Ieri sera in tv
Patetico come al solito, lo spettacolo politico in "porta a porta", condotta dalla mano viscida del Vespa.
Ogni pretesto e' buono per giustificare la crisi strutturale che il nostro paese ormai si trascina da qualche anno.
Questa volta il capro espriatorio e' naturalmente l'Euro, sempre piu' maltrattato ed insultato.
Sembra che la moda di questi ultimi giorni sia colpire il piu' duro possibile la moneta che ognuno di noi ha nel portafoglio, anche in questo gli americani sono molto diversi da noi.
A me non piace assolutamente sparare sulla croce rossa, ne tantomento essere un contrarian perche', come si dice "fa figo", pero' c'e' modo e modo di dire le cose, e come al solito i media tentano di distorcere la pura realta'.
Non voglio per questo assumere le parti del profeta o di chi scopre la pietra filosofale, pero' voglio esporre il mio pensiero; pensate forse che con il ritorno della Lira i prezzi verrebbero cosi' dimezzati? Forse piu' reale sarebbe pensare ad arrotondamenti verso l'alto. Non voglio pensare alle fiammate inflazionistiche. Visto quanto il pubblico dei risparmiatori "ama" le banche, pensate che con il ritorno della Lira i tassi sui mutui sarebbero cosi' favorevoli? Visto la crisi che l'Italia sta attraversando come minimo i tassi raddoppierebbero, immediata sarebbe la ritorsione verso i vostri mutui a tasso variabile, mentre per i nuovi acquirenti di case il progetto sarebbe subito rimesso nel cassetto. Pure Castelli mi ha deluso, persona che ho sempre apprezzato per la sua schiettezza, rarita' nella politica.
Potrei continuare, ma preferisco non annoiare il lettore. I problemi dell'Italia e dell'Europa nel suo insieme non sono una novita' degli ultimi mesi ma, INDIETRO NON SI TORNA, ne si deve nemmeno pensare di fare il passo indietro.
So gia' che potro' risultare antipatico a molti, ma credetemi, i veri cambiamenti si fanno nel sacrificio e non scegliendo (come spesso accade all'Italia) la strada piu' facile, quella che, come sempre, portera' ad accatastare i problemi in un angolo con l'unica scopo di formare la montagna che oggi impedisce la nostra crescita.
Non e' la svalutazione della Lira la soluzione del problema, in una congiutura che sta portando sempre maggiori rivoluzioni strutturali, dobbiamo partecipare alla rivoluzione, e non fermandoci a sognare, i sacrifici da fare saranno molti, ma il risultato finale potra' essere la vera soddisfazione.
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