19 settembre 2008
PAULSON E BERNANKE PRONTI PER IL SALVATAGGIO! Come al solito le grandi decisioni sono sempre inaspettate!
Buongiorno! Ritardo gli aggiornamenti perche' sto vivendo una (comprensibile) euforia, me la merito!;-) Bernanke e Paulson entrano nel mito? La storia dice che, dopo ogni evento storico (soprattutto nella finanza) si favoleggi, o immagini che dietro la "magia" ci sia un piano o una riunione leggendaria. Questo è il bello del mercato! Il mio capo li definirebbe "fatti entelechiani". Credo che ognuno di noi abbia nel suo campo dei punti, delle persone o delle esperienze di riferimento. Le mie le ho più volte elencate e spiegate, quella che ricordo meglio è quella relativa al 1998. Si narra dell'organizzazione di una tavola rotonda, in una sera dell'Ottobre 1998, in cui un gruppo di prestigiosi e facoltosi investitori, con l'appoggio della Fed di Greenspan decisero il salvataggio del sistema finanziario USA dopo il crollo del celebre e "pesante" hedge fund: LTCM, fondato da due importanti premi nobel. L'anno era iniziato con una sparata delle borse mondiali, con Piazza Affari in testa, l'indice era arrivato a guadagnare in piena estate il 38% da inizio anno. All'improvviso, gli scricchiolii dall'Asia (Thailandia in testa), il crollo dell'economia Russa e la caduta del rublo, innescare una caduta storica delle borse. In poco meno di 3 mesi, furono completamente cancellati tutti i guadagni. Quelli si erano ribassi, giornate da -5/-6% di indice, titoli principali sospesi al ribasso, 4 giorni al ribasso consecutivi ed uno di rimbalzo. E come in ogni crisi che si rispetti, arriva il fallimento di qualche attore, in quel momento tocco' ad uno dei protagonisti, il tanto decantato fondo LTCM, l'hedge fund dei premi nobel, crollato a causa degli investimenti sbagliati in Russia, soprattutto sul Rublo. Il mercato entrava nel panico, a questo si aggiungevano elementi politici destabilizzanti, come il possibile impeachment del presidente Clinton, con il suo formidabile sigaro. Mi pare di ricordare che un libro racconta in modo romanzato, la vicenda della riunione d'emergenza. Fu anche quello un piano concordato, una massa di denaro che si riversava in un mercato ormai panicato, ed in caduta libera, la spinta decisiva fu l'uno due di Greenspan con i suoi tagli ai tassi d'interesse avvenuti fuori meeting. Da metà Ottobre a fine Dicembre la borsa riuscì a recuperare tutto quanto perso, e poi sappiamo cos'è successo nel biennio 1999/2000. Questa volta non credo che la prosecuzione si assomiglierà, però quanto accaduto, in fase di preparazione, assomiglia molto a quell'epoca, o perlomeno a me la ricorda molto. In quell'anno, nonostante fossero i miei primi anni di esperienza, mi trovai ad affrontare una prova difficili, ma con una grande convinzione nelle mie capacità e nelle mie idee, o forse, a posteriori, penso ci sia stato molto intuito ed incoscienza. Feci comprare a tutti i clienti. Con calma, senza guardare grafici, un accumulo su ogni panicata, e la gente aveva molta fiducia, nonostante i media strombazzassero la tragedia. Andò molto bene, a posteriori, fui capace o solo fortunato? Non ero spaventato allora, perchè dovrei esserlo oggi? Certo, tutto può sempre accadere, e la presunzione viene sempre punita, ma credo negli anni di aver aumentato le esperienze e le conoscenze. Infatti, mentre molti continuavano a chiamare un nuovo 1929, anche se questo stato economico/finanziario non ha dei veri riferimenti con il passato ma solo singoli elementi, io mi sono sempre limitato a paragonarlo con le crisi del 1998 e della fine degli anni Ottanta. Nel '98 c'ero, la fine degli anni Ottanta l'ho solo letta e