11 marzo 2014

Panino e Listino: IN MARZO LE RICORRENZE DIVENTANO CICATRICI (Mercoledì 12 Marzo in edicola su Libero)




email: paninoelistino@gmail.com Pubblicato da Buddy Fox 



Marzo, mese di innumerevoli ricordi. Marzo pazzo, nel cielo, nei grafici come nella vita.
L'11 Marzo 2004, 10 anni, sembra un secolo, sembra un'altra vita, l'attacco a Madrid, gli attentati, la paura di viaggiare e il sismografo di Borsa che si muove all'impazzata. Eppure era solo l'inizio di un ciclo rialzista che ci avrebbe portato alla più grande bolla del credito e della finanza. Eravamo tutti spaventati del futuro, temevamo di finire nelle mani del terrorismo e da questo essere sterminati. E invece ci siamo trovati con il cappio delle banche al collo, e tra le due, non so se questo sia stato l'epilogo migliore.
6 Marzo del 2000, il Nasdaq tocca il picco massimo, eravamo tutti felici ed euforici in vetta, inconsapevoli della valanga che ci avrebbe riportato malconci a valle. Abbiamo imparato la lezione: quando i piedi perdono il contatto con il terreno, si rischia grosso.
Marzo 2000, più che un'altra era o un'altra vita, sembra di ricordare un sogno, qualcosa di mai avvenuto, nascosto nelle caverne della nostra mente e dei nostri desideri. Eppure quel tempo c'è stato, l'abbiamo vissuto e gestito male, ma c'è stato: occasione persa, e un treno passato non si prende più. Ma può tornare.
Davvero può tornare?
In verità sembra sia già in viaggio, come dimenticare il 9 Marzo 2009, per me un'altra data magica che qui ho già raccontato, da quel momento sono passati già 5 anni, una parte di ciclo, indimenticabile è scolpito sui grafici, quella caduta nell'abisso che per molti era la fine di una vita comoda, e invece ha creato un'enorme opportunità appositamente filtrata, solo pochi sono passati attraverso quella rete di occasioni.
Oggi, 5 anni dopo, tra le nubi di uno scetticismo (fortunatamente) ancora abbondante, qualcuno si affaccia timidamente all'investimento, come piccole talpe escono dal sottosuolo e vedono che la terra c'è ancora, gli alberi crescono, i fiori sbocciano, il sole illumina ancora, c'è vita e  con sorpresa si scorge il Toro che scorrazza nella pampa.
Si chiederanno: mi sono perso qualcosa? 100% di rialzo, fino a qui, e poi forse ce ne sarà ancora, forse ce ne sarà abbastanza per recuperare quanto perso e magari per illudermi ancora perdendo di nuovo il contatto dal terreno.
Tutto si ripete, nelle forme e in modi diversi, ma si ripete, e non basta andare in controtendenza per intercettare la tendenza. Guardate quelli che sono ancora al ribasso, magari dal 2010, quanta fatica stanno facendo?
Andare controvento nel 2008/2009 è stato difficile, ma quella fatica sembra oggi essere ripagata, uno a uno, piano piano, sono in molti ora a comprenderlo, anche se non ricordarlo.
Andare controvento, difficile e sempre più faticoso, quello che conta ora è non volare troppo in alto, ad avvicinarsi troppo al Sole si rischia di scottarsi o peggio che le ali si sciolgano.
Gioia sì, euforia anche, sguardo lungo verso l'orizzonte, ma piedi sempre ben piantati a terra.

E per ricordare altre epoche, eccovi il pezzo in edicola Mercoledì scorso, un racconto che rievocherà in molti i bei tempi andati, ma servirà anche a non dimenticare gli errori fatti, gli errori da non ripetere.

Domani in edicola una cosa speciale per molti di voi, ne sono certo, visto che qui i commenti si fanno prevalentemente solo su quello, o meglio solo su Quella!
E poi i temi operativi che ogni giorno di più, ogni rialzo di più, sembra interessare a un numero sempre più crescente di persone.
Con tutto quello che state guadagnando credo che 1,20 per Libero ve lo possiate anche permettere ;-)


