08 giugno 2005

Profumo di BIGLIETTO VERDE? - 3
Dove eravamo rimasti?
Per chi non lo ricordasse riporto le ultime righe della seconda parte: "Lo sapete che da questa tornata e' iniziato l'obbligo della contabilizzazione delle STOCK OPTION? Questa voce, che ha tanto regnato e tanto andava di moda durante il rigonfiamento della bolla gravera' nel lato dei costi, quindi sara' una zavorra per il P/E (il rapporto prezzo/utili), ergo le quotazioni risulteranno un po' piu' care. E' forse anche per questo che il NASDAQ continua a viaggiare in debolezza? A questa domanda non so rispondervi, pero' vi raccontero' una barzelletta in tema: "due economisti passeggiano per la strada e uno vede per terra un biglietto da 10 dollari. Fa per prenderlo, ma l'altro lo trattiene, e' un illusione ottica, dice, quella banconota non puo' veramente esserci, se ci fosse veramente, qualcun'altro l'avrebbe gia' raccolta".A me non fa ridere, pero' fa riflettere".
Eravamo in periodo pre-trimestrali USA. Qual'e' il significato di questa barzelletta dallo humor molto english?
La battuta vuole semplicemente evidenziare l'efficienza dei mercati, non ci possono essere sorprese a ogni dato momento, perche' il mercato gia' incorpora che si sa e non e' possibile trovare "tesori nascosti". Secondo questa teoria, quindi, non si dovrebbe essere troppo preoccupati dal fatto che piu' avanti nell'anno le societa' americane dovranno applicare nuove regole contabili, che prevedono di spesare le stock option.
Queste nuove e crudeli regole non fanno altro che portare alla luce una parte del costo del lavoro che finora era stato occultato dal lato dei costi, ma non in quello dell'utile. Piu' semplicemente, non solo l'utile beneficiava che quella parte del costo veniva ignorata, ma beneficiava anche del fatto che ai fini del Fisco (e non dei conti), le imprese potevano spesare il costo delle opzioni (stock option) esercitate dai beneficiari.
Tornando alla battuta, non ci sarebbe da temere ripercussioni sui prezzi di borsa dagli effetti delle nuove regole,perche' il mercato dovrebbe gia' aver inglobato tutto, visto che la novita' era stata annunciata da tempo. Tuttavia, se controlliamo attentamente, la contabilizzazione delle stock option, deforma il rapporto p/e, facendogli raggiungere livelli astronomici.
I mercati sono efficienti, ma sui mercati ci sono spesso vuoti d'aria, sacche di ignoranza, o illusioni che finiscono in bolle... Forse quella bancanota era stata lasciata a terra perche' falsa.
Ma il titolo richiama un altro attore di mercato: il DOLLARO.
Era aprile quando ho iniziato questa report in piu' parti, era aprile quando richiamavo l'attenzione sull'irrazionalita' del mercato Obbligazionario, e' giusto ricordare anche i falli e non solo i goal.
Ritornado al DOLLARO, non e' iniziato in aprile il mio richiamo ad un possibile recupero del biglietto verde, ma in quel mese il richiamo, o meglio, il profumo, si era fatto piu' intenso, piu' forte, i target era intorno a 1,25, la ciliegina in zona 1,22/1,20.
Quello che in Aprile, la porta verso la stagione primaverile, diventava un soave, delicato e sempre piu' intenso profumo, oggi, alla vigilia dell'estate si sta trasformando in un tanfo che potra' diventare insopportabile...

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