08 aprile 2006

Vigilia Elettorale
Buon sabato a tutti, siamo arrivati al giorno della vigilia di queste elezioni tanto attese, una vigilia interminabile iniziata ormai da gennaio 2006. Una serie ininterrotta di accuse reciproche, offese, attacchi personali, colpi bassi, insomma tutti gli ingredienti che fanno sempre da contorno nelle situazioni difficili, di crisi profonde, strutturali.
Come sapete, in questo blog (per scelta) non si parla mai di politica, precisiamo, mai di politica nazionale. Pero' un mio pensiero, in questa vigilia, non riesco a trattanerlo. Sono stato un fan della politica fin dall'eta' adolescenziale, nonostante molte delusioni, non ho mai visto una campagna elettorale tanto orribile, disgustosa, stomachevole, ripugnante, l'ennesima sgradevole spot di questo paese sempre piu' in crisi, allo sbando, in una rincorsa goffa verso un pianeta che corre a velocita' sempre piu' sostenuta.
Non voglio certo fare il moralista ma, dopo aver passato molte ore davanti al teleschermo per seguire dibattiti ricchi di offese, attacchi, provocazioni e zero programmi, certo non posso avere un atteggiamento propositivo verso questo sistema politico.
Ho sempre una convinzione: vivere al di sopra dei propri mezzi, prima o poi si paga.
Cosi' e' per l'Italia, cosi' un giorno sara' anche per l'America (purtroppo!) nonostante quel pianeta goda ancora di una fiducia incondizionata, povere, povere le generazioni future.
Ma "del doman non ve certezza" e quindi potrebbe succedere che le cose piano piano si possano ricucire, risistemare con il tempo, senza traumi.
Chi vincera'? Non lo so. Spero solo che non si arrivi ad un pareggio, o ad una vittoria per una manciata di voti, in un paese come l'Italia sarebbe un disastro, l'ennesima perdita di tempo, quando ormai la clessidra economica mondiale per l'Italia, e' ormai arrivata agli ultimi granelli di sabbia.
Pensavo che con il discorso finale di lunedi' scorso, Berlusconi, con il suo solito magnetico carisma, con il suo savoir faire (quando e' lucido) avesse conquistato parecchi punti, ma la sua irrazionale impulsivita' unita alla strizza di una possibile sconfitta, nei giorni successivi, credo che lo abbia fatto ritornare al punto di partenza.
Ci vogliono sacrifici, riforme strutturali, investimenti, collaborazione per far ritornare questo splendido paese ad una dignita' e rispetto mondiale. Paghiamo gli eccessi del passato e l'ignavia presente. Di solito quando le cose vanno male, toccando il fondo, inizia una risalita. Lo si vede in borsa, quando ancora la maggior parte degli italiani non si e' ancora accorta del rialzo imperioso dei listini. E noi addetti ai lavori ci sbalordiamo? Se il risparmiatore comune ha ancora in carico le SEAT a 5, le STM a 50, le TISCALI a 40, le MEDIOLANUM a 18 e potrei continuare, come puo' gioire? A lui non interessano gli altri titoli, anzi quei rialzi possono solo ingrossare la sua bile, Lui guarda e inveisce contro il suo disastrato giardinetto.
Aspettiamo il prossimo Premier, tutti voglio vincere per essere ricordato nella storia come il risanatore di un Paese in crisi profonda. Aspettiamo, soprattutto, dei programmi seri!!!
Intanto la borsa ieri, ha salutato la vigilia con uno storno abbastanza deciso.
Paura elettorale, storno prolungato in vista? Paura della sinistra?
Non credo, sono sempre convinto che la variabili che, in questo momento, ha il potere di muovere i listini sia solo una, sempre la stessa: I TASSI!!!
L'ho detto nelle settimane scorse, e lo ribadisco, Tassi che probabilmente inizieranno a pesare sempre di piu' in Europa e forse sempre meno in USA, mettendo in atto quella famosa rotazione di cui vi parlavo qualche settimana fa.
TASSI che muovono non solo i Listini Azionari, ma sempre di piu' (com'e' giusto) quelli obbligazionari, la famosa inversione della curva di cui molti esperti paventavano un'immediata recessione in USA. L'avete vista??? E va bene, che la disoccupazione e' sempre l'ultimo vagone della crescita di un ciclo economico, ma il dato pubblicato ieri ci conferma il polso (seppur drogato) della forza economica statunitense.
TASSI direttori d'orchestra della sinfonia mondiale di Listini Azionari, Obbligazionari e forse, ancora per poco, di quelli Valutari. Fino a quando? Forse fino all'estate... povero, povero DOLLARO...
Buon weekend!
ps. e mi raccomando, andate a votare, diritto e dovere per molti noioso, ma quando manca... e' peggio!

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