LIBERO  05 Marzo 2014
Era la gallina dalle uova d’oro, ma le uova non bastavano più, troppa era l’avidità e la fame di guadagno, venne quindi spolpata: la spennarono e usarono le piume per imbottire cuscini, le succhiarono il sangue e lo fecero fritto, e poi bollita per farne un buon brodo e infine mangiarono anche la carne, le cosce, le ali, le zampe, tutto! Non rimasero che le ossa: i debiti! C’era una volta Seat Pagine Gialle, un trofeo da esposizione per lo stato e per gli azionisti, che dalla società incassavano non solo plusvalenze, ma anche lauti dividendi. Fu una delle privatizzazioni decise da Draghi (si doveva fare cassa per entrare nell’Euro) nel 1997, comprarono fondi esteri, la De Agostini, la Comit e anche Telecom. Guadagnarono tutti, anche i piccoli risparmiatori, anch’io! Ricordo di essere entrato a 1,30, in pochi mesi il titolo si infiammò, sopra i 7 euro superando (in termini di capitalizzazione) anche la Fiat, al tempo veniva considerato un traguardo storico. 7 euro, il 500% in poche settimane, la gente aveva le lacrime dalla felicità, e tutto grazie a Colaninno (al tempo capitano di Telecom) che quanto aveva reso felice la finanza, tanto aveva smontato l’industria: praticamente un antipasto dei giorni nostri. Era lo zenit, ricordo ancora i titoli dei quotidiani specializzati che prevedevano target verso i 10 euro, quote mai viste. Iniziò la valanga, il passaggio a Tronchetti Provera, una vera “sola” si dice in Italia, e dopo Tronchetti un gruppo di private equity, investitori specializzati:  Cvc, Bc Partners e Permira, comprarono sì, ma a spese nostre. Si chiama Leveraged Buyout, comprare in leva e cioè a debito. La prima mossa dopo l’acquisto non fu un piano industriale, ma un dividendo straordinario, staccato un assegno che spolpava la società e trasferiva il denaro nelle casse dei nuovi acquirenti. Da lì, l’oblio. Da quota 7, in 14 anni, siamo ora a 0,0017, in pratica chi allora avesse investito 7 mila euro, oggi se ne troverebbe in tasca 1,7: distruzione di valore. In queste ore gli azionisti Seat devono decidere del futuro della società: vivere o fallire. Visto il pedigree di Seat, le numerose cause di risarcimento e l’appetito di alcuni investitori esteri, una scommessa su questo titolo ora la farei. Ci vorrà molta pazienza, ma volete mettere il gusto della rivincita contro Pelliccioli? Forse la volpe è più astuta del lupo.
PIAZZA AFFARI: “l’Europa sta andando nella giusta direzione, il bicchiere è mezzo pieno”, parola di Draghi, ci possiamo fidare. L’Ucraina è solo una scusa per vendere?  E’ successo altre volte, una sbandata e poi via per un nuovo rialzo. Sarà così anche questa volta, ma come potete notare, gli affari si fanno comprando sui ribassi. Rompere 20,500, doveroso!
BET: salire quando la borsa crolla, non c’è miglior segnale rialzista. Sopra 0,38 BET tutta la vita!
ELICA: siamo ancora in fase di accumulo. A ogni discesa c’è una mano amica che compra.
CHL: giovedì sarò  alla presentazione del nuovo prodotto per l’ossigenoterapia, vi racconterò tutto. Ma viste le premesse sono sempre più convinto che questa sia la volta buona. Chl da accumulare.


9 commenti:

Buddy Fox ha detto...

Dovrebbe essere leggibile, altrimenti non vi resta che il cartaceo ;-)

Ps. secondo me il Milan ce la fa, anche senza andare controvento.
A domani

Ax ha detto...

Mannaggia...ma il commento l'hai scritto prima o dopo il 2 gol dell'Atletico??

Domattina...Libero..devo decidere che fare dei diritti!!

Anonimo ha detto...

L'articolo di Libero è illeggibile, correggi please

Anonimo ha detto...

la cosa bella è che per un giornale sta cercando di rinnovarsi, c'è una società simbolo dei nuovi media come twitter che sta ristrutturando un rudere del vecchio west per farlo diventare il suo quartier generale

Nick

Anonimo ha detto...

CHL per chi non le ha in portafoglio ne consigli un acquisto a questi valori di borsa ? grazie

Buddy Fox ha detto...

Sì, se vuoi avere conferma rivolgiti all'ufficio reclami dei detrattori
Per chi vuole avere maggiori informazioni, comprare Libero di oggi
A frappè

Anonimo ha detto...

Così è decisamente più leggibile, grazie
Ottimo pezzo oggi su Libero, finalmente uno che scrive chiaro e semplice, si capisce tutto.
ciao, Nico

Anonimo ha detto...

andare Controvento!!!!!
sembri Arisa,ciao
Fabiano

Anonimo ha detto...

che banalita' non ho visto il video hahahaah
Fabiano