Index Linked e le varie obbligazioni strutturate), marchiati come prodotti sicuri, uno scudo contro le crisi come quella attuale. E' proprio così, sicuri e felici, o per l'ennesima volta mazziati incosapevolmente?
Anche di questo tipo di prodotti abbiamo parlato e abbiamo scritto chiaramente come la pensiamo; forse è per questo che leggendo il libro, Rizzoli lo ha fortemente voluto intitolare " Vaffanbanka". La distribuzione è il nodo su cui non si è ancora agito abbastanza. Ci vuole più informazione verso la clientela, più trasparenza sui prezzi e sulle commissioni applicate ai prodotti venduti alla clientela. La MIfid speriamo che venga applicata con rispetto, ma da quello che sento, e da consulente dico per fortuna, nelle banche viene vissuta cone un problema e non come un'opportunità. Ma anche qui per fortuna non tutte le banche sono uguali anche se nella disinformazione imperante la gente fa fatica a distinguere il buono dal cattivo. Il caso Lehman richiama anche una maggior attenzione all'informazione corretta sui rating delle obbligazioni, non quelle velenose strutturate tanto amate dagli amministratori delegati di certe organizzazioni, foriere di alte commissioni e marginalità per il conto economico, con annessi superbonus dal sesto piano in su !!! Mi riferisco semplicemente alle tante emissioni con rating alti fino all'ultimo minuto prima della morte. Anche il sito Patti Chiari dell' ABI, fino al giorno prima aveva in pagina le obbligazioni Lehman con rating A+; un pò di tempestività in più non sarebbe guastata. Comunque anche su questo tema i lettori troveranno nel libro ampia soddisfazione, tanto che qualche amico promotore ci ha detto che dovevamo scriverlo prima....ma nella vita c'è un tempo per tutto.
3) La crisi che stiamo vivendo probabilmente porterà ad una selezione darwiniana in ogni piano, dalle banche d'affari, agli speculatori di alto bordo, a chi intendeva creare con la finanza un lavoro part time ad alto rendimento, a chi ancora considera la borsa un gioco ed a chi cercava gli alti rendimenti noncuranti dei rischi. Le bolle lo sappiamo ci saranno sempre, ma è veramente finita l'era dei facili guadagni? Si sta forse avvicinando un lungo l'inverno per le borse e la finanza?
Io credo che inverni e primavere ci sono e ci saranno sempre, altrimenti perchè zio Gino compera sempre sui massimi e vende sempre sui minimi? Questa è la regola per chi continua a pensare che la Borsa, sia un luogo di divertimento per tutti, un posto per facili guadagni. Charles Dow più di cento anni fa aveva scritto per bene le regole di questo "gioco", ma come sempre, ammesso che qualcuno l'abbia anche letta: non è la teoria che è vincente ma la sua applicazione ! Caro Bud Fox forse ci vorrebbe più di un "Wall street" ma con un Gordon Gekko che invece di far vedere come cercava di fottere il mercato, facesse vedere alla gente come il mercato li sta fottendo!! Nessuno è infallibile, e noi per primi; Valentino Rossi e i suoi avvversari prima di avvicinare le orecchie all'asfalto, si preparano e si allenano, perchè le cadute a 300 all'ora sono pericolose e fanno male come le perdite in Borsa. Ciò che li rende "sicuri" di quello che fanno, ma non del risultato che otterranno è l'applicazione di un metodo. La crisi in atto è sicuramente la peggiore dopo quella del 29; una crisi sistemica e di sfiducia nei confronti di un sistema finanziario, che ha tirato troppo la corda e che ha bisogno di nuove e maggiori regole. Ma ne usciremo, sarà dura ma ne usciremo. Il mondo finanziario ha bisogno di un ritorno all'economia reale, di investitori che investano di più su aziende sane che producono valore e posti di lavoro; per troppi anni l'economia e la finanza "della carta" a volte anche straccia ha sostituito quella del lavoro, grazie all'uso indiscriminato della leva finanziaria e dei derivati, per un fine: il profitto; un profitto fine a se stesso, con un comportamento miope ed ingordo che oggi si ritorce contro chi lo ha usato e li punisce al cuore. Ciò che fa più male però è che ancora una volta migliaia di risparmiatori e migliaia di lavoratori, moltissime brave persone, colleghi di lavoro, pagano un prezzo troppo alto per un errore che loro non hanno commesso !!!!E' a loro che Marco ed io dedichiamo di cuore "VAFFANBANKA" !
MARCO FRATINI è giornalista e ha superato i quaranta. Romano di nascita, orvietano di origini e milanese per necessità, ha fatto tappa a "Il Giorno", al TG3 Rai, all'ApCom e alla (estinta) tv del gruppo "Il Sole 24 Ore". Ora è caporedattore a La7.
LORENZO MARCONI, valtellinese trapiantato sul Lago di Como, è un analista finanziario specializzato nella consulenza per clientela istituzionale e grandi patrimoni familiari. Partecipa spesso a trasmissioni tv come strategist dei mercati finanziari.
Insieme, dal 2002, tengono settimanalmente su "Oggi" una pagina di risparmio chiamata "Le Buone Azioni", che, nel segno di un'informazione indipendente e di un linguaggio umanamente comprensibile, tenta di accompagnare i lettori verso l'investimento consapevole. Senza (troppe) fregature.
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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