07 dicembre 2016

Panino e Listino: IN SENATO È SEMPRE NATALE (Giovedì 8 Dicembre in edicola su Libero)



email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Al Senato non si vedevano scene di giubilo dai tempi della sfiducia a Prodi, della mortadella sguainata e dei tappi di bottiglia da capodanno della politica.
Non abbiamo preso il vitalizio, ma abbiamo mandato a casa Mortadella.
Peccato che il capodanno della politica, in Italia, sia ancora molto lontano.
Che voi abbiate (viva il congiuntivo) fatto il tifo per il Sì o per il No, quello che resta dopo la polvere, le macerie di tante parole e discussioni inutili, è sempre lo stesso finale: l'Italia non cambia e non ha nessuna intenzione di cambiare.
Non lo vuole fare nelle intenzioni, altrimenti sarebbe bastato mettere tra le voci del referendum "dimezzamento del numero dei parlamentari e relativi emolumenti" che al voto sarebbero andati tutti, anche gli anziani delle case di riposo, e non vuole cambiare nei fatti, perchè è sempre meglio dire di NO che in fin dei conti così male non stiamo.
Ed ecco che rispuntano le province, il Senato va in festa e anche al CNEL, oggetto misterioso e non identificato, si scatena il tripudio.
Resta un altro fatto, anzi due, sono passati ben 6 anni, dall'inizio della crisi Euro che ha portato alle stelle i nostri tassi, che ha fatto conoscere a tutti lo SPREAD tra BTP e Bund, che ha portato Monti, sono passati ben 6 anni da quando il governo Berlusconi e Tremonti promise i tagli dei costi alla pubblica amministrazione e il dimezzamento del numero dei parlamentari e ancora non si è fatto nulla.
Ci provò anche Monti, ma ovviamente il Parlamento disse no. Può il Parlmento votare contro se stesso, anche solo per onore di parola e dignità verso il cittadino che lo elegge e lo mantiene?
Mai e poi mai, come si dice, è come se Rocco Siffredi decidesse di dare una spuntatina allo strumento di lavoro. Non si fa.
Sono passati 2 o 3 anni da quando gli ultimi governi promisero attraverso diverse anime sacrificate, di dare un robusto taglio alle spese della pubblica amministrazione, cancellazione delle province, e diminuzione del numero dei senatori.
Anche questa volta, nulla di fatto.
Si dirà, ha vinto il NO, hanno vinto gli italiani.
Infatti, al governo è andata la fotocopia di quello che c'era prima del Referendum, con l'unica eccezione del capo, Renzi, che a differenza di molti, se non di tutti, aveva promesso dimissioni in caso di sconfitta e le dimissioni ha dato.
A questo punto forse era meglio tenersi Renzi, e con un Senato dimezzato, si sarebbe data quella che qualcuno avrebbe chiamato, una prima picconata al sistema.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Bud..su Libero di 2-3 settimane fa hai scritto di STM ke poteva arrivare a 10,50..ormai ci siamo..ma ci arrivasse non credi sia da vendere visto come sia "tirato" e aspettare una salutare correzione?

Grazie, ciao.
Fabio.

Anonimo ha detto...

Cavolo STM schizzato in mattinata fino al tuo target e tornato giu di brutto con un invertedHammer. Che dici Bud, si esce lunedì mattina? La settimana che entra é quella delle 3 streghe..

Ciao
Fabio.

Anonimo ha detto...

Altro raggruppamento per cti...il quinto della sua storia..bruciate 5 capitalizzazioni in dieci anni..meritano la galera

Buddy Fox ha detto...

Intanto c'è il nuovo sondaggione online su MPS
Ciao

Anonimo ha detto...

Da Gennaio nuovo reverse split 1:10 per Cti biopharma.
L'arte di campare massacrando gli azionisti con una scatola vuota
Saluti
Mario

Anonimo ha detto...

Chiedo un consiglio...per chi detiene azioni MEDIASET cosa si dovrebbe fare, vendere ora che c'è lotta per il controllo o mantenerle? Dicono che Berlusconi ha il 34% e Boloré ieri deteneva il 3% ed oggi già il 12,5% entro domani avrá il 20% che voleva...VENDERE DOMANI?