02 agosto 2006

CARRELLATA

Mi riprometto sempre di commentare alcuni personaggi nuovi e vecchi del panorama nazionale ed internazionale, va sempre a finire che mi dimentico, ed allora oggi cerchiamo di recuperare con un riassuntino. MASTELLA: anni fa Funari lo ripeteva sempre, "questo e' un ragazzo che ha studiato", una delle sue classiche frasi che lasciava intendere la furbizia del personaggio, ed infatti questo democristiano di oggi, ma dall'etichetta antica, non rimane mai fuori dai giochi. Una volta lo ammiravo per questa sua capacita' di rimanere in sella (in politica non c'e' spazio per l'altuismo), ma questa sua ultima legge mi lascia alquanto amareggiato. Non voglio entrare nel merito del giustizionalismo o garantismo, pero' siccome le cose si capiscono bene solo quando si provano in prima persona, vorrei che qualcuno dei nuovi usciti facesse visita in casa di questo ministro, cosi' potrebbe capire quanto faccia piacere ricevere ospiti indesiderati. Non e' una minaccia, non e' da me reagire in questo modo, puo' darsi che il caldo abbia attacato anche il mio cervello, o forse e' la mia pazienza che ha deciso di cambiare casa. DRAGHI: l'ho sempre ammirato, e' l'uomo giusto! Nel posto giusto? Lo spero, lo considero uno dei pochi personaggi di rilievo, uno dei pochi leader di questo nuovo millennio. KADIMA: piu' volte volevo scrivere un pensiero in merito alla questione palestinese, e devo ammettere che due anni fa, dopo aver ascoltato analisi approfondite su questo tema nel programma "l'infedele", mi ero adirittura esaltato, credendo che la strada, quella giusta, era stata intrapresa. Ho pensato, meno male che non ho scritto nulla, chissa' che figura, ed invece, siccome non amo nascondermi, ammetto, mi ero illuso! Ancor di piu' dopo la vittoria di Kadima, che orfana del generale Sharon, grazie al piu' mite Olmert potesse traghettare Israele verso la risoluzione storica, verso la soluzione del Grande Problema. I fatti di oggi, annientano la mia tesi, ma la mia speranza non vuole morire, nemmeno sotto queste bombe. PAULSON: arriva al tesoro sostituendo il piu' inutile segretario della storia Americana che la mia giovane eta' possa aver visto. Snow, cos'ha fatto? Ah si, con fermezza ha sempre ribadito la sua politica per un "dollaro forte". Prima di lui O'neil, tenace, ma impreparato per i momenti delicati che l'economia internazionale stava e doveva affrontare, aggiungiamoci, contrario alla politica di bilancio ad "inchiostro rosso" del presidente Bush. Oggi c'e' lui, Paulson. Ieri, in una confernza, ha ribadito la frase di rito, gli USA vogliono un "dollaro forte". Vabbe' ne riparleremo. Credo pero' che il personaggio abbia i numeri per produrre qualcosa di buono, certo Rubin e' di un altro pianeta, consola il fatto che provengano dalla stessa famiglia, Goldman. DELLA VALLE & CARRARO: vicini all'intoccabilita', e non aggiungo altro. MOGGI: la Juve ora riparte al contrattacco, vuole rimanere in A. Non e' mia intenzione difendere Moggi, e' in grado di arrangiarsi, pero' devo dire che nel mondo del calcio di oggi, una delle cose buone fatte dal personaggio e' stata la disciplina Juventus. In tante squadre si sono viste manifestazioni di arroganza, mancanza di rispetto, dei giocatori verso gli allenatori, dei giocatori verso i giornalisti, la mancanza di regole, liberta' autoconcesse. Nella Juve, credo anche grazie a Moggi, la disciplina ha regnato, e per persone che ricevono lauti stipendi per praticare una cosa piacevole, credo sia doveroso. Senza Moggi il calcio sara' migliore? Credo di no, il sistema e' sempre malato. Qualcuno forse ricorda Galgani? Era il despota del tennis italiano, nessuno aveva mai visto un sistema cosi' marcio e mal governato, eppure, alla fine Galgani e' stato professionalmente decapitato. Il sistema tennistico italiano mi pare sia andato in miglioramento. Ed allora, perche' non predere esempio dalle altre Federazioni?

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