studiata. Ricordo il crollo nel 1987 della borsa, il Dow Jones perse il 22% in un giorno, ci fu un'altra follia finanziaria: i Junk Bond di Michael Milken (un altro dei presunti riferimenti di Gordon Gekko del film Wall Street), e le avventure catastrofiche delle Casse di Risparmio Americane. Ma lo sapete quanto costò al Tesoro USA creare il veicolo per salvarle dal fallimento? Circa 500miliardi di Dollari, ma di 20 anni fa. Attualizziamo. Gli 85miliardi spesi per AIG sono in confronto una caramellina. Ora sentiremo che questo è solo un rimbalzo, oppure un "Bear Market Rally" o altre amenità varie. Quello che però mi urta è la mancanza di coerenza. Quando le cose vanno per il verso giusto si fa lode del trading, quando invece va per il verso sbagliato si difende ad ogni costo la propria idea. Ma allora fai trading solo quando va bene e quando non va fai di lungo termine? E vi chiedo, ma avete visto i rialzi di oggi? Le banche salgono anche del 30%, vedo UBS (titolo che era nel mio mirino e che certo non compro a +35%) e mi chiedo, ma il fortunato investitore che lo cavalca cosa pensa, che ne valeva la pena o no? Se il trader non fa trading ora quando lo fa? Quando i titoli salgono da soli ed hanno una tendenza lineare? I mercati sono sempre molto difficili da interpretare e commentare, sempre molto facili da contestare. Criticare in questo mondo, riesce a tutti, metterci la faccia, meno. Ora io non posso scrivere con certezza che da qui si sale e non si torna più indietro, anzi non mi stupirei dopo altre sparate di rivedere una nuova caduta per destabilizzare. Però chiedo, come possono stare quelli che ieri hanno aumentato le posizioni short su segnali tecnici e che oggi sono costretti a ricoprirsi? O peggio quelli che fino a ieri guadagnavano con le discese, ed oggi vedono decurtarsi quella torta? Perchè anche il mancato guadagno pesa, soprattutto a livello psicologico. I movimenti dei prossimi giorni, potrebbero spezzare le reni a chi cerca le cavalcate, o peggio, a chi è costretto per portare a casa la pagnotta. Queste sono le grandi onde, e come insegna "Point Break", si rischia di finire sotto: "se vuoi il massimo, devi essere pronto a pagare il massimo". Ieri sera vi avevo lasciato con il titolo "IN ATTESA DEL GRANDE EVENTO" e sottolineando l'avvicinarsi delle scadenze tecniche ma, in tutta sincerità, mai mi sarei aspettato di prendere in pieno il timing, la mia era solo la conferma di una convinzione positiva. Non immagino quanti oggi si siano presentati al regolamento delle scadenze in grandi difficoltà. Questo è il mercato, a volte vinci, a volte perdi, l'importante è poterci essere ogni giorno! Raccontare i fatti il giorno dopo, è sempre più facili, però non mi pare di essermi sottratto in questi giorni. Sono contento di aver intensificato gli acquisti nelle cadute, sono molto dispiaciuto per non aver potuto dedicarmi anche ad un pò di trading, giusto per mettermi la prova. L'operatività sul valutario, e lo studio economico e dell'attuale situazione mi assorbe. Sono contento di essermi messo (anche se solo di breve) contro lo YEN, come descritto alla fine della scorsa settimana, ed anche se l'apertura di lunedì mi ha fatto dubitare, avevo la convinzione che i gap ribassisti si sarebbero chiusi. Lo YEN in questa fase altamente speculativa, come indicatore, è ancora più importante. Ora non ci resta che verificare la chiusura di questa sera (non è detto che Wally tenga) e la prova del nove di Lunedì. In attesa che il mercato inizi a guardare anche le buone notizie, che prossimamente vi elencherò...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
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