17 marzo 2008
1907: Ieri tocco' a John Pierpont Morgan - 2008: Oggi tocca a JP Morgan
Sapete chi e' l'uomo nella foto qui a fianco? John Pierpont Morgan, la storia dice che fu lui l'uomo che 101 anni fa, salvo' Wall Street da una possibile catastrofe finanziaria. Ironia della sorte, 101 anni dopo sono i suoi eredi a mettere una grande stampella nella vacillante costruzione finanziaria che ormai, i piu' pessimisti, vedono prossima ad un cumulo di macerie. Gli eredi di Morgan hanno effettuato questa notte un'operazione grandiosa, un'operazione che molti attendevano e su cui molti speravano, e' stata salvata Bear Stearns, una banca molto importante, ma pur sempre la piu' piccola tra le Big USA. In queste fasi non esistono ne' weekend e nemmeno festivita', c'e' chi rientra in anticipo al quartier generale (come il Ceo di Lehman Brothers) chi come Mandrake/Bernanke passa la domenica in trincea tagliando inaspettatamente in prepartita il tasso di sconto (il tasso applicato alle banche) e chi come quelli di Morgan preparano operazioni di salvataggio. Il sottoscritto, nel suo piccolo, sta registrando (come sempre fatto negli anni) molte trasmissioni e notiziari, perche' queste situazione amo viverle in pieno, respirarle, solo cosi' possono entrare nell'animo e aiutarti a capire gli atteggiamenti, i comportamenti, gli effetti ed i pensieri che scatenano il momento. Capire per imparare, ricordare per imparare, accumulare cosi' nuove esperienze come valido supporto e aiuto per affrontare il nuovo che ci aspetta, perche' anche questa crisi, come ogni crisi, sara' superata. Ma in che modo ed in che tempi, queste sono le domande che dobbiamo porci. Le crisi sappiamo sempre (a posteriori) quando iniziano, ma non quando ed in che modo si esauriscono. Nell'attuale crisi c'e' enorme sfiducia, questa volta totale, perche' anche le banche, tra di loro, si guardano con sospetto. La psicolgia in questo momento, e' l'aspetto fondamentale. Perche'? Vi siete mai chiesti perche' nella maggior parte dei casi si vende durante le discese (magari in perdita) e non durante i rialzi (magari in guadagno)? Perche' la psicologia nei momenti topici dei mercati porta a pressioni enormi, e ci induce quasi sempre a fare la scelta sbagliata nel momento sbagliato. In questo momento, con tutte le cartolarizzazioni sparse nel mondo, chissa' dove ancora e quanto ancora, che sono valorizzate dal mercato come carta straccia, c'e' una pressione verso il rientro del debito. Chi negli anni scorsi ha portato a casa performance anche a 2 e 3 cifre, oggi magari rischia di affogare, o peggio di chiudere, perche' le banche chiedono o meglio, costringono il rientro dei margini. Me l'hanno insegnato negli anni, e credo di averlo imparato, l'importante nella gestione e' la costanza e non i picchi del +100% un anno ed il -40% nell'altro. Gli Hedge Fund un tempo mitici con anche rendimenti del 1000% oggi subiscono il rischio leva, quello che ieri era il turbo, oggi e' piombo che li fa sprofondare. In questi momenti anche le cose buone vengono travolte dal panico: le obbligazioni tripla A, i bond governativi, e soprattutto le azioni, perche' quando si deve coprire un debito, ed i valori di portafoglio crollano si vende tutto il vendibile. Ma noi poveri (e piccoli) risparmiatori che cerchiamo una diversificazioni dell'investimento nell'azionario non abbiamo nessuna bomba sotto il sedile, comprare un titolo buono che (temporaneamente) svaluta non deve portare agitazione, anzi, dobbiamo vederla come un'occasione enorme che la borsa ci regala. Dobbiamo solo avere pazienza. Sono quelli in leva che soffrono, perche' la leva e' uno strumento demoniaco, amplifica si i guadagni, ma quando le cose vanno male ti risucchia nelle tenebre. Nelle prossime settimane potremmo capire quanti saranno gli Hedge Fund travolti da questa crisi finanziaria, come birilli, sara' uno strike! Le banche centrali, con le iniezioni di liquidita', non stanno curando il male, ma stanno alleviando le ferite, temporeggiando, e qui ritorna in campo la psicologia, infatti queste operazioni concertate se da un lato spezzano la sicurezza e le armi dagli attacchi speculativi ribassisti, dall'altra attutiscono le cadute. Ricordiamo le difese nelle roccaforti delle grandi battaglie della storia, brevi e decisi contrattacchi e poi tutti sotto gli scudi, bisogna che il momento passi, arginando le paure. Le teste cadranno, perche' in questo momento non sono molte le JPMORGAN sul mercato, ma dall'altro ci sono anche i Fondi Sovrani e le pompose Banche d'Oriente che sapranno aiutare nei momenti di contrattacco. In questa settimana avremo appuntamenti importanti con i bilanci delle Banche USA, con alcuni dati macro e domani con la FED. In queste fasi, anche chi prima era oltre gli ottimisti, vede un '29, vede una crisi senza fine, un mondo che si avvita su stesso, dimenticando tutte le cose buone che si dicevano prima della tempesta, che il futuro e' pieno di spine, ma fortunatamente c'e' anche chi (e il sottoscritto e' tra questi) ora, sa benissimo che a tante spine corrispondono almeno una o altrettante rose...
Pubblicato da Buddy Fox | Blog friends: leggi anche Fuorimercato
Etichette:
Bear Stearns,
Jp Morgan,
panico,
psicologia di borsa
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento