10 agosto 2005

After the bell
Petrolio a nuovi record, America in debolezza/Europa piu' che sostenuta, pausa nella lotta tra "vecchio & nuovo" negli affari italiani. Questo e' il consueto leit motive di questa estate, una stagione che, come avevamo ipotizzatto, si sarebbe rivelata tutt'altro che noiosa.
Wally ha appena suonato la campana di chiusura e, causa il rincaro del prezzo del Petrolio ed aggiungiamoci anche il paranoico timore sull'aumento dei tassi Fed, l'America ha deciso di rimostrare la sua debolezza, o meglio, la sua stanchezza di fondo.
In Italia come sempre tutto molto vivace, ottima la scelta dell'amico Luca su Unicredito, per quanto puo' valere metto anche il mio timbro, SNAI oggi cede ai realizzi come Beghelli, Buzzi ha confermato le mie intuizioni, la positivita' e' arrivata (occhio a possibile effette traino su Italcementi). Si prende invece una pausa, la lotta tra i nuovi enfant prodige immobiliari contro gli azzeccagarbugli veterani: mediobanca ritraccia bene, su RCS scambi nulli.
Riprende Generali e tutto il settore assicurativo, compresa la bella statuina RAS, su cui pero' ho molti dubbi che vi riportero' prossimamente.
ENI rimane superstar, oggi tocca 24, qualcuno forse ricordera' che questa quota corrisponde al mio target, che piu' di un anno fa, vi avevo esposto in questa sede. Il suo raggiungimento e' per me, motivo di grande soddisfazione!
In Wall Street prende una sonora batosta CISCO, causa il bilancio, agli occhi degli analisti... deludente... questione di punti di vista e, naturalmente, di sentiment!
Dopo l'ennesimo aumento dei tassi da parte del Mago G, devo iniziare ad ammettere una cosa: l'inflazione, incomincia ad essere piano piano, pressante. Lo dico ora, e non ad ogni stormir di fronda, come fanno molti analisti, che passano dal pericolo deflazionistico a quello inflazionistico con la leggerezza del cambiamento di pensiero di un politico italiano. Lo dico ora, perche' a mio avviso, alcuni campanelli stanno iniziando a suonare. Credo sempre che il piano del Gran Maestro (un aumento passo dopo passo, con leggerezza) sull'aumento dei tassi, possa essere portato a compimento, ma all'orizzonte, le sagome degli ostacoli, sembrano prendere forma.
Finalmente se ne stanno accorgendo anche il Tbond che vede piano piano, aumentare di rendimento.
Tutto questo pesa paranoicamente sulle borse USA, aspettiamo i dati sui prezzi alla produzione e sull'inflazione per avere conferme positive, e soprattutto un forte rallentamento (anche se di breve) del Petrolio per dare la spinta decisiva al recupero dei listini.
Per domani, importanti i dati sulle Vendite al dettaglio in USA, altrettanto lo saranno le prime stime sul PIL relative al secondo trimestre in Europa.
ps. solo pochi giorni fa, illusoriamente si parlava di taglio dei tassi da parte della BCE, oggi paradossalmente si parla del contrario. Il mio buonsenso, lo ricorderete, mi portava ad essere assolutamente contrario alla prima ipotesi, la seconda e' molto probabile, ma passera' ancora un po' di tempo prima che si passi dalle parole ai fatti... intanto, grazie a questa previsione, io ho vinto una bella pizza"fiorentina";-)))

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