26 agosto 2004

COME BACK!

...Buonasera a tutti, ritorno dopo assenza ingiustificata.
Qualche giorno fa il mio capo mi ha catapultato senza scuse nella sua dimora in Liguria, un po di vacanze erano necessarie, lontano da computer ed ogni tipo di collegamento con mercati, solo carta stampata. Poco tempo, ma utile gli sono infinitamente grato! Gli ultimi giorni li ho passati cercando di capire a che punto siamo e soprattutto tentando di interpretare le future evoluzioni.
I mercati vivono fasi di stress, che guardate da uno specchietto retrovisore si possono denominare semplicemente fasi di trading range, ogni banalita' viene usata per giustificare quel falso movimento o il rialzo/ribasso del momento che a molti puo' sembrare pura follia.
Ma sono proprio queste le fasi che mettono a dura prova gli operatori e che operano la selezione naturale della nuova categoria nata proprio con il tramonto dell'ultimo, muscolare, bull-trend, il Trader. Rimango convinto che quest'attivita' per le complicanze e i sacrifici che porta sia molto impegnativa, pochi, penso, pochi sapranno superare la selezione darwiniana, molti gia' sono periti, altri ancora lo faranno. Allo stesso modo, sono critico verso me stesso, ed e' per questo che ogni giorni di vita, mia e del mio gruppo la considero una vittoria, la sopravvivenza nel mercato.
Stendiamo un velo su queste mie obnubilazioni notturne, veniamo al mercato, in questi giorni abbiamo visto il PETROLIO sfiorare quota 50$ e poi calare di corsa (come ogni speculazione), la BORSA tentare una timida reazione, il DOLLARO un buon recupero, una situazione GEOPOLITICA rimanere praticamente immutata.
Partendo dal PETROLIO, e tralasciando tutti i luoghi comuni (in alcuni casi veri, ma non giustificanti il prezzo) che improvvisamente nascono in questi momenti di luci della ribalta, la vera miccia che sta spingendo le quotazioni e' la confusione mondiale, la mancanza di una vera leadershep, l'incertezza domina il futuro prossimo e il terreno diventa fertile per le scorribande degli speculatori forti. Attualmente non vedo una conclusione positiva a breve.
I MERCATI stanno cercando un'impostazione positiva, vi ho lasciati con una conclusione lapidariamente negativa, il mio livello (1360 di nasdaq100) era stato rotto con decisione, e per il breve certo non cambio opinione, ogni rialzo e' una buona occasione per shortare finche' toccheremo un buon minimo/o il doppio minimo, da cui ripartire. Certo il piglio deciso del gran Capo Steve mi mette in discussione il mio pensiero, pero' per il momento rimango con questa view, tenete presente che sono gia' abbastanza carico di azioni. View sempre positiva per la chiusura 2004.
Il VALUTARIO invece si dimostra sempre ostico, l'EURO e le sue compagne (POUND & YEN) sono corse al rialzo di fronte all'aberrante Deficit proposto dagli STATI UNITI, poi pero' il biglietto verde ha deciso di riprendere il timone, bastonando gli inglese e riportando l'Euro a quota 1,20. Qualcosa in alto ho scaricato, per normale operativita' di trading, ma sinceramente una retromarcia cosi' forte non me l'aspettavo, questa mattina ho riaperto delle posizioni su EURO/DOLLARO long a 1,2050. Lo YEN in questi giorni si dimostra piu' resistente, anche grazie alla correzione del petrolio.
Domani avremo le varie revisioni del PIL, dalla GRAN BRETAGNA (sempre in gran spolvero) e dagli STATI UNITI, qui mi aspetto una revisioni al ribasso, a meno che le scorte non facciano da sostegno, non sarebbe comunque un buon segnale. Cosa aggiungere? Nel mio scenario personale, il DOLLARO rimane sempre una valuta debole, strutturalmente e globalmente (contro tutte le valute) debole, posizionata su un piano inclinato negativamente, almeno finche' non vedremo segnali forti di miglioramento di bilancio. Certo ci saranno sempre delle correzioni, forse anche impreviste, di quali entita'? Sta a noi identificarle, ma per chi investe nel lungo termine o in obbligazioni americane, continuo a pensare che sia un cattivo affare scommettere sul mercato statunitense (solo con operazioni di copertura), e soprattutto continuo a pensare che tra tutte le valute, sara' ancora l'EURO quella sacrificata.
a presto
buddy

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